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Autore: eleCorti    03/09/2015    2 recensioni
Appena rientrò a casa, si chiuse il bagno e fece il test, segno più era in cinta, segno meno non lo era.
Girò il test con cautela, aveva paura di sapere, si fece coraggio e lo girò completamente, il segno era positivo, quindi era in cinta.
Genere: Erotico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella sarebbe stata l’ultima notte che avrebbe passato con suo marito, l’indomani sarebbe partito per partecipare al Cell Game, e lei voleva che quella notte, sarebbe stata indimenticabile per entrambi.
Fissò un’ultima volta la propria immagine allo specchio, si sciolse i capelli, facendoli ricadere sulle spalle, ed andò in camera, sdraiandosi sul letto, attendendo il momento in cui sarebbe arrivato il suo amato.
Momento che, per sua fortuna, non tardò ad arrivare, infatti, l’uomo si sdraiò accanto a lei.
“Buonanotte Chichi” disse.
“Aspetta, io ancora non ho sonno” protestò, con tono seducente.
Poi sollevò la maglietta del moro e incominciò a baciargli il suo addome, causando brividi di piacere al sayan.
Goku capì, così con una spinta, ribaltò le loro posizioni, mettendosi sopra la donna, ed iniziò a baciarla con ardore e passione.
Le sollevò il vestito, lasciandola solo in intimo, e si dedicò al suo collo, ricoprendolo di baci bollenti e voraci, mentre con le mani percorreva il ventre della mora, fino ad arrivare alle cosce, per poi risalire giungendo fino ai seni che strinse, facendo scappare un gridolino alla moglie.
Chichi, dal canto suo, gli abbassò i pantaloni, che raggiunsero il suo vestito sul pavimento, mentre il moro la liberava dal reggiseno.
Catturò di nuovo le sue labbra, mentre con le mani giocava con i seni della moglie, si dedicò ai suoi capezzoli già turgidi, succhiando prima quello destro e poi quello sinistro, la donna gemeva dal piacere, e affondò le mani nella folta chioma del sayan, intimandolo a continuare il suo gioco.
Goku percorse ancora il ventre della moglie, fino ad arrivare alle sue mutandine che abbasso, facendole finire a terra, la mora fece lo stesso con i suoi boxer, lasciandoli completamente nudi.
Il sayan infilò due dita nella sua femminilità, causando ancora una volta il piacere della mora, e iniziò a muoverle, prima lentamente, poi più velocemente, dopodiché le uscì, era bagnata, quindi era pronta.
Si posizionò meglio su di lei e con una spinta decisa entrò dentro la mora, che urlò dal piacere, supplicandolo di non fermarsi.
Il moro continuò a spingere sempre più velocemente, mentre la donna si era lasciata completamente andare, buttando la testa sul cuscino e intimandolo a fare di più.
Raggiunsero l’orgasmo quasi in contemporanea, per poi accasciarsi sul letto, stremati.
Si addormentarono abbracciati, come se quella fosse l’ultima notte che passavano insieme, ovviamente nessuno dei due sapeva che lo era veramente.
Il giorno dopo Goku partì insieme a loro figlio, Gohan, verso il Cell Game, Chichi rimase lì ad aspettarli.
La donna riuscì a seguire qualche scena del combattimento, poi, però il segnale saltò, quindi si perse la sconfitta di Cell, perciò non sapeva la notizia spiacevole che l’attendeva.
Quando vide rientrare solo Gohan, sentì una fitta al cuore, e, quando apprese la notizia dal figlio, il suo cuore si ruppe in mille pezzi, e accasciandosi sul pavimento scoppiò in un pianto isterico.
Perché?  Si chiedeva, perché quello stupido doveva sempre mettere prima il bene della Terra invece che il suo?
I seguenti due mesi li passò nel peggior modo possibile, aveva sempre delle nausee mattutine, sbalzi di umore, fu presa dall’ansia, doveva saperlo subito, prese la macchina e andò nella farmacia più vicina.
Appena rientrò a casa, si chiuse il bagno e fece il test, segno più era in cinta, segno meno non lo era.
Girò il test con cautela, aveva paura di sapere, si fece coraggio e lo girò completamente, il segno era positivo, quindi era in cinta.
Si accasciò al suolo e iniziò a piangere istericamente, ora che avrebbe fatto? Perché doveva rimanere in cinta proprio ora? Non poteva rimanerci prima? Ora grazie alla loro imprudenza il suo bambino sarebbe stato costretto a crescere senza un padre, che orribile destino per una creatura! Si disse.
La porta si spalancò, era Gohan, che aveva sentito le urla della madre.
“Mamma che è successo?” domandò, preoccupato.
“Oh Gohan, sono in cinta!” confessò la madre.
Il piccolo sayan le corse incontro e la abbracciò, la donna si fece cullare da quel caldo abbraccio.
“Non ti preoccupare mamma, andrà tutto bene, ti aiuterò io a crescerlo” la rassicurò.
La madre si commosse e lo strinse di più.
“Oh Gohan!” esclamò in un tono melodrammatico.
Dopo quella piccola conversazione con il figlio, Chichi si sentì rincuorata, anche se, ogni volta che si osservava allo specchio e vedeva la sua pancia sempre più gonfia, ripensava al fatto che Goku mai avrebbe assistito alla nascita del suo secondogenito e che quest’ultimo mai avrebbe avuto una figura paterna al suo fianco, e si rattristava di nuovo.
I mesi passarono, quattro, il ventre era poco gonfio, cinque, sei, la pancia si gonfiava sempre più e non poteva più portare i pantaloni, ma solo vestiti o gonne, sette, otto, ora tutti sapevano che era in cinta, non poteva più nasconderlo, con dei maglioni larghi.
Nove, le acque si ruppero, fu scortata in ospedale da Bulma, grazie al suo jet.
Diede alla luce un maschietto, che era la copia di Goku, aveva, infatti, la sua stessa forma di capelli, sorrise, almeno così si sarebbe ricordata per sempre del suo amato.
Decise di chiamarlo Goten, era un bambino vispo e allegro, proprio come suo padre e ciò rendeva la madre ogni giorno sempre più felice, implicitamente aveva accanto a sé il suo Goku.  
 
   
 
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