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Autore: Danciiing    04/09/2015    1 recensioni
-La barca si staccò dalla banchina e iniziò a prendere il largo. Il vento scompigliava capelli dei due innamorati, che si sentivano a casa. Eppure erano così piccoli nella vastità di tutto quello che li circondava… da soli erano come gocce nell’oceano, come formiche nel deserto, come pettirossi nella foresta: insignificanti. Ma insieme erano l’oceano, il deserto e la foresta stessi.-
La storia è un intrigante mix di eventi piacevoli e drammatici con i quali si dovranno confrontare i nostri protagonisti, Nikki Caetano e Josh Holiday. Entrambi impareranno qualcosa dall'altro e allo stesso tempo gli daranno un'importante lezione di vita sulla base delle proprie esperienze.
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 La porta della cabina del comandante Mike Flynn si aprì. Entrò un uomo non particolarmente muscoloso, cosa alquanto strana per un Marine. Aveva i capelli biondi e ricci, sembrava un angelo. In più aveva anche gli occhi blu come l’oceano che lo circondava. Era Josh Holiday, tecnico elettronico della Hammersley, anche conosciuto con il soprannome di ET.
"Signore, vorrei parlarle un momento."
"Di che si tratta, ET?"
"Volevo dirle che questi due anni passati al servizio della Marina Australiana sono stati i migliori della mia vita e di questo non posso che ringraziare lei, che mi ha accolto su questa nave come un figlio."
Mike Flynn rise. "Perché mi dici questo? Non capisco."
"Lascio la Marina. Per sempre."
"Come sarebbe a dire che lasci la Marina?! Perché? È successo qualcosa? ET, parla! Che diavolo ti prende?!"
ET era immobile, appoggiato al muro, lo sguardo fisso a terra. Si stuzzicava i riccioli con la mano sinistra com’era solito fare prima di confessare qualcosa di imbarazzante, ma stavolta era diverso. Non doveva fare una confessione imbarazzante, no. Doveva trovare un modo per dire a Flynn che se ne andava per costruire una vita familiare con Nikki. Come cavolo avrebbe fatto a spiegargli che si era innamorato di un membro del suo stesso equipaggio – trasgredendo le ferree regole della Marina - e che poi la situazione gli era sfuggita di mano? A proposito, ora che ci pensava, cosa aveva detto Nikki al comandante per farsi rimandare a casa? Che era incinta, certo, ma come mai lui non le aveva chiesto chi fosse il padre? Magari glielo aveva chiesto, e magari lei glielo aveva anche detto, ma allora perché in quel momento si mostrava così stupito dal suo desiderio di andare via? Doveva fare una cosa rapida e indolore. Doveva essere diretto e assolutamente sincero. Sì, avrebbe fatto così.
"Signore, io sono il padre del bambino che Nikki porta in grembo e come tale sento il bisogno di prendermi cura della mia nuova famiglia. So che questa relazione non sarebbe mai dovuta cominciare ma dopotutto al cuore non si comanda… Accetterò qualsiasi sanzione disciplinare a riguardo ma la prego, mi faccia tornare a casa."
"Apprezzo che tu ti assuma le tue responsabilità sia nell’ambito familiare che in quello lavorativo, ET. È un comportamento molto maturo da parte tua. Tuttavia, eri a conoscenza del regolamento della Marina e hai infranto la regola principale. Quel regolamento è stato redatto per tutelare te e tutti gli altri membri della Marina. E quella regola è stata inserita perché sono stati riscontrati dei mancamenti nell’adempimento di alcuni compiti, dovuti alle distrazioni create dalle relazioni sentimentali. Non si può rischiare di mettere a repentaglio la vita dell’equipaggio e dei civili per colpa dell’amore."
"Signore, perdoni la sfrontatezza, ma mi permetto di dire che l’amore di per sé non è mai causa di disgrazie. L’amore bisogna saperlo custodire e controllare perché è qualcosa di più grande di noi e se sfugge di mano, allora sì che può diventare pericoloso. C’è bisogno di grande forza d’animo e determinazione per controllarlo. Personalmente credo che io e Nikki possediamo queste due qualità."
"In effetti su questo non posso che darti ragione, ET. Voi due mi avete fatto ricredere sul fatto che fosse impossibile coordinare amore e lavoro. Siete riusciti a controllare pienamente i vostri sentimenti, continuando a svolgere regolarmente ed egregiamente i vostri incarichi. Questo vi fa onore, dico davvero."
"La ringrazio, signore."
"Accoglierò le tue dimissioni, ET. Va’ da Nikki e prenditi cura di lei. Vi auguro tutto il meglio."
"Ancora grazie, signore."
ET abbracciò il comandante della Hammersley, gli strinse la mano e si congedò.



Scusate se la prima pubblicazione del capitolo era un po' confusa, ma avevo inserito i dialoghi tra le virgolette sbagliate e quindi il sito non li ha visualizzati. Scusandomi ancora per l'inconveniente, vi auguro una buona lettura!
   
 
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