05/09/2015
2 recensioniIl Principe e il topo
I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri di distanza, nel viottolo illuminato dalla luna. Per un istante rimasero immobili, le bacchette puntate l'uno contro il petto dell'altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono rapidi nella stessa direzione.
«Novità?» chiese il più alto dei due.
«Le migliori possibili» rispose Severus Piton (*), con il volto rilassato ma le membra tremanti d’ansia.
L'uomo dal naso adunco precedette l'altro nell'entrare nella sfarzosa villa. Pesanti tende e quadri ricoperti da antichi strati di polvere li attendevano all'interno; i due uomini si mossero nell'ombra scrutando con sospetto ciò che li circondava.
"Sei assolutamente sicuro, Codaliscia?" La voce eccitata del Padrone li raggiunse, e poco dopo anche quella del traditore.
" Sì... sì, mio Signore" il ragazzo non aveva la voce ferma e sfrontata tipica degli altri Malandrini, a Piton ricordò il grugnire di un maiale.
I due Mangiamorte raggiunsero gli altri nell'ampia stanza dove erano attesi: l’Oscuro stava interrogando il topo da ore e Severus non poteva perdere un attimo di più di quell'incontro.
"Finalmente, prego sedetevi" ordinò loro Lord Voldemort.
Il Principe osservò il corpo tozzo e tremante di Peter Minus. Il Grifondoro aveva capelli castano chiaro che cominciavano a cadere, i suoi minuscoli occhi saettavano dal Padrone al pavimento velocemente.
"I Potter sono nascosti a Godric's Hollow! Lo so! Sono io il loro Custode Segreto, non Black!" Esclamò la condanna a morte in tono soddisfatto, mentre si contorceva le mani in maniera frenetica.
Il Principe Mezzosangue lo guardò schifato.
Quel topo aveva appena messo a morte la sua Lily, e lo aveva fatto ridendo. Nella mente di Severus i momenti felici della sua infanzia, quelli passati con la sua migliore amica, cominciarono a sfrecciare velocemente, facendogli nascere un peso al centro esatto del petto.
La rabbia crebbe silenziosa nell'animo dell’uomo: i battiti del cuore aumentarono, la gola gli si serrò per l’astio e in secreto strinse forte i pugni fino a farsi male; ricordò quegli occhi verdi che tanto amava e si rilassò, ma un'idea prese vita nei suoi pensieri oscuri.
"Severus, che ne pensi: possiamo fidarci?" Sibilò Lord Voldemort a pochi centimetri del suo sottomesso.
"Presumo di sì, Padrone" rispose con voce atona, senza lasciar trapelare i suoi veri sentimenti.
"Benissimo, allora direi che presto organizzeremo una missione, per oggi possiamo andare…" per la prima volta guardando gli occhi del suo mentore eccitati dalla violenza, il Principe ebbe un conato di vomito. Seguendo tutti gli altri, si alzò lentamente, e nel frusciare dei mantelli neri si allontanò dalla stanza e dalla villa. Avrebbe fatto come il topo. Avrebbe tradito anche lui, ma lui lo avrebbe fatto per amore.
(*) incipit di “Harry Potter e i Doni della Morte”
Note Autrice:
Salve ^^
La storia partecipa al contest “Le infinite possibilità di una scelta – Contest a pacchetti aperti” indetto da M4RT1 sul forum di efp.
Il pacchetto da me scelto è stato il 2 : “Una storia che comincia con lo stesso incipit di "Harry Potter e i Doni della Morte" [Bonus: Flashfic]”
Dunque nel dialogo iniziale spero si capisca che quel “Le migliori possibili” sia riferito al fatto che Minus ha parlato e i coniugi Potter sono stati scoperti.
La parola principe è stata scritta appositamente con la lettera maiuscola, per farla risaltare rispetto a topo… entrambi traditori, ma per ragioni completamente diverse. Come una lettrice mi ha fatto notare, è anche una what if... Ai fine della storia che avevo in mente sono stata obbligata: Piton sa che Sirius non è il custode segreto
Fatemi sapere che ne pensate ^^
A presto.