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Autore: Euphemia    04/09/2015    4 recensioni
• Terza classificata al 'Anime Paring Contest' indetto da Sarah.H sul Forum di EFP - Giudice: AmahyP. •
[Dal testo]
"Quando Misty aveva scoperto che la sua migliore amica aveva una cotta per quel maniaco di Barry, era quasi andata in iperventilazione; ma quando quei due avevano deciso di frequentarsi più assiduamente, la sua reazione era stata più esplosiva del previsto. [...]
"Davvero, non riesco a capire che cavolo ci trovi in lui." sbuffò la rossa dando distrattamente un'occhiata all'orologio da polso.
"Ma dai, Misty cara..." fece il corvino, in un maldestro tentativo di sbollire la sua rabbia nei confronti del multatore. "Barry è simpatico, in fondo. Non c'è più gente sprizzante d'energia come lui, in giro..."
"Grazie al cielo."
"Lui è..."
"Un pirla."
"Volevo dire particolare"
"Fa lo stesso.""
{Royalshipping || Pokéshipping || Luna Park! || la sottoscritta fa pena con le introduzioni}
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Barry, Misty, Nuovo personaggio | Coppie: Ash/Misty
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Nick Forum: _Euphemia_
Nick Efp: Euphemia
Anime scelto: Pokémon
Rating: Verde
Genere: 
Coppie: Royalshipping / Pokéshipping
Avvertimenti: Nessuno




 
Anche se hai paura, lui non ti multerà




Quando Misty aveva scoperto che la sua migliore amica aveva una cotta per quel maniaco di Barry, era quasi andata in iperventilazione; ma quando quei due avevano deciso di frequentarsi più assiduamente, la sua reazione era stata più esplosiva del previsto. 
Lo ammetteva: l'idea di uno psicotico amante delle multe e di un'altrettanto pazza lunatica non la entusiasmava. Inoltre, durante tutti quegli anni di profonda amicizia, si era sempre sentita particolarmente protettiva nei confronti della brunetta, ed era pronta a spaccare la faccia a chiunque la infastidisse - non che l'altra, poi, non fosse in grado di difendersi da sola: anche lei non scherzava mica, con i suoi dolorosissimi ceffoni che lasciavano il segno rosso delle cinque dita sulle guance di coloro che, per un motivo o per l'altro, se l'erano meritato. Riflettendoci, però, Elena non aveva reagito così quando Misty e Ash avevano deciso di intraprendere una relazione: la giovane Allenatrice, al contrario, ne era stata entusiasta, essendo a conoscenza dei sentimenti che la Capopalestra a lungo aveva provato per il ragazzo dai capelli corvini. 
La rossa sospirò, mentre attendeva l'amica nella sua auto parcheggiata fuori dalla sua abitazione: non riusciva a capire come diamine potesse Elena riuscire a sopportare un individuo come Barry, sempre e costantemente iperattivo e nevrotico come pochi, con quel suo assurdo pallino per le multe. Probabilmente, andare d'accordo con tipi del genere era una caratteristica di famiglia, altrimenti non si spiegava come il fratello maggiore della castana, Lucas, potesse essere il migliore amico del biondino; in effetti, era tutta colpa sua se quei due si erano conosciuti. 
Quel giorno, Elena aveva insistito affinché lei e Misty potessero andare al Luna Park nei pressi di Giardinfiorito, ma poi si era dovuto ficcare in mezzo anche quel rompiscatole di Barry - al quale la Capopalestra di Celestopoli avrebbe tanto voluto tirare un pugno in faccia, ma aveva dovuto utilizzare tutte le sue forze per cercare di trattenersi; il biondino, con uno sgargiante sorriso, aveva convinto la castana a farlo venire con loro e, dato che Misty detestava reggere la candela a una semi-coppietta, aveva deciso di fissare uno dei cosiddetti doppi appuntamenti, invitando di conseguenza anche Ash, che in quel momento era seduto accanto a lei sul sedile del passeggero. 
"Davvero, non riesco a capire che cavolo ci trovi in lui." sbuffò la rossa dando distrattamente un'occhiata all'orologio da polso. 
"Ma dai, Misty cara..." fece il corvino, in un maldestro tentativo di sbollire la sua rabbia nei confronti del multatore. "Barry è simpatico, in fondo. Non c'è più gente sprizzante d'energia come lui, in giro..."
"Grazie al cielo."
"Lui è..."
"Un pirla."
"Volevo dire particolare"
"Fa lo stesso."
Il corvino esalò un silenzioso respiro di rassegnazione: quando Misty detestava qualcuno, era difficile farle cambiare idea. Con difficoltà aveva convinto Barry ad andarsene da solo, a Giardinfiorito, perché sapeva benissimo che, se le avesse chiesto di accompagnare anche lui fino al Luna Park, la rossa avrebbe reagito con una frase del genere:  "Non ce lo voglio nella mia auto. Un semi-agente della polizia stradale in macchina? No grazie."
"Non lo sopporto." 
Ecco un'altra affermazione spazientina della Capopalestra, che adesso guardava fuori dal finestrino, con le iridi smeraldine puntate sul vialetto che conduceva all'abitazione dell'amica. Ash le posò una mano sulla spalla e, quando lei si fu voltata per squadrarlo, le sorrise. 
"Misty. Che ti piaccia o no, a lei lui piace. Devi accettarlo."
"Non se lui si comporta costantemente da mestruato." 
"Misty..."
"Uffa! Ma non poteva avere una cotta per Paul?! Almeno lui non parla!" 
"In realtà Paul si sta sentendo con Belle, la gemella di Barry..."
"BUON DIO, BARRY HA UNA GEMELLA?!"
"Ehilà! Mi sono persa qualcosa?" 
L'improvvisa voce estranea proveniente dai sedili posteriori fece sussultare sia Ash sia Misty, i quali non si erano minimamente accorti della castana che, uscita di casa, era sgattaiolata in macchina. Sorrideva, elettrizzata dall'idea dello speciale appuntamento che l'attendeva al Luna Park di Giardinfiorito: forse, quella era la volta buona che lei e Barry diventassero ufficialmente una coppia. 
"E-Elena!" esclamò la rossa. "No, nulla!" 
L'ultima cosa che Misty voleva era discutere con lei sul suo profondo odio nei confronti del biondino multatore: aveva sempre cercato di evitare l'argomento, e difatti lei e l'Allenatrice di Sinnoh non avevano mai parlato di quanto alla rossa Barry stesse sulle scatole, anzi, con molta probabilità - o almeno, così sperava Misty -, lei non lo sapeva nemmeno. Allargò le labbra in un enorme sorriso di convenienza e si sporse verso i sedili posteriori per salutare l'amica con un breve abbraccio. 
"Tutti pronti per andare?" fece Ash, alzando il pollice in aria. 
"Certo!" 
La voce della castana era energica e scoppiettante, tipica di lei quando era di buon umore. Era visibilmente entusiasta di andare al Luna Park assieme alla sua migliore amica - e soprattutto non vedeva l'ora di incontrare la sua gigantesca cotta dai capelli biondi. Misty si sforzò di essere felice per l'amica; mise in moto la macchina e partì a tutto gas verso l'entrata per l'autostrada che li avrebbe finalmente portati da Duefoglie a Giardinfiorito. 

 
~ • ~

"Un regalo segreto...?"
"Shh! Abbassa la voce o ti sentiranno! E in tal caso ti multo!"
"Okay, okay, ma... Che genere di regalo segreto?" 
Ash si ritrovò a dover sussurrare dritto nell'orecchio del biondino, esattamente come quest'ultimo gli aveva ordinato poco prima; per uno psicopatico con un fetish per le multe, di certo era più che normale essere anche tremendamente paranoico. Le due ragazze erano parecchio distanti da loro ed erano completamente assorte nei loro discorsi femminili, e il corvino era più che sicuro che non ci fosse nemmeno la minima possibilità che riuscissero a sentire ciò di cui lui e Barry stavano parlando. Ash, però, non aveva neanche lontanamente voglia di stare a discutere con lui e, nonostante le sue certezze, aveva deciso di assecondarlo. D'altronde, era stato proprio lui stesso a consigliargli di fare un regalo alla castana per conquistarla definitivamente: le donne - pensava - andavano pazze per i regali inaspettati. Era principalmente per questo che Barry aveva deciso di prendere come esempio il corvino - anche se mai e poi mai l'avrebbe apertamente ammesso - e di fare la mossa decisiva, quella che avrebbe finalmente fatto evolvere il suo stato sentimentale da "single" a "impegnato". 
Il problema, però, era come il biondino aveva pensato di sorprendere l'Allenatrice di Sinnoh. 
All'inizio, Ash non ricevette una risposta; pensò che quel silenzio fosse dovuto al fatto che le due ragazze, dopo aver provato cinque attrazioni, avevano deciso di fermarsi a fare una sosta a uno di quei tipici bar a tema del Luna Park e, di conseguenza, costretti a sedersi allo stesso tavolo, lui e il multatore non avrebbero potuto parlare privatamente. In realtà, Barry si era fermanto nel mezzo della strada, con lo sguardo rivolto dritto davanti a sé e le braccia rigide lungo i fianchi. Fu in quel momento che il corvino ebbe uno strano presentimento. 
"...Barry. Tu hai comprato un regalo, vero?" 
"..." 
"...Barry... Sai che dovrebbe essere un regalo 'segreto' per lei e non per te, vero...?"
"...Ho tutto sotto controllo!
"Ma sei serio?!" 
"Chiudi quella boccaccia o ti farò una multa così salata che nemmeno lo stipendio della tua misera vita riuscirà a saldarla!" 
"Ti rendi conto che tutto ciò non ha un minimo di senso?!" 
"Ho detto che devi stare zitto!" 
Barry avrebbe continuato a discutere all'infinito minacciando il rivale con salatissime multe, ma il timore della possibilità che il loro battibecco avrebbe potuto attirare l'attenzione di Elena lo portò a zittire Ash e a guardarsi attorno con circospezione, attento che le due ragazze non si accorgessero del suo comportamento a detta del corvino fin troppo sospetto.
"Io ho un piano," sussurrò il biondino, con gli occhi puntati sulla castana "ovvero l'improvvisazione, che è sempre stata il mio asso nella manica. Io sono invincibile, caro Ash, e dovresti saperlo bene!" 
Non mi è sembrato proprio così, quando Paul ti ha messo K.O. in meno di dieci minuti alla Lega di qualche anno fa, pensò il corvino con un sommesso sospiro, ma evitò di dar voce a quelle parole per non mandare in fumo il mirabolante e soprattutto infallibile "piano" del multatore. Sorrise di sfuggita a Misty, quando quella lo guardò da lontano con un'espressione interrogativa stampata sul volto, dato che i due non si decidevano a raggiungerle al tavolino del bar dove lei ed Elena si erano sedute. Quando la castana si fu accorta dello sguardo pungente che Barry le aveva messo addosso, si voltò anche lei e gli rivolse un sorriso imbarazzato, ricambiato da un esagerato cenno della mano e da un "Arriviamo, bellezza!" - il quale, a quanto pareva dalla sua faccia disgustata, Misty decisamente non apprezzò. 
"Potrà anche non sembrare, ma il mio regalo segreto è studiato nei minimi dettagli!" continuò il biondino, una volta sicuro che le due non stessero più guardando nella sua direzione. "Si tratta di una sorpresa regalatale dallo stesso destino!" 
Sempre che il destino ti si riveli benevolo, pensò ancora Ash, ma anche stavolta tenne quelle osservazioni per sé. 
"Il mio regalo segreto è un buon augurio per la nostra relazione. Lo troverò e glielo darò!" 
"D'accordo, d'accordo..." 
Stanco di sentire quegli assurdi discorsi senza senso, Ash diede una ferma pacca sulla spalla al multatore; il suo cuore gentile, però, lo fece sentire in dovere di dargli un altro consiglio, prima di lasciarlo andare dritto dritto tra le calorose braccia o nella dolorosa morsa del fato. 
"Barry..." sussurrò, avvicinandosi al suo orecchio. "Lascia che ti dica una cosa, però."
"Mpf! Non ho bisogno dei consigli di un mangione come te, ma di' pure." 
Con tutte le sue forze, il corvino ignorò la tipica punta di acidità e superbia nelle parole di Barry e indicò la brunetta accanto alla sua fidanzata senza farsi notare: il rossore sulle sue gote era lievemente accennato, probabilmente alla costante idea di essere a un passo da un'eventuale inizio di relazione, assieme al sorriso che le dipingeva le labbra dall'inizio di quella mattina. 
"La vedi quella faccia?"
Il biondino incrociò le braccia, osservò a lungo il visetto della sua cotta dai capelli castani e ridacchiò debolmente con un piccolo ghigno a metà strada tra l'imbarazzato e l'altezzoso.
"Sì, non la trovi estremamente carina?" 
"Sì, certo, ma quella faccia... Beh, è la faccia di una che se non ti dichiari subito te la fa pagare carissima. Capisci quello che voglio dire?" 
Il ghigno sicuro di Barry svanì un attimo dal suo volto, rimpiazzato da un'espressione leggermente stupita. Ricordò la particolarità del carattere della sua probabilmente futura ragazza, la cui dolcezza era spesso e volentieri accompagnata da scleri fuori dal normale; al biondino, però, quella nota di lunaticità piaceva, ed era per questo che non si sarebbe fatto sfuggire facilmente la sua preda.
"Non fa niente. Pagherei tutte le multe del mondo per lei." 
Prima che il biondino si precipitasse a sedersi accanto ad Elena, Ash ebbe l'occasione di guardarlo nelle iridi arancioni con immane incredulità. Rimase lì fermo in piedi per qualche attimo, richiamato solo dopo da una Misty quasi preoccupata per lui: quella era la frase più romantica che mai avesse sentito pronunciare da Barry. 

 
• ~
 
La giornata stava volgendo al termine, quando i quattro amici avevano deciso che il divertimento - e il senso di nausea di Ash dopo l'ennesima volta sulle montagne russe - era stato abbastanza e che se ne sarebbero potuti tornare a casa. Una volta usciti dal Luna Park, Elena aveva proposto di fare una piccola e tranquilla passeggiata nei meravigliosi giardini della cittadina dei fiori per eccellenza - alla quale nessuno aveva potuto rifiutare; Misty, pur essendo stanca morta, non aveva obiettato nulla in contrario perché sapeva benissimo che la castana non aspettava altro che Barry facesse la prima mossa - ansiosa com'era, riteneva che non sarebbe mai riuscita a farla lei -, e di conseguenza la Capopalestra aveva deciso di darle supporto morale in quegli ultimi istanti della giornata. 
Ash, dal canto suo, era sinceramente preoccupato per l'esito dei tentativi di Barry di impressionare l'Allenatrice di Sinnoh, in quanto il suo grandioso e ben architettato piano sembrava essere andato clamorosamente in fumo. Il biondino se ne stava tutto tranquillo, fiducioso dell'aiuto di qualche misericordiosa presenza divina, e non aveva mosso un dito nemmeno quando, per strada, avevano incrociato delle bancarelle che vendevano peluche, bracciali, anelli - qualsiasi cosa che ad Elena sarebbe piaciuta. 
Quest'ultima, assieme alla rossa, passeggiava a distanza di qualche metro dai due silenziosi ragazzi, con la testa bassa e le braccia lungo i fianchi, quasi sconsolata all'idea che, probabilmente, il suo era stato l'ultimo disperato tentativo di dar retta alla speranza sempre viva nel suo spirito - anche se, in quei momenti, si stava pian piano affievolendo. 
"Misty, credi che non sia abbastanza per lui?" 
Quella domanda improvvisa sorprese la rossa, che si voltò immediatamente verso l'amica e la guardò con gli occhi smeraldini. 
"Ma che diavolo stai dicendo?!" rispose lei, cercando di trattenere la sua escandescenza nei confronti del biondino. "Ascolta, se è un cretino non puoi farci nulla; lascialo perdere!"
"Però..." 
L'Allenatrice alzò lo sguardo per potersi direttamente rivolgere a Misty: le sue iridi marroni la guardavano intensamente e riflettevano il crescente sconforto che tutta quella situazione le stava arrecando; si sentiva incredibilmente insicura e non aveva idea di come gestire i suoi sentimenti, e sperò che l'amica potesse comprenderla. La rossa, d'altronde, la conosceva ormai così bene che avrebbe potuto indovinare il suo stato d'animo anche solo guardandole il volto: sapeva benissimo della sua paura di essere rifiutata - dato che l'era già successo in passato - e non voleva assolutamente che il suo cuore venisse spezzato ancora una volta. 
Il silenzio d'attesa che si era creato tra le due venne rotto dalla stessa castana, che riuscì a trovare il coraggio per dar voce ai pensieri che le si stavano affollando nella testa.
"Secondo te dovrei essere io a fare il primo passo, vero?" 
La Capopalestra sussultò e si fermò un attimo di colpo, per poi continuare a camminare al fine di non attirare l'attenzione di Ash e Barry che le seguivano a poca distanza; Elena non aveva mai preso l'iniziativa di confessare i propri sentimenti a qualcuno proprio perché temeva un'eventuale delusione, eppure proprio in quel momento aveva mostrato un barlume di risolutezza. 
"Cosa? E perché?" 
"Misty..." l'Allenatrice deglutì, prima di continuare. "A me lui piace, e parecchio." 
Fu in quell'istante che Misty capì che non avrebbe potuto far nulla per fermare l'amica, che i suoi erano stati atteggiamenti egoisti e che, anche se Barry le stava sulle scatole, avrebbe dovuto accettare il fatto che, in un modo che probabilmente lei non avrebbe mai capito, lui faceva stare bene la castana. Sperò davvero che Ash non si sbagliasse sul fatto che il multatore ricambiasse i sentimenti della ragazza; dopodiché, prese un profondo sospiro e fece quello che sapeva essere giusto fare. 
"E va bene. Mostragli di avere le palle che lui non ha; ma sappi che se solo ti vedo piangere lo rendo sterile. Okay?" 
Il viso di Elena si illuminò; istantaneamente, la giovane Allenatrice sorrise, grata che l'amica le avesse trasmesso il coraggio necessario a ignorare le sue incertezze e ad affrontare la sua cotta: certo, la risposta avrebbe potuto essere no, ma una parte di sé ricordò che avrebbe potuto anche essere sì. Sentiva di dover essere abbastanza ardita da riuscire a ottenere quello che voleva, ma allo stesso tempo le sembrò che quella fosse una battaglia che riguardava anche le sue paure. 
"Grazie" 
La rossa non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che la castana si era già voltata indietro, decisa ad aspettare che Barry e Ash la raggiungessero; il corvino, notata una certa euforia leggermente esitante nel pugno chiuso che poggiava sul petto, esalò un silenzioso sospiro di sollievo e si distanziò pian piano dal biondino, avvicinandosi di più a Misty: forse, Barry aveva ancora una chance. 
"Ah, Misty, devo parlarti..." disse, inventandosi una scusa per lasciare i due completamente da soli. La Capopalestra d'Acqua, dal canto suo, capì e stette al gioco del suo fidanzato, permettendogli nel frattempo che le prendesse la mano dolcemente e la stringesse forte nella sua, proprio come a lei piaceva. 
Ash e Misty presero a camminare, dando la possibilità a Barry ed Elena di parlare senza sentirsi in imbarazzo davanti a qualcun altro; il biondino fece finta di niente, si mise le mani in tasca e continuò a camminare silenziosamente - cosa alquanto strana da parte sua, dato il suo carattere logorroico -, lanciando ogni tanto qualche occhiata alla ragazza accanto a lui. Quest'ultima, tormentandosi le dita nervosamente, dopo qualche attimo si decise a schiarirsi la voce e a richiamare l'attenzione della sua cotta. 
"Fa un po' caldo, eh?" 
Ecco una delle solite e comunissime constatazioni sul tempo che la gente utilizzava per rompere il ghiaccio; Elena avrebbe voluto dire qualcos'altro, ma quella fu la prima cosa che gli era venuta in mente, e si sentì incredibilmente stupida. 
"Ah, sì, ma in questo periodo è normale! In effetti a Duefoglie tira un venticello più leggero oggi, però vedrai che anche qui si rinfrescherà tra un po', te lo dico io, che ho viaggiato per tutta la regione un sacco di volte!" 
Come al solito, Barry aveva preso a parlare delle sue avventure e del suo primo viaggio di qualche anno prima, ma dopo un po' aveva bloccato la sua furiosa parlantina e il silenzio era tornato a regnare fra loro; la brunetta annuì più volte, cercando, intanto, il coraggio che l'avrebbe definitivamente portata al punto di non ritorno. Sentì un brivido d'angoscia salirle dietro la schiena quando si voltò e incrociò gli occhi arancioni di lui, da prima intenti a guardarla.
"Già..." sussurrò l'Allenatrice, anche se sapeva benissimo che avrebbe dovuto alzare di più la voce; ora o mai più. "Uhm... Senti, Barry..." 
"No, aspetta! Non dire niente!" 
Inaspettatamente, il biondino si era fermato di scatto e le aveva afferrato il polso; Elena si sentì avvampare, ma Barry parve non accorgersene per nulla; al contrario, le sorrise e fece scivolare la mano fino a raggiungere le sue dita, così da poterle prima sfiorare con delicatezza e poi prendere tra le sue. Anche Ash e Misty si erano fermati, dopo essersi accorti dei due. 
"Ho una cosa per te," cominciò il multatore, con un sorrisetto sicuro stampato sulle labbra, per poi aggiungere: "dolcezza". 
Ash sgranò gli occhi e sembrò essere ancor più stupito della castana, non appena udì le parole del multatore; "Ma come, non aveva detto che non le aveva comprato niente?
A questo punto, tutti i tre lì presenti erano curiosi di cosa Barry avesse architettato; fu con grande sorpresa che, dopo aver tolto la mano sinistra nascosta dietro la schiena, il biondino fece spuntare il famoso regalo segreto che aveva destinato alla sua cotta dai capelli castani, progendoglielo proprio davanti agli occhi: un fiore. 
A prima vista, si trattava di un banalissimo fiore: il bianco dei suoi petali richiamava il colore puro della neve di Nevepoli e contrastava con il verde brillante dello stelo, mentre i pistilli picchiettati di giallo gli conferivano un aspetto ancor più grazioso, nella sua semplicità. Ad Elena ricordò uno dei fiori presenti nel suo giardino, quelli che sua madre curava tanto nell'aiuola che lei e Lucas sapevano benissimo di non dover assolutamente calpestare; vederne uno davanti a sé in quel momento, regalatole proprio da colui che le faceva battere il cuore, le riempì il petto di un sentimento che, all'inizio, non seppe ben definire, ma sapeva fosse estremamente meraviglioso. 
"Regalare un fiore in un posto pieno di fiori? Wow, che trovata geniale..." borbottò Misty, leggermente seccata dalla poca originaltà che il biondo aveva dedicato alla sua migliore amica; Ash, che ancora si chiedeva quando Barry aveva avuto l'occasione di raccoglierlo senza farsi vedere da nessuno dei tre, non riuscì in tempo a fare cenno alla sua fidanzata di abbassare la voce. 
"Più volte mi hanno detto che fare multe alle ragazze è poco carino, ma dato che credo nella parità dei sessi me ne infischio, e quindi ti multo!" 
Il biondino aveva perso immediatamente il sorriso destinato alla castana e si era rivolto a Misty, senza però lasciare la presa dalla mano di Elena. La rossa, indispettita, si mise istintivamente in posizione, pronta per andare da lui a passi pesanti e affibbiargli un meritato ceffone per quell'affronto - a lei, poi; Ash però, stavolta, riuscì a trattenerla e la rossa ricordò che nonostante le provocazioni se ne sarebbe dovuta stare ferma, per il bene dell'Allenatrice. Intanto, il biondino continuò. 
"Vedi un altro fiore bianco qui intorno? No! Eppure l'ho preso proprio qui, con le mie fantastiche doti da super ninja. Quindi significa che è speciale, e quindi degno di una ragazza carina come lei. Quindi ti mult-" 
Le sue parole furono bloccate quando sentì il calore di qualcuno che gli aveva improvvisamente buttato le braccia al collo: Elena gli era saltata addosso, facendogli quasi perdere l'equilibrio, e gli aveva affondato il viso nell'incavo della spalla mentre lo stringeva forte, come se si stesse aggrappando a lui; un po' preso alla sprovvista, Barry lasciò perdere immediatamente il semi-conflitto con Misty - che nel contempo, anche lei dimentica della minaccia di multa del biondo, aveva sbollito la sua rabbia e aveva allontanato lo sguardo con un sorriso accennato. L'Allenatore di Sinnoh, lasciandosi sfuggire una risatina nervosa, abbracciò a sua volta la sua Allenatrice, che sembrava non volersi decidere a staccarsi da lui. 
"Barry, mi piaci" 
Furono le uniche tre parole che la ragazza riuscì a dire, nonostante sentisse dentro di lei una sensazione d'infinita gioia, come se dei fuochi d'artificio le stessero scoppiando proprio nel petto; però gliel'aveva detto. Non era contenta per il fiore, non per il complimento che le aveva fatto arrossare le gote, non per le loro mani che si erano toccate - o meglio, non solo per tutte quei meravigliosi doni che Barry le aveva regalato: il fatto di aver superato le sue incertezze, unito all'idea che qualcuno potesse pensare a lei in un modo che andava al di là dell'amicizia, bastavano a renderla la ragazza più felice del mondo intero. Prima di allora, vedere un rapporto così bello come quello di Ash e Misty la scoraggiava, perché era profondamente convinta che non sarebbe mai riuscita a trovare qualcuno con cui condividere alcuni dei momenti più belli della sua vita, qualcuno con cui stare semplicemente bene insieme; d'altronde, chi avrebbe mai dedicato attenzioni a una pazza lunatica che un momento ti sorrideva e quello dopo ti mandava all'Inferno? Eppure, da quando Lucas, un giorno, aveva invitato un amico con la fissa per le multe a casa, qualcosa in lei era cambiato. Anche se, all'inizio, aveva cercato di rifiutare quei sentimenti con tutte le sue forze, la speranza era tornata pian piano ad albergare nella sua anima, e adesso sapeva che, forse, avrebbe dovuto fidarsi un po' meglio di se stessa. 
Perché alla fine anche lei, nonostante non lo avrebbe mai creduto, aveva il diritto di sentirsi speciale.






 
Visualizza l'immagine a schermo interoNote dell'autrice
Sinceramente non mi aspettavo che mi venisse così lunga. In realtà avevo progettato di fare una cosuccia brevissima, con una situazione totalmente differente e senza dare così tanto spazio ad Ash e Misty. Però poi ovviamente il mio cervello se n'è partito per un'altra direzione e ho scritto una specie di what if?. La Royal è un pairing di mia invenzione con la mia prima OC, che inventai quando avevo undici anni, e tipo la vera storia con Barry è un'altra ed è totalmente diversa; ma tanto nessuno di voi la conosce perché è solo nella mia testa e quindi fa lo stesso- 
(Giusto per chiarire: Elena è la sorella minore di Lucas - ve la ricordate la bimba che si trova in DPP che vi dice quando e dove trovare le orde di Pokémon provenienti da altre regioni, vero?) (Tipo che ho creato tutta una genealogia ahahah) 
Non è la prima volta che pubblico qualcosa sulla Royalshipping, però è la prima volta che partecipo a un contest presentando una coppia del tutto originale; okay che è solo il mio secondo contest, but still- 
Ho trovato l'occasione perfetta per scrivere qualcosa su questa coppia che tanto mi sta a cuore, e quindi ringrazio infinitamente Sarah, che mi ha dato l'opportunità di partecipare a un contest con un pairing tutto mio. Mi sono divertita un sacco a inventare una versione alternativa della storia e ho cercato di approfondire meglio la psicologia della mia OC - e in definitiva, spero di esserci riuscita! 
Infine, ringrazio chiunque sia arrivato fin qui; trovare qualcuno a cui interessino i pairing originali è raro quanto le volte in cui mi metto a correre (cioè mai), quindi l'ultima cosa che mi aspetto è un inequiparabile successo (?), però beh, amo questa coppia e da tale fangirl non s'è mai sentito che io non scleri sulle mie dolci OTP. <3 
Se qualcuno ha dei consigli da darmi o vuole obiettare qualcosa tipo l'eventuale OOC di un personaggio (dannato OOC, ti temo come le cavallette), sono sempre qui. <3 
A presto!
Euphemia >.^
 
 
  
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