Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Jashin99    03/09/2015    0 recensioni
Salve, questa è la mia prima fanfiction, quindi non so se vi piacerà (chissà quante volte avrete letto questa frase); l'ho fatta sull'Aka perché le loro storie mi hanno sempre divertito, e ci ho aggiunto una trama in stile "Notte da Leoni", quindi ne è ovviamente venuto fuori un... deciderete voi se una schifezza o un'opera d'arte, uhm!
Ps: ci ho messo qualche personaggio di One Piece come "sfondo"
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'INVITO

La mattina dopo, nella camera di Pain...

Honan aprì gli occhi. Non dormiva così bene da quando era entrato nell'Organizzazione Alba! Com'era fortunato il capo!

E poteva avere anche una magnifica vista: quella di se stesso che dormiva.

-Accidenti se sono bellissimo!- Esclamò.

Kidan borbottò nel sonno e si risvegliò.

-Ehi! Non starmi così vicino!- Disse: -È molto strano in effetti...- Kidan si alzò, pettorali al vento.

Anche Honan si alzò, con ben altro al vento [eh eh eh].

Si rivestirono.

-Comunque...- Iniziò Kidan: -...non te la sei cavata male ieri. È difficile controllare la carta, sai?-.

-Grazie.- Fece l'altra, un po' sorpresa, dato che di solito Konan gli urlava contro frasi tipo: “Smettila di sacrificare i cartai!” o “Piantala di imprecare come uno scemo quando passi davanti a una chiesa!”.

-...Anche tu sei stata... bravina...- Rispose l'altra: -...Maneggiare la falce non è uno scherzo...-.

Anche Kidan era un po' sorpreso: normalmente Hidan sbraitava quando per sbaglio sfiorava la sua falce o, sempre per errore, la ricopriva di carta per pulirla dal sangue.

-Ma oggi...- Disse poi: -...finalmente, torneremo normali...-.

Kidan rise: -Come se lo fossimo mai stati!-.

Anche Honan rise: -Come se mai lo saremo!-.

Dopo qualche risata, tornarono seri.

-È stato Pain?-.

-Già.-.

Kidan non parlò per un po'. Poi fece: -Allora andiamo?-.

-Andiamo.-.

Intanto, nella camera di Itachi e Kisame...

Itachi si svegliò. Per un attimo, si dimenticò ciò che era successo il giorno prima; pensò che fosse stata una giornata come le altre. Poi si ricordò.

Il nukenin guardò Kisame, che ancora dormiva.

Si alzò dal letto e si avvicinò a quello di Kisame.

-Kisame?- Domandò piano: -Ci sei?-.

Kisame continuò a dormire.

“Proviamo così...” Pensò Itachi.

-Kisame, ho bisogno del tuo aiuto!- Urlò.

Kisame aprì gli occhi, gridando: -Ti salverò io, Itachi-kun!- poi si guardò intorno: -Dove sono?-.

Qualche minuto dopo, nel salone...

-COME SAREBBE A DIRE CHE NON È ANCORA PRONTO?!?!?!-.

Kidan stava strangolando il Deva.

-Konan cara, cerca di capire:- Disse l'altro con un filo di voce: -hanno tanta droga in corpo da uccidere una mandria di elefanti...-.

Kidan mollò la presa.

-E ALLORA?-

-E allora, un braccio in meno? Uno scherzo! Smembramento e sezione di organi? 'Na cavolata! Droga? Sono cazzi!-. Una spiegazione esaustiva.

Kidan digrignò i denti, dicendo: -E allora quanto ci vorrà?-.

-Poco, pochissimo!- La rassicurò il dio: -Entro domani all'alba...-.

-DOMANI ALL'ALBA?!?!- Altro strangolamento.

Gli altri, nel frattempo, osservavano la scena senza parlare.

Arrivarono Kisame e Itachi.

-Guarda!- Fece Pain: -C'è Kisame!-.

Kidan si voltò. C'era davvero Kisame. E sembrava un po' stupito.

Fissò nuovamente Pain.

-Non finisce qui!- Promise.

-Dunque...- Disse Kisame: -...tu sei Konan,- e indicò Kidan:- e tu sei Hidan.- e indicò Honan, che si stava scaccolando.

-Tu sei una donna...- E indicò Deidara: -...e tu sei incinta di lui.- e indicò Karin e Suigetsu (Karin stava convincendo Suigetsu a portarla al bagno e contemporaneamente a darle una piadina col kebab).

Kisame si grattò la nuca: -Ed è tutta colpa di Tobi? Accidenti!-.

Pain si schiarì la gola e si rivolse a Kakuzu: -Zetsu?-.

-L'ho sorvegliato tutta la notte, e si è un po' scongelato, ma non penso che si riprenderà presto.- Rispose Kakuzu.

-Peccato.- Disse Pain: -Kisame, Itachi ti ha informato vedo. Ora è il tuo turno.-.

Kisa annuì. -Sapete meglio di me dove mi avete trovato. Io ricordo che, a un certo punto della sera, sono arrivati quei due- E guardò Kabuto e Orochimaru, che ancora dormivano: -e li abbiamo attaccati. Ma loro mi hanno fregato la Samehada, e mi hanno costretto a bere il... come lo hai chiamato, Itachi-kun?-.

-...-.

-...Serpis, giusto. E poi boh, mi ricordo dell'arrivo di Itachi e Zetsu... mmm... ah, sì, io sono salito e ho offerto da bere a Suigetsu... e poi lui è... come dire...-.

-...-.

-Giusto! Come ha detto Itachi. E poi mi ricordo di essere stato trasportato giù da basso. Poi Naruto è uscito dal sacco e...- Kisame iniziò a ridacchiare.

Pain lo fissò: -E...-.

Kisame si grattò dietro l'orecchio. -Beh, insomma, ha dato sfogo alle sue tecniche migliori...-.

Kisame ridacchiò ancora, ma vedendo che nessun altro rideva, concluse: -...poi non ricordo. Ah no, anche una cosa strana: un pezzo di carta che bruciava.-.

-Un pezzo?- Chiese Pain: -Che pezzo?-.

Kisame si grattò ancora l'orecchio. -Questo non lo ricordo.-.

Pain lo fissò: -Hai prurito da qualche parte?-.

Kisame aprì la bocca per parlare, ma lo anticipò la voce di Orochimaru che diceva: -È un effetto collaterale del sssssssserpissssssss. Ci ssssstiamo ancora lavorando.-.

I presenti si voltarono per guardare Kabuto e Orochimaru. I due erano svegli e, soprattutto, si erano liberati e sedevano sul pavimento.

-Tranquilli, non vogliamo scappare.- Disse Kabuto.

Deidara alzò un sopracciglio: -Perdonami se non ti credo.-.

-Avevamo tutta la notte per farlo,- Spiegò Orochimaru: -ma abbiamo convenuto che è meglio rimanere qua.-.

-Perché voi siete bravi cittadini ben disposti a dare una mano.- Disse Sasori.

-Intanto, abbiamo una soluzione per l'uomo-pesce qui.- Replicò Kabuto.

Senza smettere di grattarsi, Kisame chiese: -E cioè?-.

-Devi saltellare.-.

Kisame saltellò.

-Su un piede solo.-.

Kisame saltellò su un piede solo.

-E ora metti le mani alle ascelle e agita le braccia.-.

Kisame mise le mani alle ascelle e agitò le braccia.

-Fai coccodè.-.

Kisame fece coccodè.

Kabuto e Orociok si misero a ridere.

-Non funziona!-Fece Kisame.

-No,- Rispose Kabuto soffocando una risata: -ma ho sempre sognato di vedere un pesce gallina! Ahahahahah!-.

-Brutti...- Kisame fece per prendere la Pelle di Squalo dalla schiena, ma la mano si chiuse a vuoto.

Kisame si guardò intorno: -Dov'è la mia spada?- chiese.

-Mi spiace, Kisame,- Disse Deidei. -non l'abbiamo trovata.-.

-COOOOOOOOSAAAAAAAA?!?!?!?!?!?!?!?- Kisame iniziò a correre lungo la stanza, urlando: -Samehada! Samehada! Dove sei?!?! SAMEHADA!?!?!?!-.

Ciò provocò una nuova ondata di risate ai due ninja del suono.

-Ora basta!- Pain lanciò uno dei suoi pali, che si conficcò proprio tra le due teste dei nukenin.

I due smisero di ridere e deglutirono preoccupati.

-C'è qualcuno che abbia una buona notizia?!?!?!- Gridò il leader dell'Aka.

Kakuzu alzò una mano. Prese la parola: -In realtà non so se è buona o cattiva, ma è una notizia.-.

Detto ciò prese una mazzetta dalla tunica, e spiegò: -Ieri stavo contando i miei soldi, quando ho trovato questo.- Detto ciò, frugò tra i soldi e tirò fuori un piccolo quadratino di carta. Iniziò a leggere: -“Con la presente siete..., …ottobre a Konoha i..., ...couple party...”.-.

Calò il silenzio. Anche Kisame smise di correre e grattarsi.

Tutti iniziarono a pensare: cosa significava quel biglietto?

 

 

 

Itachi ripensò alle parole del messaggio di Tobi: “Indizi per il premio finale, indizi, indizi...”.

Itachi ruppe il silenzio: -Kakuzu, dove hai trovato il biglietto?-.

Kakuzu lo guardò: -Tra i miei soldi.-.

-Ma quelli non sono i tuoi soldi, vero?-.

Gli altri lo guardarono incuriositi: dove voleva andare a parare?

-Certo che sono i miei soldi!- Si seccò Kakuzu.

-Ma prima...- Continuò Itachi: -...prima non erano tuoi, dico bene?-.

Kakuzu socchiuse gli occhi. -Pezzo di...-.

-Prima erano di Deidara, vero?-.

Deidara si controllò le tasche e sgranò gli occhi.

-E prima ancora, del Preta-Pain, vero Deidara?-.

Anche Deidei socchiuse gli occhi: -Cosa stai insinuando, uhm?-.

-Pain- Lo ignorò l'altro: -sputa un attimo gli altri quattro corpi.-.

Deva, che iniziò a intuire l'idea di Ita, fece sputare Naraka, Manusya, Asura e Tyrag-yoni.

-Dove hai preso i soldi, Deidara?- Domandò Pain.

Deidei sbuffò. -Nella tasca interna destra.- Disse poi.

Pain e Itachi perquisirono i quattro corpi. Dalle quattro tasche estrassero trionfanti altrettanti triangolini di carta.

-Kakuzu, dammi il foglietto.- Ordinò il dio.

Kakuzu glielo diede, e i due nukenin misero a terra i frammenti. Gli altri si avvicinarono curiosi, compresi Orociok e il discepolo.

Tutti lessero il seguente messaggio:

 

“Ufficio Hokage di Konoha, 26-9-2014

Con la presente siete invitati a partecipare,

il giorno 09 ottobre 2014, a Konoha,

in via Monkey D. 32,

al couple party che durerà dalle 20.00

all'alba del giorno dopo.

 

Questo invito è valido per due persone.”

 

Calò nuovamente il silenzio. Pain fece per parlare, ma fu interrotto da dei TUMP TUMP provenienti da sotto di lui. Abbassò lo sguardo e, un attimo dopo, il pavimento saltò in aria.

Pain si tirò indietro appena in tempo.

-Questa sì che è arte!- Esclamò entusiasta Deidara.

Dalle ceneri emerse una sagoma umanoide.

-Ma quello...-.

-Sbaglio o lui è...-.

-SASUKE-KUN!- Karin si buttò addosso a Sasuke, che però si scansò e Karin cadde nel cratere con un: -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-.

Anche Orochimaru scattò in avanti, urlando: -Dammi il tuo corpo!-.

Ancora una volta, Sasuke si spostò, e Orociok cadde proprio sopra Karin.

-Ohi...- Fece lei.

Sasuke sembrava un po' strano: si muoveva come se non riuscisse a reggersi in piedi, sbilanciandosi avanti e indietro. Iniziò a muoversi verso Itachi, solo che lui ne vedeva tre.

Disse: -...Ti ucciderò, Itachi...-.

-Non provi abbastanza odio.- Rispose freddo lui.

A pochi passi dal fratello, Sasuke crollò a terra, e vomitò.

-Ecco, questo è un altro effetto collaterale.- Spiegò Kabuto.

Kisame e Kakuzu afferrarono il ragazzo per le braccia e lo sollevarono.

I due fratelli si ritrovarono faccia a faccia, l'uno calmo e in passibile, l'altro pallido come il fantasma dell'Omino Bianco e che sembrava uno straccio.

-Ti odio, Itachi...- Riuscì a dire Sasuke prima di vomitare di nuovo.

Dal cratere riemerse Karin: -Sasuke-kun!-.

Karin era sull'orlo del pianto. Sollevò Orociok e iniziò a strozzarlo: -Cosa hai fatto al mio Sasuke, dannata serpe!?!?!?!- iniziò a scuoterlo avanti e indietro.

-Aaaaaiiiiiiuuuuuuutooooooo!!!- Urlò l'altro.

Pain si avvicinò ai due.

-Anche se tutti i presenti lo vorrebbero morto, ci è più utile vivo.- Disse Pain a Karin.

-IO L'AMMAZZO!!!- Sbraitò l'altra.

-Avanti, non rendere le cose troppo difficili...- Ma dato che le parole di Pain non sembrarono sortire alcun effetto, il Deva con un Bansho Tenin attirò la rossa, e Orochimaru crollò a terra, respirando affannosamente.

-Che ne facciamo?- Chiese Kakuzu che reggeva ancora Sasuke.

-Sdraiatelo sul divano.- Fu la risposta.

I due eseguirono l'ordine ma Sasuke sembrava avere altri piani: si alzò barcollando e mosse contro il fratello, borbottando: -Vendicherò il mio clan...-.

Sasori lo fermò: -Ne sono sicuro,- disse: -ma non oggi.- e lo rimise sul divano.

Deidara schioccò la lingua. -Allora, che ne facciamo dell'invito?-.

-Quello che si fa di solito con gli inviti:- Rispose Itachi: -lo usiamo.-.

Kisame smise momentaneamente di grattarsi, dicendo: -Ho sempre sognato di andare ad un couple party!-. Ovviamente intendeva dire: “assieme a Itachi-kun!”.

-Spiacente, temo che dovrai aspettare ancora.- Lo deluse il Deva: -Sei un po'...-.

Guardò il ninja alto qualche paia di metri, dalla pelle blu, con i denti da squalo e che a furia di grattarsi si stava scorticando.

-...riconoscibile- Concluse.

-Mi basterà usare la Tecnica della Trasformazione!- Replicò l'altro speranzoso.

Pain scosse la testa: -Mi spiace,- disse: -a Konoha mettono sempre all'entrata un jutsu-anulla-trasformazioni.-.

Dei aggrottò la fronte: -E tu come fai a saperlo?-.

Pain e Kidan divennero rossi.

-...io...- Iniziò il dio: -...l'ho scoperto per un...-.

Tutti lo fissarono.

-...informatore?- Tentò.

Scossero la testa.

-Ecco...- Disse Kidan: -...vi prego di non saltare a conclusioni affrettate...-.

Kisame lo guardò stranito.

Kidan lo squadrò: -Che hai?-.

-Nulla,- Fece lui: -è solo strano sentire dire Hidan certe cose e Konan dire...-.

-Stupide caccole! VI SACRIFICO!-.

-...ecco, appunto.-.

-Uhm, sentì un po', Fessochimaru,- Deidara prese la parola: -oltre al prurito e al...- fece un cenno col capo verso Sasuke, che stava vomitando sul divano. [Sapete quanto mi costerà? Nd Kakuzu]

-...a quello,- Riprese Deidei: -ci sono altri “effetti collaterali”?-.

Orochimaru si rialzò.

-Mi fa piacere che tu me l'abbia chiesssssssto.- Disse: -Sssssì, ce ne ssssssono alcuni, che ssssssi manifessssssstano due giorni dopo l'asssssssunzione; se non sbaglio ssssssono: male alla sssschiena...-.

La colonna vertebrale di Karin fece CRACK: -La mia schiena!- disse con voce strozzata.

-...parole dette al contrario...-.

-?osnes ehc nI- Chiese Pain.

-...rigidità muscolare...-.

-Non riesco a muovermi!- Disse Kakuzu: -Aiuto!-.

-...convinzione di ssssssssssaper volare...-.

Kidan salì sulla poltrona, urlando: -Posso volare!- e si lanciò. Per un momento sembrò riuscire a volare, ma poi crollò a terra di faccia, borbottando: -Ahi...-.

-... allucinazioni...-.

Suigetsu si guardò intorno con occhi da folle: -Samehada!- esclamò: -Sono dappertutto!- e corse ad abbracciare una sedia.

-...cecità...-.

-Non ci vedo!- Urlò Itachi.

-Grande scoperta...-.

-...sssssordità...-.

-Che hai detto?- Chiese Sasori.

-...ssssslanci di generosssssità...-.

-Chi vuole dieci euro?- Domandò Kabuto.

-IO! IO!- Senza muovere corpo o braccia, ne cambiare espressione facciale (ma tanto aveva la maschera), Kakuzu iniziò a saltellare verso Kabuto, ma cadde subito in avanti, continuando però a non muoversi.

-...attacchi di depresssssione...- Orochimaru guardò Honan e Deidara: -Niente? No? Bene!-.

Detto ciò, fece un passo verso di loro, ma mise male il piede e si storse la caviglia.

-Quessssta vita non ha più senso!- Orociok scoppiò a piangere.

Deidara ruotò le pupille: -Uhm, quante storie... altro?-.

-Sssssì, una cossssssa, - Disse Orochimaru tra un paio di singhiozzi: -raptussssss folli.-.

Suigetsu smise di abbracciare la sedia, Kidan si bloccò poco prima di saltare dal sofà, Karin si raddrizzò di scatto, Kabuto smise di offrire denaro, Sasuke ingurgitò il proprio vomito, Kisame smise di grattarsi e Itachi di brancolare in mezzo alla stanza.

Tutti si voltarono verso Jugo. Il ragazzo era seduto su una sedia e teneva la testa bassa, assorto nei suoi pensieri.

Alzò la testa e guardò gli altri: -Che c'è?- domandò.

Fecero tutti un passo indietro: -Nulla.- risposero con finta noncuranza.

-Ok.- Disse l'altro.

Silenzio.

-Sentite...- Iniziò Itachi.

-Di qua!- Lo richiamo Deidara.

Itachi si girò: -Sentite, è chiaro che le uniche persone che stasera possono andare alla festa, mi pare ovvio che sono Deidara e... Honan! Piantala!-.

Honan, che stava facendo le linguacce in faccia a Itachi e gli faceva le corna, si bloccò.

-Io?- Chiese.

-Io?- Fece Deidara.

-Io?- Domandò Kidan.

-?ieL- Disse Pain.

Kisame smise nuovamente di scorticarsi: -Ma se sono dello stesso sesso! Credo! E poi conosceranno sicuramente le loro facce!-.

Itachi rise: -E noi faremo in modo che non le guardino neanche le loro facce.-.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Jashin99