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Autore: Iraklion    02/09/2015    1 recensioni
'Pianse lacrime più calde e scottanti del fuoco ormai prossimo a divorare ogni cosa, l'intera città dimenticata'.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo su Londra era un intreccio di rosso e nero. Le nuvole sembravano nubi di fumo. L'aria crepitava, satura di elettricità.
Il terreno era squarciato, spaccato, ormai distrutto. Un'immensa voragine aveva rivelato l'esistenza del corso di un fiume ormai privo della bellezza dell'acqua che scorre. Tra macerie e brandelli un uomo predicava, parlava incomprensibilmente. Ira funesta e tempesta, ripeteva incessantemente. Si riteneva profeta.
Il terreno violentemente veniva scosso ed enormi crepe si insinuavano tra le pareti degli edifici.
Il silenzio tombale - presagio di tempesta - era spezzato solo dall'eco di tuoni ormai prossimi.
Fasci di luce solare debolmente riuscivano a farsi strada tra le nubi incombenti.
Londra era deserta. 
Fumi tossici si alzavano dalla città verso il cielo e le fiamme, formatesi chissà come, chissà per quale strano fenomeno, lambivano ormai le fondamenta dei palazzi, delle case. Ma nessuno urlava, nessuno sembrava aver mai vissuto li.
La morte era sopraggiunta silenziosa prima di squarciare il mondo con furia.
Londra era stata abbandonata, ormai preda del suo crudele destino.
Lampi, tuoni e pioggia. Ma il fuoco non cessava. L'acqua non aveva potere su di esso.
Allibito, il profeta, guardò quello sconcertante spettacolo.
Volse lo sguardo verso il cielo e chiuse gli occhi mentre gocce d'acqua si posavano sulle sue palpebre tremanti.
Allargò le braccia e iniziò a pregare, invano. Poiché nessun Dio avrebbe udito il suo urlo silenzioso. Forse perchè il frastuono della tempesta che infuriava su Londra era assordante. Forse perché lassù, oltre quelle nubi intrise di nero e rosso, non vi era alcun Dio in ascolto.
Pianse lacrime più calde e scottanti del fuoco ormai prossimo a divorare ogni cosa, l'intera città dimenticata.
Si accasciò sul terreno, l'ultima cosa che vide fu una crepa che si apriva spaccando la porta in ferro e che dopo pochi secondi fece crollare sulle sue indifese membra l'intero edificio.
Morì con un'unica certezza: La profezia si era avverata. L'apocalisse, appena iniziata.
   
 
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