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Autore: UFFA CHE PAZIENZA    04/09/2015    3 recensioni
In una tenda. Riposavano da più di una settimana. Due ragazzi.
Due giovani uomini che hanno combattuto una battaglia durata un giorno intero.
Sommersi da una faida antica… antica come questa terra.
Faida oramai spezzata dall’unione del Sole e della Luna. Sancita dal loro sangue.
In una Valle antica. Testimone di guerre, sangue e tanto dolore.
Ed ora Testimone del ripristino di quel legame.
Che alla fine non si era mai spezzato.
[PS: Spoiler capitolo 698-699 ]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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SI FELICE


                   

 Sogno indimenticabile - Parte prima.




Erano passati poco più di una settimane da quando la guerra è finita. I ninja caduti in battaglia erano innumerabili. Tra le vittime si conta Shikaku Nara. Un grande stratega del Villaggio della Foglia e Ufficiale Staff Strategico. Il suo compagno di squadra Inoichi Yamanaka un grande ninja sensitivo della foglia. Ricordato insieme a Shikaku e Choza Akimichi per le imprese del gruppo Ino-Shika-Cho dei loro rispettivi Clan. Non che leader dei servizi segreti dell’alleanza ninja. Un altro ninja che merita il riposo eterno era il  capo della divisione sensoriale. Ao. Un ninja sensitivo del Villaggio della Nebbia era una della guardie del corpo della Mizukage.
 
Molti altri ninja sono caduti in questa guerra. Giovani, come il ninja dagli occhi di perla. Hyuuga Neji si chiamava. Il giovane si sacrifico per salvare i suoi compagni dall’attacco del Juubi. E persone anziane hanno dato la loro vita alle persone alloro care. Per un futuro sereno e pieno d’amore. Per la Pace. Che con molta fatica e Dolore. Sono riusciti ad raggiungere. Ma non dimenticheremo coloro che ci hanno salvato. Salvato dall’odio.
 
In una tenda. Riposavano da più di una settimana. Due ragazzi. Due giovani uomini che hanno combattuto una battaglia durata un giorno intero. Sommersi da una faida antica… antica come questa terra.
 Faida oramai spezzata dall’unione del Sole e della Luna. Sancita dal loro sangue. In una Valle antica. Testimone di guerre, sangue e tanto dolore. Ed ora Testimone del ripristino di quel  legame.
Che alla fine non si era mai spezzato.
 

§0§
 


Io due ragazzi. Che dormivano profondamente. Erano sotto stretta sorveglianza dai ninja medico e dalla loro compagnia Sakura e dal Quinto Hokage.
 
“ Sono passati otto giorni. Perché ancora non si svegliano!” pensa a voce alta Sakura mentre aiutava la sua maestra sulle ferite dei compagni. “ Sakura, non ti preoccupare sono forti.  Naruto a una resistenza paurosa. Anche dopo l’estrazione del bijuu è riuscito a sopravvivere.

Anche il marmocchio Uchiha a la pellaccia ti ricordi come erano ridotti quando siete tornati al fronte con tutti i bijuu. Erano ridotti peggio di così, ma si reggevano ancora in piedi. No?” domanda la donna alla sua allieva che annui.
 
Anche lei è rimasta sconvolta da tutte quelle ferite che si erano fatti. Ma i più sconvolti erano sicuramente i ninja lasciati sul fronte…
 

Inizio flashback: 
 
11 ottobre
 
Il team 7 finalmente riunito.  Era ancora alla Valle dell’epilogo. Sasuke aveva appena liberato i nove bijuu e ora stavano davanti a loro guardandosi per capire gli avvenimenti appena accaduti per poi portare la loro attenzione ai due giovani davanti a loro. Sorpresi di trovarli in quelle condizioni: “ Naruto-kun che ti è successo?” chiese Matatabi il bicoda. “ ehehmmm…  beh la risposta è semplic-”  ma viene interrotto da Kurama che guardava Sasuke in una maniera atroce.
 

 “ E’ stato l’Uchiha vero? Bastardo che non sei altro. Tu e il tuo schifoso Clan. Ti diverte a tenerci sotto controllo e vedere Naruto morente?” chiese la volpe avvicinandosi pericolosamente a lui non sentendo la voce di Naruto che lo chiama. “ Allora non rispondi?” ringhiò a un Sasuke impassibile.
 

“Almeno rispondi. Bastard-” “BASTA KURAMA!! FINSCILA!!” ma l’urlo di Naruto lo desta dal suo movimento bloccandolo pochi metri da Sasuke. Anche lui scosso da quell’urlo. “Kurama smettila non è il momento.” Dice lui prendo fiato.
 

“ Come?! Ti ricordo quello che è successo ieri. Quello che TI E’ SUCCESSO? Come puoi non pensare a quello che ti ha fatto? Potevi morire in questa valle per il suo egoismo, lo capisci ?” “ Certo che lo capisco. Ma questa cosa tra i figli dell’eremita doveva finire. Non possiamo continuare cosi!! E poi non è colpa di Sasuke dopotutto…” disse la fine in un sussurro che solo Kurama e il diretto interessato sentirono.
 

“ Cosa intendi moccioso?” chiese Kurama sorpreso. “ Niente non ti preoccupare. Ma se vuoi saper come andato lo scontro sbatti il pugno con me e capirai!” esclamo Naruto deciso. Kurama senza esitare si avvicina a lui e mette il pugno davanti al pugno di Naruto per poi toccandosi.
 

Restarono il quella posizione per una manciata di minuti. Nessuno fiato. Kurama da quel con quel contatto vede tutti i ricordi dello scontro. Le sensazioni, i sguardi, le parole, i pensieri suoi e della sua altra metà, il dolore e infine la pace interiore.
 

Kurama si stacco da Naruto guardandolo nei occhi per fare uno sbuffo e infine disse “ Tsk. Che idiota che mi sono ritrovato. Va bene per questa volta passo, ma alla prossima lo massacro. Chiaro?”
 

“ Certo. Grazie” disse lui sorridendo.  Per poi avvicinarsi a Sasuke che era rimasto in silenzio a guardali: “ Che li hai detto?” chiese il moro al biondo “ Non ti preoccupare. E’ tutto apposto “ lo dice sorridendo .
 

Sarà… ma ci hai fatto preoccupare.” Disse Kakashi al suo allievo “ lo so scusate” disse Naruto imbarazzato.  “Ma ora non conviene andare al fronte. Saranno tutti liberi oramai.” “ Si, però voi due non siete nelle condizioni buone.” “ Beh intanto avvisiamoli no ?” domanda Naruto dirigendosi verso i bijuu. “ Che hai mente?” Chiese Sakura.

 

“Ora lo vedrete…  Chomei mi fai un favore?” chiese il biondo all’ eptacoda “Certo! Cosa vuoi che faccia?”
 

“Sai del Kazekage. Gaara. Potresti avvisarlo che stiamo bene. Anche se malconci e che stiamo tornado da loro.” Dice Naruto “ Certo! Il piccolo Kazekage. Vado subito!” disse lui che intanto si sta vibrando in volo. “ Grazie. Quando hai fatto resta con lui” disse per poi vedere Chomei volare via verso il fronte.
 

“Bene. Un problema risolto. Ora voi due.” Disse Kakashi guardandoli. “ Vi ci porto io.” Disse Kurama “ Come?” “ Hai capito, bene” disse non guardandolo. E Naruto sorrise “E vi porto anch’io.” Disse anche Kokou il pentecoda.
 

“Ma non siete obbligati a farlo” “Non ti preoccupate Naruto-kun lo  faccia con molto piacere”
“ Beh… Grazie”.  
 
“ Forza andiamo, tu e l’Uchiha con me. Invece la ragazzina e Kakashi con Kokou” detto ciò Kurama prese Naruto e Sasuke in mano e se le mise in testa. Mentre Kakashi e Sakura andarono sui corni di Kokou.


E così partirono.

Lasciando la Valle dell’epilogo e le sue macerie.
 

Lasciando che quell’antico legame venga ristabilito…
         


Fine flashback.
 

“ Già, i ragazzi sono rimasti sconvolti dalle loro condizioni. Sono fortissimi.” Disse Sakura guardandoli.
 
“Bene, ho fatto. Staranno così ancora per qualche giorno.” Disse Tsunade per poi mettere una mano nella sua spalla destra.
 
“ Stai Tranquilla. Si sveglieranno. Forza vai da Shizune, devi aiutarla con i feriti. Invece io dai altri Kage ho una riunione.”

“ Si!” rispose per poi uscire seguita da Tsunade. Lasciando i ragazzi dormire.  
 
 
In un sogno che non avrebbero mai dimentico.
 


§0§
 
Pov Naruto.
 
Mi sveglio all’improvviso trovandomi in posto luminoso con una luce quasi accecante con i riflessi tra il bianco e l’azzurro. Inizio a girare la testa e vedo che quel posto è infinito come quando ho incontrato l’Eremita. Faccio per alzarmi quando una voce che la riconoscerei fra mille mi chiama facendomi girare.
 

“Ti sei svegliato” mi dice Sasuke che è accanto a me. “ Sasuke? Ci sei anche tu. Mica saremo morti e questo è il paradiso?” chiedo sorpreso.
 “ Non siamo morti ancora il  mio cuore batte come il tuo. Invece questo posto è una dimenzione come quando abbia incontro l’Eremita delle sei vie.”
Mi dice sbuffando.  Mi metto a sedere e lo osservo meglio ed vestito in un modo … strano.
 

Indossava una tunica bianca con dei tomoe*neri raffigurati sotto il colletto e una fascia nera sull’addome con dei pantaloni neri fino alle ginocchia e i sandali neri. Certo che il teme per i vestiti fa pena.
 

“ Sasuke… ma come mai sei vestito cosi?” chiedo io ingenuamente. Però lo devo ammettere sta bene vestito così.
Lui mi guardo con un sopracciglio alzato e mi dice: “ Guarda che anche tu sei vestito come me. Dobe.” E mentre si risponde  si alza.
Io mi guardo e noto che ha ragione.
 
 Sono vestito allo stesso modo. E infine mi alzo anch’io. “ Ok, sono sconvolto. Comunque … che ci facciamo qui?” chiedo al Teme.  
“Ed io che ne so?” uff… era solo una domanda. Che Teme!!
 

“ Siete arrivati!!! Era ora!!!” una voce alle nostre spalle ci attira e vediamo Kurama che ci va incontro. Ma Kurama a un li è successo qualcosa è rimpicciolito di almeno una decina di metri se non di più. E’ leggermente più alto di Akamaru, ma è sicuramente lui.
 

“ Che ti è successo?” chiedo particolarmente sorpreso. “ Una mia abilita di rimpicciolire il corpo per muovermi in spazi più  stretti.” “ Non mi sembra che qui ci sia poco spazio” replica Sasuke. “ Quello che faccio non sono affari che ti riguardano Uchiha.” Controbatte Kurama ringhiando.
 

E’ meglio intervenire prima che inizi l’apocalisse. “Come mai siamo qui?”  “ Presto lo scoprirai. Intanto io vi devo accompagnare. Seguitemi senza fiatare prima che quelle due entrino in panico” ci dice Kurama incamminandosi verso destra. Mentre io e Sasuke lo seguiamo in silenzio.
 

Pov Sasuke
 

Saranno una decina di minuti che seguiamo quella Volpe. Camminiamo in un posto a noi sconosciuto. Che strano Naruto non parla. E lui parla sempre, non sta zitto neanche in punto si morte.
 

Improvvisamente, come un flash mi vengono in mente i ricordi della nostra ultima battaglia. Ti osservo per un po’soffermandomi soprattutto sul braccio destro… o meglio quel che né rimane.
 

Ti sei spinto così tanto per me solo per un amico. Un fratello che non hai mai avuto. Hai salvato una persona immersa dall’oscurità , una persona come me…
Forse non hai tutti torti chiamarmi stupido.Finalmente ho capito.
Questa sensazione che tu ti ostinavi così tanto a proteggere lo capito anch’io.
Chissà  come andrà a finire …
 

Vengo riscosso dalla Volpe che ci chiama fermandosi davanti ad uno specchio d’acqua davanti a noi. “Bene. Siamo arrivati.
Questo specchio è un portale dimensionale come quelli di Kaguya. Ci dovete solo attraversarlo.”
E così dicendo la Volpe entra nello specchio d’acqua . “Ok. Andiamo ?” mi domanda Naruto.
Ed io annuisco e  così lo attraversiamo insieme.
 

Una volta attraversato il portale vediamo che la Volpe è davanti a noi e sta guardando davanti a se. Da lontano si vede un gruppetto numeroso. Formato da sei persone.E quel che vedo, rimango pietrificato sul posto.
Sono scioccato. E non sono l’unico.
Anche Naruto è rimasto paralizzato da quella vista.
 

Davanti a noi troviamo i nostri familiari. Miei e di Naruto. Oramai morti da tempo.



§0§

 
 
In quelle gruppo di sei persone c’erano quattro uomini che guardavano esasperati due donne che andavano avanti e indietro con i nervi a fior di pelle.
 

“OH Kami!! Cosa sarà successo a quei due sciagurati dei nostri figli –ttebane?” dice una donna dai capelli rosso fuoco a una donna coi capelli come la pece.
“ Non ho idea Kushina. Speriamo che stiano bene.” rispose Mikoto anche lei in pena per il suo figlio e il figlio della sua amica.
 

Intanto gli uomini. Oramai esasperati decisero di intervenire prima che impazziscono seriamente. “ Kushina, ti prego calmati” parlò Minato cercando di tranquillizzare sua moglie. “Mikoto anche tu, non c’è bisogno di essere in pena.” Replica Fugaku a sua moglie.
 

Le donne oramai sull’orlo della pazienza. Incrociano il loro sguardo sui rispettivi coniugi fulminandoli sul posto.
I due malcapitati, fulminati dalle rispettive mogli tacquero. Non osando controbattere.
 

"Mamma, Kushina-san. Vi prego calmativi. Non c’è bisogno di  preoccuparsi.” A parlare era stato Itachi Uchiha provando a calmarle. Ma  senza risultato sperato.
 

“ Uff… donne tutte uguali.” A parlare stavolta, invece, era stato Jiraiya. Uno dei Tre Sennin Leggendari. “Zitto dattebane!! Non capisci!!” replica l’Uzumaki.
 

“Però il giovane Itachi a ragione. Dovete star calme agitarsi non serve a niente. La detto anche il Kyuubi che stanno bene.” “ Dannata Volpe!! Poteva almeno dirci le loro condizioni! Invece No! E’ sparita chissà dove, e adesso noi stiamo in pena Dattebane!”. Ma il monologo di Kushina viene bloccato dal diretto interessato.
 

“Scusa tanto se dovevo controllare le condizioni fisiche del tuo marmocchio e della mia altra metà ancora sopita. Ma guarda te che Jinchuuriki mi sono ritrovato. ” dice Kurama esasperato. Kushina si gira e guarda la Volpe non accorgendosi di due persone. Rimaste pietrificate a quella vista.
 

“ TU!! BAKA DI UNA VOLPE!! MA COME TI PERMETTI, PRESENTARTI COS-” “Ma-mamma?!” una voce. Una voce che la riconoscerebbe tra mille.
 


Perché una madre riconosce sempre la voce del suo bambino.
 


Alza la testa e vide due ragazzi. Vestiti in una tunica bianca. Guardavano sconvolti il loro gruppo.
 

“N-aruto… Naruto?” chiese Kushina sconvolta facendo girare i restanti membri del gruppo. Anche loro sorpresi di vedere i due ragazzi davanti a loro.
 “Sa-Sasuke?” Disse invece Mikoto.“Mam-mamma, ma cosa?” Chiese il giovane Uchiha. Guardando sua madre che non vedeva da tanto. Troppo tempo.
 

Restarono in silenzio. Ma poi le due Madri. Prese dall’istinto materno. Corsero verso i propri figli per poi abbracciarli, quasi disperatamente.
 “ODDIO STAI BENE!!!” dissero contemporaneamente ai propri figli. Iniziando a piangere.
 

I due ragazzi. Oramai riscossi da quei gesti. Rimasero senza parole. Il primo a reagire fu Naruto.
 

Preso dall’empito di quella sensazione di calore e Amore. Che  solo poche volte nella sua vita a provato. Abbraccio sua madre con una stretta goffa per via del suo unico braccio. Mise il viso sul petto della donna e iniziò a singhiozzare. Felice di aver rivisto un’altra volta il viso della donna che lo ha messo al mondo.
 

Invece Sasuke. Chiese alla donna con un sussurro. “ Mamma. Sei veramente tu?” le annui guardandolo nei occhi. Sasuke vide gli  occhi della donna. Vedendo che sono sinceri. Pieni d’Amore. Un amore dimenticato da quella tragica notte.
 

“Mamma. Sei tu !” disse Sasuke. Non era domanda. Ma una conferma. E così appoggiò la testa sulla sua spalla. Iniziando anche lui a piangere. Ma non lacrime di dolore. Non lacrime di sangue. Ma lacrime di gioia. La gioia di riveder sua madre dopo tanti anni di sofferenza.
Finalmente poteva riabbracciare sua madre.
 

La scena fu vista dai quattro uomini. Felici di vedere i due ragazzi. Oramai uomini. Sani e salvi. Non osando interrompere quell’abbraccio.
 

Restarono cosi per tanto tempo. I due ragazzi si staccarono dalle proprie madri sorridendo felici. O meglio, Naruto sorrise. Sasuke fece solo un accenno. Ma era sincero.
 

Un sorriso che rispecchiava quei sentimenti  che da tempo non provava…
 


 

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Buonasera minna-san!!!

lo so che devo ancora aggiornare l'altra storia. Allora questa storia doveva essere una One-shot ma alla fine ho deciso di deviderla in due o massimo tre parti.
La storia è ambientata nei capitoli 698/699 quindi c'è spoiler ATTENZIONE!!
La storia può essere sia shonen-ai sia nessuna coppia. Ero indecisa quindi ditemi voi se devo cambiare qualcosa ho lasciare così.
Ok dopo questo monologo. Accetto tutti tipi di commenti Positive-Neutre-Critiche

SPERO CHE VI PIACCIA E CHE NON FACCIA PENA. ^_^
Grazie anche chi solo legge . Ciao ciao  <3<3<3<3   

UFFA CHE PAZIENZA

Legenda:
Tomoe* :Un tomoe o tomoye è una forma giapponese astratta che rassomiglia ad una virgola o alla forma del magatama.
Come le virgole dello sharingan invece vestiti di Naruto e Sasuke sono quelli di Ashura e Indra Otsutsuki.


[ I personaggi non sono miei , ma appartengono a Masashi Kishimoto © creatore del mondo di Naruto ]  
[I diritti dell'immagine/i  sono del proprio autore ]
 
   
 
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