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Autore: Felpie    02/09/2015    1 recensioni
Schifosa Sanguesporco. Il suo migliore amico non poteva averle detto quelle parole
E fu lì che capì quanto James Potter teneva ai suoi amici.
“Ehi Lily vuoi venire ad Hogsmeade con me?”
“Mah si Potter perché no? E poi mi devi una barretta di Cioccolata dall’ultima scommessa”
“James”
“Come scusa?”
“Chiamami James per favore”
“Non abbandonarmi anche tu”
“Scherzi? Ovunque tu vada io sarò sempre con te”
Vide Lily abbracciare Sirius e nulla lo poté rendere più felice che vedere suo fratello e sua moglie abbracciati, come una famiglia.
“Sempre che tu non mandi a fuoco la cucina, tesoro”
“Cosa hai detto caro?”
“Che ti amo amore”
Le lacrime scendevano sulle guance dell’uomo, mentre la sua mente giurava vendetta.
“Ti voglio bene fratello”
You'll be with me wherever I go 
Wherever I go 
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: Dorcas/Sirius, James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“Chi vuole vedermi togliere le mutande a Mocciosus?”
“Lascialo stare Potter!”
“Se vieni a Hogsmeade con me, Evans”
“Preferirei andarci con la piovra gigante. Lascialo in pace!”
“Non ho bisogno del tuo aiuto schifosa Sanguesporco”

Schifosa Sanguesporco. Il suo migliore amico non poteva averle detto quelle parole. Aveva sentito che si stavano allontanando sempre di più, per Severus un passo verso i suoi compagni Serpeverde era un passo lontano da lei. Lo aveva sentito chiamare così molti ragazzini e ragazzine del primo e secondo anno, ma non pensava che si sarebbe mai permesso di dirlo a lei.

Schifosa Sanguesporco. Mocciosus avrebbe pagato per aver detto una cosa simile. Non solo per il fatto che lo aveva detto a Lily Evans, probabilmente una delle ragazze, o meglio la ragazza più speciale di tutto il castello. Non solo per il fatto che aveva visto quei bellissimi occhi verdi diventare lucidi. No. James Potter non sopportava le idee purosangue e gli ideali malati di quelli che probabilmente sarebbero stati futuri Mangiamorte. Ultimamente si irrigidiva sempre di più quando succedevano degli episodi del genere, fin da un paio di mesi prima, quando Mary era stata attaccata da Mulciber, Avery e un altro gruppetto di Serpeverde, tra cui probabilmente anche Regulus e Piton. Mary, quella dolce ragazza- maschiaccio che giocava con lui a Quidditch fin dal primo anno. Lei che insieme alla sua amica Marlene avevano iniziato una battaglia all’ultimo scherzo contro i Malandrini. Lei che con la sua gentilezza e la sua spontaneità aveva conquistato la simpatia di tutti loro.
Quindi Piton era caduto doppiamente in fallo. E James Potter non gliel’avrebbe fatta passare liscia.

Schifosa Sanguesporco. Appena pronunciate quelle parole Severus si era reso conto che la sua amicizia con Lily Evans sarebbe finita lì. Non voleva dire quella frase, sapeva che Lily non l’avrebbe mai perdonato e lui non voleva perderla. Ma capì di averlo fatto quando la ragazza, dopo che un velo di tristezza le era passato davanti agli occhi per un piccolo attimo, si girò verso Potter –quell’odioso, arrogante di un Potter- e gli disse “Continua pure allora”. E gli aveva rivolto un piccolo sorriso. Il primo probabilmente di una lunga serie, di quei sorrisi che non gli aveva mai rivolto prima. Probabilmente lei non se n’era neanche accorta, ma Piton lo aveva notato, così come l’aveva fatto James.
Quest’ultimo non ci poteva credere che quello spuntato sulle labbra della Evans fosse un sorriso rivolto a lui. Capì che lei non se n’era accorta, ma che era meglio non farglielo notare, godendosi appieno quel momento meraviglioso.
 






 
“Quanto sei infantile Potter! Possibile che continui a fare questi stupidi scherzi? Non crescerai mai? Tu e quell’altro purosangue dei miei stivali, con le vostre famiglie che vi permettono di fare quello che volete, pieni di soldi e di onori e…”
“Non parlare di cose che non sai e che non capisci Evans! Mai! Non dire una parola sulla famiglia di Sirius o te ne faccio pentire”
Sirius rimase basito ad osservare il suo migliore amico – suo fratello – che lo difendeva a spada tratta, mandando probabilmente al diavolo la ragazza che lo mandava in confusione fin dalla prima volta che l’aveva vista.
Anche la Evans era rimasta sbalordita da questo cambio repentino del ragazzo che aveva sempre considerato come immaturo e irresponsabile. Ok, dopo che aveva saputo del segreto di Lupin e che aveva scoperto per caso che loro erano diventati Animagi illegalmente si era sempre un po’ preoccupata per loro, specie le prime volte, quando li aspettava in Sala Comune e finiva per addormentarsi e risvegliarsi poi al loro rientro, medicando le loro ferite, solo per sentirsi utile. Ma non pensava neanche lontanamente che James Potter potesse tenere così tanto ai suoi amici, da minacciarla solo per averne insultato uno. E fu lì che capì quanto James Potter teneva ai suoi amici. Dopo le venne raccontato che Sirius era fuggito di casa quell’estate e che da allora era sotto la custodia dei genitori di James e si era dispiaciuta per aver dato fiato alla bocca e aver detto quelle cose cattive sui due ragazzi.
Era cambiato James. Non era più il ragazzino fastidioso e petulante che faceva un sacco di scherzi. Era cresciuto: la guerra aveva cambiato anche lui, e lei era stata stupida a non accorgersene, continuandolo a guardare con gli occhi di qualche anno prima.
 
 





La risata-latrato di Sirius riecheggiava per tutto il dormitorio alla scena di un’infuriata Lily Evans che rincorreva un James ridente per picchiarlo alla babbana.
“Potter, questa non te la faccio passare liscia, ne puoi star certo!”
“Ma dai era solo uno scherzetto innocente”
“Mi hai tinto i capelli di blu!”
“Dico in mia difesa che volevo colpire Sirius, non te”
“Ehi! Mi sento chiamato in causa”. Felpato si alzò dal divano con aria battagliera mentre Dorcas iniziava a ridere sotto gli sguardi infuriati del suo ragazzo e della sua compagna di stanza – nonché migliore amica.



 
So I'm moving on 
Letting go 
Holding on to tomorrow 
 



“Ehi Lily vuoi venire ad Hogsmeade con me?”
“Mah si Potter perché no? E poi mi devi una barretta di Cioccolata dall’ultima scommessa”
Tonf
“Potter? Che ti prende?”
“Evans che hai fatto al povero James per farlo cadere svenuto?”
“Che tu ci creda o no Black, non gli ho fatto niente. Ho solo accettato di andare ad Hogsmeade con lui”
Tonf
“Black? Tutto bene?”
 






 
“Ehi piano ma quanto mangi Evans? Mica te la porto via quella tavoletta”
Lo sguardo di Lily, sotto un cappello grigio pesante, mentre con le mani coperte dai guanti cercava di mangiare la cioccolata si posa su James che la fissava a sua volta incantato. Pensava a quant’era bella, con le guance rosse per il freddo e gli occhi verdi in cui aleggiava un’aria diverita.
Lily finì di mangiare la sua cioccolata, mentre i due ragazzi si avviavano verso la Stamberga Strillante.
“Grazie per la cioccolata Potter”
“James”
“Come scusa?”
“Chiamami James per favore”
Lily gli sorrise: “Grazie per la cioccolata James”
Le labbra di James si aprirono in un sorriso dolce, mentre le si avvicinava per metterle la sua sciarpa intorno al collo per non farle prendere freddo, inondandola del suo dolce profumo.
E Lily capì perché tutte le ragazze della scuola erano attratte da quel meraviglioso ragazzo. E lo era anche lei anche se non voleva ammetterlo.
“Sei bellissima Evans” sussurrò il ragazzo
“Io… cosa?” chiese arrossendo la ragazza
James non rispose, le si avvicinò, le prese dolcemente il viso tra le mani e la baciò. Quando si staccarono un meraviglioso, caldo sorriso comparve sulle labbra del ragazzo mentre Lily diventava rossa.
“Lily”
“Cosa?”
“Chiamami Lily” rispose la ragazza appoggiando la testa sulla spalla dell’altro e lasciandosi abbracciare
Sirius e Dorcas passavano di lì, videro i due amici così vicini tra loro e sorrisero tra loro stessi abbracciandosi, rimanendo a contemplare felicemente i loro amici, abbracciati sotto la neve, dimenticandosi per un momento della guerra, dei problemi e pensando solo di essere dei semplici ragazzi.
 
 





Morto.
La informiamo che il sign. Charlus Potter è morto e la sign. Dorea Potter è ricoverata d’urgenza al San Mungo.
Stupida lettera. Non poteva essere, non era giusto. Le lacrime rigavano le guance del capitano dei Grifondoro, mentre la sua mano stringeva con forza il pezzetto di carta che gli aveva dato la notizia. Le parole di Sirius che cercava di capire cosa fosse successo e quelle di Remus che cercavano di calmarlo gli arrivavano ovattate, prima che iniziasse a correre fuori, verso il Lago Nero.
Rimase a contemplarlo mentre le lacrime gli scendevano giù, cadendo sull’erba.
Sentì delle braccia stringergli la schiena e riconobbe il profumo della ragazza che amava più di se stesso.
“Sono morti”
“È dura, lo so Jamie. Ma supereremo anche questa. Insieme
James si girò e la strinse forte, prima di prenderle il viso e baciarla dolcemente.
“Non abbandonarmi anche tu”
“Scherzi? Ovunque tu vada io sarò sempre con te”
“Ti amo Lily. E quando tutto questo sarà finito, vivremo insieme, avremo dei bambini e saremo come una vera famiglia”
“Anche io ti amo Jamie. Che ne pensi di Harry? Sarebbe un buon nome no? Harry Potter suona bene”
A James scappò un sorriso. Avrebbe protetto Lily, a costo della vita. Non l’avrebbe lasciata andare per nulla al mondo, non dopo tutto quello che aveva sopportato per stare con lei. Ovunque sarebbe andato, lei sarebbe stata al suo fianco.



 
This happy ending is the start of all our dreams 
And I know your heart is with me 



 
“E ora vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa”
Urla, grida e pianti riecheggiavano per la piccola chiesetta. James poteva vedere chiaramente Sirius alla sua destra cercare di nascondere gli occhi lucidi, mentre Dorcas, alla destra di Lily non tentava nemmeno di celare la sua felicità. Sentiva su di se gli occhi di Remus, fiero di lui. Era contento che fosse lì, nonostante la luna piena fosse stata la sera prima. Vedeva Mary e Marlene piangere e abbracciarsi tra loro, identiche nei loro vestiti da damigelle. E la McGranitt e Silente che li fissavano con occhi bonari, la prima sicuramente incredula, mentre il secondo con un sorriso compiaciuto in faccia che sicuramente stava a significare che l’aveva sempre saputo.
Vide Lily abbracciare Sirius e nulla lo poté rendere più felice che vedere suo fratello e sua moglie abbracciati, come una famiglia.






 
Risate. Era la cosa che si sentiva di più a casa Potter. Ogni giorno venivano ospitati Sirius e Dorcas, Mary, Marlene, Remus, Ninfadora, Peter. La casa non era mai vuota e da lì provenivano continue risate.
“Come stai amico? Il Piccolo Problema Peloso non sta dando troppi problemi vero?”
“James, voglio un gelato e lo voglio ora!”
“Ah donne incinte con le loro strane voglie”
“Non me ne parlare Felpato. Arrivo Lily cara”
“Lo porti anche a me il gelato vero Sir?”
“Qualcuno ha visto la mia bacchetta?”
“Lene è sopra al camino”
“Dovremo organizzare una cena. Mary ha passato le selezioni di Quidditch”
“Che ne dite di venire domani da noi? Mi sa che Lily non ce la fa a cucinare per tutti”
“Dor ma che dici? Ce la faccio benissimo! Domani tutti qui ad assaggiare i miei manicaretti”
“Sempre che tu non mandi a fuoco la cucina, tesoro”
“Cosa hai detto caro?”
“Che ti amo amore”
 







“Sir, hai paura della guerra?”
“Si Jamie, ho paura di perdere le persone care. Ho intenzione di proteggere Dorcas a costo della vita. Non le succederà niente”
“Felpato, voglio fare una promessa. Se dovesse succedere qualcosa a uno di noi, l’altro si prenderà cura della moglie e dei figli dell’altro. Dorcas, Lily e Harry vivranno in un mondo migliore”
“Jamie lo sai che ti voglio bene? Non voglio sembrare sdolcinato o cose così. Ma ti voglio bene. Sei mio fratello. Spero di avere altre occasioni per dirtelo”
“Anche io Sir, anche io”
 






 
“Harry, sei tanto amato. Mamma ti ama. Papà ti ama. Harry sii prudente. Sii forte”
“Lily, ovunque io andrò, verrai con me vero?”
“Ti amo James”
“Ti amo anche io Lily”
Un lampo verde, un grido e poi più niente risuonò nella casa. Fino all’arrivo di Sirius, che vedendo la casa, capì immediatamente quel che era successo. Un altro urlo scosse la casa, quando Sirius vide il corpo di James a terra, sulle scale. Freddo. Morto. Le lacrime scendevano sulle guance dell’uomo, mentre la sua mente giurava vendetta.
“Ovunque sei James, ti raggiungerò. Ti voglio bene fratello”.
 



You'll be with me wherever I go 
Wherever I go 




Spazio autrice
Ehila! é la prima volta che pubblicò una storia di Harry Potter, ma amo questa saga e la Old Generation e volevo vedere come sarebbe venuta.

Ho cercato di mettere i momenti che per me sono più importanti della storia di James e Lily. 
Spero che la storia vi sia piaciuta, se me lo fate sapere con una recensione o un messaggio sono contenta (accetto anche critiche, magari la prossima verrà meglio)
A presto,
Magic_shadow
   
 
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