Vorrei solo
fare una premessa, non
vi ruberò molto tempo, quindi leggetela per favore. Non
intendevo essere
blasfema in nessun modo e se è sembrato così per
favore scusatemi. Spero che
possiate apprezzare la storia anche se è un po’
diversa dalle solite. Mi
interessano molto i pareri degli altri, aiutano a migliorare, quindi
per favore
se vi piace commentate ma evitate di scrivere “bella,
ciao!” perché non ha
senso.
This
is
pure fantasy (sadly).
Voi ci
credete negli angeli? E se vi dicessi che esistono, che sono reali, che
camminano fra di voi? E’ la verità, io lo so, loro
esistono, sono vivi e si
confondono con gli umani, li aiutano e fanno
loro da custodi.
Già,
gli
angeli custodi, non fate quelle facce, non esistono solo nelle favole,
ognuno
ne ha uno, ma nessuno se ne accorge, sono così bravi a non
farsi notare che non
li conoscerete mai, morirete un giorno, ma non li incontrerete neanche
allora,
perché il loro destino è legato al vostro,
moriranno con voi, si dissolveranno
nel nulla, cesseranno di esistere.
La nostra
storia inizia in una fredda giornata di Dicembre, la neve ricopre le
strade,
soffoca le finestre e congela il cuore di qualcuno, gli alberi di
Natale
scintillano di luci colorate e le risate dei bambini volano
nell’aria. E’ il
momento giusto per sedersi davanti ad un camino acceso, o una
televisione con
un film romantico, con una tazza di tè caldo in mano,
insieme al compagno della
vostra vita. Se lo avete già trovato.
L’uomo
di
cui parla questa storia non ha un camino nella sua casa buia e fredda,
i film
romantici gli fanno venir voglia di vomitare, preferisce il
caffè al tè e non
ha un compagno.
Cammina
malinconico sui marciapiedi scivolosi di ghiaccio e non ci sono risate
per lui,
perché è solo.
In
verità
non si può mai dire veramente che un uomo è solo,
come vi ho detto prima, il
suo angelo custode gli tiene sempre compagnia, ma questo lui non lo sa.
In questo
istante una di quelle creature venute da quassù, in alto nel
cielo, lo sta
seguendo a distanza, distrattamente, passa inosservato al resto del
mondo.
Concentriamoci
un attimo su quest’uomo, volete sapere la sua storia? Vi
avverto, ne rimarrete
di sicuro delusi.
Ha quasi
trent’anni, non vede i suoi genitori da quando ne ha venti,
lo hanno cacciato
di casa, solo perché era diverso da loro. Dopo aver vissuto
per le strade per
qualche tempo ha deciso che essere diverso gli costava troppo e ha provato a diventare come
gli altri, o almeno
a fingere.
Ha sposato
una donna, hanno anche avuto un figlio, ma il gioco della finzione non
può
durare per sempre, dopo qualche tempo ha perso interesse per quella
vita di
menzogne e ha deciso che, in fondo, si vive una sola volta,
perché sprecarla
cercando di essere qualcun altro?
Come ho
accennato
prima, il suo angelo lo sta seguendo, senza venir notato da nessuno, se
qualcuno facesse caso a lui di sicuro non riuscirebbe più a
staccargli gli
occhi di dosso, sia donne che uomini, perché gli angeli non
sono solo gentili e
disponibili ad aiutare sempre, sono anche bellissimi, e
l’angelo in questione
lo è ancora di più.
L’angelo
osserva da lontano l’uomo e cammina dietro di lui, con passo
leggero, desidera
tanto aiutarlo, in fondo sono legati dal sottile filo del destino e lui
sente
che dovrebbe fare qualcosa per l’altro, qualcosa di
più concreto di guardarlo
buttare la sua vita nel cesso cercando solo di stargli vicino.
Appena
l’uomo si siede ad un tavolino di un bar, decidendo che il
caffè è l’unica
soluzione per tirarsi su il morale, l’angelo scivola piano
sulla sedia di
fronte alla sua. Al’’inizio passa completamente
inosservato, ma appena l’uomo
alza gli occhi dal menù, che sfogliava senza interesse,
trova ad aspettarlo
proprio di fronte a lui un essere così stupendo da essere
indescrivibile a
parole, che sembra quasi emanare un’aura di luce e
serenità, la sua bocca è
curvata in un sorriso disarmante, i suoi denti splendono
nell’oscura nuvola di
buio che avvolge l’uomo, la sua pelle bianchissima sembra
fare lo stesso.
A questo
punto l’uomo si chiede se stia iniziando a diventare pazzo e
a vedere persone
che ovviamente non possono esistere.
L’angelo
invece si sta chiedendo se sia valsa la pena di trasgredire alla sua
legge più
importante, che vieta a qualsiasi angelo di mostrarsi al suo
corrispondente
umano,sa che riceverà di certo una dura punizione, forse la
sua esistenza
finirà presto proprio per questo.
Forse Dio
suo padre da quassù sa già di ciò che
ha appena fatto e si sta arrabbiando.
Questo è ciò che passa per la testa
dell’angelo innocente, ma probabilmente non
sa che Dio non è capace di arrabbiarsi, sono cose che
nessuno sa, solo io.
L’uomo
invece appare un po’ intimorito, del resto come dargli torto,
come direste voi.
“Chi
sei?”
domanda a bassa voce, più a sé stesso che allo
sconosciuto seduto davanti a
lui.
“Solamente
qualcuno che conosce la tua storia e ti vuole aiutare.”
“Non
mi
serve aiuto. Specialmente non da uno sconosciuto che crede di
conoscermi.”
Ribatte l’uomo con acidità, spaventato dalla
creatura splendente che pare voler
parlare proprio con lui.
Intanto
Dio, qui in cielo, è seduto immobile sul suo trono di nuvole
e cielo blu, ma
non sta pensando a una punizione, come temeva l’angelo,
perché come vi ho
detto, Dio non punisce, vi punite voi da soli, senza saperlo.
Sta invece
pensando a come uno qualsiasi dei suoi innumerevoli angeli ha avuto
finalmente
il coraggio di fare quello che ogni angelo ha sempre desiderato fare.
Sarà
forse l’unico angelo veramente degno del paradiso,
perché ha avuto la forza di
prendersi la responsabilità, di accettare anche una
punizione, pur di aiutare
concretamente l’umano che protegge.
Dovete
sapere un segreto, una cosa che non sa nessuno, è questa
è che Dio, oltre a non
punire, non impone limiti diretti, esatto, non lo fa, anche quelli
vengono da
voi, lui non ha mai detto di averne creati, voi tutti avete pensato che
fosse
ovvio che esistessero dei limiti per ogni cosa, non avevate tutti i
torti,
qualche limite fa sempre bene, ma non così tanti come ne
avete.
L’angelo
ha commesso lo stesso errore, come tutti i suoi simili prima e dopo di
lui, ha
pensato che fosse ovvio che per proteggere il proprio corrispondente
umano
fosse necessario rimanere nell’ombra, osservare da lontano.
Si sono
messi in trappola da soli, gli angeli, voi umani e ogni essere
esistente al
mondo, vi siete privati della libertà, e lo avete fatto voi,
certo, Dio ha
creato il mondo, ma non è come quegli uomini ricchi che
creano un impero
finanziario e mettono sé stessi a capo di esso, Dio ha
creato il mondo e lo ha
donato a voi umani, voi siete a capo di esso. Come faccio a sapere
tutte queste
cose ve lo dirò più avanti, adesso rivolgiamo
l’attenzione alla storia che vi
stavo narrando.
Dopo
qualche attimo di silenzio, l’uomo parla una seconda volta.
“Allora
non mi vuoi proprio dire chi sei?”
“Se
te lo
dicessi non mi prenderesti sul serio, quindi sappi solo che se vuoi
parlare io
sono qui.” E detto questo si sistema i capelli e guarda in
giro con fare
disinteressato. Mentre il silenzio scende fra i due e li ricopre con il
suo manto,
facendo calare la pace per qualche secondo, mentre l’uomo
pensa a che cosa
dire.
“Bene,
non
credo di voler parlare, in questo momento voglio soltanto andarmene a
casa a
dormire.” Dice infine l’uomo, iniziando ad alzarsi
dal tavolino per tornarsene
a casa.
Ma
l’angelo non si arrende, lo ferma afferrandogli il braccio,
con più forza del
necessario.
“Io
so
cosa vuoi veramente. Tu vuoi morire.” Parole dure, ma
dirette, che colpiscono
l’uomo dritto al cuore, perché effettivamente sono
parole di verità.
L’uomo,
come tutti i suoi simili, ha timore della Morte, la teme molto, ma,
l’uomo
soprattutto, è anche attratto da lei, ciò che non
si conosce diventa sempre
molto attraente, pensate per esempio ad Adamo ed Eva, e quelli che non
credono
alla veridicità di questa storia la prendano come uno di
quei miti greci,
ovviamente falsi, ma che insegnano cose vere.
Adamo ed
Eva, due umani che avevano tutto ciò che potessero
desiderare, che potesse
renderli felici, ma solo e soltanto un divieto, quello di non mangiare
una
semplice mela rossa.
Non
sapevano cosa sarebbe successo se l’avessero addentata e
assaporata, erano
curiosi, affascinati dal proibito, da quel frutto così
invitante e misterioso,
che non potevano avere.
La
curiosità è la più grande pecca
nell’animo umano, fu lei a spingere l’uomo e la
donna, soli nel loro paradisiaco giardino a seguire il consiglio de
serpente
tentatore e a trasgredire al loro unico divieto.
Da quel
momento in poi l’uomo è diventato sempre
più curioso, sempre più superbo e
orgoglioso, finchè non è arrivato a sentirsi
addirittura pari a Dio.
Oggi
l’uomo è talmente curioso, soprattutto rispetto
alla Morte e si crede così
potente che certe volte non si limita soltanto ad aspettare
impazientemente che
questa arrivi, ma la va direttamente a cercare nella sua dimora.
La
desidera, la ama, la invita a cena a casa propria, offrendosi come
pasto.
Non dico
che questo sia del tutto sbagliato, come con il mondo, Dio ha creato la
vostra
vita e ve la ha donata, potete farci quello che volete, ma dico invece
che
prima di chiamare mia sorella Morte e invitarla a cena bisognerebbe
pensarci
bene, essere veramente sicuri, e vi dico che nessuno è mai
sicuro, nessuno non
ha ripensamenti mentre annega nel proprio lago di sangue, tenete tutti
troppo
alla vita per volerla abbandonare di spontanea volontà.
L’uomo
di
questa storia è uno di quegli uomini che vuole chiamare a
gran voce
L’angelo
gli sussurra senza farsi sentire da nessun altro tre semplici parole.
“Vieni
con
me.”
Ma non
aspetta risposta, non ne accetterebbe comunque una negativa, era
più che altro
un ordine.
Così
le
due creature, uomo e angelo, si incamminano per le vie più
sporche e bagnate di
lacrime della città. L’angelo mostra al compagno
il male intorno a loro, la
tristezza, la desolazione e l’odio.
Secondo
voi, l’uomo si può liberare di questa forza
opprimente? Dell’odio? Forse no,
forse si, forse l’uomo ha bisogno di odio e desolazione per
creare felicità e
amore.
Forse non
lo saprete mai, perché la vita è un mistero
talmente grande che se anche
qualcuno riuscisse a svelarlo ne diventerebbe pazzo e comunque nessuno
sarebbe
disposto a credergli.
Solo io
so, conosco e nascondo il segreto e non intendo certo svelarvelo.
L’uomo
della nostra storia, camminando per lunghe ore attraverso strade
inquinate
dalla droga e dall’odio, dalla Morte, si può quasi
dire, si accorge di essere
effettivamente più fortunato delle persone che incontra, lui
ha avuto una vita
e ha la possibilità di rifarsene un’altra, non fa
fatica ad arrivare a fine
mese, ha un lavoro che ama e che è capace di tenere lontano
i pensieri troppo
tristi, forse la sua desolazione è autoindotta, forse vuole
stare male, perché
stare bene è uno sforzo troppo grande.
Le cose
peggiori sono sempre le più semplici, come la mela per Adamo
ed Eva, la
felicità porta sorrisi, nuove conoscenze, gentilezza, amore,
che sono tutte
cose impegnative, la tristezza porta solitudine, e
tranquillità, nessuno con
cui dover parlare e nessuno a cui rivolgere tutte le proprie
attenzioni,
insomma, in poche parole, è molto più semplice
Ecco qual
è il problema, pensa l’uomo, sono svogliato, sono
stanco, non voglio sorridere,
ma non è colpa del mondo che fa schifo, è colpa
mia che sono troppo pigro. E
allora perché non provare ad essere felice? Solo tentare per
qualche ora?
Potrei scoprire che non è così male e uscire
dalla mia routine, potrei
ritrovare la forza di vivere e la voglia di non rimanere più
solo.
Un sorriso
cresce piano sul suo volto e l’angelo, che immagina i
pensieri dell’umano, lo
nota subito con felicità e sorride a sua volta, fissando
intensamente gli occhi
dell’altro, le iridi verde quasi marrone sono come calamite
per l’ uomo, non
riesce a
staccarsene e non riesce a non
pensare che se non fosse stato per quella creatura paradisiaca, la sua
testa
non avrebbe mai scaturito quei ragionamenti, e quel lieve sorriso non
sarebbe
mai arrivato alle sue labbra, ma sarebbe morto prima.
Una forza
misteriosa prende possesso delle azioni dell’uomo e lo porta
a spingere le
proprie labbra contro quelle dell’altro, a farle scontrare
quasi violentemente
e a farle unire. Un vento che porta risate e allegria soffia
nell’aria, una
fresca brezza che porta l’odore di un nuovo amore e di una
nuova vita.
Ma non
è
finita qui, perché l’angelo sente di essere
riuscito nel suo intento, si
accorge di aver risvegliato il silenzioso cuore che ormai si era spento
nel
petto dell’umano. Il suo compito è stato portato a
termine e Dio non si è
neanche arrabbiato, forse ha davvero fatto la scelta giusta, quella che
nessuno
fa mai.
Il vento
fresco della felicità arriva fino a quassù in
cielo e anche io, che sono Dio,
scopro con stupore un sorriso nascere sulle mie labbra, il mio sorriso
porta
sole e luce, ma queste due cose durano poco, come una stella che brilla
al
massimo della sua luce proprio quando si sta per spegnere.
Io so
quello che è già successo, quello che sta ancora
succedendo e posso dirvi anche
ciò che succederà, si, Dio può fare
questo, e sono sicuro che la fine di questa
storia vi lascerà stupiti e senza parole. “Ma come
è possibile?” vi chiederete.
Sarete
forse delusi, arrabbiati con me per aver lasciato accadere
ciò che accadrà, ma
non vi preoccupate e sappiate solo che l’uomo e
l’angelo, qualsiasi cosa stia
per accadere, saranno felici per sempre, e questa frase non
è falsa e stupida
come quella posta alla fine delle favole, questa è vera,
vera davvero.
Dunque un
tenero bacio unisce adesso le labbra delle due creature, le loro lingue
si
sfiorano e le loro bocche si staccano ogni tanto per incurvarsi in un
altro
sorriso, e poi un altro ancora.
L’angelo
vuole mostrarsi per ciò che è, vorrebbe far
sapere all’uomo che appartiene ad
una natura diversa dalla sua, ma non
esistono parole per esprimere una cosa del genere che non
suscitino
incredulità e pensieri sbagliati.
L’angelo
riesce comunque nel suo intento, poiché un paio di piccole
ali, non così grandi
e piene di piume come quelle dei film, ma solo un paio di ali piccole e
umili,
squarciano il retro della sua maglietta e si scontrano con la fresca
aria del
giorno, provocando una fitta neanche troppo dolorosa, che fa sussultare
l’angelo.
L’uomo
ormai si è allontanato da lui abbastanza per notare le
strane ali spuntate
sulla sua schiena e guarda incredulo la persona che ha appena baciato,
pensando
che forse non era proprio una persona, insomma, ad uno qualsiasi non
possono
crescere un paio di ali così di colpo.
L’angelo
tiene la testa bassa, ormai il suo segreto è svelato anche
se non sa ancora
come sia successo, tutto ciò che vuole dire adesso
è la verità. “Sono un
angelo, il tuo angelo custode.”
L’uomo
dopotutto è così scosso dalla sua
felicità ritrovata che riesce quasi a
crederci, ma prima che possa aprir bocca viene fermato da una
sensazione
inaspettata.
Una specie
di raggio di sole si sposta su di loro, stretti adesso in un abbraccio,
e li
alza lentamente dal suolo, intorno a loro non c’è
più nulla al di fuori della
luce e dell’azzurro del cielo, volano sempre più
in alto nel cielo, traspostati
da una forza invisibile, spogliati da ogni vestito, stretti uno
all’altro,
pelle calda contro pelle calda, occhi illuminati dalla luce, increduli
ma
felici, che si guardano e si amano.
E in un
attimo l’uomo comprende, tutta la felicità, il
senso di libertà e la serenità
di quel momento sono portati da una consapevolezza, un’idea
che si fa spazio
nella mente dei due. “Sto morendo.”
E’
quello
che pensano e anche quello che esitavo a rivelarvi poco fa,
Ditemi se
avete capito chi era l’angelo
e chi l’uomo…
Thanks
for
reading.
Love
you
all
J.