Naruto si aggiustò la cravatta per l’ennesima volta in quella serata.
Sasuke sospirò esasperato e si avvicinò al suo ragazzo, gli allontanò le mani delicatamente e gli rifece il nodo alla cravatta “Prova a ridisfarla e ti faccio venire a piedi a casa.”
“Ma devo farlo per forza?”
“Oh andiamo Naruto, conosci i miei genitori da quando avevamo quattro anni!”
“Si, ma questa volta non sono solo il tuo migliore amico, ma il tuo ragazzo!”
“…”
“Andiamo, una scusa qualsiasi, anche la meno probabile mi starebbe bene!”
Sasuke scosse la testa e agguantando Naruto per un braccio lo trascinò fuori dal suo appartamento diretti a villa Uchiha.

Scesero dalla macchina e si avviarono all’entrata.
“Oi Usurantonkachi.” Si voltò verso Sasuke che lo baciò con trasporto incurante che qualcuno avrebbe potuto aprire la porta in quel momento “Stai tranquillo, vedrai che andrà tutto bene.” Disse sorridendogli prima di citofonare.
Due secondi dopo ed ecco  ad accogliergli il fratello di Sasuke, Itachi.
“Ah Otuoto, Naruto, vi stavamo aspettando.” Disse divertito facendoli entrare.
Itachi sapeva già da tempo della loro relazione, ma non aveva mai detto o fatto niente a riguardo, si era limitato a osservarli per un po’ e quando si era accertato che Naruto aveva intenzioni serie con il suo amato Otuoto aveva accettato la cosa di buon grado.
Li accompagnò nella sala principale dove già seduti a tavola stavano i genitori di Sasuke.
“Tou-san, Kaa-san, scusate il ritardo.” Disse semplicemente Sasuke
“Fugaku-san, Mikoto-san, vi ringrazio per l’invito.” Disse Naruto facendo un piccolo inchino.
Fugaku si limitò solo ad un cenno col capo, Mikoto invece sorrise dolcemente come era solita fare “Non preoccupatevi ragazzi, sedetevi pure a tavola, Naruto siamo contenti che tu sia venuto.”
Naruto e Sasuke si sedettero vicini, di fronte a loro c’era Itachi, mentre ai due lati del tavolo, stavano Fugaku e Mikoto.
La cena fu subito servita da una cameriera e tutti iniziarono a mangiare tranquillamente.
“Allora.. da quanto state assieme?” chiese ad un certo punto Fugaku
“Quasi tre mesi Fugaku-san.” Ripose Naruto cercando di stare tranquillo.
“Beh è una cosa molto carina, sin da piccoli eravate molto vicini.” Disse Mikoto sorridendo
“Grazie Kaa-san.” rispose Sasuke
“Dimmi Naruto, cosa ti ha spinto a metterti con mio figlio?” domandò Fugaku guardandolo negli occhi, era chiaro che voleva una risposta come si deve e non la prima cavolata che uno si poteva far venire in mente.
Naruto ricambiò lo sguardo, cercando alle parole giuste per rispondergli.
“Sa Fugaku-san, ad essere sincero non so il motivo per il quale mi sono messo con Saske.” Ripose sincero e la cosa che lasciò tutti a bocca aperta è che lo disse con estrema calma e serietà
Mikoto non nascose la sua perplessità “Come..?”
“Sa, all’inizio io e Saske non andavamo molto d’accordo. Litigavamo sempre e non eravamo mai d’accordo su qualcosa, ma non l’ho mai odiato seriamente. Anche se si comportava da antipatico e asociale. Beh, a volte anche adesso si comporta così, ma mi va bene lo stesso, perché con me non è mai veramente così, anche se mi chiama Dobe o Usurantonkachi. Neh Teme?! Umh, forse anche se non lo ammetterà tanto facilmente so che prova lo stesso. Non vi dirò che mi sono innamorato di lui solo perché è un ragazzo bellissimo o perché è un genio fuori dal comune -no, davvero Saske come fai ad essere così bello e allo stesso tempo tanto intelligente?!-, ma per il suo carattere. A tutti sembra così freddo, ma io so che non è così. Non è frivolo o superficiale, e quando vuole tira fuori un bel caratterino e mi diverto sempre a bisticciare con lui, anche perché so che in verità non si arrabbia mai sul serio con me e nonostante tutto mi sopporta sempre. Beh anche se a volte devo sopportarlo anch’io eh!”
Rimasero tutti stupiti da quella semi dichiarazione, soprattutto il diretto interessato, che sorridendo imbarazzato incrociò le dita della propria mano con quelle di Naruto sotto il tavolo, che sorridendo anche lui ricambiò quella dolce ma ferrea stretta.
“Beh, credo che questa sia una dichiarazione abbastanza particolare, almeno sono sicuro della sincerità e della spontaneità della tua risposta, Naruto. Avete il mio consenso per questa relazione.” Disse alla fine il capofamiglia mettendo fine a quella conversazione.
Passarono il resto della serata a parlare tranquillamente di altro, e con gran sorpresa di Naruto, passò anche serenamente.
“Beh io accompagno Naruto a casa.”
“Grazie per la cena. A presto, Fugaku-san, Mikoto-San, Itachi-San.”
I due si incamminarono verso la porta di casa quando la voce di Mikoto li fece fermare “E tu Saske-Chan? Cosa ti ha spinto fra le braccia di Naruto-kun?” chiese gentilmente la donna sorridendo al figlio.
Sasuke si fermò un attimo a pensarci, per lui era difficile esternare i propri sentimenti a parole, era uno di poche parole.
Si girò a guardare Naruto che gli sorrideva solare, sembrava quasi che il suo sorriso risplendesse più del lampadario in cristallo sopra le loro teste.
Si rigirò verso la madre e gli altri e  semplicemente rispose “Perché lo amo.” Per poi scomparire dietro la porta.
Mikoto sorrise per la risposta di suo figlio “Bella risposta.” Asserì il marito e Itachi non poté fare a meno di pensare che si, aveva fatto bene a lasciare il suo adorato Otouto a Naruto.
Fuori dalla porta intanto i due ragazzi erano saliti in macchina e solo una volta entrati si permisero di respirare.
“Mi piace la tua risposta Saske.”
“Neanche il tuo discorso era tanto male.”
“Come niente male? Era il top delle dichiarazioni e..” Sasuke alzò gli occhi al cielo e lo zittì con un bacio
“Ehi Saske.. secondo te i tuoi si arrabbiano se sta sera non torni a casa?” chiese iniziando a baciargli il collo e slacciandogli i primi bottoni della camicia
“Credo che capiranno..” rispose il moro infilando le mani tra quelle ciocche color del sole.
A mala voglia si staccò da quelle attenzioni e mise in moto la macchina “Mettiti la cintura Dobe e andiamo a casa tua..” disse con una punta di rossore sulle guance, il biondo annuì dopo avergli dato un ultimo bacio a fior di labbra.