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Autore: RainbowChia    04/09/2015    3 recensioni
"... E la felicità nel constatare che niente era cambiato, pur sapendo che in realtà tutto era diverso.
Che loro due erano gli stessi di sempre.
Che si odiavano perché si amavano troppo, che si prendevano a pugni, si ferivano, quando i baci non potevano bastare a colmare tutto il vuoto che lasciavano.
E poi si ritrovavano.
Ogni singola volta."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Killian, Jones/Capitan, Uncino, Pan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Will you still love me when I'm no longer young and beautiful?"

 

-So che sei qui. Avverto la tua presenza.-

Hook avanzava lentamente nella radura, all'interno di quella giungla così fitta da spaventare anche il più temerario dei suoi compagni pirati.

Ma lui non lo era.

Perfettamente a suo agio, si muoveva senza fretta, facendosi scudo dalle liane con il suo uncino, attento a non strappare niente.

Stupidamente ancora legato ad ogni singola foglia di quel luogo.

-Mostrati.-

Si guardava intorno, osservava gli alberi dall'alto al basso.

La persona che stava cercando poteva essere ovunque e, allo stesso, in nessun posto.

Eppure, c'era qualcosa nell'aria, come un avvertimento, un presentimento.

Era sempre riuscito a captarlo.

Era sicuro che lui fosse lì, lo sentiva vicino.

Ma ovviamente non lo vedeva.

Sorrise.

Non era certo una novità.

Quando mai una cosa era stata facile con lui?

I suoi atteggiamenti si confondevano con quelli infantili di un bambino.

Un bambino terribilmente inquietante, sadico e drammaticamente adulto.

-Sono stanco di giocare.-

La sua voce era stanca, lo aveva cercato tutto il giorno, da quando aveva detto alla Swan che sarebbe riuscito da solo a convincerlo a restituirgli ciò che lei stava cercando.

Suo figlio.

Eppure, in cuor suo, Hook era sicuro al cento per cento che non avrebbe riportato Henry a sua madre quella notte.

Nonostante questa sicurezza, lo stava ancora cercando.

Era passato troppo tempo dall'ultima volta.

L'ultima volta in cui lo aveva visto, in cui ci aveva parlato, in cui lo aveva toccato.

Un brivido gli percorse la schiena a quel ricordo.

Quelle labbra, quegli occhi carichi d'odio, di desiderio.

D'amore.

-Sono qui.-

La sua voce.

Era Inferno e Paradiso allo stesso tempo.

Alzò lo sguardo.

Lui era davvero lì, seduto su un ramo di un albero al lato della radura, le gambe penzoloni.

-Sei sempre più lento, Killian.- il tono prepotente, leggermente velato da un pizzico di nostalgia che Hook colse subito.

-E tu sei il solito bambino, sempre a nasconderti. Quando capirai che non è divertente?-

-Ma io non mi sono mai nascosto.-

In un battibaleno era scomparso e Hook iniziò di nuovo a preoccuparsi, volgendo lo sguardo ovunque.

-Sono sempre stato un passo dietro di te.- la sua voce fu un sussurro al suo orecchio, brividi lungo la spina dorsale.

Hook si voltò di scatto, fronteggiandolo.

Era bellissimo.

I capelli biondi leggermente scompigliati, gli occhi verdi scuri come il più profondo dei vortici marini, quel broncio che lo aveva sempre caratterizzato era ancora lì, presente.

A ricordagli che lui non cambiava mai, e che era esattamente come lo aveva lasciato anni fa.

E lui, stupido, perché se ne sorprendeva ancora?

I loro visi erano ad un soffio l'uno dall'altro.

I loro respiri si fondevano, il suo decisamente più affannoso di quello della creatura che aveva davanti.

Doveva allontanarsi subito.

E così fece, prima di schiarirsi la voce e ritrovare un briciolo di dignità.

-Dov'è Henry?-

-Chi?- il sorriso strafottente, eccolo lì.

-Sai esattamente di chi sto parlando. Il figlio della Swan.-

-Oh, quel ragazzino stupido e ingenuo. Adesso ho capito a chi ti riferisci.- la mano sul mento, gli occhi fissi in quelli di Hook. -Ti interessa davvero di lui, caro Capitano?-

-Cosa stai insinuando?-

-Lo vuoi ritrovare così sua madre ti darà un premio?-

-Non capisco.-

E di nuovo, lui gli fu ad un passo. -Non. Mentirmi.- sillabò, la voce raschiante. -Ti ho visto. Vuoi baciarla di nuovo, vero?-

Hook non fece in tempo a rendersene conto che si ritrovò con la schiena contro un albero.

Il suo braccio a trattenerlo lì.

-Peter- mormorò. -Allontanati.-

Per chissà quale mistero, il ragazzo non obiettò e lasciò la presa su Hook.

Hook non poté fare a meno di chiedersi se si fosse allontanato in quel modo perché lo aveva appena chiamato per nome.

Si ricordava quanto gli piacesse, ai tempi.

E anche lui adorava pronunciare quel nome.

Urlando, piangendo, ridendo, sperando, amando.

Peter Pan.

Come poteva un solo nome racchiudere così tanti ricordi, gioie e dolori?

Quanti anni, secoli, erano passati senza che lui pronunciasse quel nome?

Troppi.

Come aveva fatto senza udire la sua stessa voce pronunciare quel nome?

C'erano stati momenti in cui avrebbe desiderato solamente morire, piuttosto che vivere senza riuscire a raggiungere di nuovo quell'Isola.

-Non ho intenzione di restituirti quello sgorbio, comunque.-

Hook fissò gli occhi in quelli dell'altro. -Invece lo farai. Tu mi aiuterai.-

In tutta risposta, Peter scoppiò in una fragorosa risata. -Il ragazzo mi serve. Non saranno i tuoi occhi dolci a corrompermi.-

A volte Hook si chiedeva come avesse fatto ad amarlo.

Dove finisse la bestia e iniziasse l'uomo.

Quell'uomo incredibilmente impossibile d'amare, ma per il quale non faceva altro che perdere la testa e il senno.

Con uno scatto fulmineo gli puntò l'uncino alla gola.

-Almeno dimmi dove si nasconde.-

-Lo stai facendo per lei.- la voce di Peter per un attimo tremò.

-Non c'entra.-

-Sì, invece.-

-Lei non mi interessa.-

-Vuoi baciarla. Di nuovo.-

-Sai benissimo che non è così.-

Sorrise sfacciatamente. -E come farei a saperlo?-

Fu la volta del pirata a sbattere l'altro contro l'albero, l'uncino sempre puntato alla sua gola. -Dimmi dov'è, Peter.-

Il ragazzo tentennò, ma poi: -No.- disse.

-Ti prego.-

-Quanto tempo che non ti sento pregarmi.-

-Non è divertente.-

-No, certo. Non è divertente nascondersi, non sono divertente io... Santo cielo, sei diventato davvero noioso, Killian... si può sapere come hai fatto?- la mano di Peter toccò distrattamente la guancia del pirata, che si ritrasse subito, mollando la presa su di lui.

-Non toccarmi.-

Peter scoppiò in una fragorosa risata. -D'accordo, posso dire che sei ufficialmente cambiato.-

Da lontani, di nuovo vicini, di nuovo ad un soffio, Peter gli si materializzò ad un palmo di naso. -Sei sicuro di quello che hai appena detto, Capitano?- mormorò.

Uncino stava rischiando di perdere quel poco di controllo che aveva tentato di mantenere fino a quel momento. -Dov'è Henry?- ripetere quella domanda gli ricordava il motivo per cui era lì.

O forse, il motivo per cui avrebbe dovuto essere lì.

-Non te lo dico-

La mano di Peter sul suo petto.

Nonostante la stoffa della sua camicia si trovasse tra le loro pelli, a Hook parve di andare comunque a fuoco.

-E tu lo sapevi, Killian.-

Il pirata gli rivolse un'occhiata confusa.

-Sapevi che non ti avrei detto nulla. Ma sei venuto lo stesso a cercarmi.-

La mano stava risalendo, accarezzava adesso il suo collo, tracciandovi dei piccoli cerchi, provocando brividi su brividi.

-Non è vero.- gli occhi chiusi, Hook si sentiva sempre più preso dal ragazzo di fronte a lui.

Ancora una volta.

-Ti sono mancato?- un sussurro all'orecchio, il solletico del suo respiro, il tono languido, quasi ingenuo, quasi bambino.

E bastò a far perdere la ragione ad Hook.

Furono di nuovo contro quella quercia, occhi negli occhi: il verde smeraldo di Hook brillava, contro quello oscuro di Peter.

Nel momento in cui il pirata realizzò davvero di averlo di nuovo davanti, il suo corpo agì come comandato da un impulso istintivo, animale, avventandosi sulle sue labbra.

I loro baci raramente erano stati dolci, dati i temperamenti di entrambi.

In quel momento, in aggiunta, c'era la fretta, la paura, un desiderio incontrollato più forte delle altre volte, la fame, e la mancanza.

Quella maledetta mancanza.

Aveva torturato Hook per così tanti anni e lui sapeva, era certo, che anche Peter l'avesse conosciuta.

Poteva avvertirlo.

Lo sentiva nelle sue braccia che lo stringevano a sé, per poi allontanarsi appena per riuscire a toccarlo, a tastare ogni singolo centimetro di lui, da fuori e da dentro i vestiti; lo sentiva nelle sue mani che gli accarezzavano il viso, si aggrappavano ai suoi capelli; nel bacino che si scontrava contro il suo, che chiedeva disperatamente di più; lo sentiva nei gemiti di piacere che erano così diversi, perché era certo fossero alternati a singhiozzi.

E ne fu certo quando si staccò appena da lui, per prendere fiato: la sua espressione impaurita, come se temesse che se ne stesse andando di già, di nuovo.

Gli rivolse un sorriso accennato, per tranquillizzarlo.

Buffo come in quei brevi momenti Peter acquisisse un minimo di umanità e mostrasse le sue emozioni.

Brevi momenti in cui l'amore che provava per lui raggiungeva picchi elevatissimi.

Gli accarezzò la guancia arrossata.

-Sì, Peter.- la sua voce appena più roca del normale.

Il ragazzo lo guardò interrogativo.

-Mi sei mancato così tanto che ho creduto sarei morto-

Peter gli si avvicinò di nuovo, portando le loro fronti a combaciare.

Non disse niente, e Hook non si aspettava nulla di diverso.

Le parole avevano sempre rovinato tutto tra loro e, ad essere sinceri, nessuno dei due sapeva come utilizzarle al meglio senza ferirsi a vicenda.

Però Peter sorrise.

Un sorriso sincero, che non rivolgeva mai a nessuno e che Hook sapeva avesse rivolto solo ad una persona in tutta la sua vita.

A lui.

-Sei così bello che fai male, razza di bastardo.-

E poi glielo baciò.

Gli baciò via il sorriso, che stava per diventare una piccola risata.

Lentamente, il biondo rispose a quel contatto.

Fu diverso.

Meno rabbia, meno foga, solo amore, dolcezza, tempo.

Le mani di Hook ad accarezzare dietro il collo di Peter.

Quelle di Peter ancorate ai fianchi del pirata.

Sospiri, gemiti leggeri, tacite promesse.

Resta.”

Non posso”

Ti prego”

Ti amo”

Non abbandonarmi”

Non rinunciare a me”

Mai”

Si allontanarono appena, giusto per scambiarsi uno sguardo.

Peter si voltò, il viso rivolto al tronco dell'albero, il bacino oscenamente esposto verso il pirata.

-No.-

-Cosa?- il tono del ragazzo era sorpreso, ferito. -Per favore.-

Uncino gli posò una mano sulla spalla, facendolo voltare di nuovo verso di lui.

Gli sfiorò la guancia con un dito. -Non così.-

-Non capisco.-

-Voglio guardarti negli occhi per tutto il tempo possibile.-

E in un attimo furono a terra, stesi sul prato, labbra su labbra, nudi.

Non si erano mai spogliati così velocemente.

Hook sorrise a quel pensiero.

Il corpo di Peter sotto il suo.

Ennesimi ricordi ad affollargli la mente.

Lo avevano fatto così tante volte in passato, e ogni singola volta gli era sembrata la prima.

Non si era mai abituato a quello che era Peter.

Nel corso della sua vita era stato con donne con seni da capogiro, e ragazzi dai sederi da mangiare, ma nessuno, nessuno, era come lui.

La pelle diafana, liscia, profumata di quell'odore afrodisiaco, magica.

I capelli ai quali spesso si era aggrappato durante le loro notti, quando erano troppo lunghi e che, talvolta, si era divertito a tagliare.

Le labbra, che aveva morso, baciato, maledetto.

E gli occhi.

Dio, i suoi occhi erano la parte che lo faceva capitolare sempre.

Aveva perdonato, aveva amato, odiato, combattuto, per quei dannati occhi.

Occhi che adesso gli stavano chiedendo di più, e poi ancora, e ancora e ancora.

-Sei bellissimo-

In risposta, un altro gemito.

Hook teneva stretti i suoi fianchi morbidi, mentre si spingeva sempre di più dentro di lui.

Talvolta si fermava per guardarlo, voleva vedere l'effetto che gli faceva.

E la felicità nel constatare che niente era cambiato, pur sapendo che in realtà tutto era diverso.

Che loro due erano gli stessi di sempre.

Che si odiavano perché si amavano troppo, che si prendevano a pugni, si ferivano, quando i baci non potevano bastare a colmare tutto il vuoto che lasciavano.

E poi si ritrovavano.

Ogni singola volta.

Alla faccia dei malefici, degli incantesimi, dell'immortalità e della morte, loro erano ancora lì.

I loro cuori battevano all'unisono, l'uno contro l'altro.

Le mani di Peter si spostavano sul bacino del pirata, lo voleva più vicino di quanto fosse possibile.

Ingordo.

Lo erano entrambi.

Non si bastavano mai.

E in quell'istante c'erano solo loro.

I loro corpi sudati, uniti, intrecciati.

I loro respiri e sospiri che aumentavano, i battiti cardiaci che acceleravano.

Mani che tiravano capelli, unghie che graffiavano la schiena.

L'orgasmo arrivò per tutti e due quasi contemporaneamente.

Imprecazioni, maledizioni e poi silenzio.

Respiri che si placarono insieme.

Hook posò un bacio sul petto di Peter, in corrispondenza del cuore.

La mano di Peter tra i suoi capelli.

-Killian.- gli occhi chiusi, la voce un leggero sussurro.

Il pirata si posizionò di fianco a lui, in modo da ristabilire il contatto visivo.

-Mi sei mancato anche tu-

Killian sorrise. -Lo sapevo.- lo baciò sulla fronte, prima di alzarsi e ricominciare a vestirsi.

Non poté fare a meno di notare il velo di tristezza che attraversò lo sguardo dell'altro e il suo cuore, appena guarito, ricominciò a spezzarsi.

Una lacrima di Peter, velocemente asciugata via, corrispondeva ad una nuova, piccola crepa nel suo cuore.

Eppure entrambi sapevano che non sarebbe durata più di un istante.

Perché doveva fare sempre così male?

Separarsi da Peter era un'agonia, e non sarebbe mai stato diversamente.

Non poteva piangere, Hook, non quando il ragazzo di fronte a sé si stava trattenendo così bene.

Una gara di orgoglio era, la loro.

Doveva andare.

Doveva tornare dalla Swan e dalla sua allegra brigata e fingere che nulla fosse successo.

Che lui stesse bene.

Che non aveva trovato Peter.

Prima di sparire nella giungla, però, chiese: -Perché stai facendo tutto questo? Perché sacrificare un innocente, scegliere la strada del male, per... per....-

-L'immortalità? Per restare così come sono?- Peter era di nuovo vestito, e aveva acquisito di nuovo la sua sicurezza.

Killian annuì.

L'altro sorrise.

-Tu mi amerai ancora quando non sarò più giovane e bellissimo?-

Hook se ne andò.

-Sai che lo farei. Sempre.- sussurrò poi, una volta che fu abbastanza lontano dalla radura, ma sicuro che Peter fosse sempre un passo dietro di lui.


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Nota Autrice:

Non c'è molto da dire, è una one shot scritta e pubblicata così, di getto, perché stranamente mi è piaciuto il risultato.

L'ispirazione mi è arrivata come una manna dal cielo grazie a questo video: https://www.youtube.com/watch?v=epugQ3TA9HA 

Spero che questa piccola OS sia piaciuta anche a voi, fatemi sapere tutto in un commento!

All the love xx

-ChiaraB

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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