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Autore: MauraLCohen    03/09/2015    8 recensioni
1 Settembre... Saori e Seiya.
Devo dire altro?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche quella volta...
 

Era finalmente giunto al termine, quel giorno.
Saori si trovava fuori da Villa Kido, seduta sul dondolo della terrazza. Quella notte era così tranquilla: il cielo stellato e un piacevole venticello fresco. Sarebbe stato tutto perfetto se solo non fosse stato l'1 Settembre; se solo non fosse stato il suo compleanno.
Ma lo era, e per fortuna stava finendo.

Perché doveva festeggiarlo ogni anno? Perché Tatsumi non poteva semplicemente accettare che odiava quel giorno con tutta se stessa?

Non lo capiva, Tatsumi. E non lo capivano neanche tutti gli altri.

Cosa c'era da festeggiare? Si chiedeva Saori.
Lei era solo comparsa un giorno come un altro ai piedi della statua di Athena, nessuno l'aveva voluta né cercata; non c'erano mamma e papà né familiari che avessero un motivo per augurarle buon compleanno. Il suo non era un compleanno ma una data da venerare, perché lei era Athena e perché quel giorno di diciassette anni prima era comparsa lei, Athena, non Saori. Perché a conti fatti, se Athena non ci fosse stata, forse non ci sarebbe stata neanche Saori.

Era il ricettacolo di se stessa? Molto probabilmente, almeno così si sentiva lei.

Aveva trascorso tutta quella giornata a ricevere auguri e regali da finanziatori della Fondazione Grado, da lontani amici dell'ormai defunto Mitsumata, e li aveva ricevuti anche da Shun, l'unico dei bronze rimasto in città, se non si contava Seiya...

Già, Seiya. Sospirò Saori che, in cuor suo, aveva sperato per tutto il tempo di vederlo.
In fondo, lui era l'unico che avrebbe potuto farla sentire a suo agio in quella giornata. Ma non si era visto, nemmeno di sfuggita. Era come scomparso nel nulla.

Ma a conti fatti, perché sarebbe dovuto passare? Lui odiava i ricevimenti per damerini, e odiava chi ci andava... Non che lei ne andasse pazza eh, ma il nonno le aveva insegnato che fare buon viso a cattivo gioco alle volte le sarebbe tornato utile.
Ma non in quel momento.
Non quando l'unica cosa che voleva era sparire per qualche ora dalla faccia della Terra, perché era quello che voleva: sparire... Andarsene. Non sapeva nemmeno lei cosa voleva, l'unica cosa certa era che un altro minuto in quella casa e non sarebbe stata più in grado di contenere i pensieri che in quel momento le aggredivano il cervello.

Era stato un piccolo miracolo quando aveva visto la casa vuota; e salutare tutte quelle persone non era mai stato così piacevole. Saori aveva potuto tirare un sospiro di sollievo quando, ormai a un'ora dalla mezzanotte, le luci del salone si erano spente, e lei, dalla cima delle scalinate, aveva potuto godersi il silenzio che in quel momento regnava in casa.
Era stato così piacevole chiudersi la porta della camera alle spalle, lasciare che il resto del mondo rimanesse fuori da quella stanza... Mancava solo un'ora alla fine di quel non-compleanno e Saori si era liberata del suo sontuoso e pesante abito, per infilarsi qualcosa di più comodo e andare nella terrazza dell'ingresso di villa Kido, così da poter fingere – per l'ennesima volta – che tutto andava bene e che, in fondo, lei stava bene.

Già... Stava bene. Benissimo, anzi.
Stava bene da 17 anni... Agli occhi degli altri.
Bene da far schifo... Talmente tanto bene da ritrovarsi in lacrime a venti minuti dalla fine del suo compleanno.

<< Qualsiasi cosa sia, non sono stato io. >> La voce di Seiya la fece sobbalzare sul dondolo in legno. Saori abbassò lo sguardo istintivamente, cosa che fece sorridere il ragazzo.

<< Avanti... Vieni qui! >> le disse, sedendosi vicino a lei, sorridendole dolcemente e stringendola a sé. E Saori per una volta non si oppose, non quel giorno, che aveva davvero bisogno di Seiya.

L'ultima luce di villa Kido si spense alle loro spalle, e Seiya strinse di più l'esile corpo di Saori, continuando ad accarezzarle la lunga chioma corvina. << Guarda... >> mormorò, alzandole leggermente il viso con due dita.

Dalla tasca sinistra dei Jeans, Seiya estrasse un ciondolo d'argento con un piccolo cavallo ricoperto di pietre preziose; lo fece dondolare sopra il naso di Saori, prima di spostarle i capelli su una spalla per metterglielo.

<< Buon compleanno, Saori... >> le sussurrò, abbracciandola da dietro.

Per qualche istante, Saori sentì il cuore fermarsi in gola... Seiya aveva rifatto quello che faceva sempre: l'aveva salvata anche dal giorno che odiava di più... C'era riuscito anche quella volta, come ogni volta.

<< Grazie, Seiya... >> mormorò, stringendosi di più in quell'abbraccio, mentre Seiya le catturava le labbra in un lento e tenero bacio.

 

Note dell'Autrice:

SONO FUORI TEMPO MASSIMO! LO SO, LO SO!
E mi sento terribilmente in colpa...
La mia cucciolotta compie gli anni ed io non riesco a pubblicare in tempo la sua storia.
SONO UNA BRUTTA PERSONA. LO SO, LO SO!
Ma l'ispirazione è arrivata ieri mattina in gioielleria, quando, frugando felicemente tra i ciondoli, ne vedo uno bellissimo con un microscopico cavallino e... Beh, ripensando al primo OAV e al povero, piccolo (se fa pe' di') Jabu, la One Shot mi è comparsa in testa.
Insomma, tutto 'sto papiro per dire quattro parole:

BUON COMPLEANNO, SAORINA MIA! <3

(in ritardo)

 

 

 

   
 
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