Quando leggiamo una storia la parte più importante, che ci fa finalmente riprendere fiato, è il finale.
Nelle favole troviamo un semplice "e vissero per sempre felici e contenti", ma cosa vuol dire?
Significa che Cenerentola non laverà mai più un piatto in vita sua? O che Biancaneve comincerà finalmente a non dare confidenza agli sconosciuti?
No, non esiste la felicità come non esiste il "per sempre".
Chi ci assicura che un giorno la Bestia non metterà incinta un'altra donna? O che il principe non picchi la bella addormentata? 
Come si può essere felici quando ogni giorno assistiamo a guerre, morti, abusi, persecuzioni?
Come si può credere nelle favole, credere nel lieto fine quando tutto ciò che ci circonda sono paura, paranoia, finzione?
Siamo schiavi di noi stessi.
Controllati, spiati, sottomessi.
Ma non ne siamo consapevoli perchè troppo impegnati a costruirci un lieto fine, un castello.
E a ogni mattone che aggiungiamo ci chiudiamo sempre di più dentro la nostra favola personalizzata che ci tiene al sicuro, allo scuro.
Ora vi invito ad aprire gli occhi, a guardare in faccia la realtà, a smascherare il cattivo... Perchè in ogni favola ce n'è uno.
Ci siamo, togliamoci questa maschera.
Io sono il cattivo.
Tu sei il cattivo.