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Autore: Justice Gundam    05/09/2015    3 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: Best Wishes Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 96 - Ritrovo a Grecalipoli
 
Era stata una battaglia ardua, e sicuramente molto combattuta... ma alla fine, la vittoria era spettata ad Ash e ai suoi compagni, che erano riusciti a fermare il Team Rocket e ad impedire al Trio delle Forze della Natura di provocare il caos ad Unima. Il territorio circostante il Tempio dell'Abbondanza era stato danneggiato dalla combinazione di terremoto, temporale e bufera di vento che si era scatenata, e anche il tempio aveva subito dei danni non indifferenti... ma per fortuna, non era nulla che non si potesse riparare, e i monaci si erano già messi all'opera per fare sì che tutto tornasse alla normalità. Ash e i suoi compagni erano in quel momento riuniti nel cortile del grande tempio, assieme a Meloetta, Ridley e ai loro Pokemon da poco evoluti. Tutti loro erano fieri della loro vittoria, e guardavano con entusiasmo a quello che li avrebbe attesi da quel momento in poi...
 
"Non so davvero come vi posso ringraziare, amici." commentò Ridley, che stava andando da un allenatore all'altro per scambiare con loro una stretta di mano. "Siete stati meravigliosi... tutti quanti, dal primo all'ultimo. Se non fosse stato per voi, non oso pensare a come sarebbe potuta finire."
 
"Già... anch'io non mi sdebiterò mai abbastanza con voi!" affermò Meloetta, fluttuando allegramente attorno ad Ash e Pikachu, per poi andare a congratularsi personalmente con tutti gli allenatori che lo accompagnavano. "Avevo compreso, certo, che eravate degli allenatori fuori dal comune, ma questa occasione mi ha davvero fatto vedere il motivo per cui posso dire con tutta tranquillità che il futuro di Unima sarà in buone mani."
 
"Ti riferisci... a quanto dovremo affrontare il Team Plasma una volta per tutte, vero?" chiese Touko, tornando con la mente ai suoi brevi, ma sicuramente indimenticabili, incontri con N. "So che anche loro cercano un Pokemon Leggendario... uno dei due Draghi che rappresentano la Verità e gli Ideali."
 
"E a questo proposito... è da un po' che non si sente più parlare del Team Plasma. Confesso che sono un po' preoccupato." affermò Spighetto. "Non vorrei che stessero già tramando qualcos'altro di losco per raggiungere il loro obiettivo."
 
Meloetta si sfregò il mento con una mano, come se stesse pensando intensamente prima di dare la risposta. "Hmm... beh, sì, mi riferisco anche a quello, amici miei." rispose la graziosa Pokemon Melodia. "Tuttavia, quella battaglia... non sarà altro che un primo passo su una strada assai più lunga. Ash... tu sei già al corrente del potere dell'Aura da diverso tempo, tanto più che sei uno dei pochi Guardiani dell'Aura ancora esistenti a questo mondo."
 
Ash annuì lentamente, sperando tra sè che Meloetta gli avrebbe potuto dare qualche chiarimento. "In realtà... sì, ho sentito parlare più volte del potere dell'Aura, e in effetti, io stesso ho usato l'Aura in alcune occasioni. Però... mi piacerebbe sapere di più di questa cosa. In particolare, di questa... Ombra di cui sento sempre parlare. Che cos'è? E perchè tutti ne parlano come se ne fossero terrorizzati? Dev'essere qualcosa di veramente orribile..."
 
"Pikachu..." esclamò il suo simpatico starter, anche lui interessato a saperne di più... e a quanto pareva, anche il resto del gruppo di Ash la pensava allo stesso modo.
 
"A dire la verità, anche a noi interessa sapere qualcosa di più di questa... Ombra." affermò Gary. "Così magari potremmo anche sapere dove andare a cercare qualcosa in più, e saremo più preparati per affrontarla quando verrà il momento. Dopotutto, io sono un ricercatore, e anche se non sono esperto come mio nonno, ho comunque un po' di successi di cui vantarmi!"
 
"Certo, come no. Tu sei il tipo di persona che non perde l'occasione di vantarsi, se ho capito bene!" affermò Iris con un sorrisetto arguto. 
 
"Frax, fraxure!" esclamò Fraxure, annuendo con energia. 
 
Gary non se la prese per niente... e anzi, ci rise su. "Che vi posso dire, amici miei? Non è presunzione se si dice la verità!" affermò, strizzando un occhio in direzione di Ash, Pikachu e Misty. La rossa si sfregò la nuca con fare vagamente esasperato.
 
Lucinda, da parte sua, ridacchiò gentilmente dal modo di fare del suo ragazzo, e poi si schiarì la voce e parlò a Meloetta. "Ad ogni modo, Meloetta... visto che anche noi vorremmo sapere di più dell'Ombra, potresti parlarcene un po'? Esattamente, di cosa si tratta? E' la versione oscura dell'Aura, se non ho capito male."
 
Meloetta rispose prontamente. "Per dirlo in un modo che tutti possono capire, sì... con Aura si intende l'energia vitale comune a tutti gli esseri viventi. Tutti la possiedono, ma solo i Guardiani dell'Aura e certi Pokemon particolari possono attingere a questa energia ed usarla per i loro scopi. L'Ombra... quello di cui io stessa ho più volte parlato... è il suo esatto contrario. E' un'energia distruttiva, malvagia ed abominevole, il cui scopo è la totale distruzione di tutto ciò che vive su questo mondo. I Guardiani dell'Aura da tempo immemore la tengono sotto controllo... ma di recente, l'Ombra sembra aver guadagnato forza, e sta premendo per uscire dal confinamento a cui era stata ridotta secoli... millenni fa."
 
"Pikachu?" squittì Pikachu.
 
"Che cosa? Ma... ma è terribile! Questo significa... che tra non molto questa energia maligna si libererà e comincerà ad imperversare sul nostro mondo?" chiese Lucinda scioccata. Il suo Piplup, mandando alle ortiche il suo orgoglio, rabbrividì e si avvinghiò con le sue corte ali alla gamba della sua allenatrice... e anche il Panpour di Misty ebbe un moto di paura.
 
Rendendosi conto di aver provocato un allarme forse eccessivo, Meloetta si affrettò a chiarire che la situazione non era così disperata come lei poteva averla fatta sembrare. "Beh... no, non è una cosa che accadrà da un momento all'altro, non fatevi prendere dal panico." affermò Meloetta. "Se... se l'Ombra potesse liberarsi così facilmente, non saremmo qui a fare conversazione, ma staremmo già cercando un modo di debellarne la minaccia."
 
Spighetto tirò un piccolo sospiro. "Va bene... ma allora, se mi è consentito chiederlo... Perchè è così preoccupata riguardo il fatto che l'Ombra possa in futuro liberarsi, mademoiselle Meloetta?" chiese il giovane intenditore dai capelli verdi.
 
"Come ho detto, l'Ombra non può liberarsi da sola." affermò Meloetta. "Per quanto possa sembrare assurdo, esistono delle persone che si sono lasciate sedurre dal potere dell'Ombra, e la servono nella folle aspettativa di poter dominare il mondo una volta che essa avrà imperversato. Queste persone stanno cercando di liberarla... e anche se al momento sono ben lontane dal raggiungere questo scopo, stanno cercando un modo per indebolire i vincoli che tengono a bada l'Ombra e la sua energia distruttiva."
 
"Persone che servono una mostruosità simile di loro volontà?" esclamò Misty, agghiacciata dall'idea che potesse esistere qualcuno così folle ed insensato. "Ma... ma sono pazzi, o che altro? Io... non credo proprio che l'Ombra li ricompenserà una volta che si sarà liberata!"
 
"Purtroppo, la brama di potere spinge certe persone a fare cose che individui più assennati e razionali non considererebbero nemmeno, mademoiselle Misty." affermò Spighetto, scurendosi in volto. "Evidentemente, queste persone, nella loro presunzione, sono convinte che l'Ombra renderà loro il favore."
 
"E' così, purtroppo. L'Ombra fa leva sulla malvagità e sull'avidità che certe persone hanno nei loro cuori. Queste persone diventano così il bersaglio perfetto per essa." spiegò Meloetta. "E quando l'Ombra diventa troppo potente... è allora che i Guardiani dell'Aura avranno il compito di fermarla. E' per questo che da diverso tempo teniamo gli occhi su di te, Ash Ketchum... può darsi che tu fermi il Team Plasma oppure no, ma fatto sta che non sei destinato a farlo. Come uno dei pochi in grado in controllare l'Aura, hai di fronte un destino più grande, e un compito più gravoso."
 
Ash restò in silenzio per qualche istante, sotto lo sguardo pensieroso e preoccupato dei suoi compagni e di Pikachu. Poi, dopo essersi sfregato la fronte per un attimo, come per raccogliere i pensieri, il giovane aspirante Pokemon Master disse la sua. "Devo... devo essere sincero... anche con tutte le leggende in cui mi sono trovato coinvolto, non avrei mai immaginato che un giorno mi sarebbe stata affidata una missione così importante. Voglio dire, la posta in gioco potrebbe essere la sopravvivenza dell'intera umanità e di tutti i Pokemon... anzi, ancora di più! Detto sinceramente... non so se mi sento pronto, almeno non adesso..."
 
"Pika pi... pika chu pika pikachu!" Pikachu si voltò verso il suo allenatore, in modo da fargli coraggio... e il resto dei compagni seguì il suo esempio, a partire da Misty e da Krookodile!
 
"Lo sai che non sarai mai da solo, Ash! Intanto ci siamo io e Pikachu... e poi, tutte queste persone e anche altri che adesso non sono qui con noi! Sono sicura che tutti loro faranno i salti mortali per aiutarti!" esclamò la rossa.
Gary, con un fare serio che era un po' raro davedersi sul suo volto, rafforzò ciò che aveva detto la fidanzata di Ash. "E' vero. Ognuno di noi sarà pronto a fare tutto ciò che è in suo potere per aiutarti, e lo sai bene!"
 
"IO... non sarò che un'allenatrice esordiente, ma questo non mi impedirà di fare la mia parte!" continuò Touko. "Tanto più... che anch'io, in fondo, ho un destino che devo portare a termine, no?"
 
"LURK!" esclamò il suo Golurk, tenendo un braccio davanti a sè come se stesse facendo un saluto. La sua Lilligant eseguì una lenta ed elegante piroetta, e alcuni petali rosa si staccarono dal suo vestito di foglie e volteggiarono per qualche secondo attorno alla graziosa Pokemon.
 
Dopo un attimo di comprensibile esitazione, Ash prese in braccio Pikachu e lo abbracciò con calore, prima di cingere le spalle di Misty con un braccio e scambiarsi con lei un bacio. "E' vero. Sicuramente sarà una faccenda più intricata di quelle che abbiamo affrontato finora... ma sono convinto che ce la potremo fare, tutti assieme." affermò. "Sono... solo un po' preoccupato. E'... una cosa che non mi aspettavo, davvero."
 
"Beh, adesso come adesso non è il caso di essere troppo apprensivo, Ash. Dopotutto, come ho detto, la situazione è ancora sotto controllo." affermò Meloetta. "Quando sarà il momento... sarai tu stesso a comprenderlo. La tua Aura ti guiderà là dove ci sarà bisogno. Ma per adesso... sentiti pure libero, mio giovane amico. Continua pure il tuo viaggio. Ci vedremo quando sarà il momento, e sono sicura che per allora, tu sarai diventato un allenatore ancora più abile!"
 
"Grazie, Meloetta! Non ti deluderò, stai tranquilla!" rispose Ash, facendo il segno dell'okay alla graziosa Pokemon Leggendaria.
 
"Pika pikachu!" continuò Pikachu con un segno di vittoria.
 
"E non dimenticarti di noi!" esclamò Iris, facendosi avanti assieme al suo Fraxure. "Ci sarò anch'io quando verrà il momento! E per allora io e i miei Pokemon Drago saremo diventati una squadra imbattibile!"
 
Meloetta sorrise soddisfatta. "Bene, sono contenta di sentirvelo dire." affermò. "Allora... posso congedarmi da voi con la fiducia che andrà tutto bene! A presto, amici miei... e che la benedizione del sommo Arceus sia con tutti voi!"
 
"A presto, Meloetta! Mi raccomando, dobbiamo rivederci presto!" esclamò Ash, salutando la graziosa Pokemon musicale con una mano mentre quest'ultima si allontana e saliva verso il cielo.
 
"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, imitando il gesto del suo allenatore. Tutti restarono ad osservare e a salutare mentre la piccola Pokemon Leggendaria continuava ad allontanarsi, ricambiando i loro saluti finchè di lei non rimase nient'altro che un puntino nero e verde che quasi si mimetizzava con l'azzurro sopra di loro.
 
"Grazie, amici... a presto!"
 
Il silenzio calò sul grande cortile del Tempio dell'Abbondanza, immergendolo di nuovo in quell'atmosfera pacifica e quasi mistica che Ash e i suoi compagni avevano visto al loro arrivo. Ancora una volta, tutto si era risolto per il meglio, e i piani del team criminale di turno erano stati sventati.
 
"Bene... e almeno per quanto riguarda Meloetta e il Trio Kami, è finito tutto nel migliore dei modi." affermò Ridley. "Non credo che vi potrò mai ringraziare abbastanza... nè potrò ringraziare abbastanza la Lega di Unima, che è intervenuta al momento giusto."
 
Guardò verso Nardo e Camilla, che in quel momento, dopo aver dato qualche indicazione ai Superquattro della Lega di Unima, stavano arrivando con passo calmo, guardando con orgoglio il gruppo di allenatori. "Signor Nardo... signorina Camilla... il vostro intervento è stato provvidenziale. Grazie infinite... se non fosse stato per voi... tanto più, signorina Camilla, che questo non è neanche il suo continente nè la sua lega."
 
"Figuratevi, è stato nostro dovere." rispose la bionda Campionessa, sorridendo gentilmente mentre si aggiustava elegantemente una ciocca di capelli che le scendeva sulla fronte. "E poi, non potevo restare indifferente soltanto perchè non è il mio paese. L'indifferenza verso ciò che non ci riguarda... è secondo me uno dei più grandi problemi dei giorni nostri."
 
"Mi fa piacere vedere che questo non è il caso di questi ragazzi." affermò Nardo, accarezzando gentilmente Iris sulla testa, e scompigliandole ancora di più i suoi già selvaggi capelli viola! La ragazzina dalla pelle scura emise una breve esclamazione di sorpresa e protesta, cercando di sottrarsi all'enorme mano del gigante gentile! "Hanno affrontato il Team Rocket e il Trio Kami con grande coraggio, e meritano la nostra riconoscenza."
 
"A proposito del Team Rocket... loro dove sono finiti?" si chiese Misty, non avendo più visto Jessie, James, Meowth e il resto dell'organizzazione da pochi istanti dopo che la confusione si era quietata. Erano così impegnati a verificare che tutto fosse a posto e che nessuno di fosse fatto male, che si erano praticamente dimenticati di loro.
 
"Il Team Rocket... beh, immagino che se la siano data a gambe." affermò Camilla storcendo un po' il naso. "Hanno approfittato della confusione successiva alla battaglia per far perdere le loro tracce, anche se siamo riusciti a catturare alcune reclute. Tuttavia, non crediamo che siano in grado di dirci più di tanto sui vertici della loro organizzazione."
 
"Comunque, tutto quello che possiamo venire a sapere è ben accetto." continuò Nardo. "E chissà, magari da lì potremo fare qualche passo in più e fare qualche danno all'organizzazione stessa. Per il momento, comunque, l'importante è che siamo riusciti a sventare i loro piani. Non credo che si ripresenteranno ad Unima tanto presto."
 
Ash fece un cenno con la testa, pensando a dove fossero in quel momento Jessie, James e Meowth. Per quanto non avesse molto apprezzato che quei tre fossero tornati ai loro trucchi di sempre, non poteva fare a meno di essere un po' preoccupato per loro. Sperava almeno che non si fossero messi troppo nei guai con il loro capo...
 
 
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Nello stesso momento, un grande yacht appartenente a Giovanni, partito soltanto pochi minuti prima dal porto di Austropoli e diretto verso Kanto, stava solcando il grande oceano, portando con sè lo sconfitto leader del Team Rocket e alcuni dei suoi uomini di fiducia. Jessie, James e Meowth stavano guardando verso la grande città che si allontanava con espressione un po' sconsolata. Non era stata un'esperienza troppo esaltante, nonostante i loro successi...
 
Arbok e Seviper sembravano un po' più su di corda... il che era probabilmente dovuto al fatto che in quel momento erano impegnati a coccolarsi guardando il mare, tenuti d'occhio da Weezing, che sembrava più che contento per i suoi "colleghi"... e da Magcargo, che invece cercava di tenersi un po' lontano per evitare gli spruzzi delle onde!
 
"Beh... insomma, ragazzi, non si può neanche dire che sia stato un granchè, questo giro ad Unima..." affermò Meowth, sfregandosi la fronte con una mano artigliata. "E' andato tutto bene finchè non sono arrivati quei Campioni ficcanaso... e da quel momento in poi, è andato tutto di traverso!"
 
"E pensare che questa volta il piano era ottimo." affermò Jessie, sospirando. "Siamo anche stati attenti a non commettere gli errori che facciamo di solito, e abbiamo rinchiuso i mocciosi in quella gabbia solo dopo averli legati per bene in modo che non potessero scappare. Ma alla fine, è andato tutto storto ugualmente."
 
"Beh, non puoi neanche dire che non ci abbiano avvertito, Jessie." disse James. "Ci avevano detto che non eravamo in grado di controllare quei tre colossi, ma noi abbiamo ascoltato? No, e quindi eccoci qui in questa situazione."
 
Jessie lo zittì con espressione irritata. "Ssssh! Parla a voce un po' più bassa, fesso! Vuoi farti sentire dal capo, che è già di pessimo umore così com'è?" sibilò, non volendo mettersi nei guai più di quanto già pensava di essere. 
Sfortunatamente per lei, le sue precauzioni si rivelarono inutili.
 
"Non c'è bisogno che tu glielo dica, Jessie.. Parlate abbastanza forte che vi si sente anche sotto coperta." disse la voce dura di Giovanni, facendo trasalire il trio di imbranati criminali, e anche i loro Pokemon che erano sul ponte. Effettivamente, Giovanni era salito sul ponte principale della nave, vestito del suo ormai usuale completo da affarista... e accompagnato dal suo Persian, che dava l'impressione di essersi più o meno ripreso dallo scontro con Pikachu. Sfortunatamente, non si poteva dire lo stesso dell'umore di Giovanni e del suo Pokemon preferito, che appariva ancora nero come la pelliccia di un Umbreon.
 
Sentendo di essersi messi con le spalle al muro, Jessie, James e Meowth tossicchiarono imbarazzati e cercarono di pensare a qualcosa per tirarsi fuori da quella delicata situazione. "Ah... ehm... io... non volevo dire niente di particolare, capo... si figuri non era certo mia intenzione criticare le sue decisioni, o insinuare che lei abbia sbagliato qualcosa... heheheee... lo... lo sappiamo tutti che lei è il miglior capo che il Team Rocket possa avere!"
 
"Già... anch'io lo penso, e anche Jessie!" esclamò Meowth, sperando di essere convincente.
 
"Le... le promettiamo che se lei ci darà un'altra possibilità... non la deluderemo! Questa volta faremo in modo che nessun moccioso intrigante ci metta i bastoni in mezzo alle ruote! Heheheee..." Jessie continuò, ridacchiando nervosamente verso la fine...
 
"Ugh... ottimo lavoro, James, ti stai proprio scavando una bella fossa con le tue stesse mani..." pensò il ragazzo dai capelli azzurrini, con una gocciolona di sudore che gli scendeva dalla fronte.
 
"Sono così nervosa che non so neanche quello che dico..." pensò a sua volta Jessie. "Questa volta è un miracolo se ce la caviamo..."
 
Ma, con loro grande sorpresa, Giovanni non sembrò arrabbiato con loro. Il capo del Team Rocket restò a fissarli severamente per un po', facendoli sentire sempre più in soggezione... poi, cominciò a parlare. "Hmph. So che può sembrare strano detto da me... ma in questo caso, non è stata colpa vostra." affermò, attirandosi dietro gli sguardi increduli dei tre compagni di mille sventure. Per un attimo, furono così stupefatti che non riuscirono neanche a dire una parola...
 
"P-prego, capo? A... Abbiamo sentito bene? Lei... non pensa che sia stata colpa nostra?" affermò Jessie.
 
Giovanni voltò le spalle ai tre e guardò pensieroso verso i grattacieli di Austropoli, appena visibili oltre l'orizzonte. "Avete sentito bene. Non amo ripetermi." affermò il capo del Team Rocket. Persian si stiracchiò pigramente e cominciò a gironzolare in maniera possessiva attorno al suo allenatore, in modo da avvertire Meowth di non farsi illusioni. "Questa volta, per quanto mi secchi ammetterlo, ho fatto il passo più lungo della gamba, e ho giocato con poteri che non sono stato in grado di controllare. E un potere che non sono in grado di controllare non mi serve a niente."
 
"Ah..." fu l'unico commento di James, che per alcuni istanti non riuscì a proferire parola per lo stupore. Fu Meowth il primo a riprendersi dalla sorpresa, e si schiarì la voce per sembrare un po' meno insicuro.
 
"E quindi, adesso... cosa pensa di fare, capo?" chiese il felino parlante.
 
Giovanni stesso non sembrava essere sicuro al cento per cento della risposta... ma alla fine, si decise per una soluzione di prudenza. "Per adesso? Torneremo a Kanto, dove riprenderò i miei affari. Penserò a riconsolidare il mio impero finanziario, e a fare sì che la situazione non ci sfugga di mano." affermò. "Dopo questa lezione di umiltà, non ho più intenzione di tentare un azzardo senza aver calcolato meglio i rischi e le possibilità. Voi, da parte vostra, avete fatto un ottimo lavoro. State dimostrando sempre più che avete finalmente deciso di darvi da fare."
 
"Capisco..." affermò Jessie, segretamente contenta che fosse andata in quel modo. "Va... va bene, capo! Noi resteremo... ehm... in attesa di nuovi ordini!"
 
Giovanni annuì lentamente. "Bene. In tal caso, quando saremo tornati a Kanto, vi affiderò qualche lavoretto, giusto per farvi riposare un po'... e poi, dopo che avrò messo un po' di ordine nei miei affari, vedrò se sarà il caso di affidarvi qualche altra missione."
 
"Certamente, capo!" esclamò Meowth, scattando sull'attenti assieme ai suoi compagni. Dalle loro espressioni, si leggeva chiaramente l'orgoglio e il sollievo che provavano nell'essere riusciti ad impressionare favorevolmente il loro capo. "Noi... siamo pronti in qualsiasi momento! Ogni suo desiderio sarà per noi un comando!"
 
"Bene. Vedete di non deludermi." affermò seriamente Giovanni. Arbok, Seviper, Weezing e Magcargo si spostarono rispettosamente per fargli spazio quando il leader del Team Rocket si incamminò verso poppa. Per adesso, il Team Rocket aveva subito una battuta d'arresto... ma avrebbe imparato dai suoi errori, e in fondo il danno non era stato esteso. Tutto stava nello sfruttare meglio le occasioni che si presentavano loro davanti in futuro, e nel pianificare meglio. Soprattutto, non lasciarsi prendere dall'avidità e valutare meglio le loro capacità...
      
 
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Da parte sua, Domino non aveva molto da fare. Sapeva di non avere molto da rimproverarsi riguardo il fallimento dell'Operazione Tempesta. Per quanto lla riguardava, lei aveva fatto il suo dovere per evitare un esito disastroso per il Team Rocket. Quello che più le dava fastidio, in effetti, era non aver potuto fare nulla per fermare il suo capo mentre era sotto il controllo del Trio Kami, e trovarsi in debito con quei ficcanaso per il loro aiuto. Per quanto le dispiacesse ammetterlo, era stato l'intervento di Ash, Meloetta e dei loro compagni a fare sì che la situazione non degenerasse in un disastro totale.
 
La bionda infiltrata del Team Rocket prese un sorso dal succo di frutta che teneva in mano, e vide di sfuggita il Dr. Zager che si incamminava lungo il corridoio appena fuori dalla sua stanza, annotandosi qualcosa su un'agendina digitale che teneva nella mano destra. Mettendo da parte la sua bevanda per un attimo, Domino si sfregò gli occhi, sentendosi improvvisamente stanca. "Beh, dottor Zager... temo che per questa volta, abbiamo fatto il viaggio ad ufo."
 
"Non del tutto, Domino." rispose il vecchio scienziato. "In fondo, un fallimento è pur sempre un'esperienza. Nella storia dell'umanità non ci sarebbero stati tutti questi progressi senza che qualcuno avesse provato e fallito innumerevoli volte. L'importante sta nell'imparare dagli errori commessi e non ripeterli in futuro. E comunque, anche senza considerare questo particolare, abbiamo ottenuto un bel po' di dati su diversi Pokemon Leggendari di Unima. Non credo che il signor Giovanni tenterà di impossessarsi di altri Pokemon Leggendari per un po', ma sai come si dice. Non c'è conoscenza che non sia potere."
 
"Anche questo è vero." affermò Domino, ammettendo tra sè che provava un notevole rispetto per Zager. In certi frangenti, si era dimostrato persino più competente di Giovanni, che in quell'occasione si era lasciato trasportare dalla sete di potere. "Va bene, dottor Zager, la lascio ai suoi studi. Io... confesso che sono piuttosto esausta per questo viaggio e queste vicende. Credo che mi prenderò un po' di riposo, prima che torniamo a Kanto."
 
"Mi sembra una buona idea. Sono diversi giorni che non ti riposi a sufficienza." rispose il vecchio scienziato. "Cerca di dormire bene. Quando torneremo a Kanto, ho paura che il nostro periodo di riposo non durerà tanto a lungo."
 
"Beh, non mi lamento. Se resto senza fare nulla troppo a lungo, finisco per diventare di cattivo umore." concluse la biondina. "A dopo, dottor Zager." 
 
Zager fece un cenno con la testa allorchè la bionda agente del Team Rocket premette un tasto sul comando della sua porta, che si richiuse con un lieve suono metallico... e lo scienziato di fiducia di Giovanni riprese a riordinare i suoi dati, la sua mente brillante già al lavoro per trovare un modo di sfruttare quelle nuove scoperte a favore del Team Rocket...
 
 
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Il giorno dopo...
 
Era stato un arrivederci senza troppi fronzoli nè retorica. Ash e i suoi compagni si erano congedati da Nardo, Camilla e dai Superquattro con la promessa che presto si sarebbero rivisti al torneo di Pokemon di Unima, e il gruppo di Ash aveva presto ripreso la sua strada lungo una lunga strada assolata che costeggiava il mare di Unima. La loro prossima destinazione? Grecalipoli, la città dove Ash e Touko avrebbero affrontato la sfida per la loro ultima Medaglia di Unima, una città del tutto particolare che sorgeva sulle sponde dell'oceano, e che era conosciuta per il suo clima meraviglioso, le sue spiagge dorate e il suo mare blu.
 
Proprio questa era la parte che più interessava a Misty. La ex-Capopalestra di Celestopoli era stata eccitata all'idea di visitare Grecalipoli fin da quando ne aveva sentito parlare per la prima volta... ma ora che la città era a poche ore di cammino, era assolutamente entusiasta!
 
"Evviva! Finalmente Grecalipoli, non vedevo l'ora!" esclamò Misty, tenendo in braccio il suo Panpour e abbracciandolo con vigore, al punto che la scimmietta azzurra dovette gentilmente chiederle di allentare la presa, spingendola via con le sue piccole mani! "Heheheee... scusa, Panpour, ma è più forte di me! Pensa te, una città sul mare dove potrò allenare i miei Pokemon d'Acqua quanto vorrò... magari chiederò alle mie sorelle se potrò far venire qui qualcuno dei Pokemon che ho lasciato con loro alla Palestra! Hehehee... sono sicura che Mantyke, Starmie e Corsola saranno felici di vedere Grecalipoli!"
 
"Piplup pip?" chiese Piplup, che come sempre camminava a fianco di Lucinda.
 
La bambina dai capelli blu ridacchiò imbarazzata. Certo questa era una domanda che non avrebbe fatto molto piacere a Misty... "Credo, Misty... che Piplup si stia riferendo a Psyduck. Non so se tu voglia escluderlo, ma... ecco, ci sarebbe anche lui!"
 
Il buon umore di Misty prese un colpo, e la ragazzina dai capelli arancioni scivolò e fece una piroetta su sè stessa per il disappunto, finendo quasi faccia a terra! "Uuuugh! Me lo dovevi proprio ricordare, Lucinda?" esclamò. "Quasi avevo dimenticato quel tonto di un papero e la sua mania di uscire quando chiamo un altro Pokemon!"
 
"A quanto pare, non te ne libererai tanto facilmente, eh, rossa?" la prese bonariamente in giro Gary. "Quando si dice che il passato ritorna sempre..."
 
"Ho come l'impressione che questa battuta non sia di grande aiuto, monsieur Gary." rispose Spighetto, notando la buffa vena pulsante in stile anime che era apparsa sulla nuca di Misty! "Ehm... comunque, parlando di Pokemon d'Acqua... immagino che non vedrete l'ora di incontrare anche il Capopalestra Ciprian. E'... un po' una particolarità tra i Capipalestra di Unima."
 
"In effetti, anch'io ho sentito parlare di lui. E' un Capopalestra molto forte e una brava persona, però dicono che sia un po'... strambo." affermò Iris. Il suo Fraxure camminava a fianco della ragazzina dalla pelle scura, un po' deluso di non essere più abbastanza piccolo da nascondersi tra i suoi folti capelli. "Per quanto se ne sa, è apparso da un giorno all'altro sulle spiagge di Grecalipoli, e nessuno ha mai saputo da dove viene davvero."
 
Spighetto confermò che in effetti era così. "Esattamente, mademoiselle Iris. In effetti, non sembrava neanche interessato alla carica di Capopalestra, da quanto ne so." continuò il ragazzo dai capelli verdi. "Si è ritrovato nella posizione quasi per caso, quando ha vinto una piccola competizione tenuta dalla popolazione di Grecalipoli per decidere chi sarebbe stato il Capopalestra. Si era iscritto soltanto per spirito di competizione, ma ha finito per battere tutti quanti."
 
"Accidenti, quindi oltre che essere un tipo misterioso, è anche un allenatore molto forte!" affermò Ash, impressionato. "Beh, meglio così. Non sarebbe stato interessante se fosse stato un allenatore di poco conto."
 
Touko strizzò un occhio e annuì in direzione di Ash. "Giusto! Sarà sicuramente uno scontro molto interessante!" affermò. "E poi, Misty... sono sicura che non ti dispiacerà incontrare un tuo collega esperto di Pokemon d'Acqua!"
 
Questa era una cosa che Misty non poteva negare. Con un sorriso radioso sulle labbra, la rossa si voltò verso la giovane esordiente, confermandole che in effetti era così. "Già, questo è un altro motivo per cui sono ansiosa di arrivare a Grecalipoli!" affermò. "Visto che anche Ciprian è un Capopalestra di Pokemon d'Acqua, e per giunta più esperto di me, sarà un'occasione unica per imparare qualcosa da lui!"
 
Per quanto Ash fosse anche lui eccitato per la sfida in Palestra che si prospettava, vedere Misty così entusiasta aveva un doppio effetto su di lui - da una parte, era contento per lei, che aveva un'occasione unica per allenare i suoi Pokemon d'Acqua e continuare a seguire il suo sogno... ma dall'altra, l'idea che si avvicinasse così tanto ad un altro ragazzo - perchè quel Ciprian gli dava l'impressione di non essere tanto più grande di loro - gli faceva provare una sensazione strana e sgradevole... un po' come quando lui, Misty e Tracey avevano incontrato Rudi alle Isole Orange, ma adesso quella sensazione era più pronunciata, come qualcosa che si agitava senza sosta nel suo stomaco...
 
"Pikachu?" chiese Pikachu, cogliendo per primo il cambio di umore del suo allenatore. 
 
Ash tornò alla sua classica espressione allegra e spensierata, cercando di non farsi prendere la mano da quei pensieri che erano sorti all'improvviso, e senza un motivo ben preciso, nella sua mente. "Tutto okay, Pikachu! Non vedo l'ora di affrontare questa nuova sfida!" affermò, mostrandosi più baldanzoso di quanto non fosse in realtà. "Ci fermeremo un po' per la strada per far fare un po' di pratica ai nostri Pokemon, e poi dritti filati a Grecaliopoli!"
 
"Spero che tu sappia quello che stai facendo, Ash..." ironizzò Iris.
 
Spighetto non disse nulla, ma dopo aver dato un'occhiata all'espressione un po' ansiosa di Pikachu e al sorriso vagamente forzato che era apparso sul viso di Ash... ebbe come l'impressione che l'atmosfera fosse cambiata. Attento com'era a sfumature che ad altri sarebbero potute sfuggire, si era accorto che c'era qualcosa di insolito nel comportamento del ragazzo di Biancavilla.
 
"E' un po' strano..." pensò tra sè. "Ho come l'impressione che il sapore sia diventato più... amaro del solito. Sembra quasi che Ash abbia qualcosa... che non vuole dire. Riguarderà Misty? Il fatto che è così eccitata all'idea di conoscere un altro allenatore di Pokemon d'Acqua... lo preoccupa, ho questa impressione."
               
 
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"Certamente, saggio Ghecis... qui è tutto sotto controllo, compreso il nostro progetto. Sono orgoglioso di dirle che potrà esserle consegnato entro breve." disse Acromio alla figura di Ghecis sullo schermo ultrapiatto davanti a lui. "In realtà, sarebbe stato pronto a partire anche ieri, se si fosse verificato il caso peggiore, ma... per fortuna, quei ragazzi hanno risolto la situazione al nostro posto."
 
Il Dr. Acromio, seduto alla sua scrivania sul ponte principale di una grande nave, stava parlando con l'immagine del più importante dei Sette Saggi del Team Plasma, apparso su uno schermo di comunicazione che era apparso dalla sua scrivania. Il più brillante scienziato al servizio del Team Plasma stava facendo rapporto al suo diretto superiore della situazione che si era da poco verificata con il Team Rocket, Meloetta e il Trio dei Kami, e il Saggio Ghecis doveva ammettere che era stato un po' preoccupato per quello che era successo.
 
"E' stata una fortuna, in ogni caso. Sarebbe stato troppo presto per mostrare la nostra mano, e avrebbe potuto attirare attenzioni indesiderate verso di noi." disse Ghecis dalla parte opposta della comunicazione. "Comunque, mi aspetto che lei resti vigile per i pochi giorni che restano prima dell'apertura del torneo di Unima. Sarà allora che noi del Team Plasma faremo la nostra mossa."
 
"Con tutta onestà, saggio Ghecis... non posso dire che i piani del Team Plasma mi interessino particolarmente." ammise con fare calmo ma diretto il Dr. Acromio, aggiustandosi gli occhiali. "Tuttavia, sono lieto che mi offrano la possibilità di lavorare alla mia materia di studio preferita. Grazie a voi, e alla collaborazione involontaria di Ash Ketchum e dei suoi compagni, ho raccolto dei dati molto importanti circa le possibilità di esprimere il vero potenziale dei Pokemon. E di questo non posso che essere grato a lei."
 
"Hmph... faccia un po' come crede, Dr. Acromio. A me interessa che lei ci consegni dei risultati, e anche abbastanza rapidamente." affermò Ghecis, senza troppi giri di parole. "Detto questo, sono convinto che farà un ottimo lavoro come al solito. La attenderò non appena il progetto Genesect sarà stato ultimato, e mi renderò conto di persona dell'efficacia del nuovo modello. Per il momento, la saluto."
 
"A buon rendere, saggio Ghecis." affermò lo scienziato, salutando il padre adottivo di N mentre quest'ultimo interrompeva la conversazione. Lo schermo si spense e tornò all'interno della scrivania, lasciando il Dr. Acromio solo con i suoi pensieri.  
 
"Per quanto sia grato al Saggio Ghecis per il supporto che dato alla mia ricerca... devo dire che non lo trovo molto lungimirante." affermò tra sè, sicuro di essere ora da solo con i suoi pensieri. "Beh, non importa. Per adesso, la cosa importante è che il progetto Genesect è alle battute finali. Ancora qualche piccolo controllo, e potrò dire con certezza che il risultato ottenuto è stato ottimale. Anche se... devo ammettere che speravo di avere la possibilità di testare le teorie che sono riuscito a mettere assieme edendo Ash Ketchum e i suoi compagni all'opera. Pazienza, sarà per la prossima volta. Per adesso, sarà più che sufficiente per me vedere come se la cava Genesect alla prova dei fatti."
 
Con tutta calma, Acromio uscì dalla sala e percorse i corridoi meticolosamente puliti ed ordinati della grande nave, fino a raggiungere il suo laboratorio. Appoggiò una mano sul pannello di riconoscimento delle impronte digitali, e dopo un secondo, la porta si aprì, consentendo al giovane scienziato di entrare.
 
"Ed ora, aspettiamo questo nuovo atto della commedia." affermò, fermandosi davanti ad un cilindro trasparente dove, collegato a diversi cavi e macchinari, si trovava il Pokemon a cui stava lavorando - una figura insettoide alta e minacciosa, i cui grandi occhi sembravano scrutare aggressivamente il mondo che lo circondava...
 
 
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Ash e i suoi compagni non erano dell'idea che vedere Grecalipoli li avrebbe lasciati indifferenti... e questa loro opinione si dimostrò corretta quando finalmente la città apparve davanti ai loro occhi: si trattava di una splendida città sulle acque che faceva subito pensare ad una località tropicale, come la Hawaii o le Maldive. Una parte della città sorgeva sulla terraferma, composta da casette bianche e bungalow, oltre che da qualche edificio un po' più grande - ma mai oltre il primo piano d'altezza, ed intervallato da stradine ricoperte di sabbia o composte da pietre levigate. Il resto della città, invece, sorgeva su delle palafitte che sembravano sorgere direttamente dalle acque, tenute in piedi da delle robuste impalcature di legno e collegate da pontili ampi e ben tenuti! In mezzo alle due parti della città, stava una lunga spiaggia dorata lambita da un mare azzurro e cristallino, e il sole caldo di fine agosto rendeva l'atmosfera ancora più allegra. Certo, a questo contribuivano anche le numerose persone che circolavano per le vie della città, tutte a piedi o al massimo in bicicletta.
 
"Benvenuti a Grecalipoli, signore e signori. Questo sapore estivo fa parte della natura stessa di questa bella città!" affermò Spighetto, facendo strada al gruppo di allenatori. Il Fraxure di Iris si era già allontanato, spinto dalla curiosità di vedere un posto nuovo, e la bambina dalla pelle scura ebbe il suo da fare a richiamarlo prima che si allontanasse troppo! "Mi sembra di capire che siete molto colpiti!"
 
"Beh... certo non ho mai visto una città così particolare in vita mia!" esclamò Touko, guardandosi attorno con entusiasmo e un pizzico di nervosismo mentre entravano in città e cominciavano ad incamminarsi lungo la strada principale. Molte persone erano a loro volta incuriosite dall'arrivo di quegli stranieri, e Touko ebbe occasione di dare loro un'occhiata - certo si capiva subito che era gente che viveva in un luogo di mare dove c'era bel tempo praticamente tutto l'anno. Erano tutti vestiti leggeri, in certi casi andavano in giro semplicemente con il costume da bagno, e molti di loro andavano scalzi. Ma soprattutto, assieme ad un leggero stupore nel veder arrivare degli stranieri, sembravano tutti molto cortesi e pieni di vita. Touko si ritrovò a pensare che non le sarebbe dispiaciuto per niente vivere in un posto come quello...
 
"Questa città è davvero bella! Aaah, mi piacerebbe che anche Celestopoli fosse così!" esclamò Misty con espressione sognante. "Non mi stupisce che un mio collega fan dei Pokemon d'Acqua abbia scelto questa città per vivere! Non sei d'accordo anche tu, Panpour?"
 
"Pooooour!" esclamò la scimmietta, aprendo le braccia e chiudendo gli occhi come se volesse godersi appieno i raggi del sole. Il gruppo passò attraverso un piccolo quartiere, attorniati su entrambi i lati da piccoli negozi che vendevano articoli da spiaggia e giornalini oltre che l'equipaggiamento necessario agli allenatori di Pokemon... e alcuni bambini piccoli si fermarono per ammirarli e per applaudirli.
 
"Avete visto, ragazzi? Quelli sono quei ragazzi che stanno battendo una palestra dopo l'altra!" esclamò una bambina vestita di un costumino rosa.
 
"E' vero! Quello è Ash, quel ragazzo che viene da un altro continente!" disse un bambino in maglietta bianca e pantaloncini da bagno rossi, avvicinandosi per primo. "E quello è il suo Pokemon? Guardate che carino!"
 
"Pika pika?" chiese il piccolo Pikachu drizzando le orecchie incuriosito quando un gruppo di bambini, tutti tra gli otto e i dieci anni, si avvicinò ad Ash per accogliere lui e i suoi compagni... e soprattutto, per vedere che Pokemon avevano con loro! Iris e il suo Fraxure si ritrovaron circondati tutt'a un tratto, così come Lucinda e il suo Piplup! 
 
"Piiip? Piplup!" esclamò il piccolo Pokemon pinguino, cercando come poteva di protestare e mantenere la sua dignità! Lucinda cercò di intervenire per sottrarre il suo starter alle attenzioni un po' troppo invadenti dei bambini di Grecalipoli.
 
"Vedo... che la nostra fama ci ha preceduto..." affermò Misty con una risatina un po' nervosa. "Heheheee... grazie, bambini, grazie! Ma... non c'è bisogno, davvero!"
 
"Devo ammettere che essere riconosciuto quando arrivo da qualche parte mi fa piacere!" affermò Ash. "Di solito mi ricordano soltanto per le volte che ho perso..."
 
"Frax?" chiese Fraxure, un po' confuso a sua volta.
 
Touko cercò gentilmente di divincolarsi dalla ressa di bambini che le si stava accalcando attorno... e venne prontamente raggiunta ed avvinghiata in un abbraccio quasi stritolatore da una graziosa figura che le si avvicinò in corsa, con la stessa furtività e grazia di un branco di Zebstrika che galoppavano per la savana!
 
"TOUKO! Che bello, amica mia, ci incontriamo di nuovooooo!" esclamò la vocetta acuta di Belle, nel momento in cui la biondina raggiunse la sua amica d'infanzia e la abbracciò con abbastanza foga da farla cadere a terra e disperdere la piccola folla di bambini! Colta di sorpresa, Touko restò come bloccata dalla sorpresa... poi, si mise a ridere a sua volta ed abbracciò Belle, felice di rivederla.
 
"Belle! Belle, amica mia, che bello vederti! Anche tu sei venuta qui a Grecalipoli per conquistare l'ottava Medaglia?" chiese retoricamente Touko alla sua amica d'infanzia, mentre Ash e Spighetto si premuravano di aiutarle a rialzarsi.
 
"Già, e non solo lei." rispose una voce maschile, anche quella ben conosciuta da Touko e dai suoi amici. Komor arrivò con tutta calma dalla stessa strada da dove si era precipitata Belle, eseguendo il suo usuale gesto di aggiustarsi gli occhiali sul naso. Touko e gli altri allenatori videro che i due amici erano vestiti in maniera diversa dal solito - avevano entrambi addosso delle magliette bianche a maniche corte, che nel caso di Belle era tenuta annodata sul davanti in modo da scoprirle la pancia, e dei sandali infradito ai piedi. Belle indossava inoltre un costume da bagno bianco a due pezzi e un paio di pantaloncini corti verdi, mentre Komor aveva addosso dei pantaloncini da bagno di colore blu, con delle fasce bianche sulla vita e attorno alle gambe. Entrambi davano l'impressione di stare davvero godendosi il clima estivo di quel luogo!
 
"Komor! Belle! Che bello rivedervi!" esclamò Misty, andando ad accogliere i due amici di Touko. "Allora, come vanno le cose? Immagino che le vostre squadre di Pokemon siano ormai al massimo!"
 
"Avete già affrontato il Capopalestra di questa città?" chiese Ash, scambiandosi una stretta di mano con Komor, che poi andò a salutare allo stesso modo Iris, Spighetto e Gary.
 
Il ragazzo con gli occhiali fece un cenno di assenso con la testa. "Sì... abbiamo sostenuto una battaglia in doppio con lui, e credetemi, non è stato per niente facile." rispose. "In effetti, la prima volta io e Belle abbiamo perso. Un po', Belle, devi ammettere che sei stata distratta."
 
"Awww... ma io come facevo a sapere che quel Ciprian aveva uno Spettro nella sua squadra? Se mi fosse venuto in mente, mi sarei premurata di insegnare qualche buon attacco Spettro o Buio alla mia squadra, non credi anche tu?" si lamentò la biondina, con una comica espressione di disappunto sul viso!
 
Komor sospirò, abituato alle distrazioni della sua non troppo elegante amica d'infanzia. "Però lo avevi visto anche tu fare surf assieme a quel Jellicent, quindi eri anche stata avvertita..." affermò. "Beh, a questo punto non importa. Io e Belle abbiamo allenato un po' la nostra squadra, e abbiamo vinto la partita di ritorno, per così dire."
 
"Già, è stata una battaglia epica! Ho dovuto trattenere il mio Minccino perchè non si mettesse a spazzare tutta l'arena quando abbiamo finito!" esclamò Belle trasognata! "Ooooh, ma immagino che tu ed Ash farete ancora meglio, vero, Touko?"
 
"Beh... diciamo che siamo carichi!" rispose Touko. La ragazzina castana gettò uno sguardo ad Ash e al suo Pikachu, e il topolino elettrico squittì e si disse d'accordo. "A proposito, voi che avete visto questo Ciprian, ci potete dire che tipo è?"
 
"Un tipo un po' strano, questo ve lo possiamo dire senza tanti giri di parole." disse Komor, confermando quello che Iris e Spighetto avevano sentito dire di lui. "Però con i Pokemon ci sa fare, e molto. Non è certo il tipo che può essere battuto dal primo marmocchio che passa per la strada."
 
"Interessante... e la sua Palestra, dove si trova?" chiese Ash, anche lui interessato a sapere di più su quello strano personaggio. 
 
 
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La Palestra di Grecalipoli era stravagante ed insolita come il resto della città. Si trattava di una grande costruzione in legno, costruita su una grande piattaforma galleggiante collegata al resto della città da dei pontili sospesi sulle acque della laguna, ed era decorata con salvagenti, reti ed altri oggetti riconducibili ad una città che dal mare prendeva tutte le risorse di cui aveva bisogno. Intorno alla Palestra bazzicavano numerosi Pokemon d'Acqua, in particolare Frillish ed Alomomola.
 
Inutile dire che Misty era assolutamente entusiasta di quello che stava vedendo. Anche se, doveva ammetterlo, l'entusiasmo era misto ad un po' di rimprovero per sè stessa - le dava l'impressione di essere rimasta piuttosto indietro come allenatrice, e che avrebbe dovuto seriamente rimettersi alla pari. 
 
"Devo dire che Ciprian ha davvero un gusto un po'... particolare nella sua Palestra! Però si addice ad un esperto di Pokemon d'Acqua." commentò Lucinda. Lei e Piplup stavano passeggiando attorno alla Palestra, ammirandone ogni particolare. "Il Capopalestra è dentro, che voi sappiate?"
 
Belle alzò le spalle. "Non ne abbiamo idea. Ciprian è... un tipo un po' originale! Non si sa mai che cosa decide di fare da un momento all'altro!" commentò.
 
Una gocciolona di sudore scese dalla testa di Iris. "Tu sei una delle ultime persone che possono dire che qualcuno è originale..."
 
"Yo! Qualcuno mi ha chiamato? Ho sentito che pronunciavate il mio nome, o era soltanto la voce del mare che mi chiamava?" 
 
Una chiara voce maschile diede il benvenuto ad Ash e ai suoi compagni, e il ragazzino di Biancavilla si voltò verso l'ingresso della Palestra, le cui porte si erano aperte per far passare un individuo che certamente non sarebbe passato inosservato in mezzo a nessuna folla: un ragazzo di vent'anni al massimo, alto e abbronzato, con il fisico atletico di una persona che nuotava lunghe distanze tutti i giorni, gli occhi celesti e i capelli blu cobalto che formavano due ciocche ribelli su un lato della testa. Portava un paio di occhiali da nuoto a tracolla, e indossava un paio di pantaloni da bagno attillati di colore azzurro, con delle strisce azzurre un po' più chiare sulle gambe, e delle "pinne" all'altezza delle caviglie, mentre ai piedi - stranamente pallidi rispetto al resto della sua pelle - indossava un paio di sandali infradito. Recava con sè una rete contenente alcune Pokeball. "Salve a tutti! Siete nuovi di qui, yo? Bene, ragazzi e ragazze, io sono Ciprian, il Capopalestra di questa bella città! Oh, chi si vede, i miei amici Komor e Belle! Avete invitato tutta la ciurma, eh?"
 
"Beh, non possiamo dire che li abbiamo invitati..." rispose Komor. "E' stata un po' una coincidenza..."
 
"Heheheheee... tranquillo, amico, lo so! Stavo solamente prendendovi un po' in giro!" Ciprian rispose prontamente. "Ad ogni modo... mi sembra di capire che qui c'è qualcuno che sarebbe molto interessato a sfidarmi! Dico bene?"
 
Era esattamente quello che Ash stava aspettando. "Certamente! Io e la mia compagna Touko..." rispose Ash, indicando con lo sguardo la ragazzina castana, che fece un cenno di assenso in direzione del suo mentore. "Siamo venuti qui per combattere per la nostra ottava ed ultima Medaglia! E poi, c'è... qualcun altro che vorrebbe parlare con lei per un altro motivo."
 
"Oh, interessante! Non sono molti quelli che vengono qui per chiedermi qualcosa che non sia una battaglia in Palestra!" esclamò incuriosito il giovane nuotatore. "Prego, se posso essere utile!"
 
Ash, nonostante provasse un po' di riluttanza, si voltò verso Misty e le fece cenno che toccava a lei... e la rossa allenatrice di Pokemon d'Acqua si fece avanti assieme al suo Panpour. "Signor Ciprian... io sono un'allenatrice di Pokemon d'Acqua, e... vorrei chiederle, se non fosse un poblema per lei, se potesse aiutarmi un po' con gli allenamenti dei miei Pokemon! Ho una certa esperienza, certo, ma... ho ancora molto da imparare, e penso che lei potrà darmi una mano!"
 
"Anch'io vorrei chiederle se potesse insegnarmi qualcosa, signor Ciprian!" si fece avanti Lucinda, cogliendo di sorpresa Ash e Gary. "Ecco... io sono una coordinatrice di Pokemon, e sto cercando nuove tecniche da usare durante le mie gare. Ho pensato che forse lei mi potrebbe dare una mano!"
 
Ciprian sembrò per un attimo stupefatto che le due ragazze gli facessero una tale domanda, ma non esitò prima di dare la sua risposta. "Oh, per me non ci sono problemi, ragazze! Ma chiamatemi Ciprian, sentirmi chiamare 'signore' è davvero troppo formale per i miei gusti!" affermò il ragazzo. "Bene, allora... per le nostre ragazze, presentatevi domani mattina! E per la battaglia in palestra... Ash, Touko, vi saprò offrire una battaglia come si deve dopodomani! Adesso... scusate tanto, ma ho un improvviso desiderio di farmi una nuotata! Ci si vede, ragazzi!"
 
Con uno scatto improvviso, Ciprian si tolse i sandali ed eseguì uno spettacolare salto mortale all'indietro, tuffandosi in acqua e cominciando subito dopo a nuotare a stile libero, eseguendo una serie di potenti bracciate! Sembrava quasi di vedere un delfino che si tuffava tra le onde e riaffiorava...
 
"Effettivamente, bisogna dire che monsieur Ciprian ha un modo di fare un po' inusuale." affermò Spighetto, tenendo d'occhio gli schizzi d'acqua ormai lontani che indicavano il punto in cui Ciprian stava nuotando. "Inusuale, ma non per questo sgradito. Credo che studiare con lui i Pokemon d'Acqua potrebbe essere un'esperienza interessante per voi, mademoiselle Misty... mademoiselle Lucinda..."
 
"Beh, non l'ho mai messo in dubbio. Anche se effettivamente è un po' stravagante, l'importante è che sappia fare il suo lavoro!" concluse Misty. "Comunque... per adesso, credo che faremmo meglio a passare al Pokemon Center e far riposare un po' i nostri Pokemon."
 
Ash annuì lentamente, continuando a pensare che l'entusiasmo di Misty lo lasciava un po' perplesso... "Giusto, hai ragione... a Ciprian penseremo domani, immagino... e intanto io e Touko ci alleneremo per la battaglia..." disse, accompagnando il gruppo verso il Pokemon Center. Pikachu e Panpour si guardarono con un certo stupore, avendo l'impressione che il ragazzo avesse qualcosa di strano...
 
"Panpour?" chiese la scimmietta azzurra, ricevendo in risposta un'alzata di spalle e un sospiro da parte del suo amico...
 
"Ma... cosa succede ad Ash? Mi sembra... non so come dire... diverso." affermò Belle, sussurrando nell'orecchio a Komor e Touko, avendo anche lei notato lo strano comportamento del giovane aspirante Pokemon Master. "Non so voi, ma mi è sembrato... teso ed accigliato."
 
"Già... e credo di avere un'idea del perchè..." rispose Touko, sperando tra sè che anche Misty si fosse accorta del problema...
 
 
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Quella sera, mentre tutti i cittadini di Grecalipoli cominciavano a ritirarsi nelle loro abitazioni dopo una giornata passata tra il sole, il mare ed il lavoro, una piccola figura femminile vestita con abiti maschili e con un largo cappello arancione sulla testa, accompagnata da un massiccio Beartic, si stava avvicinando alla città sul mare, aggiustandosi il frontino per ripararsi gli occhi dal sole che ancora splendeva con vigore. Un sorriso soddisfatto apparve sul volto di Georgia, che tirò un sospiro di sollievo al pensiero che finalmente lei e i suoi Pokemon potevano riposarsi dopo quel lungo viaggio e quella stancante giornata di allenamento...
 
"Bene... a quanto pare, siamo arrivati a Grecalipoli, Beartic." affermò la giovane Annientadraghi, lo sguardo che sprizzava sicurezza. "Sono proprio curiosa di vedere quanti progressi ho fatto. Il Capopalestra di questo posto sarà un utile allenamento."
 
"Bearrrr..." mormorò Beartic con un ringhio sommesso e non troppo convinto. Stava guardando la sua allenatrice di sottecchi, intuendo che le sue intenzioni non erano tutte lì... e infatti, quando Georgia rispose, si potè capire che era proprio come pensava il massiccio orso polare! 
 
"Hehehee... e dai, Beartic, che c'è di male se mi diverto un po' sulla spiaggia?" scherzò Georgia. "Va bene, va bene, so che non ti piace tanto il caldo... ma ti prometto che non ci resteremo a lungo. Sai bene qual è la nostra prossima fermata, vero?"
 
Ghignando, l'orso bianco annuì alla sua allenatrice, consapevole che una volta fatto quello che dovevano a Grecalipoli, sarebbero finalmente tornati al Villaggio dei Draghi, per chiudere una volta per tutte una questione ancora aperta...            
                     
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: E con questo, finalmente comincia l'ultima parte del viaggio! Tra non molto, Ash e Touko dovranno affrontare Ciprian in una sfida mozzafiato per l'ottava ed ultima Medaglia della Lega di Unima... e Ash dovrà cercare di fare un po' di chiarezza in sè stesso, visto che adesso mi sembra un po' in crisi...
 
Belle e Komor sono di nuovo in scena, e a quanto pare, anche per loro non è stato facile affrontare Ciprian. E Georgia sta per tornare... ma vi garantisco che le sorprese non sono finite, e che ne vedremo delle belle prima che l'azione si sposti altrove!
 
Per adesso vi saluto. Spero di aggiornare presto sia questa storia che Record of Digital Wars. Nel frattempo, vi auguro buon proseguimento! A presto! 
  
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