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Autore: giuxbouvier    05/02/2009    4 recensioni
Storia di un amore diverso, fra un angelo e un uomo, che porta dalla tristezza desolante alla più assoluta e finale felicità, per sorridere un'ultima volta. *Frerard*
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei solo fare una premessa, non vi ruberò molto tempo, quindi leggetela per favore. Non intendevo essere blasfema in nessun modo e se è sembrato così per favore scusatemi. Spero che possiate apprezzare la storia anche se è un po’ diversa dalle solite. Mi interessano molto i pareri degli altri, aiutano a migliorare, quindi per favore se vi piace commentate ma evitate di scrivere “bella, ciao!” perché non ha senso.

This is pure fantasy (sadly).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Voi ci credete negli angeli? E se vi dicessi che esistono, che sono reali, che camminano fra di voi? E’ la verità, io lo so, loro esistono, sono vivi e si confondono con gli umani, li aiutano e  fanno loro da custodi.

Già, gli angeli custodi, non fate quelle facce, non esistono solo nelle favole, ognuno ne ha uno, ma nessuno se ne accorge, sono così bravi a non farsi notare che non li conoscerete mai, morirete un giorno, ma non li incontrerete neanche allora, perché il loro destino è legato al vostro, moriranno con voi, si dissolveranno nel nulla, cesseranno di esistere.

 

La nostra storia inizia in una fredda giornata di Dicembre, la neve ricopre le strade, soffoca le finestre e congela il cuore di qualcuno, gli alberi di Natale scintillano di luci colorate e le risate dei bambini volano nell’aria. E’ il momento giusto per sedersi davanti ad un camino acceso, o una televisione con un film romantico, con una tazza di tè caldo in mano, insieme al compagno della vostra vita. Se lo avete già trovato.

 

L’uomo di cui parla questa storia non ha un camino nella sua casa buia e fredda, i film romantici gli fanno venir voglia di vomitare, preferisce il caffè al tè e non ha un compagno.

Cammina malinconico sui marciapiedi scivolosi di ghiaccio e non ci sono risate per lui, perché è solo.

 

In verità non si può mai dire veramente che un uomo è solo, come vi ho detto prima, il suo angelo custode gli tiene sempre compagnia, ma questo lui non lo sa.

In questo istante una di quelle creature venute da quassù, in alto nel cielo, lo sta seguendo a distanza, distrattamente, passa inosservato al resto del mondo.

 

Concentriamoci un attimo su quest’uomo, volete sapere la sua storia? Vi avverto, ne rimarrete di sicuro delusi.

Ha quasi trent’anni, non vede i suoi genitori da quando ne ha venti, lo hanno cacciato di casa, solo perché era diverso da loro. Dopo aver vissuto per le strade per qualche tempo ha deciso che essere diverso gli costava troppo e ha  provato a diventare come gli altri, o almeno a fingere.

Ha sposato una donna, hanno anche avuto un figlio, ma il gioco della finzione non può durare per sempre, dopo qualche tempo ha perso interesse per quella vita di menzogne e ha deciso che, in fondo, si vive una sola volta, perché sprecarla cercando di essere qualcun altro?

 

Come ho accennato prima, il suo angelo lo sta seguendo, senza venir notato da nessuno, se qualcuno facesse caso a lui di sicuro non riuscirebbe più a staccargli gli occhi di dosso, sia donne che uomini, perché gli angeli non sono solo gentili e disponibili ad aiutare sempre, sono anche bellissimi, e l’angelo in questione lo è ancora di più.

 

L’angelo osserva da lontano l’uomo e cammina dietro di lui, con passo leggero, desidera tanto aiutarlo, in fondo sono legati dal sottile filo del destino e lui sente che dovrebbe fare qualcosa per l’altro, qualcosa di più concreto di guardarlo buttare la sua vita nel cesso cercando solo di stargli vicino.

 

Appena l’uomo si siede ad un tavolino di un bar, decidendo che il caffè è l’unica soluzione per tirarsi su il morale, l’angelo scivola piano sulla sedia di fronte alla sua. Al’’inizio passa completamente inosservato, ma appena l’uomo alza gli occhi dal menù, che sfogliava senza interesse, trova ad aspettarlo proprio di fronte a lui un essere così stupendo da essere indescrivibile a parole, che sembra quasi emanare un’aura di luce e serenità, la sua bocca è curvata in un sorriso disarmante, i suoi denti splendono nell’oscura nuvola di buio che avvolge l’uomo, la sua pelle bianchissima sembra fare lo stesso.

A questo punto l’uomo si chiede se stia iniziando a diventare pazzo e a vedere persone che ovviamente non possono esistere.

 

L’angelo invece si sta chiedendo se sia valsa la pena di trasgredire alla sua legge più importante, che vieta a qualsiasi angelo di mostrarsi al suo corrispondente umano,sa che riceverà di certo una dura punizione, forse la sua esistenza finirà presto proprio per questo.

Forse Dio suo padre da quassù sa già di ciò che ha appena fatto e si sta arrabbiando. Questo è ciò che passa per la testa dell’angelo innocente, ma probabilmente non sa che Dio non è capace di arrabbiarsi, sono cose che nessuno sa, solo io.

 

L’uomo invece appare un po’ intimorito, del resto come dargli torto, come direste voi.

“Chi sei?” domanda a bassa voce, più a sé stesso che allo sconosciuto seduto davanti a lui.

“Solamente qualcuno che conosce la tua storia e ti vuole aiutare.”

“Non mi serve aiuto. Specialmente non da uno sconosciuto che crede di conoscermi.” Ribatte l’uomo con acidità, spaventato dalla creatura splendente che pare voler parlare proprio con lui.

 

Intanto Dio, qui in cielo, è seduto immobile sul suo trono di nuvole e cielo blu, ma non sta pensando a una punizione, come temeva l’angelo, perché come vi ho detto, Dio non punisce, vi punite voi da soli, senza saperlo.

Sta invece pensando a come uno qualsiasi dei suoi innumerevoli angeli ha avuto finalmente il coraggio di fare quello che ogni angelo ha sempre desiderato fare. Sarà forse l’unico angelo veramente degno del paradiso, perché ha avuto la forza di prendersi la responsabilità, di accettare anche una punizione, pur di aiutare concretamente l’umano che protegge.

Dovete sapere un segreto, una cosa che non sa nessuno, è questa è che Dio, oltre a non punire, non impone limiti diretti, esatto, non lo fa, anche quelli vengono da voi, lui non ha mai detto di averne creati, voi tutti avete pensato che fosse ovvio che esistessero dei limiti per ogni cosa, non avevate tutti i torti, qualche limite fa sempre bene, ma non così tanti come ne avete.

 

L’angelo ha commesso lo stesso errore, come tutti i suoi simili prima e dopo di lui, ha pensato che fosse ovvio che per proteggere il proprio corrispondente umano fosse necessario rimanere nell’ombra, osservare da lontano.

 

Si sono messi in trappola da soli, gli angeli, voi umani e ogni essere esistente al mondo, vi siete privati della libertà, e lo avete fatto voi, certo, Dio ha creato il mondo, ma non è come quegli uomini ricchi che creano un impero finanziario e mettono sé stessi a capo di esso, Dio ha creato il mondo e lo ha donato a voi umani, voi siete a capo di esso. Come faccio a sapere tutte queste cose ve lo dirò più avanti, adesso rivolgiamo l’attenzione alla storia che vi stavo narrando.

 

Dopo qualche attimo di silenzio, l’uomo parla una seconda volta.

“Allora non mi vuoi proprio dire chi sei?”

“Se te lo dicessi non mi prenderesti sul serio, quindi sappi solo che se vuoi parlare io sono qui.” E detto questo si sistema i capelli e guarda in giro con fare disinteressato. Mentre il silenzio scende fra i due e li ricopre con il suo manto, facendo calare la pace per qualche secondo, mentre l’uomo pensa a che cosa dire.

“Bene, non credo di voler parlare, in questo momento voglio soltanto andarmene a casa a dormire.” Dice infine l’uomo, iniziando ad alzarsi dal tavolino per tornarsene a casa.

 

Ma l’angelo non si arrende, lo ferma afferrandogli il braccio, con più forza del necessario.

“Io so cosa vuoi veramente. Tu vuoi morire.” Parole dure, ma dirette, che colpiscono l’uomo dritto al cuore, perché effettivamente sono parole di verità.

 

L’uomo, come tutti i suoi simili, ha timore della Morte, la teme molto, ma, l’uomo soprattutto, è anche attratto da lei, ciò che non si conosce diventa sempre molto attraente, pensate per esempio ad Adamo ed Eva, e quelli che non credono alla veridicità di questa storia la prendano come uno di quei miti greci, ovviamente falsi, ma che insegnano cose vere.

 

Adamo ed Eva, due umani che avevano tutto ciò che potessero desiderare, che potesse renderli felici, ma solo e soltanto un divieto, quello di non mangiare una semplice mela rossa.

Non sapevano cosa sarebbe successo se l’avessero addentata e assaporata, erano curiosi, affascinati dal proibito, da quel frutto così invitante e misterioso, che non potevano avere.

La curiosità è la più grande pecca nell’animo umano, fu lei a spingere l’uomo e la donna, soli nel loro paradisiaco giardino a seguire il consiglio de serpente tentatore e a trasgredire al loro unico divieto.

Da quel momento in poi l’uomo è diventato sempre più curioso, sempre più superbo e orgoglioso, finchè non è arrivato a sentirsi addirittura pari a Dio.

Oggi l’uomo è talmente curioso, soprattutto rispetto alla Morte e si crede così potente che certe volte non si limita soltanto ad aspettare impazientemente che questa arrivi, ma la va direttamente a cercare nella sua dimora.

La desidera, la ama, la invita a cena a casa propria, offrendosi come pasto.

Non dico che questo sia del tutto sbagliato, come con il mondo, Dio ha creato la vostra vita e ve la ha donata, potete farci quello che volete, ma dico invece che prima di chiamare mia sorella Morte e invitarla a cena bisognerebbe pensarci bene, essere veramente sicuri, e vi dico che nessuno è mai sicuro, nessuno non ha ripensamenti mentre annega nel proprio lago di sangue, tenete tutti troppo alla vita per volerla abbandonare di spontanea volontà.

 

L’uomo di questa storia è uno di quegli uomini che vuole chiamare a gran voce la Morte per farsi venire a prendere, perché essa ormai ha amato già suo fratello e i suoi genitori. Lui cerca solo di sedurla, per farsi amare allo stesso modo.

 

L’angelo gli sussurra senza farsi sentire da nessun altro tre semplici parole.

“Vieni con me.”

Ma non aspetta risposta, non ne accetterebbe comunque una negativa, era più che altro un ordine.

Così le due creature, uomo e angelo, si incamminano per le vie più sporche e bagnate di lacrime della città. L’angelo mostra al compagno il male intorno a loro, la tristezza, la desolazione e l’odio.

Secondo voi, l’uomo si può liberare di questa forza opprimente? Dell’odio? Forse no, forse si, forse l’uomo ha bisogno di odio e desolazione per creare felicità e amore.

Forse non lo saprete mai, perché la vita è un mistero talmente grande che se anche qualcuno riuscisse a svelarlo ne diventerebbe pazzo e comunque nessuno sarebbe disposto a credergli.

Solo io so, conosco e nascondo il segreto e non intendo certo svelarvelo.

 

L’uomo della nostra storia, camminando per lunghe ore attraverso strade inquinate dalla droga e dall’odio, dalla Morte, si può quasi dire, si accorge di essere effettivamente più fortunato delle persone che incontra, lui ha avuto una vita e ha la possibilità di rifarsene un’altra, non fa fatica ad arrivare a fine mese, ha un lavoro che ama e che è capace di tenere lontano i pensieri troppo tristi, forse la sua desolazione è autoindotta, forse vuole stare male, perché stare bene è uno sforzo troppo grande.

Le cose peggiori sono sempre le più semplici, come la mela per Adamo ed Eva, la felicità porta sorrisi, nuove conoscenze, gentilezza, amore, che sono tutte cose impegnative, la tristezza porta solitudine, e tranquillità, nessuno con cui dover parlare e nessuno a cui rivolgere tutte le proprie attenzioni, insomma, in poche parole, è molto più semplice

 

Ecco qual è il problema, pensa l’uomo, sono svogliato, sono stanco, non voglio sorridere, ma non è colpa del mondo che fa schifo, è colpa mia che sono troppo pigro. E allora perché non provare ad essere felice? Solo tentare per qualche ora? Potrei scoprire che non è così male e uscire dalla mia routine, potrei ritrovare la forza di vivere e la voglia di non rimanere più solo.

 

Un sorriso cresce piano sul suo volto e l’angelo, che immagina i pensieri dell’umano, lo nota subito con felicità e sorride a sua volta, fissando intensamente gli occhi dell’altro, le iridi verde quasi marrone sono come calamite per l’ uomo, non riesce   a staccarsene e non riesce a non pensare che se non fosse stato per quella creatura paradisiaca, la sua testa non avrebbe mai scaturito quei ragionamenti, e quel lieve sorriso non sarebbe mai arrivato alle sue labbra, ma sarebbe morto prima.

 

Una forza misteriosa prende possesso delle azioni dell’uomo e lo porta a spingere le proprie labbra contro quelle dell’altro, a farle scontrare quasi violentemente e a farle unire. Un vento che porta risate e allegria soffia nell’aria, una fresca brezza che porta l’odore di un nuovo amore e di una nuova vita.

 

Ma non è finita qui, perché l’angelo sente di essere riuscito nel suo intento, si accorge di aver risvegliato il silenzioso cuore che ormai si era spento nel petto dell’umano. Il suo compito è stato portato a termine e Dio non si è neanche arrabbiato, forse ha davvero fatto la scelta giusta, quella che nessuno fa mai.

Il vento fresco della felicità arriva fino a quassù in cielo e anche io, che sono Dio, scopro con stupore un sorriso nascere sulle mie labbra, il mio sorriso porta sole e luce, ma queste due cose durano poco, come una stella che brilla al massimo della sua luce proprio quando si sta per spegnere.

Io so quello che è già successo, quello che sta ancora succedendo e posso dirvi anche ciò che succederà, si, Dio può fare questo, e sono sicuro che la fine di questa storia vi lascerà stupiti e senza parole. “Ma come è possibile?” vi chiederete.

Sarete forse delusi, arrabbiati con me per aver lasciato accadere ciò che accadrà, ma non vi preoccupate e sappiate solo che l’uomo e l’angelo, qualsiasi cosa stia per accadere, saranno felici per sempre, e questa frase non è falsa e stupida come quella posta alla fine delle favole, questa è vera, vera davvero.

 

Dunque un tenero bacio unisce adesso le labbra delle due creature, le loro lingue si sfiorano e le loro bocche si staccano ogni tanto per incurvarsi in un altro sorriso, e poi un altro ancora.

L’angelo vuole mostrarsi per ciò che è, vorrebbe far sapere all’uomo che appartiene ad una natura diversa dalla sua, ma non  esistono parole per esprimere una cosa del genere che non suscitino incredulità e pensieri sbagliati.

L’angelo riesce comunque nel suo intento, poiché un paio di piccole ali, non così grandi e piene di piume come quelle dei film, ma solo un paio di ali piccole e umili, squarciano il retro della sua maglietta e si scontrano con la fresca aria del giorno, provocando una fitta neanche troppo dolorosa, che fa sussultare l’angelo.

 

L’uomo ormai si è allontanato da lui abbastanza per notare le strane ali spuntate sulla sua schiena e guarda incredulo la persona che ha appena baciato, pensando che forse non era proprio una persona, insomma, ad uno qualsiasi non possono crescere un paio di ali così di colpo.

 

L’angelo tiene la testa bassa, ormai il suo segreto è svelato anche se non sa ancora come sia successo, tutto ciò che vuole dire adesso è la verità. “Sono un angelo, il tuo angelo custode.”

L’uomo dopotutto è così scosso dalla sua felicità ritrovata che riesce quasi a crederci, ma prima che possa aprir bocca viene fermato da una sensazione inaspettata.

 

Una specie di raggio di sole si sposta su di loro, stretti adesso in un abbraccio, e li alza lentamente dal suolo, intorno a loro non c’è più nulla al di fuori della luce e dell’azzurro del cielo, volano sempre più in alto nel cielo, traspostati da una forza invisibile, spogliati da ogni vestito, stretti uno all’altro, pelle calda contro pelle calda, occhi illuminati dalla luce, increduli ma felici, che si guardano e si amano.

E in un attimo l’uomo comprende, tutta la felicità, il senso di libertà e la serenità di quel momento sono portati da una consapevolezza, un’idea che si fa spazio nella mente dei due. “Sto morendo.”

E’ quello che pensano e anche quello che esitavo a rivelarvi poco fa, la Morte ti coglie inaspettato, ma nel caso dell’uomo e dell’angelo, li ha colti con la serenità nel cuore e il sapore di un nuovo amore sulle labbra.

 

 

 

Ditemi se avete capito chi era l’angelo e chi l’uomo…

Thanks for reading.

Love you all

J.

   
 
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