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Autore: ShinRan4862    03/09/2015    7 recensioni
Conan riesce a sconfiggere l'Organizzazione, ma non può più tornare ad essere Shinichi.
Cosa succederebbe se a distanza di 10 anni dalla scomparsa di Shinichi Kudo dalla sua vita, Ran scoprisse la sua vera identità? Come la prenderà? Cosa succederà a Ran a tre settimane dal suo matrimonio con Kaito? Cosa farà, ora che sa che Shinichi in fondo non l'ha mai abbandonata? E' davvero tutto perduto o il destino ha ancora qualcosa in serbo per loro?
Lo scoprirete solo leggendo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Sonoko Suzuki | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La verità è sempre una sola!
 
Una luce molto fastidiosa mi colpì in pieno volto facendomi lamentare.
Lentamente aprii gli occhi, per evitare di essere accecata dal fascio luminoso e mi voltai verso lo scomodo cuscino sul quale era appoggiata la mia testa e m i resi conto che non era propriamente un cuscino, ma era...Shinichi?!
Spalancai le palpebre, ormai completamente sveglia, e mi stropicciai le palpebre, incredula, e mi resi conto che non era Shinichi, ma Conan.
Mi soffermai sul mio pensiero: perché gli avevo scambiati?
 
Forse perchè sono uguali? Disse la mia mente, ma un dubbio mi si insinuò nella testa, come un fastidioso ronzio.
 
Lo osservai e mi resi finalmente conto di quanto gli somigliasse: Accidenti, era la sua copia!
Stava ancora dormendo e non dava segni di vita, se non per il petto nudo che si alzava e abbassava…un attimo…Nudo!?
Abbassai lo sguardo e notai che nemmeno io avevo addosso niente. Arrossii e d’impulso mi coprii con il lenzuolo.
L’imbarazzo scemò quasi subito, quando compresi cosa era successo e i ricordi della notte precedente m’invasero la mente…
Ricordavo le sue labbra sul mio corpo e la mia bocca sulla sua. A quel pensiero mi sfiorai le labbra con l’indice e il medio della mia mano sinistra.
Mi ero sentita a casa, anche se non ne capivo il motivo preciso.
Spostai lo sguardo su Conan e rividi nuovamente Shinichi. Senza pensarci gli diedi un leggero bacio sulle labbra, ma lui non se ne accorse, perchè continuò a dormire. Mi allontanai dal suo volto di qualche centimetro, ma stavolta rividi Conan e quasi mi spaventai: che fine aveva fatto Shinichi?
Mi allontanai…non ero stata sincera. Quel ‘Ti amo’, la sera prima, non era per lui, ma per Shinichi.
Cosa avevo fatto!
Avevo rovinato la mia amicizia con Conan, e il mio matrimonio con Kaito in modo irreparabile. Silenziose lacrime cominciarono ad uscire dai miei occhi.
Cosa ho fatto!
Mi rivestii in tutta fretta e, tentando di non svegliare Conan, mi diressi verso la palestra del Liceo: quel giorno avevo la lezione di Karate.
 
Mi trovavo al centro della palestra, completamente vuota.
Ero arrivata con un’ora di anticipo, quindi decisi di cominciare il riscaldamento. Mi ero messa la divisa con la mia immancabile cintura nera e mi legai i lunghi capelli in una coda alta.
Cominciai a tirare calci e pugni al vento, come se avessi avuto di fronte un avversario reale.
Nel mentre mi persi nei miei pensieri.
Mi sentivo tremendamente in colpa verso Kaito e Conan.
Io amavo ancora Shinichi e con il mio comportamento li avevo illusi entrambi. Ma non mi limitai a questo, pensai anche allo strano atteggiamento che il mio “fratellino”, se posso chiamarlo ancora così, aveva assunto nei miei confronti negli ultimi giorni: anche lui ha detto di amarmi, ma io non capisco come sia possibile.
Perché deve capitarmi tutto questo!?
Non mi accorsi che mi ero fermata, ma per colpa di qualcuno.
Mi voltai e incrociai due occhi blu tutt’altro che tranquilli.
“Perché te ne sei andata via così?” Mi chiese Conan lasciando la presa sul mio braccio.
Distolsi lo sguardo e cominciai a tirar calci in aria. Mi veniva da piangere.
“Perché sarei dovuta restare?”chiesi, seria, senza guardarlo negli occhi, per non fargli vedere i miei, lucidi per via delle lacrime.
“Tipo per darmi qualche risposta?!” Disse alzando la voce, spazientito, e facendola risuonare in tutta la palestra, desolatamente vuota.
“Ora si sente anche in dovere di reclamare altro Vostra Altezza?” chiesi, con fare ironico, infastidita dal suo atteggiamento così da ‘comandino’, senza pensare alle conseguenze, ma soprattutto per nascondere la mia voce che si stava pian piano incrinando.
“Si, le Vostre labbra mia Regina” disse per poi avvicinare il mio viso al suo per darmi un bacio, a cui io, stavolta, non risposi.
Ero tormentata dal senso di colpa che mi stava divorando da quella mattina: oltre al fatto che io mi sarei dovuta sposare, avevo tradito il mio futuro marito con il mio ‘simpaticissimo’ fratellino e stavo anche imbrogliando entrambi…
Io non amavo né Kaito né  Conan, ma solo Lui, Shinichi.
“Che c’è che non va, Ran?” mi chiese Conan, dopo essersi staccato, con fare apprensivo.
Solo in quel momento mi accorsi di star piangendo
“I-Io n-non riesco…non riesco a-a di-dimenticarlo…” dissi, balbettando
“Chi?” Mi chiese sfiorandomi la guancia con la mano, con una dolcezza infinita.
Ebbi un fremito a quel tocco, che mi fece ricordare una sensazione che avevo provato la notte precedente
Le sue labbra sul mio corpo…le mie sulle sue…
Alzai lo sguardo su di lui trovandomi nuovamente davanti Shinichi.
Sapevo che non era lui e quindi mi abbandonai ad un pianto disperato…
“Ran, che succede?” chiese, allarmato quando mi accasciai sul pavimento, scossa da singhiozzi sempre più forti.
“Per-perché non s-sei lui…” sussurrai “Perché non sei Shinichi?”
Lo sentii irrigidirsi e dissi “Mi sembra di impazzire”
Lui mi abbracciò e mi tenne stretta fino a quando non mi calmai,e mi addormentai, tra le sue braccia.
 
Aprii pian piano gli occhi e sbadigliai sonoramente, dopodichè mi guardai attorno per capire dove mi trovassi e mi resi conto di essere sul mio letto.
Guardai la sveglia: le 14.07, avevo perso tutta la mattina a dormire, ma come ci ero arrivata in camera mia?
Mi alzai e mi diressi in cucina dove trovai Conan che mi chiese
“Stai meglio Ran?” con fare premuroso
“Sì, un po’ “ risposi
“Cosa volevi dirmi prima, in palestra?” mi chiese, curioso
“Scusa, ma come sono arrivata qui?” gli domandai, slittando subito sull’argomento, ma lui, ovviamente se ne accorse e disse
“Ti ci ho portato con la tua auto ma adesso rispondi alla mia domanda”
Stavo cercando disperatamente un appiglio per cambiare discorso, perché se da un lato volevo vuotare il sacco, dall’altro avevo l’immensa paura di perdere anche Conan. Aspetta…con la mia auto!?
“Vuoi dirmi che tu hai guidato fino a qui dalla scuola con la mia macchina e senza patente!?” urlai
Lui sorrise e rispose “Sì” tutto contento, quasi fiero di se stesso.
Io mi avvicinai e gli dissi “Non ti azzardare mai più a toccare la mia auto!” con il dito indice alzato davanti al viso.
“Allora vuoi dirmi quello che stavi blaterando in palestra? O devo usare le maniere forti?” disse avvicinandosi a me pericolosamente e con un ghigno divertito stampato in volto.
Io tentai di allontanarmi, ma tornai al punto di partenza, in camera mia sdraiata sul letto con lui a bloccarmi qualunque via di fuga.
Lui mi ripeté la domanda e visto che io non accennavo a rispondere cominciò a farmi il solletico. Dopo pochi secondi ero già piegata a metà a causa delle risate e mi arresi prima di stare male a furia di ridere.
Mi misi seduta sul bordo del letto con lui accanto e gli dissi
“Se ora io ti dico una cosa molto importante tu mi prometti di non abbandonarmi?”
Lui mi guardò un po’ sorpreso, ma annuì e disse “Promesso”
“Io non riesco a dimenticare Shinichi” gli dissi
Lo guardai e deglutii a fatica, mentre lui mi chiese
“Lui cosa centra?” disse e io non notai alcuna nota di rancore o gelosia nel suo sguardo, solo malinconia
“Io lo amo ancora e non voglio prendere in giro né te né Kaito” dissi in tutta sincerità.
Lui mi guardò, sollevato e si avvicinò facendomi avvampare e disse
“Per Kaito non so se ti creerà problemi, ma per me non fa alcuna differenza”
Quel ronzio che era nella mia mente si riaccese come una lampadina e mi fece venire un’idea che mi pareva assurda, perciò gli chiesi
“Che vuoi dire?”
Lui si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio
“Non mi dai il regalo di bentornato, Ran?”
Con quelle semplici e poche parole compresi quello che per anni non avevo voluto vedere: Conan era Shinichi e questa era l’unica cosa importante, l’unica verità.   
 
 
 
 
Ciao a tutti!!
Eccomi di nuovo qua con il capitolo successivo
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito
Ringrazio quelli che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate
Spero che questo capitolo possa piacervi
Infine un grazie a chi legge soltanto
Alla prossima
Un bacio
ShinRan4862
   
 
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