È una tiepida giornata di sole, l'aria soffia leggera scuotendo leggermente i rami degli alberi e facendo depositare a terra le foglie ormai brune, bionde e rosse.
Luna, una ragazza tranquilla, dolce e spensierata, sta passeggiando per la solita via colma di negozi con indosso il suo abito preferito: lungo appena sotto il ginocchio, bianco decorato florealmente e largo per potersi muovere meglio.
Non c'è quasi nessuno a quell'ora, probabilmente la maggior parte della gente è a casa o in qualche bar a smangiucchiare qualcosa; passeggia però alla ricerca di un francobollo per spedire una lettera ai suoi cari genitori, informandoli della sua salute e dei suoi progressi lavorativi. Si sta impegnando in un negozio di dolci, lei ha sempre amato decorare torte.
Ad un certo punto sente una dolce musica provenire dal negozio alla sua destra; una melodia pacata e morbida come la sua anima e vede dalla vetrina il proprietario del negozio destreggiarsi abilmente s'un pianoforte.
Si ferma e chiude le palpebre, la porta di quel luogo è aperta così lei può sentire meglio. 
Passano alcuni secondi e avverte una presenza accanto a sé e decide così di aprire gli occhi. Trova un ragazzo che le sorride amabilmente il quale le porge una mano; inizialmente Luna è un po' titubante ma successivamente accetta presa dall'euforia del momento.
Cominciano a muoversi delicatamente e nel momento in cui entrambi ci prendono la mano, il ragazzo la fa girare: il vento spira tra i suoi capelli e sorride serena sentendosi leggera e libera.
Il ragazzo poggia le mani sui fianchi di Luna e la solleva in aria scatenando una lieve risata nei volti e nei cuori di entrambi.
La musica termina e Luna si trova col fiato corto ed il naso sorprendentemente vicino a quello del ragazzo. Mani che applaudono fanno girare i due leggermente sorpresi e si ritrovano intorno molta gente lieta di aver assistito a quello spettacolo. Anche il proprietario del negozio, è felice di aver suonato per loro e con loro.
Luna si chiede da dove arrivi tutta quella gente che man mano si sta dissolvendo. Lascia le mani del ragazzo e si salutano con gli occhi non sapendo se mai si rincontreranno.

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Non è nulla di incredibilmente speciale o sorprendemente costruito. Solo un piccolo pensiero tratto dall'ascolto della musica che dona il titolo al breve racconto.