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Autore: Phoenix12    02/09/2015    1 recensioni
Un Sasuke che riesce finalmente a confessarsi.
Un Naruto non ancora pronto.
Un amore sperato e non realizzato.
Un cuore spezzato e tante lacrime.
Una separazione per pentirsi.
Un ritorno per ritrovarsi.
Un concerto per dichiararsi.
Canzoni che dicono parole non dette.
Melodie che ti coinvolgono.
Musica che arriva dal cuore.
***
Salve a tutti^^
Questa è la mia prima storia sul fandom di Naruto, spera che possa piacervi.
Ovviamente è una NaruSasu, spero di rendere bene le scene.
Ah un piccolo avvertimento: Sasuke qui ha un carattere un po' più fragile e sentimentale per i suoi standard e Naruto è più duro e difficile, spero che questo non via dia fastidio.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Nagato Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CAP 4  PARTENZA
POV AUTRICE
L’ultima valigia era appena stata caricata in macchina.
I biglietti erano pronti per essere usati.
La macchina pronta a partire per l’aeroporto.
Tutto era pronto.
Ma Sasuke no. Forse non sarebbe mai stato pronto.
Continuava a guardare la strada come se si aspettasse da un momento all’altro di vedere arrivare qualcuno. Ma quel qualcuno non arrivò.
Itachi si avvicinò lentamente al fratello appoggiandogli una mano sulla spalla “Otouto.. andiamo.” Disse semplicemente.
Sasuke annuì distrattamente seguendo Itachi, gettando un ultimo sguardo alla strada vuota.


Il viaggio fino in aeroporto fu abbastanza silenzioso ed entrarono nel piccolo aeroporto di Konoha.
Andarono a fare il chek-in e imbarcarono le valigie, Sasuke si mise ad aspettare insieme ad Itachi che i loro genitori finissero l’imbarco.
“Sasuke-kun! Itachi-san!”  i due fratelli si voltarono sorpresi e videro tutti i loro amici che li venivano incontro.
“Che cosa ci fate qui?” chiese debolmente Itachi sorpreso di vederli tutti radunati lì.
“Come sarebbe a dire che ci facciamo qui Uchiha?! Siamo venuti a salutarvi, mi sembra ovvio!” disse Deidara come fosse la cosa più ovvia del mondo.
“Pensavate di andarvene senza un saluto come si deve? Illusi!” disse scherzosamente Kiba.
Sasuke era veramente senza parole, non si sarebbe mai aspettato di vedere tutte le persone a cu teneva radunate lì per salutarlo, ma notò con rammarico che mancava qualcuno. Quello stesso qualcuno che aveva aspettato anche prima di venire in aeroporto.
“Sas.. sigh.. suke-kun sigh.. ci mancherai un sacco sigh..!!” dissero Sakura e Ino in lacrime saltandogli addosso facendolo quasi cadere per terra.
“Su su, non stanno mica andando in Antartide! Potete sempre scrivervi e chiamarvi, adesso non c’è bisogno di fare tutto questo piangisteo eh!” disse stizzito Kisame cercando di nascondere il dispiacere della partenza dei due ragazzi
Itachi annuì tristemente.
“Ci sentiremo spesso, dopotutto abbiamo tutti i nostri numeri di telefono e le mail no?” disse Gaara
“Chiamateci quando volete non fatevi scrupoli per il fuso orario, vi risponderemo sempre, gusto ragazzi?” disse cordiale Shikamaru, gli altri assentirono tutti.
A Sasuke scappò una lacrima che gli rigò la guancia destra che si affrettò ad asciugare.
Uno a uno lo salutarono tutti, chi con un abbraccio, chi con una stretta di mano, Kakashi-sensei gli scompigliò i capelli e gli augurò buona fortuna, la preside Tsunade gli diede un bacio sulla fronte e un “Sii felice” sussurrato, qualcuno gli pizzicò anche una guancia; e in mezzo a quel calore così familiare si concesse di sorridere, nonostante il peso nel petto, il dolore che gli squartava il cuore, sorrise, sorrise a tutti ricambiando i saluti e pianse, si, quella sera Sasuke Uchiha pianse davanti a tutti i suoi amici, davanti a tutti quelli che voleva veramente bene e che ora stava abbandonando.
Molti se ne meravigliarono, altri lo strinsero ancora di più, qualcuno versò silenziose lacrime con lui, e tutti cercarono di rendere quell’addio meno doloroso.
Quando Sasuke si staccò anche dall’ultimo abbracciò cercò di asciugarsi le lacrime “Sembro proprio un bambino..” disse sorridendo amaramente.
“Non vorrete mica andare senza prima salutarmi vero?” tutti si girarono verso Nagato che correva verso di loro
“E poi dici agli altri di essere puntuali, eh Nagato?!” disse scherzosamente Itachi dopo aver abbracciato l’amico
“Scusate il ritardo, ma ho dovuto convincere qualcuno a venire..” disse girandosi verso Sasuke e sorridendogli gli disse “Mi dispiace per quanto successo..” solo loro due e Itachi capirono, ma andava bene così “Ma ricorda che si è sempre in tempo per fare la cosa giusta.” Disse scompigliandogli i capelli e sorridendogli amorevolmente e allo stesso tempo dispiaciuto.
Sasuke trattenne il respiro quando vide qualcuno alle spalle di Nagato, qualcuno con i capelli biondi e gli occhi azzurri che lui conosceva bene, molto bene.
Come spinto da una forza estranea gli andò incontro fermandosi solo a pochi passi dalla figura.
Gli altri rimasero indietro dandoli il loro spazio e Naruto e Sasuke rimasero a fissarsi negli occhi per quella che sembrò un infinità.
Avrebbe voluto dirgli così tante cose, ma gli rimasero tutte incastrate in gola e dalle sue labbra non uscì neanche un suono, rimase solo a specchiarsi in quelle pozze di cielo.
“E così, te ne vai..” disse alla fine Naruto
“Si.. dovresti esserne contento no? Sto facendo quello che volevi, sparendo.”
“Saske..”
“No Naruto io.. tu sei stato molto chiaro quella sera, non volevi più vedermi e ora io me ne sto andando, spero che tu sia contento..”
Naruto distolse lo sguardo sentendosi colpevole di quella partenza.
Sasuke strinse i pugni e andò avanti “Io ci ho provato Naru.. ma non ce l’ho fatta.. non posso dimenticarti, non ci riesco.” Disse con la voce spezzata dal pianto “Io ci h provato, ma non ce l’ho fatta..” disse sentendo le lacrime rigargli nuovamente le guance, alzò la testa e Naruto finalmente lo guardò in faccia rendendosi conto solo ora di quanto anche lui stesse soffrendo.
Aveva gli occhi lucidi e rossi per il pianto, dai quali uscivano fiumi di lacrime che bagnavano quelle guance diafane arrossate dal pianto, le labbra sottili e rosee martoriate dai denti che cercavano di fermare i singhiozzi.
E Naruto si sentì uno schifo nello stesso momento in cui vide quegli occhi pieni  di tristezza e lacrime.
Poi Sasuke sorprese tutti, gli gettò le braccia al collo e affondò il viso nel suo collo piangendo senza più trattenersi “Non ce l’ho fatta.. mi dispiace..” gli sussurrò “Mi dispiace per quella sera, mi dispiace per aver sbagliato tutto, mi dispiace anche per questa partenza… “ continuò a parlare debolmente tra un singhiozzo e l’altro.
E Naruto volle stringerlo a sé, dirgli che era lui a doversi scusare e implorargli di non partire, ma rimase lì fermo, con le braccia inerti abbandonate lungo i fianchi e lo sguardo perso nel vuoto.
Sentì Sasuke staccarsi da quell’abbraccio a senso unico e allontanarsi di qualche passo.
Tutto sembrò scomparire, tutte le persone in aeroporto, tutte le voci e i passi di chi raggiungeva frettolosamente il proprio gate, anche i loro amici a pochi metri di distanza che aveva assistito a quello strano addio, di cui solo Nagato e Itachi poterono capirne appieno il vero significato, gli altri poterono solo supporlo dai loro sguardi e dalle lacrime di Sasuke, sembrarono scomparire.
“Otouto, è il nostro volo, dobbiamo andare..” la voce di Itachi sembrò risvegliarli
“Saske.. io..”
Sasuke lo guardò per un ultimo istante prima di nascondere gli occhi dietro le ciocche scure dei capelli, ma le lacrime Naruto le vide bene, scendevano implacabili e deturpavano il viso di Sasuke.
“Alla fine il tuo desiderio si è avverato… Addio Naru..” sussurrò prima di correre via
“Saske..” sentì una lacrima rigargli il viso seguita da tante altre, alzò un braccio come a volerlo fermare, ma lo ritrasse subito dopo “Saske…è stata tutta colpa mia..” disse, ma il suo fu più un sussurro al vento perché quelle parole non arrivarono mai a Sasuke.
Sasuke superò i suoi amici risalutandoli velocemente e dicendogli che li avrebbe chiamati appena arrivato e poi scomparve tra la folla, Itachi sospirò e salutò gli altri che gli augurarono buon viaggio e seguì il fratello.
Nagato scosse la testa sconsolato e si girò a guardare il fratello che era rimasto lì fermo a guardarlo correre via.
Ora sia Sasuke sia Naruto avrebbero dovuto coinvivere con i sensi di colpa, ognuno con la convinzione di avere sbagliato, uno si sarebbe rimproverato per sempre, l’altro si sarebbe  convinto con il tempo di aver fatto la cosa giusta.
Ma sarebbe stato davvero così? Era davvero quella la cosa giusta? E per chi?

   
 
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