Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Virgola4869    02/09/2015    5 recensioni
Aoko è disposta a far tutto pur di catturare Kid, anche a diventare una ladra.
Con l'aiuto della ex ladra parigina riuscirà nel suo intento?
Kaito si trova ad affrontare una volta per tutte l'organizzazione, che ha acquisito un nuovo membro.
Intanto nella vita di tutti i giorni la normale quotidianità di Saguru, Akako, Kaito e Aoko viene sconvolta da un nuovo arrivo...
Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire ciò che provano?
Questa è la storia di Kaito Kid e la Phantom Lady!
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akako Koizumi, Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3

Di chi mi fido veramente

 

Keiko Momoi era sempre stata la miglior amica di Aoko, ma da qualche tempo si era dovuta trasferire in un altra città. Venerdì mattina, come le era di consuetudine fare, accese il portatile che aveva in camera e aprì Skype. Cercò tra i contatti preferiti quello della sua amica del cuore ed aspettò che ella rispondesse. Lo schermo del computer da nero diventò colorato come l'arcobaleno. Sì, perché la camera di Momoi aveva i colori dell'arcobaleno e rifletteva in tutto e per tutto la sua personalità.
- Keiko!
- Aoko!
Le due ragazze si salutarono come se si fossero incontrate di persona, quando in verità erano distanti chilometri, se non di più.
- Keiko, ho una cosa da raccontarti, ma giurami che non la dirai a nessuno!
- Deve essere una cosa seria, quindi te lo prometto.
La castana prese un sospiro e parlò tutto ad un fiato.
- SONOLAPHANTOMLADY!
- Eh?
La frittata era fatta, ma doveva pur sfogarsi con qualcuno o sarebbe scoppiata dal nervosismo. Decise di raccontare alla bionda tutto per filo e per segno. L'altra l'ascoltava con occhi sbarrati, aveva avuto un risveglio inaspettato.
- Allora, ora puoi pure insultarmi e dire che sono una fuorilegge!
- Non potrei mai dire una cosa del genere. Non credo che il fine giustifichi i mezzi, ma devi dire la verità a te stessa, ovvero che ti stai divertendo con questa farsa.
- Ma...
- Niente ma! Dovresti dirlo a qualcun'altro, così da poterti confidare quando vuoi con qualcuno che ti sia vicino, qualcuno di fidato.
- Keiko, io ho paura che a chiunque lo dica la prenderà male!
- Affronta la tua paura a testa alta e fidati, che se sarà qualcuno di leale non potrà fare altro che appoggiarti.
- Grazie Keiko e buona giornata.
- Mi racconterai come andrà il prossimo furto vero?
- Ma certo!
- E fidati, Kuroba la prenderà bene.
La comunicazione si chiuse e Aoko si chiese come l'amica avesse capito di chi lei si fidasse veramente, ma in realtà sapeva di avercelo scritto in faccia.



I corridoi della scuola erano affollati da studenti e insegnanti, ma tutti gli occhi erano rivolti su due bellissime ragazze che camminavano fianco a fianco. Una dai capelli viola, l'altra mora. In realtà la prima stava spingendo l'altra verso un magazzino inpolverito, ma questa non sembrava affatto spaventata. Una volta che la porta fu chiusa a chiave entrambe si rivolsero uno sguardo di sfida.
- Sta lontana da Kuroba, ci ho messo gli occhi sopra prima io!
- Già, ma non ti ha mai filata.
- Allora è qualcosa che abbiamo in comune.
La mora si scansò i capelli dal viso e rispose a tono, ma allo stesso tempo con non noncuranza.
- Scommetti che riesco a sedurlo prima del White Day?
- Io credo che ci riuscirò prima di te!
- Allora la sfida è aperta.
La ragazza dai capelli viola girò la chiave nella toppa e quando aprì ebbe l'impressione che qualcuno le stesse spiando.
“ Già vedo gli articoli in prima pagina domani” pensò la ragazza ridendo“ Due ragazze chiuse in uno stanzino, cosa stavano facendo ieri Akako Koizumi e Rosannah Veyrid?”


Aoko corse in classe. La conversazione che aveva appena ascoltato le metteva i brividi.
Insomma, non potevano trattare Kaito come se fosse un oggetto! Si sentiva profondamente tradita da Akako che era diventata per lei come una sorella maggiore. Sapeva della sua cotta per Kaito, ma non credeva che ne fosse addirittura ossessionata.
Ed eccolo lì! Il ragazzo che era sempre nei suoi pensieri varcò la soglia della classe e, come sempre, tutte le ragazze gli andarono incontro. Possibile che avesse così tanto seguito?
“ E già Aoko, tanto che ne sei innamorata anche tu!” le disse una vocina nella sua testa.
Ad entrare successivamente furono invece le due ragazze più desiderate della scuola dai ragazzi e le più odiate dalle ragazze. Per fortuna, prima che Aoko potesse rincorrere entrambe e far loro rimangiare quello che avevano detto, entrò l'insegnante e la lezione cominciò.
Verso la quarta ora si accorse che Rosannah aveva sussurrato qualcosa all'orecchio di Kaito e lui prima aveva dissentito, poi annuito. Alla fine delle lezioni volle dimostrare a se stessa e alle due presuntuose che anche lei stava nella competizione.
- Ehi, ti va se stasera andiamo a quel fast food vicino casa?
Kaito si voltò verso di lei, che era diventata rossa, e cominciò a balbettare.
- N-no, cioè... n-non p-perché... n-non è c-che- il cuore di Aoko si spezzò in due, la stava rifiutando? Stava rifiutando la sua migliore amica?- I-insomma, vedi...
- Ho capito benissimo Kuroba, se non vuoi uscire con me bastava dirlo!
Aoko sbatté il pugno sul banco sotto lo sguardo deliziato di Rosannah, la quale si stava divertendo moltissimo e non poté fare a meno di intervenire.
- Veramente Kuroba oggi ha un appuntamento con me, è per questo...
La giovane non volé sentire altro e se ne andò da lì. Non riusciva più a reprimere le lacrime. Kaito aveva preferito una perfetta estranea a lei! E pensare che per pochi malsani secondi aveva pensato di rivelare a lui la verità. No, lui non si degnava di scoprire chi era veramente la Phantom Lady.
- Aoko possiamo parlare?
Quella era la persona che ci voleva, forse se ne sarebbe pentita, ma sapeva di potersi fidare di lui.
- Certo Hakuba!


- Forse questo non è l'approccio giusto.
La donna si accese una sigaretta.
- Allora cambia approccio, ma fai in fretta che ci stiamo spazientendo!
La vettura si riempì di fumo e per farlo uscire la donna aprì lo sportello.
- Io faccio quello che mi pare, ci posso mettere anche un anno.
Con un movimento lesto scattò fuori dall'auto nera e se ne andò.
- Odio quella donna!


- E questo è tutto!

Il ragazzo era rimasto ad ascoltare tutta la storia a bocca aperta. Non poteva credere che la dolce Aoko fosse diventata una ladra, per di più la compagna di Kid!
- Forse ho fatto male a dirlo a un detective, ma ero disperata, insomma non ho nessuno che mi può aiutare e posso contare solo sulle mie forze! Adesso probabilmente mi vorrai arrestare, fai pure, tanto ormai non mi importa più di niente!
- MA È UN PIANO GENIALE!
- Eh?????
Saguru era al settimo cielo. Non gli era mai venuto in mente di travestirsi da ladro e avere la fiducia di Kid. Finalmente l'avrebbe catturato e smascherato.
- Devi continuare con questa farsa, così finalmente lo cattureremo lo metteremo dietro le sbarre!
- Ma...
- Accelera i tempi, dobbiamo prenderlo il prima possibile.
- Come...
- Insomma Aoko, la Phantom Lady è la ladra più seducente al mondo, dovresti entrare nella parte!
- Ok...
Aoko non era ancora convinta che aver detto tutto al detective fosse stata la mossa giusta, ma ormai doveva seguire i suoi consigli e sperare che tutto andasse per il meglio.


- Mi dispiace per averti fatto litigare con la tua amica.
- Non preoccuparti, anche se non capisco perché si sia così tanto arrabbiata.
Kaito e Rosannah avevano deciso di andare nel parco del quartiere a chiacchierare del più e del meno. Dopo aver passeggiato per un'ora erano andati in una gelateria poco frequentata, ma che faceva un gelato ottimo. Come sempre Kaito aveva preso due palline di cioccolato, mentre Rosannah un gelato alla vaniglia a cui era stato aggiunto un liquore italiano. La ragazza si era mostrata molto meno sfrontata di come appariva in pubblico e anche molto comprensiva.
- Forse era gelosa?
- Gelosa, Aoko?
Kaito scoppiò in una risata, non poteva essere quello il motivo!
- Comunque volevo dirti che è stato bello passeggiare un po' con te- disse la liceale arrossendo, mentre Kaito le mostrava un dolce sorriso- magari potremmo uscire ancora insieme?
- Ci mancherebbe, mi sono divertito in tua compagnia, ma adesso devo andare a casa, altrimenti il mio tutore si arrabbia.
Erano molto vicini all'abitazione di Kaito, ma Rosannah voleva percorrere i vicoletti della città per conoscerla meglio e quindi allungarono il percorso. Svoltata una stradina il mago si bloccò poiché aveva sentito delle voci. Spinse Rosannah addosso a un muro per non farla vedere e lui fece lo stesso. Potevano benissimo udire la conversazione che si teneva fra i due individui, anzi poteva anche riconoscere le loro voci: Hakuba e la Phantom Lady.
- Sarò sincero con te: non dirò a nessuno che sei tu la Lady, solo se tu riuscirai al più presto a scoprire l'identità di Kid.
- Non sono pienamente d'accordo, poi come dovrei fare, scusa?
- Mi basta un suo capello o una sua impronta digitale, o una sua lacrima, o la sua saliva, o il suo sangue...
- Frena, frena. 1° cosa: se gli provo a staccare un capello di sicuro se ne accorge. 2° cosa: come faccio a prendere un'impronta digitale se indossa i guanti? 3° cosa: come faccio a farlo piangere e come la trasporto una sua lacrima? 4° cosa: per prendere la sua saliva come faccio? Mi faccio sputare addosso? E 5° e ultima cosa: non sono mica una dottoressa che fa i prelievi del sangue!
A Rosannah scappò una risata e Kaito la zittì mettendogli una mano sopra la bocca. Non poteva credere a quello che avevano detto quei due: la Lady era un'alleata della polizia? Per ora non poteva fare altro che stare al gioco e far finta di non sapere niente, peccato che Hakuba li avesse sentiti.
- C'è qualcuno che sta origliando, tu vai via!
Poi le sussurrò qualcosa che i due giovani dall'altra parte del muro non sentirono. Se Saguru fosse venuto non sapeva neanche lui cosa sarebbe successo. Kaito era letteralmente andato nel panico. Rosannah gli diete uno schiaffo sulla spalla per risvegliarlo.
- Se non vuoi essere scoperto, stai al gioco.
Non ebbe neanche il tempo di ribattere che la ragazza l'aveva spinto davanti a lei, gli aveva fatto mettere le mani sui suoi fianchi, gli aveva messo le braccia al collo e l'aveva baciato.


La scena che le si poneva davanti era tremenda. Aveva fatto il giro per cogliere chi li stava spiando e non lasciar loro vie di fuga. Ma ora si sentiva crollare il mondo addosso.
Il suo amico d'infanzia, il ragazzo che amava più al mondo stava baciando quell'antipatica, spocchiosa e insolente! Lui aveva le mani sui fianchi della ragazza e glieli ondeggiava, mentre lei lo baciava con passione. Ci mancava poco che lo facessero per strada. Aoko si sentì gli occhi pizzicare. Non riusciva più a trattenere le lacrime. Al diavolo il piano per incastrare Kid, al diavolo tutto! Loro neanche si erano accorti della sua presenza.
- K-kaito...
Più che un richiamo era un singhiozzo che non riusciva ad essere fermato.
- K-kaito...
Eppure sembravano non sentirla, come se la loro passione li occupasse troppo per prestarle attenzione.
- KAITO!
Il suo urlo era finalmente riuscita a staccarli, ma non riusciva più a guardare in faccia il suo amico senza che una miriade di lacrime le bagnassero la faccia.


Non ce l'aveva fatta. Non era riuscito a raggiungerla, a spiegarle quello che era successo e a scusarsi. Aveva tentato di chiamarla, di scriverle dei messaggi, ma niente. Non poteva di certo irruppere nella sua stanza con un mazzo di rose rosse, anche perché non sarebbe servito a niente. Aveva ancora una volta anteposto il suo lavoro a lei. Pur di non farsi scoprire da Hakuba aveva recitato la parte del fidanzato di Rosannah. La ragazza l'aveva tempestato di scuse e gli aveva promesso che avrebbe parlato con Aoko per spiegarle la situazione. Kaito riusciva a sentire i pianti della sua vicina, ogni singola lacrima che le cadeva sul volto per lui era come una pugnalata.
Forse era meglio distrarsi e spiegarle tutto il giorno seguente a mente vuota. Quella sera sì che ci voleva un bel furto, magari senza la sua nuova assistente che aveva scoperto essere un'infiltrata. Accese la tv, volesse il cielo dargli consiglio attraverso quell'aggeggio elettronico. Invece no! Solo brutte notizie gli avrebbe dato.
- Alla centrale di polizia è stato recapitato un biglietto della Phantom Lady. Annuncia il furto di uno zircone dal valore di 1 milione di yen, ma senza l'aiuto di Kid...
Kaito non aveva dato tempo alla giornalista di finire l'intervista, che già si era precipitato nel covo di Kid. Per fortuna era tutto in ordine, poiché doveva fare in fretta, ma non poteva di certo andare senza aver ascoltato un consiglio del padre. Si sedette sulla sedia al centro della stanza e il juke-box* partì inserendo il 12 disco.
- Ascolta Kaito: quando si parla di maghi non esiste una competizione, bisogna aiutarsi in modo che il trucco riesca sempre. Se un mago ne ostacola un altro non può definirsi tale.
Il perché i consigli del padre venissero sempre al momento giusto proprio non lo sapeva, ma adesso poco importava perché doveva sbrigarsi (anche se non ci aveva capito niente come sempre). Davanti a lui si aprì l'armadio contenente il vestito di Kid. Finalmente era pronto ad affrontare quella ladra.


“ Mi dispiace Saguru, ma ho capito di aver fatto una grande cavolata ad averti raccontato tutto. Io faccio quello che mi pare quando mi pare.”
Si era infilata in una conduttura e aveva pronta una pallina di gas lacrimogeno da lanciare contro i poliziotti. Le tubature non erano controllate perché credevano avere bloccato tutte le entrate, quando in realtà ne aveva trovata una perfetta nel bagno delle signore. Non ci mise molto a lanciare la pallina e confondere gli agenti. Uscì dalla grata, non prima di averci attaccato una delle sue bende elastiche con la quale poteva prendere il gioiello e ritornare alla grata come se usasse una molla. Ci mise anche meno del previsto. L'avevano proprio sottovalutata. Credevano che senza Kid non sarebbe riuscita a compiere il furto. Era stata una passeggiata. Adesso non doveva far altro che andare nel loro posto segreto, contattare il suo complice e mostrargli il bottino facilmente rubato. Ma una volta arrivata nella vecchia fabbrica trovò già il suo caro socio ad aspettarla.
- Scusa se non ti avevo contattato, ma ho avuto un'improvvisa voglia di divertirmi stasera.
L'amico le dava le spalle e non si decideva a voltarsi. Aoko fu costretta ad andargli vicino e mettergli una mano sul braccio.
- C'è qualcuno? Yu-uh...
- Io so tutto.
La giovane si paralizzò, che cosa significava? Aveva scoperto la sua identità?
- I-in c-che s-senso?
- Tu e la polizia siete coalizzate contro di me per scoprire la mia identità!
- N-non è v-vero!
Aoko stava sudando freddo. Forse aveva sentito qualcosa da Saguru?
- Non mentirmi!
- Se proprio lo vuoi sapere io non sono coalizzata con nessuno! Hakuba ha scoperto la mia vera identità e io per non finire in prigione mi sono inventata di essere la tua collaboratrice solo a scopo di metterti in galera.
- Come faccio a crederti?
Era una bella domanda. Neanche Aoko stava credendo a quello che diceva, quindi perché lui avrebbe dovuto. Gli si parò davanti e lo fissò negli occhi.
- Dammi solo un'altra chance...
Kaito non poteva vedere soffrire ancora una volta una ragazza a causa sua. Quegli occhi gli erano troppo familiari, non voleva rivederli riempirsi di lacrime o peggio vederli dietro delle sbarre.
- Va bene.
Lei gli saltò con le braccia al collo per la felicità, poi si riprese e si scusò. Entrambi imbarazzati se ne andarono. Per i loro alter-ego la questione fiducia era chiusa, ma nella realtà dovevano assolutamente chiarirsi, perché solo insieme sarebbero riusciti a vincere una grande battaglia.


- Niente di nuovo?
L'uomo si avvicinò alla donna con il binocolo, dandole una pacca sul sedere.
- Sono sempre più convinta che non sia lui.
In realtà non ne era convinta, ne era sicura.
- Io invece vedo troppe affinità.
Quell'uomo era impossibile da accontentare. Ma non gli poteva certo dire che colui che stavano cercando era sotto la sua protezione.
- Fa tutto quello che lui odia e di carattere è molto diverso.
- Non è che forse tu sai qualcosa di più di noi?
- Figurati, è solo che conoscevo il padre.
Forse era meglio finire lì il discorso se non voleva farsi cavare dalla bocca qualcosa di troppo.

 

* nella nuova serie di Kaito Kid (chiamata Magic Kaito1412, uscita in Giappone l'anno scorso) il rifugio di Kid ha solo il juke-box che si aziona appena si entra, una poltrona, un camerino che si apre quando il disco finisce e una macchina bianca.


Nota d'autrice:
Voglio un monumento per aver finito il capitolo in due giorni!!!!
Visto che sono buona *sì, come no* vi dico che c'è un indizio molto importante per scoprire l'identità della New Entry (lo so, Martini02 mi ha influenzato con questo nome) durante l'appuntamento con Kaito...
Finirà che a forza di indizi ci arrivate prima voi che io a scoprire chi è veramente XD.
Questo capitolo non l'avevo previsto, ma visto che la storia era tutta rose e fiori mi andava di mettere un po' sottosopra le cose *sguardo diabolico*.
Ringrazio tutti quelli che recensiscono e inseriscono le mie storie fra preferite, seguite e ricordate. Ringrazio anche chi legge soltanto ( anche se vado in bestia quando non mi arrivano le recensioni, che siano buone o cattive, adoro rispondere a chi le scrive ^.^).

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Virgola4869