[Note dell'Autrice]
Per aver un maggior, come dire, sentimento durante la lettura, consiglio di ascoltare questa Theme di Naruto!
Non siete obbligati a farlo, ma dal mio malato punto di vista, sarebbe molto "Wow", nel senso che forse darebbe quella scintillina in più al testo...*Si accorge di dire una marea di cavolate*
Vabbe buona lettura! :'D
Sadness and Sorrow (SasuSaku / Sasuke Leaving Konoha ...











Ero la come un povero deficente, la mia stessa katana conficcata a mia insaputa nel mio stomaco, da quel nemico che avrei voluto ridurre a brandelli, ma in fondo, era inutile arrabbiarsi...La mia vita sarebbe termita tra pochi minuti...
Mentre quel sangue, il mio sangue, sgorgava dai miei organi macchiando la mia divisa da capitano...
Ma nulla poteva fare più male, che la grande morsa che soffocava il mio cuore.
Adesso ero io quello che la lasciava sola a questo mondo, sola in questa guerra, sola a piangere sulla mia tomba, se sarebbe rimasto qualcosa del Seritei...
Mentre macerie crollavano e corpi inermi giacevano strazziati, sparzi come coriandoli, studiavo il cielo che veniva soffocato, dal fumo dagli urli di dolore, un ultimo respiro di un qualsiasi Shinigami distrutto, e dai pianti dei compari...
Lei chissà dov'era? Con la sua katana, il suo sguardo fiero da vera combattente, che non ha paura di niente, se non rimanere sola, lei...
Non era cambiata affatto, da quel giorno che la persi, ad oggi, sembravano passati secoli e millenni, ed io pensavo di non rivedere quel suo bel visetto candido, dalle guancie rosee, dagli occhi grandi e dolci color pece, da quel sorriso puro stampato su quel volto, i suoi capelli lunghissimi corvini.
Lei si era sacrificata per me, e solo a ripensare a lei trafitta dalla spada di Aizen, volevo solo urlare e distruggere, ma poi sentirla pronunciare "Io ti terrò sempre la mano...Shinji..." mi spiazzava, lei mi cambiava, tirava fuori il meglio di me, ma riusciva anche a farmi affogare nei miei peggiori pianti disperati.
Poi poco tempo dopo, mentre io e i miei Vizard eravamo sulla Terra, eccola la al fianco di Ichigo Kurosaki, il mio cuore riniziò a battere, come la prima volta che l'avevo vista al Seritei come recluta.
Quando seppi però che aveva perso la memoria, non ci credetti, evidentemente, il suo spirito si era come incarnato in un corpo terrestre, facendole dimenticare la sua vita precedente.
Nonostante ciò, ricominciai da zero, e lei imparò di nuovo tutto di me, e sembrò che il suo amore nei miei confronti, non si era smacchiato del tutto...
Quando ritornò al Seritei recuperando i suoi poteri, tutto ritornò come prima, almeno finché quegli intrusi, non fecero fuoco e fiamme su tutta la zona...
"Hirako!" quella voce, non poteva essere lei?! Alzai debolmente il capo, mettendomi a sedere di schiena ad una maceria che faceva da parete. La guardai immobile, mentre lei agilmente, si apprestò a venirmi incontro, mentre delle lacrime limpide rigavano il suo volto un pò sfreggiato da graffi e lividi.
"C-Che cosa ti hanno fatto?!" chiese lei prendendomi il viso tra le sue mani delicatamente, mentre io le regalai un mio solito sorriso ammiccato, stavolta molto debole...Mentre lei cercava in me una risposta.
"Io non voglio perderti, per favore Hirako..." non riusciva a terminare le frasi, per via dei suoi singhiozzi e le lacrime che scorrevano incessanti sul suo volto "Non adesso che ti ho trovato" disse "Non adesso che ti sto amando con tutta me stessa!" le sue mani lasciarono il mio viso, stringendole a pugni tra il tessuto della mia divisa inzaccherata di sangue.
Mi ricordava me quando la vidi respirare per l'ultima volta, ero strazziato come lei, e la mia anima era persa nel vuoto...
Le presi il mento con le dita della mano destra, facendo un'espressione compassiva.
"Tu sei forte...Sasami..." dissi debolmente sorridendole "...Anche senza di me"
Il suo sguardo perduto e spento, girava in lungo e in largo, forse per trovare qualcosa con cui aiutarmi, era testarda non voleva accettare la mia perdita.
"Allora..." disse lei guardando la mia katana "Se tu non potrai restare con me..." no, non vorrà mica... "Allora io verrò con te!" esclamò per poi conficcarsi la mia stessa katana nello stomaco, per poi avvicinarsi a me.
Tremava come una foglia dal dolore, mentre del sangue fuoriusciva dalle sue labbra.
"Ma che diavolo fai?!" ero sconvolto dal suo atto, lei non poteva farmi questo "Io non voglio che tu muoia inutilmente per me...!" risposi prendendola per i polsi, lei dolorante cercò di tirare più fiato possibile..."Io non farò mai niente d'inutile per te!" disse urlando mentre continuava a tremare "Io...Io ti amo Hirako, e solo il pensiero di sapere che tu non ci sia più la mattina a svegliarmi, o che insieme il tardo pomeriggio ci sediamo sul tuo comodo divano rosso ad ascoltare dischi, ma solo il pensare che non ci saranno più le tue braccia a circondarmi nei miei momenti di paura, o la tua voce che mi cullerà nel sonno e le tue labbra sottili sulle mie...io..." mi prese le tra le sue candide e pure dita, ora macchiate del suo stesso sangue, intrecciandole tra le mie.
"Io...tu...Hirako...ti..amo..." le mie lacrime non ce la fecero più e arrendendosi al fato, iniziarono a scendere dai miei occhi sottili che la guardavano con pietà e tristezza, e con un gesto preciso le afferrai la nuca, baciandole teneramente le labbra, il nostro ultimo bacio, solo ora mi rendo conto, il tempo che il mio fottuto orgoglio mi aveva fatto perdere, l'avrei vista solo un'ultima volta, per pochi minuti, e poi chissà dove saremmo stati: trasportati, divisi, lontani forse come due stelle in diverse galassie che non hanno altro se non la solitudine che le consumano, nei milleni e nei secoli...
Adesso quelle labbra sembravano più carnose, dolci come lo zucchero anche se incrostate da quel sangue che sembrava più delizioso del miele, sentivo sempre di più i muscoli meno forti, come la sua presa sulle mie mani, ci stavamo deteriorando, stavamo morendo, sembrava che il tempo delle nostre due vite fosse stato così poco e superficiale...
Le ore in secondi, gli anni ancora più veloci, ed io volevo anche sposarla, e mi sentivo così stupido ad aver lasciato che il tempo mentisse e di aver perso attimi a cui avrei potuto prendermi più cura di lei...
Mi staccai da lei, poggiando la mia fronte sulla sua, scostandole la frangetta laterale, sorridendole, mentre le mie mani erano sul suo volto, mentre le sue dita erano ancora intrecciate alle mie.
"Anch'io ti amo Sasami...anche se le nostre anime si disperderanno, io ti cercherò, ovunque tu svolazzerai mia piccola stellina..." un rivolo di sangue uscì dalla mia bocca, era finita stavo morendo.
"Io...riuscirò...a stare con te...perché noi siamo...la cosa...più bella che questo...mondo abbia partorito..." le mie forse si abbandonarono, riuscendo a sentire le sue ultime parole...
"Anch'io...ti amerò...e ti ritroverò...mio prode cavaliere..." sentì il suo peso cadere sul mio, mentre ci sfilammo di qualche centimetro dalla katana, cadendo a terra stremati dalla battaglia e dal dolore...Ma le nostre mani, rimasero unite, strette a loro, come i rami con le loro foglie, e un sorriso malinconico ci dipingeva il nostro volto sfinito e sporco di sangue...





La troverò...
Ovunque tu sia Sasami...
Io ti troverò...
Nulla enessuno ci ridividerà...
Perché siamo la cosa più bella...
Che questo mondo ha partorito...




















*Angolo Autrice*
Ok, spero che questa One Shot sia stata di vostro gradimento!
Non so se dire se é molto rientrata nel genere...
In ogni caso ho messo il cuore per scriverla!
Accetto critiche costruttive perché fanno bene, nell'imparare dai propri errori.
Io vi saluto e vi do un buffetto affettuoso!
Noir_Raven