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Autore: Jashin99    02/09/2015    0 recensioni
Salve, questa è la mia prima fanfiction, quindi non so se vi piacerà (chissà quante volte avrete letto questa frase); l'ho fatta sull'Aka perché le loro storie mi hanno sempre divertito, e ci ho aggiunto una trama in stile "Notte da Leoni", quindi ne è ovviamente venuto fuori un... deciderete voi se una schifezza o un'opera d'arte, uhm!
Ps: ci ho messo qualche personaggio di One Piece come "sfondo"
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Base dell'Organizzazione Alba...

-È quasi il tramonto.- Commentò Itachi: -Strano che non siano già arrivati.-.

-Ma pensi davvero che torneranno entro oggi?- Replicò scettica Karin: -Ci vuole metà giornata solo per arrivare al villaggio di Suna!-.

Prima che Itachi potesse risponderle, anche se non sono sicuro che l'avrebbe fatto, si sentirono dei SWOSH SWOSH di un uccello che atterrava, seguiti dalla porta principale che si apriva e dalla voce di Deidara che diceva: -Rifugio dolce rifugio!-.

Deidara e Pain entrarono nella sala, trovando Kakuzu, Itachi e Juugo che si facevano una partita a poker, Karin che si metteva lo smalto alle unghie, il Preta che fissava Kisame e Zetsu e Orochimaru e Kabuto legati alle pareti a testa in giù e imbavagliati, che si scambiavano frasi tipo: -Csssssss Ddr nn sssssmpr stt n fmmn.- e: -Smbr di n, m nn n sn tnt scr...-.

Karin alzò lo sguardo e urlò: -Che schifo! Una testa!-.

-Giusto! A tal proposito, tieni!- Deidara le lanciò la testa di Sasori, che Karin istintivamente afferrò al volo con un “bleah!”.

-Portala in camera mia. Ci sono i suoi copri di riserva.- Le ordinò Deidara.

-Perché io?- Chiese scocciata Karin.

-Perché sennò ti trasformo in una marionetta.- Rispose Sasori.

Karin sospirò: -Ottima ragione.- disse, poi sgranò gli occhi e urlò: -MA PARLA?!- e, ripetendo a se stessa che tutto ciò era sicuramente colpa di Suigetsu e che gliel'avrebbe fatta pagare, salì le scale.

Quando se ne fu andata, arrivò anche la squadra due.

Honan cavalcava all'amazzone una mummia di carta reggendo una testa umana. Anche questa viva. Suigetsu portava in spalla un corpo decapitato sbuffando a ogni passo. Alla fine depositò con la grazia di un elefante sui pattini il corpo su ciò che rimaneva della poltrona.

-Ce ne avete messo di tempo!- Esclamò Deidara.

-Voi non dovevate trasportare un corpo di 60 chili!- Rispose Suigetsu.

-Sono 55!- Lo corresse Honan.

-Come vi è andata? Domandò Deidei.

Honan scese dalla mummia e schioccò le dita. I fogli si dispersero e un cadavere dai capelli arancioni cadde a terra. Honan frugò nella veste e ne tirò fuori un rotolo, mostrandolo trionfante.

“Questo farà sicuramente piacere a Deidara-kun. E lei mi inviterà a...”.

-A voi?- Chiese ancora mezza sognante.

Deidara mostrò loro altre due pergamene.

Prima che potesse aggiungere qualcosa, Kakuzu rovesciò il tavolo da gioco, e le fiches si sparsero a terra, tanto per fare più confusione nella sala.

Kakuzu grido: -ORA MI HAI STUFATO, CIECO DEL CAZZO!- e dalla sua schiena iniziarono a uscire i mostri cuore.

Con un balzo, Itachi si allontanò dal nukenin della Cascata attivando lo sharingan ipnotico, mentre Juugo, ancora seduto, iniziò lentamente a trasformarsi.

-Ehi!- Li riprese Pain: -Diamoci una calmata!-.

-Lui bara!- Disse Kakuzu indicando Itachi.

-Me ne fotto!- Rispose Pain a tono.

Capendo di non poterla spuntare, Kakuzu ritrasse i mostri cuore borbottando: -Non finisce qui.-.

Itachi spense lo Sharingan e Juugo tornò normale.

-Oh, sentite!- Prese a parlare la testa di Kidan: -Mi date una mano?-.

-Uffa!- Sbottò Kakuzu: -Lo sai quanto spreco usando i miei fili per riattaccare le teste?!-.

I membri dell'Aka dissero in coro in stile Ave Maria: - “Ogni filo costa 20 euro, 23 ora che c'è crisi, d'inverno salgono a 25, voi beoti perdete la testa due volte a settimana, e a Deidara ogni giorno cadono le braccia, quindi sono altri due fili, che fanno in totale...”-.

-Molto simpatici...- Li interruppe Kakuzu, che afferrò testa e corpo di Hidan e li riattaccò (e addio a altri ventitré euro).

Kidan cadde pesantemente a terra, massaggiandosi il collo. -Ahi!- Disse: -Fa un male cane!-.

Honan alzò le spalle: -Benvenuta nel mio mondo!- esclamò.

Suigetsu, che fino a quel momento era rimasto a osservare la scena, si avvicinò alla sua spada e disse: -Ehi! Chi me l'ha graffiata?-.

Itachi si voltò verso la spada e rispose: -Non l'abbiamo nemmeno toccata. E poi dove lo vedi il graffio?-.

Sui divenne rosso: -Perché tu, che hai la vista di una talpa morta e competenze sulle spade pari a quelle di una formica, pensi di riuscire a vedere un solco, nonostante sia ENORME?-.

-Sì-.

-IO...-.

-A nessuno importa della tua stupida spada!- Intervenne Pain.

Suigetsu si nascose piccolo piccolo dietro al divano, spaventato dai raptus d'ira del dio.

-Ora,- Continuò Pain: -tirate fuori i miei corpi da quelle pergamene, così posso far tornare normale la mia Konan!-.

-Oh, amore!- Kidan fece per abbracciare Pain, ma fu prontamente fermata da Deidara.

-Cerca di evitare.- Disse la ninja soffocando un colato di vomito: -Ti prego.-.

-Oh, giusto.- Si ricompose Kidan: -scusate.-.

In quella scesero Karin e Sasori, che usava il suo corpo di riserva.

-Che ci siamo persi?- Fece la rossa.

Pain rimandò giù il vomito: -Nulla.-.

Deidara e Honan si fecero avanti e aprirono i rotoli. Con tre PUF simultanei, apparvero tre cadaveri pieni di percing.

Deva-Pain si avvicinò al corpo al centro, che era un tizio alto e dai lunghi capelli arancioni.

Disse: -È lui!-. E chiuse gli occhi.

Passò qualche secondo, e Pain li riaprì.

-Non funziona!- Esclamò. Iniziò a picchiettare la fronte del cadavere: -Deve essersi rotto.-.

-E quindi...?- Chiese sconsolata Honan.

Pain raccolse l'altro Pain, che Honan aveva fatto cadere, dicendo: -Mi basta riattivare questo, e siamo a cavallo.- chiuse gli occhi, e quando li riaprì, l'altro Pain alzò la testa.

Deva sorrise: -È fatta! Entro domattina sarà come nuovo!-.

Kidan alzò la mano: -Non ho capito molto bene...-.

-Ehm, lui vi può far tornare normali!- Si affrettò a spiegare Pain: -Ma non c'entra assolutamente niente con il misfatto.-.

-Ah, se lo dici tu...- Disse l'altro.

Naraka-Pain compose i sigilli della tecnica del richiamo e fece comparire una gigantesca testa viola, che tirò fuori la lingua e mangiò i cinque Pain.

Deva batté le mani. -Ora,- disse: -si è fatto tardi! Suggerirei di andarcene a letto; voi del Taka potete mettervi qui sui divani.-.

E dato che i suggerimenti di Pain sono da considerarsi ordini, nessuno osò protestare, anche perché tutti erano stanchi dopo quella dura giornata.

Quando i membri dell'Aka se ne furono andati, compresi Kisame e Zetsu portati da Kakuzu, Pain si rivolse ai tre del Taka: -Non fatevi sfuggire quei due serpenti.- ed entrò nella testa viola.

Non appena la bocca si chiuse, Sui e Karin gridarono: -Il divano è mio!- e si buttarono sul divano. Juugo si mise comodo sul sofà, e si addormentò subito, mentre gli altri due lottarono per un altra mezz'ora, fino a quando Karin gridò: -PIANTALA COYONONE MI HAI LASCIATA INCINTA HAI DELLE RESPONSABILITÀ E LASCIAMI DORMIRE!- e lo buttò giù dal divano, dove svenne.

Di fronte alla camera di Pain...

Kidan e Honan si fissavano in cagnesco.

-Hidan...-.

-Konan...-.

-Che ci fai qui?-.

-Ci dormo.-.

-Non farmi ridere: io ci dormo.-.

-Io ho il tuo corpo, perciò anche la tua stanza.-.

-Te lo sogni!- Kidan estrasse la falce.

-Sì, nel tuo letto!- Honan creò con la carta un po' di shuriken.

Mezz'ora dopo, dentro la stanza...

Honan si massaggiò il mento sanguinante e Kidan la spalla slogata. Si sdraiarono sul letto matrimoniale.

-'Notte Kidan.-.

-'Notte Honan.-.

Poche ore prima, ufficio del Raikage...

L'ufficio era silenzioso. La carta aveva portato via i suoni, così come i colori.

Il silenzio fu però interrotto da un: -Arr!- e dal TONF del Raikage che atterrava.

A si guardò intorno e individuò suo fratello: -Che stai facendo, Bee!- urlò: -Non è il momento di dormire!- e sferrò un pugno al secondo bozzolo. I fogli caddero a terra assieme alla forza portante.

Bee si alzò, tenendosi la pancia con una mano. Disse: -Ahio! L'hai fatto apposta o sbaglio?-.

-Smettila di perdere tempo e muoviti!- Replicò l'altro.

Con un calcio, sfondò la porta che portava all'ufficio della sua segretaria Mabui. Lei era seduta sulla sedia della sua scrivania, cosa che sarebbe normale se non avesse avuto le mani legate dietro lo schienale con due fogli di carta; lo stesso valeva per la bocca e le gambe. Ai piedi della scrivania c'era un altro ninja biondo, anche lui legato e che si dimenava per liberarsi.

-Mabui! Shee! Non è il momento di dormire!- Gridò il Raikage, che con un paio di Elbow liberò la segretaria.

Bee, usando un paio di spade, slegò anche Shee, il quale disse: -Mi perdoni Raikage-sama, mi hanno colto di sorpresa.-.

Il Raikage divenne rosso e le sue orecchie iniziarono a sbuffare. Con un pugno distrusse una parete.

Urlò: -VOGLIO QUEI TIZI DELL'AKATSUKI DENTRO I MIEI SACCONI DI BOX ENTRO ORA, CAPITO!?!-.

-Si calmi, Raikage.- Fece calma Mabui, abituata a simili sfoghi d'ira. Ad esempio, una volta il Raikage aveva ordinato di portargli le teste di tre cani che gli avevano pisciato addosso e che erano scappati nella Foresta Della Morte, Dell'Orrore, Del Doposcuola E Di Tutte Le Cose Brutte.

-Tra l'altro,- Continuò: -non sappiamo dove si nascondono.-.

Il Raikage abbozzò un sorriso. -Non ne sarei troppo sicuro! Ho usato il Jutsu della Nuvola Inseguitrice sulla pergamena. Ora la mia nuvola ci porterà dritti da loro.- Si rivolse a Shee: -Chiamami Omoi e Karui!-.

-Sono in licenza a Konoha, Raikage-sama.- Rispose quello.

-Accidenti!- Il Raikage sfondò un altra parete con un altro pugno: -Allora chiamami Darui! Preparatevi, Akatsuki! Stiamo arrivando!-.

Contemporaneamente, nel Villaggio della Nebbia...

Ao guardò la porta chiusa. Disse: -Cosa facciamo adesso? Non possiamo lasciargli quelle foto!-.

Da dietro la porta, la voce di Mei rispose: -Il rotolo sta già facendo la mappa. Ho avuto una grande idea nel collegarlo al corpo con una tecnica!-.

-Ma, in realtà era una mia idea...- Protestò l'altro.

-Stessa roba!- Tagliò corto la donna: -Tieni!-.

La porta si aprì e una mano reggente un rotolo spuntò dalla fessura. Mei disse: -Portala alla squadra assassina!-.

In quella entrò ansimando Chojuro.

-Signora Mizukage, cos'è successo?- Chiese lui tra un sospiro e l'altro.

-Nulla di grave.- Lo rassicurò lei. Dalla fessura Mei guardò Chojuro: -Che ti è capitato?-.

Chojuro si massaggiò la guancia: -Niente, non si preoccupi, mi ha solo investito una porta...-.

-Oh, poverino!- Mei uscì dalla stanza ancora nuda dalla vita in su. Sotto lo sguardo sognante di Ao, si avvicinò a Chojuro e gli toccò la guancia: -Ti fa tanto male?- domandò preoccupata.

-No, io sto...- Chojuro fu bloccato dall'abbraccio materno della Mizukage.

-N-non è niente...- Balbettò il ragazzo.

Ao fissava la scena invidioso: ma perché a lui non toccava mai niente del genere? Gli capitava di meglio, ok, ma questo no!

I suoi pensieri si interruppero quando Mei gli disse seccata: -Che ci fai ancora qui?-.

-Ah, ehm nulla...- Rispose Ao e se ne andò diretto al centro-squadra-assassina. Riuscì a sentire la Mizukage che diceva: -Ora ti porto dal medico che ti da una pomata, ok?-.

Nel frattempo, nell'ufficio del Kazekage...

Gaara si rimise a sedere. Entrò Baki, il fido consigliere del Kazekage, assieme a una squadra ANBU.

-Dove sono?- Chiese.

-Se ne sono già andati.- Rispose secco Gaara.

-E il rotolo?-.

-Con loro.-.

Baki rise: -Bene! Chiamiamo Temari e Kankuro! Seguiranno il grande sentiero dorato! Ahahahah! Di sabbia dorata!-.

Gaara sospirò: -Se proprio dobbiamo...-.

All'esterno dell'ufficio dello Tsuchikage...

Onoki depositò Akatsuchi a terra, ancora svenuto per lo Shinra di Pain.

Guardò il palazzo in fiamme: -Sono tutti fuori?- chiese.

Con un pugno, Kitsuchi liberò la figlia: -Sì, nessuna vittima fortunatamente, nemmeno tra i civili.-.

-Deidara ci è andata piano.- Commentò lo Tsuchikage.

-Maledetta Deidara!- Imprecò Kurotsuchi.

Onoki tirò fuori dalla tunica un palmare con uno schermo nero e al centro un puntino rosso: -La microspia sta già funzionando! Kitsuchi, prendi loro due e una squadra di ninja e trovali!-.

Lo shinobi della Roccia annuì, issò sulle spalle Akatsuchi e se ne andò con la ragazza.

   
 
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