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Autore: lastnight_    03/09/2015    2 recensioni
Sono queste le notti più dure.Te le ricordi?Quando eravamo abbracciati sul letto.E fuori pioveva.Ma io avevo te fra le braccia.E smetteva di piovere.Anche dentro di me.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il nostro amore immenso che non puoi raccontare e che da fuori sembrerà normale.

 
Ad lui piace guardare lei in ogni sua tipica e stramba sfumatura.
Gli piace guardarla quando torna a casa dall’università e lui è fermo sul divano a guardare uno stupido programma televisivo – perché si sa che in televisione non danno più niente di buono – gli piace osservarla mentre si sfila la sciarpa e il suo sorriso – quel sorriso che rivolge solo a lui – sbuca fuori dalla lana morbida.Gli piace guardarla quando studia, quando si passa le mani tra i capelli corti e mori con fare nervoso, sfogliando velocemente il dizionario quando si perde nelle sue traduzioni che, a volte, fa anche solo per puro piacere di imparare; gli piace guardarla quando si stiracchia per la stanchezza o quando si mette all’opera ai fornelli di quella cucina presente nel suo piccolo monolocale, nel quale lui è solito tornare ogni tanto in quelle brevi pause del tour.Gli piace guardarla quando finiscono di fare l’amore – che sia sul pavimento o sul divano non importa – quando lui torna a casa e lei lo accoglie con un bacio o con uno sguardo malizioso che, subito dopo, la fa sentire ridicola e si lascia abbracciare da lui, che ride di gusto, perché vederla flirtare – anche se lei dice di non esserne capace - è una cosa che gli manda in tilt il cervello.A lui piace semplicemente guardarla negli occhi.Gli piace il modo in cui si aprono al mattino - ancora pieni di sonno e sogni – e sorridono quando lo trovano al suo fianco. Perché gli occhi di lei sorridono sempre quando lui è con lei.Gli piace guardarli quando sono stanchi dopo una giornata tremenda, quando sono felici da fare schifo e si commuovono, quando arrivano quei periodi del mese in cui lei è più fragile e vulnerabile di sempre e piange per ogni minima cosa, che sia una pubblicità diversa dalle altre o per quel vaso rotto ormai mesi fa.Gli piacciono quando si commuovono per le canzoni che lui le canta con la sua buffa voce – che lei sostiene somigli a quella di un cartone animato – o quando le suona semplicemente qualcosa; gli piacciono anche quando, putroppo, è costretto ad ammirarli tramite uno stupido schermo di uno stupido computer quando lui è troppo lontano; gli piacciono quando si arrendono alle sue carezze, ai suoi baci, ai suoi capelli attorcigliati tra le dita lunghe di lui; gli piacciono quando si guardano allo specchio appannato dopo una doccia calda e non capiscono di essere così belli e perfetti per le iridi verdi di lei.Quegli occhi gli piacciono anche quando piangono per davvero, quando sono tristi o quando si arrabbiano e s’incazzano da morire – che sia con lui o con qualcun’altro – perché lui sa quanta tristezza repressa si porta dietro lei, quanta rabbia è sepolta nel suo corpo e, quando scoppia, scoppia davvero, scoppia forte e non c’è salvezza per nessuno.Tranne che per lui.Perché a lui basta guardare gli occhi di lei per capire che la vita non fa poi così schifo e che la brutta giornata che ha avuto è stata soltanto passeggera, mica permanente; gli basta poggiare il capo sul suo petto, sul suo cuore e sentire quel respiro che lo calma, migliore anche delle nenie che sua madre era solita cantargli quando era piccolo per farlo addormentare.E quando gli occhi di lei sono lontani, quando lui non è con lei, allora li sogna, li sogna sempre e quasi sembrano un’ossessione per quanto siano costantemente presenti nei suoi pensieri: li sogna e li vede di fronte a sé, riconoscendo tutti quei sogni, quei desideri e quegli obiettivi che lei vuole realizzare, vuole portare a termine anche con tutta la fatica del mondo. Li vede e vede lei, che ha le braccia aperte in attesa di un abbraccio e quel solito sorriso timido che la caratterizza e che rivolge solo a lui. E lui vorrebbe pure sfiorarla, toccarla come fa ogni volta che lei è tra le sue braccia, ma è solo un sogno e lei non è lì con lui.Quando poi torna finalmente da lei – in quel piccolo monolocale che lei ha affittato e condivide con il suo gatto, quello che lui odia da morire – gli sembra sempre che quei sogni, quei desideri e quegli obiettivi siano aumentati e cresciuti, come se lei li avesse annaffiati fino a farli diventare alti e capaci di raggiungere la vetta del cielo. E quando i loro occhi diventano mani che si cercano e labbra che si sfiorano, allora al diavolo tutta la distanza e la sofferenza che hanno provato in quei mesi, pensano entrambi, quando la porta si chiude alle loro spalle e loro sono troppo presi a sfilarsi i vestiti per importarsi del gatto che miagola spaventato.
Ad lui piace il fatto di essere il pezzo che mancava al puzzle della vita di lei.Lei gliel’ha sempre detto, anche se con un po’ di vergogna, che era una vita che lo aspettava, che infondo sapeva di essere destinata ad un amore bello come il loro, prima o poi, e che il suo stato da perenne single l’avrebbe portata a qualcosa di sicuramente più grande.E a lui avevano sempre fatto onore quelle sue parole dette in un sussurro, quelle parole timide che lei aveva saputo come confessargli, un po’ impacciata, con quel leggero rossore sulle gote, durante una notte in cui – alle due e mezza del mattino – erano scesi di casa per l’improvvisa voglia di gelato che aveva colto entrambi durante quella serata afosa.Ne era valsa la pena girare per più di mezz’ora in macchina tra le strade scure fino a trovare l’unico gelataio ancora aperto a quell’ora. Si erano seduti su una panchina poco distante, con gli occhi ancora un po’ assonnati e la voglia crescente di gelato, quando lei – con le labbra sporche di pistacchio e cioccolato fondente – gli aveva confessato quella tenera verità dal dolce retrogusto che aveva sorpreso lui.
«Aspettavo qualcuno che assecondasse tutte le mie stranezze» gli aveva detto lei in un sorriso, gli angoli delle labbra sporchi di cioccolata, peggio di una bambina.
«E io aspettavo qualcuno che mi chiedesse di andare a prendere un gelato in piena notte» aveva risposto lui, prima di lasciarle un bacio alle mandorle e vaniglia sulla guancia, che le aveva fatto arricciare il naso.A volte gli torna in mente la prima volta che l’ha vista e che ha trovato il coraggio di parlarle in quel cafè poco frequentato della città, dove lui avrebbe potuto stare in pace senza fan urlanti al suo seguito e paparazzi alle calcagna. L’aveva vista avvolta nella sua sciarpa enorme, con il naso immerso nelle parole di un libro d’amore del quale lui non ricorda nemmeno il nome, ma che sarebbe stato oggetto della loro prima conversazione e discussione, con tanto della pazienza di perla di lei di fronte alle teorie sull’amore di lui, il tutto accompagnato dal profumo di brioche alla crema appena sfornate.
Lei aveva sostenuto che l’amore fosse fedeltà, lui divertimento.
Lei aveva detto che l’amore era follia, per lui era coraggio.
Lei aveva concluso dicendo che l’amore sarebbe finito comunque con qualsiasi presupposto, nel mondo di oggi, mentre lui le stava già dando un’occasione per rivedere le sue teorie.
Poi, dopo un momento di imbarazzante silenzio, lui l’aveva invitata a prendere una birra quella sera stessa, e lei aveva finito per accettare.
Entrambi avevano saputo dall’inizio che il loro amore sarebbe stato un amore diverso dagli altri.
E sì, sapevano di non essere gli unici innamorati sulla faccia della terra o durante il corso delle epoche – non era di certo una novità – ma a loro sembrava come se mai nessuno avesse capito e compreso niente dell’amore prima di loro due.
Un amore che non sarebbe mai stato in grado di finire, così lo definisce sempre lui.
Certe volte lei, quando gli sente dire quella parole, scoppia a ridere teneramente e, con una mano a scombinargli i capelli ricci, gli domanda se non sia troppo presuntuoso a parlare così e dire certe cose.Eppure a lui non importa, perché per lui è davvero così: anche se un giorno lui e lei non dovessero stare più insieme, anche se un giorno non riusciranno a realizzare quei sogni comuni che hanno delineato, lui sa che sarà sempre innamorato di lei: perché quando la vedrà per strada tra la folla riuscirà sempre a riconoscerla nei suoi jeans consumati e nelle sue maglie sformate e riuscirà sempre ad amarla nel suo essere così semplice per gli altri, ma speciale ai suoi occhi.Certe volte, quando litigano, lui sente sulla pelle la paura di perderla.Quando lei urla quelle parole nei suoi confronti, quando lui urla più forte per farsi sentire ma la voce di lei lo sovrasta comunque, lui sente davvero che lei possa andare via.Alcune volte è capitato che lei gli abbia detto tra le lacrime che l’avrebbe lasciato, che sarebbe scomparsa dalla sua vita perché lui avrebbe potuto avere di meglio che una povera sciocca come lei, ed lui ha quasi rischiato l’infarto la prima volta che gliel’ha sentito urlare tra le lacrime.Ma le false partenze e minacce di abbandoni di lei e gli improvvisi stupori e paure di lui si sono sempre risolti con un abbraccio, con delle scuse sussurrate e con le dita ad asciugare le lacrime sulle guance di lui e il trucco colato sotto gli occhi di lei.Hanno sempre risolto così i loro improvvisi litigi insensati: una cosa semplice senza bisogno di gesti plateali, un film scelto una volta da lui – principalmente film d’azione e pieni di spari – e una volta da parte di lei – che, quasi sempre, sceglie la serie di Sex and the city perché le fa ritornare la risata.E quando si accoccolano sul divano insieme, quando lui le fa poggiare la testa sul suo cuore o viceversa fino a sentire il suo respiro caldo sul collo, allora lui lo capisce davvero che quei segni di aria tra quelle due teste calde come loro due – che non sanno fare altro che appiccare un fuoco quando litigano – sono soltanto sbuffi di fumo che passeranno velocemente, mentre il loro amore è l’unica cosa che rimane.Il resto, invece, gli sembra solo una partita a scacchi con le pedine sbagliate, un gioco finito male che lui ha saputo concludere in fretta, conquistandosi la meritata vittoria.
A lui piace essere innamorato.
Gli piace il fatto di poter essere la metà di qualcosa e il fatto di sentirsi amato per quello che è e non per quello che ha, come gli è capitato in passato; gli piace il fatto di potersi svegliare – anche se quelle rare volte – con qualcuno accanto che ancora dorme, o che gli accarezza il volto da bambino cresciuto; gli piace il fatto che qualcuno possa guardarlo negli occhi e trovare tutte le risposte giuste e tutto quello che è mancato nella vita fino a quel momento.Essere innamorato è una cosa che lo fa impazzire.Ma soprattutto, ad lui piace essere innamorato di lei.Gli piace il fatto che in lei abbia trovato tutto quello che non sapeva di stare cercando: le sue stranezze, i suoi modi di fare, quei suoi modi scaramantici di fare le cose – come sfiorarsi due volte il naso col dito quando entrambi dicono la stessa parola – quel suo modo di cantare per casa a squarciagola, facendosi sentire da tutto il vicinato, quel suo modo di ridere aspirando l’aria e creando quegli strani rumori buffi, quel modo di pizzicargli le guance così forte per poi riempirle di baci susseguiti tra loro e carezze leggere.Tutto di lei lo fa impazzire.Tutto di lei lo fa innamorare.Perché lei è l’unica che riesce a capirlo nei suoi silenzi prolungati, in quelle piccole distrazioni che compie quando qualcosa lo tormenta e che non sono da lui, che è così preciso, l’unica che sa sempre come e cosa dirgli in qualsiasi momento, anche quando lui non è in cerca di consigli o di parole confortanti: lei ha sempre la parola per tutto, soprattutto per lui. Perché di lui,lei, parlerebbe le ore senza mai stancarsi, ma stancando le sue amiche, che la prendono sempre in giro vedendola così innamorata.Il fatto è che loro due hanno avuto la fortuna di trovarsi quando nessuno dei due si stava cercando.Si sono ritrovati l’uno di fronte all’altro, senza perché e senza ma, perché il destino aveva deciso che entrambi erano pronti per mettersi a nudo di fronte ad una persona, facendosi vedere pieni di difetti e cicatrici e senza più alcuna paura di spiegarne il significato ad alta voce.Lui ha sempre saputo che lei sarebbe stata l’unica dal primo momento in cui l’ha vista.Ha preso così tanto a cuore l’intenzione di farla ricredere sull’amore - quasi come fosse una sfida - che ha finito per innamorarsi lui stesso di quella ragazza dal sorriso timido e gli occhi troppo grandi e spaventati.Lui ha la certezza che lei sia quella che fa per lui, perché mai con nessuna era stato talmente tanto bene da sentirsi perso sulla luna senza alcuna intenzione di tornare sulla terra; mai con nessuna aveva guardato il soffitto bianco e consumato e creare insieme un nuovo mondo sul quale organizzare piani su piani immensi; mai con nessuna si è attraversato così tanto nel profondo come ha fatto con lei, che ha saputo guardarlo dentro davvero, amando e sfiorando ogni suo pregio e difetto nella buona e nella cattiva sorte.Perché lui sa che l’amore che prova nei confronti di lei e che condivide insieme a lei è un amore speciale, un amore fuori dal comune, un amore immenso che – quando gli chiedono cosa provi per la sua ragazza – lui non sa mai spiegare e raccontare, rimanendo senza parole, perché come lo spieghi a quelle persone che quell’amore che loro da fuori vedono come normale, in realtà, è l’amore più grande e più forte che lui abbia mai provato in vita sua?E allora preferisce rimanere in silenzio e tenere intrappolate per sé le parole di quell’amore.Perché l’amore che prova nei suoi confronti è in grado di andare oltre le urla e cattive parole, silenzi e distanze. E’ in grado di sopportare i momenti di amnesia di lei quando parla a raffica e dimentica di dire qualcosa, è in grado di andare oltre il suo disordine cronico e i piatti sporchi nel lavandino, del casino che combina in bagno e dei vestiti arrotolati sulla sedia; è in grado perfino di sopportare il gatto e i suoi miagolii mentre fanno l’amore, perché quel gatto è geloso di lei e odia alla follia lui, tanto da passargli tra le gambe per farlo cadere o di strusciarsi su di lui per farlo starnutire.Perché per lui, l’amore che prova per lei, è come musica.Musica che lui ama suonare ed ascoltare in ogni momento della giornata, musica che lui ascolta quando è tra la folla o quando vuole isolarsi da tutto, musica che lo fa piangere e musica che riesce ad arrivargli nel cuore: lei è la musica che accompagna le sue giornate, che da armonia e ritmo alle parole delle sue canzoni; è musica tranquilla che lo rilassa, ma anche musica forte e ritmata che è in grado di dargli la scossa per farlo scatenare.E come puoi spegnere questo tipo di musica, quando ti fa stare così dannatamente bene?Lui non riesce proprio ad abbassare il volume di quella melodia che è lei perché, se lo facesse, è più che certo che si sentirebbe perso e senza una meta in mezzo ad un mare dal quale non saprebbe uscire.Certe volte, quando è a casa di lei in una delle sue solite brevi pause dal tour, gli piace guardarla.Gli piace fissarla mentre fa qualcosa di strano, mentre è presa in una delle sue traduzioni o in una tipica telefonata lunga e noiosa con sua madre, fino a quando lei non se ne accorge e sussulta di fronte ai suoi occhi.
«Ho qualcosa tra i denti?» domanda allarmandosi, sgranando gli occhi e portandosi le mani su ogni parte del corpo «il trucco sciolto sotto gli occhi? Qualcosa tra i capelli?»
«No» risponde lui, ridacchiando appena. Lei allora si rilassa per un momento, poi torna a guardarlo con gli occhi assottigliati e la fronte aggrottata.
«E allora cosa c’è?» gli domanda ancora, stavolta confusa.
E lui si sporge di poco verso di lei – che sia in piedi o seduta poco importa – e la sua mano si poggia leggera sulla sua guancia fresca, mentre un sorriso gli sfugge dalle labbra.
«Cosa c’è al centro del tuo cuore?»
Una domanda semplice, un quesito che lui si pone tutti i giorni da quando l’ha incontrata: perché sa che lei ha tante cose a cuore, ha tante cose che ama, compresa la pizza, il gelato, i libri, la scrittura e anche il gatto, per sfortuna di lui. Ma lui? Lui in quale parte del suo cuore si trova?E quando lei gli sorride prima di lasciargli un bacio a fior di labbra, lui si da dello stupido per avergli fatto quella domanda, quando sa che la risposta è unicamente:
«Tu» sussurra lei, facendo sfiorare i loro nasi «semplicemente tu»
A lui piace pensare che lei sia stata un po’ come quella musica improvvisa che è partita lenta e a basso volume mentre lui era solo, ma della quale, adesso, non riesce proprio più a fare a meno.E - grazie a Dio – ha riconosciuto quelle note senza averle mai sentite prima.Ed ha alzato il volume.
 
 
Che altri già si amarono non è una novità, ma questo nostro amore è come musica 
che non potrà finire mai.




HI!
❤️
ed eccomi con una nuova one shot,
credo che nelle mie one shot,questa e 
tutte le altre che magari un giorno posterò,
saranno dedicate al mio primo amore.
Ci tengo a precisare, che io e questa persona
non ci siamo mai stati insieme come una coppia,
ma ci siamo amati abbastanza, fin troppo, oltre i limiti, 
di quell'amore cosi forte e unico che nessuno potrà mai dividere.
Ma purtroppo abbiamo intrapeso due strade diverse fin dall'inizio,
perchè solo cosi il nostro amore sarebbe durato in eterno.
beh ora smetto di annoiarti,e torno al punto della questione,
nelle mie one shot parlerò di quello che io e lui non siamo mai stati
e non saremo mai. Per questo credo che non citerò mai un nome, e parlerò sempre
in prima o in terza persona. So che nella descrizione c'è Justin,e mi dispiace
se questa storia non vi abbia soddisfatto abbastanza, ma come ho già detto
in precedenza, Justin mi ricorda molto lui, quindi sarà lui la mia fonte..
beh spero di trovare una vostra recensione, negativa o positiva che sia.
E vi invito a leggere le mie altre storie.
un abbraccio, lastnight_
❤️
   
 
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