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Autore: TiniValeStana    03/09/2015    5 recensioni
Martina è una ragazza di 18 anni,non prende troppo sul serio la vita,le piace divertirsi. A scuola è considerata 'la ragazza facile',ma forse ha un passato che gli altri non conoscono. Jorge Blanco è un ragazzo di 18 anni che possiede le stesse caratteristiche di Martina. I due si odiano,ma tra loro c'è da sempre molta attrazione. Come andrà a finire?
Può sembrare la solita trama,ma sono sicura che vi sorprenderà. Ero indecisa se mettere RATING ARANCIONE O RATING ROSSO,ho optato per quello arancione ma è bene dire che c'è un linguaggio a volte volgare e scene spinte.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Alla buon’ora” dice Sabrina vedendomi arrivare
“Che vuoi Sabrina?” chiedo acidamente
“Il tuo amichetto, Ruggero” serro i pugni
“Che vuoi da lui?” chiedo a denti stretti, lei ride
“Oh questi non sono affari tuoi. Devi solo convincerlo” risponde
“Non credo tu abbia bisogno di me per questo” replico
“Martina, forse non sono stata chiara: o mi aiuti, o le foto di tua sore..”
“Ho capito!” sbotto interrompendola, lei sorride soddisfatta
“Perfetto. Parla con Ruggero” dice per poi andarsene. Mi accascio a terra coprendomi il viso con le mani. Non so che fare, non reggo più questa situazione. Sento qualcuno afferrarmi per i polsi, mi tiro su..
“Jorge tu.. tu eri qui?” chiedo, lui annuisce
“Sta’ tranquilla. Non toccherà Ruggero” mi dice, nego con il capo
“Ci riuscirà Jorge. E non capisco cosa voglia da lui, né cosa voglia da me!” replico, Jorge sospira e molla la presa dai miei polsi
“Sicura di non averle fatto nulla in passato? Sembra.. sembra che voglia portarti via tutto ciò che hai” mi dice
“No Jorge non le ho fatto nulla!”
“Magari qualcosa che non sai..”
“C’è qualcun altro!” sbotto
“Eh?” chiede confuso
“C’è qualcun altro che ha a che fare con questa storia. Al momento ero troppa sconvolta e confusa per concentrarmi su ciò che mi ha detto..”
*FLASHBACK*
“Lo sapevo, sei stata tu a rubare la mia borsa” dico io, lei ride

“Oh no, tesoro mio. Non sono stata io, ma so chi è stato”
*FINE FLASHBACK*
“Qualcun altro ha rubato la borsa quindi qualcun altro sa di noi..” dice Jorge, annuisco
“Esatto, ha un complice..o una complice”
“Ma chi..?” chiede Jorge, silenzio
“Non ne ho idea” rispondo
“Lo scopriremo” replica Jorge.


“Il ballo di fine anno”
“La voce del preside a prima mattina equivale ad una martellata nei coglioni” dice Facu facendoci ridere. Il fine settimana è andato bene, se così si può dire. Io e Jorge abbiamo cercato di scoprire qualcosa sul presunto complice di Sabrina ma niente. Adesso siamo in Aula Magna e il preside ci sta allegramente deliziando di uno sei suoi discorsi sul ballo di fine anno.
“Il ballo di fine anno è uno degli eventi più attesi da voi ragazzi”
“Sul serio?” dice Rugge rivolgendosi a me, rido
“Quest anno sono lieto di informarvi che la vostra rappresentate d’istituto Savannah ha deciso di organizzare ogni minimo dettaglio..”
“Evviva” dice Mer sottovoce, ma io riesco a sentirlo comunque
“Il ballo si terrà venerdì prossimo nella solita sala delle feste. Spero vi divertiate tutti, grazie per l’attenzione” conclude il preside
“Ok, pensiamo alle cose serie” dice Facu girandosi verso di noi
“Io quest’anno punto su Savannah. Dopo averla vista ubriacarsi con così poco sono sicuro di vincere” aggiunge, Jorge e Diego sono confusi
“Di che parlate?” chiedono
“Ogni anno versiamo alcool nel punch e scommettiamo su chi si ubriaca per primo” spiego loro, scoppiano a ridere
“Cazzo siete dei geni” dice Diego
“Lo sappiamo” si vanta Ruggero
“Ecco perché ha quel sapore strano..” dice Jorge, scoppiamo tutti a ridere.

“Adesso dobbiamo andare ad ogni fottuto allenamento?” chiedo mentre le ragazze mi trascinano ancora una volta in palestra
“Ovvio, devo fare colpo sul biondino” risponde Mer
“E poi tu non vuoi rivedere Daniel?” chiede maliziosamente Cande
“Che? Ho raggiunto il mio obbiettivo, non mi interessa più adesso” rispondo ridendo, come se Cande non mi conoscesse
“Giusto” nota la rossa
“Come fai a non affezionarti?” chiede Alba, la guardo
“L’ho imparato col tempo” rispondo, si riesce a percepire dolore nella mia voce.
Entriamo in palestra e raggiungiamo Jorge sugli spalti.
“Vieni a vedere ogni allenamento?” gli chiede Mer sedendosi accanto a lui, io mi siedo accanto alla bionda
“Sì” risponde Jorge seccamente, Mer mi guarda interrogativamente, scrollo le spalle.
I ragazzi stanno facendo riscaldamento , vedo Daniel venire nella nostra direzione..
“Oh no. Perché sta venendo qui?” dico, Jorge ride
“Adesso ci divertiamo” dice Mer, la guardo male
“Ehy Martina” dice una volta arrivato ai piedi degli spalti, accenno un sorriso
“L’altra sera sei sparita e..stavo pensando se..se ti andava di rivederci” dice, cazzo. Gli occhi delle mie amiche e di Jorge sono puntati su di me.
“Ecco.. sono stata davvero bene l’altra sera ma.. pensavo finisse lì” dico, cazzo sono pessima a scaricare le persone. Sento la risata di Jorge e Cande..
“Allora è vero ciò che si dice in giro” replica Daniel, è diventato davvero serio
“Cioè?” chiedo quasi sfidandolo
“Che sei una puttana” risponde, sto per rispondergli ma vedo Jorge alzarsi di scatto, lo blocco prima che potesse fare qualcosa
“Oh, è il tuo fidanzatino?” chiede ridendo, lo guardo e poi sposto il mio sguardo su Jorge
“Me la so cavare da sola” gli dico, lui torna a sedersi. Il suo scatto di ira ha attirato l’attenzione di tutti i presenti. Vedo Savannah sull’uscio della porta della palestra, Jorge nota la sua presenza e la raggiunge andando via.
“Sai Daniel..” dico tornando a parlare con lui “forse è vero quello che si dice in giro. Forse sono davvero una dai facili costumi. Essendo così, come puoi ben immaginare sono stata con tanti ragazzi e ho visto tante..come dire.. dimensioni” lo guardo negli occhi per qualche secondo “e direi che sulle tue c’è ancora da lavorare” concludo, tutti scoppiano a ridere mentre Daniel mi dà le spalle andando via..
“Martina Stoessel io ti amo” sento la voce di Mer dietro di me, lancio un’occhiata a Ruggero che si stava allenando. Lui e il resto della squadra sono piegati in due dalle risate.. “Ti amo” mi mima con le labbra, scoppio a ridere anch’io.

“Chi inviterai al ballo?” chiedo a Ruggero appena esce dallo spogliatoio, sussulta
“Mi stavi aspettando qui fuori come una stalker psicopatica?” scherza, lo colpisco sul braccio, ride
“Non lo so ancora, perché?” mi chiede, scrollo le spalle
“Per sapere” rispondo
“Tu quanti inviti hai già ricevuto?” ,simpatico lui
“La bellezza di… zero inviti” rispondo, ridiamo
“Matteo ti inviterà come ogni anno” replica
“Dovrebbe smetterla di venirmi dietro. Non l’ha capito ancora che non voglio niente di serio?”
“Oh, è per questo che vai a letto con Jorge?” chiede, sgrano gli occhi
“Sul serio pensavi non me ne fossi accorto?” aggiunge ridendo
“Come.. come hai fatto?”
“Ti conosco” risponde
“Qualcun altro lo sa?” chiedo, nega con il capo
“Questa storia va di male in peggio” replico fissando il vuoto
“Che vuoi dire?” mi chiede
“Niente!” rispondo prontamente
“Quanta pazienza” lo sento sussurrare
“Eh?” chiedo confusa
“Niente, lascia stare” risponde

Sono a casa a vedere la TV, suonano alla porta..
“Vado io!” urlo, mi alzo ed apro la porta
“AAAAAAAAAAAAAH” urla Mer entrando, dietro di lei c’è Cande, la guardo come a dire ‘cosa è successo?’ , lei ha la sua solita espressione disperata che mi fa scoppiare a ridere
“Che è successo?” chiedo chiudendo la porta
“MI HA INVITATA. CAPISCI? MI-HA-INVITATA-AL-BALLO” Mer scandisce ogni parola
“Ma chi?” chiedo, la bionda mi guarda
“Ruggero!?” chiedo, Mer annuisce
“AAAAAAAAAAAAAAAAAH” urlo per poi abbracciarla
“Oh no, anche tu” si dispera Cande sedendosi. Sto urlando con Mer quando tutt’un tratto realizzo..
“Aspetta” dico
“Come aspetta? Perché hai smesso di saltellare con me?” chiede la bionda fermandosi anche lei
“Ha invitato te? Cioè.. non un’altra persona?”
“Già..dovresti essere contenta”
“Lo sono!” sbotto “Raccontami tutto” aggiungo.
Mer mi sta raccontando tutto ma io non posso far altro che pensare a Sabrina. Perché non ha invitato lei?

Le ragazze se ne sono andate, ho chiamato Jorge e gli ho raccontato tutto, lui si è limitato a dirmi ‘stai tranquilla’. Ma io non sono tranquilla proprio per niente. Sento dei rumori provenire dalla cucina così decido di andare a vedere chi è..
“Mamma? Tutto ok?” chiedo entrando
“Sì, sì sto solo cercando..sto solo cercando una cosa” mi risponde mentre rovista dappertutto
“Mamma fermati” , lei fa come le dico
“Dimmi cosa succede” aggiungo, lei sospira
“Tuo padre.. tuo padre ha fallito con un affare in ufficio. Eravamo in difficoltà economiche e questo ci avrebbe aiutati molto. Puntavamo tutto su quest’affare, pensavamo di avercela fatta invece..”
“Siamo al verde” concludo io per lei, annuisce
“Non..non abbiamo più niente?” chiedo
“Ciò che ci serve per pagare le spese della casa per qualche altro mese, ma niente di più” risponde, scoppia a piangere. Forse dovrei abbracciarla, o dirle qualcosa di rassicurante ma non so che fare.
“Mamma..non piangere” dico
“Lodovica non deve saperne niente, non voglio che si preoccupi” replica, annuisco
“Ascolta mamma mi troverò un lavoro, vi aiuterò giuro. Ma, per favore.. non piangere” dico
“Tesoro non devi..”
“Sì, devo. Voglio aiutarvi. Adesso va’ a riposare, ne parliamo meglio domani” aggiungo, mia madre sorride e sale in camera sua.
Sto per entrare anch’io in camera ma Lodo mi blocca..
“Tini..” , ha gli occhi gonfi
“Lodo che succede? Perché stai piangendo??” chiedo preoccupata
“E’..è vero che Ruggero ha invitato Mercedes al ballo?” chiede, sospiro sollevata. Pensavo fosse successo qualcosa riguardante le foto.
“Sì..” rispondo, scoppia a piangere
“Lodo..ti ripeto, dovresti parlarci. Ruggero è il mio migliore amico, lo conosco, è so per certo che la cotta per te non gli è passata” le dico, lei non mi crede. Decido di farle leggere una conversazione avuta con Ruggero un po’ di tempo fa..
“Aspetta, vado a prendere il compu… cazzo!”
“Che c’è?” chiede confusa
“Ho lasciato il computer a scuola! Devo andarlo a prendere” dico, prendo le chiavi della macchina
“Ma.. Tini la scuola adesso è chiusa”
“Non per me, ho tutte le chiavi” dico, Lodo è scioccata
“Come hai fatto ad averle!?” mi chiede
“Ecco..io e il bidello..”
“Ok, ho capito” dice disgustata per poi entrare in camera, rido.

Sono arrivata a scuola. Fortunatamente sono riuscita ad entrare senza problemi e ho preso il computer. Amo la scuola di notte, trasmette pace. Sto per andare via quando sento un rumore provenire dalla palestra, decido di andare a vedere di cosa si tratta, anche se sono spaventata. Apro lentamente la porta della palestra, quest’ultima è illuminata dalla luce della luna perciò riesco a vedere abbastanza bene. Volto lo sguardo dalla destra alla sinistra della palestra, vedo qualcuno in piedi davanti al canestro che stringe un pallone tra le mani. Provo ad aprire di più la porta..pessima idea. La porta scricchiola attirando l’attenzione di quel ragazzo. Si volta e..
“Jorge? Che ci fai qui?” chiedo
“Io? Che ci fai tu?” chiede a sua volta, è nervoso
“Avevo..avevo dimenticato il computer” rispondo
“Come hai fatto ad entrare?” chiede
“Storia lunga” rispondo “Adesso mi dici che ci fai tu qui?” chiedo, lui abbassa lo sguardo. Si siede a terra con il pallone tra le gambe, mi avvicino a lui e faccio lo stesso, senza pallone però. Vedo nel suo sguardo qualcosa di strano, di diverso
“Jorge stai bene?” chiedo
“Vengo qui ogni sera” dice, vorrei fare domande ma lo lascio parlare “Vengo qui ogni sera con la speranza di trovare quel fottuto coraggio per tirare quel fottuto pallone. O anche solo per palleggiare” aggiunge, sono confusa. Mi guarda e lo capisce..
“Come hai potuto vedere dalla foto in camera mia, giocavo a basket” dice, ricordo quella foto “Il 13 maggio 2013 avevo la finale di campionato. Ero il capitano della squadra, puntavano tutti su di me. Mancavano 15 secondi alla fine ed eravamo sotto di uno,  la rimessa era nostra. Passano la palla a me, 10 secondi. Corro il più veloce che posso per tutto il campo, riesco a tenere palla, 5 secondi. Penetro in aerea, destro, sinistro e..” si blocca, sento dolore nella sua voce
“E cosa è successo?” mi azzardo a chiedere, mi guarda
“Salto per tirare ma vengo stoppato, con violenza. Cado a terra, sento un *crack* “ alza la manica sinistra della maglietta, la cicatrice “Mi sono fratturato gravemente l’omero, più qualche problema alla spalla” una lacrima riga il suo viso. Afferro istintivamente la sua mano e la stringo forte, i suoi occhi si specchiano nei miei..




*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Hola holaaaaa! Non ho molto tempo perciòòò spero che il capitolo vi sia piaciuto, ringrazio tutte coloro che recensiscono e scusate se non rispondo a tutte le recensioni ma sappiate che le leggo UNA AD UNAAAA! Grazie anche per continuare a seguire questa storia, la trama si fa sempre più avvincente. Fatemi sapere che ve ne pare del capitolo e ci sentiamo presto,chauuu
   
 
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