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Autore: 3spadeZORO    06/09/2015    1 recensioni
Dopo un salto temporale di tre anni la ciurma, scioltasi in seguito agli eventi della prima parte tornerà insieme. Nami scoverà i vecchi compagni di viaggio e chiederà il loro aiuto per salvare Rufy. Non é da subito ben chiaro in quale guaio il capitano si sia cacciato ma posso assicurare che non mancheranno i colpi di scena. Vedrete come evolveranno le cose tra Zoro e Nami e tra Sanji, Nico Robin e Rufy e molto altro.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji, Un po' tutti, Z | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ticchettio dell'orologio l'avrebbe fatta impazzire quella notte, o almeno così pensava Nico Robin, che decise quindi di lasciare il suo alloggio per fare due passi all'aria aperta. Era notte e la città era deserta, da anni ormai non vi era notte che passasse interamente a dormire e questo la portava a farne diverse -di passeggiate notturne-. Il suo sonno veniva sempre turbato da qualcosa, il più delle volte si trattava di incubi, altre di ricordi, altre volte ancora come quella notte era invece una combinazione tra le due cose. Era lontano il tempo in cui faceva parte della ciurma di cappello di paglia e non sapeva ben dire da quanto esattamente non vedesse i suoi vecchi compagni di viaggio. Dopo la morte di Usopp e Franky le cose non furono più le stesse, sembrava che non fossero più in grado di tornare quegli di un tempo, come se fossero lontani anni luce pur essendo nella stessa sala. Il susseguirsi di eventi inspiegabili peggioró le cose, tutta la faccenda del Paese del Gelo e dell'eletto che avrebbe dovuto attingere alla forza del ghiaccio sembrava essersi rivelata una grossa perdita di tempo. Sebbene nessuno avesse dimenticato quanto successo in quel luogo, il pendente per mezzo del quale il prescelto avrebbe potuto attingere al suo vero potere non aveva dato più alcun segno e Zoro, Nami e Sanji avevano smesso di cercar di capire chi di loro potesse essere. Avevano avuto tutti e tre ben altro a cui pensare. La navigatrice non riusciva più a gestire le situazioni in cui Zoro le stava a canto, era come se appena lo vedesse volesse correre nella direzione opposta. Lo spadaccino ne soffriva, non era così assente da non accorgersene, anche se spesso gli altri credevano fosse in un mondo tutto suo dove niente potesse raggiungerlo o turbarlo. Non passava attimo in cui chiudendo gli occhi non vedeva il viso di Nami e non c'era volta in cui l'odore dei suoi mandarini non le ricordasse quello della pelle di lei sotto le sue dita quando l'aveva portata in braccio fino alla nave. Sanji fu il primo ad andarsene, il suo annuncio inaspettato aveva stupito tutti e sebbene avesse fornito svariate motivazioni tutti conoscevano il vero motivo della sua scelta. Non ce la faceva, non riusciva a fingere che stesse bene, non riusciva a guardarla tra le braccia di lui senza sentirsi stringere il cuore. Il capitano e l'archeologa avevano iniziato a vedersi regolarmente fino a quando non decisero di fare coppia fissa e sebbene per delicatezza evitavano di farsi vedere dal cuoco spesso non erano in grado di farlo, presi l'uno dall'altra a volte semplicemente non si accorgevano della sua presenza. Dopo Sanji venne il turno di Brook e Chopper, Brook aveva ottenuto le sue vecchie sembianze e Chopper ne aveva assunte di più umane o almeno era così per entrambi dodici ore per giorno. Avevano deciso di sottoporsi a tale magia per sentirsi più umani, più vicini a come loro stessi si vedevano e la cosa gli era riuscita piuttosto bene. Brook aveva iniziato una carriera di cantante, riscuotendo un notevole successo, e passava il tempo viaggiando da un luogo ad un altro per esibirsi. Chopper aveva invece ottenuto parecchi riconoscimenti in ambito medico, tanto che gli era stato assegnato un laboratorio di ricerca dove testare le nuove cure a cui stava lavorando, continuava comunque a fornire assistenza medica sul campo a chi ne avesse di bisogno, dopotutto era sempre quello che aveva voluto fare. Sanji invece non se la passava poi così bene, al punto che aveva persino smesso di cucinare e di inseguire il suo sogno. Non era stato facile certo, ma fu inevitabile. Il biondo dal calcio letale sembrava aver perso il suo tocco magico, aveva sempre messo tutto il suo cuore nei suoi piatti e da quanto era stato arteficie dello sgretolamento del suo stesso cuore era come se non potesse preparare neanche il più semplice piatto senza sbagliare qualcosa. Le cose col tempo erano peggiorate anche per Robin e Rufy, l'archeologa si sentiva in colpa per la sua stessa felicità, come se non potesse convivere con essa se tanto faceva soffrire qualcun'altro, qualcuno che tanto le stava a cuore. Aveva chiesto al ragazzo di gomma una pausa, asserito di aver bisogno di tempo per cercare se stessa e capire cosa volesse davvero. Dopo tutto quel tempo tuttavia non vi era ancora riuscita e dubitava di farcela ed ogni notte, mentre il rumore dei suoi tacchi turbava il silenzio della città deserta le sue lacrime si infrangevano sul gelido terreno. Per un periodo furono di nuovo solo Nami, Zoro e Rufy. I tre però capirono che anche la loro separazione era inevitabile e si salutarono augurandosi il meglio, o almeno la navigatrice ed il capitano lo fecero con Zoro visto che loro decisero di rimanere insieme. Rufy aveva bisogno di Nami e tutto quello che lei voleva fare era solcare il mare per tracciare le mappe di quanti più posti potesse e non avrebbe certo potuto farlo senza una nave. Zoro cercò occhi di falco finché non riuscì a stanarlo e gli chiese di allenarlo. Solo dopo numerosi risposte negative ed ulteriori scontri, colpito dalla caparbietà di Zoro, Mihawk accettò. Neanche un giorno di allenamento era stato come Zoro se lo aspettasse ma nonostante questo continuava a sottoporsi ad ogni prova che gli venisse proposta, pur non riuscendo quasi mai a capirne il senso. L'ex cacciatore di taglie voleva lottare con lui, duellare a colpi di spade con il miglior spadaccino al mondo per quanto più tempo potesse finché non sarebbe riuscito a batterlo, ma raramente occhi di falco prendeva parte attivamente all'allenamento del ragazzo dai capelli verdi, in particolar modo all'inizio.

Robin continuava a perdersi tra i ricordi mentre camminava al centro della strada con sguardo assente, quello che l'archeologa non poteva sapere era che quanto prima avrebbe rivisto tutti i vecchi compagni, quanto prima qualcosa sarebbe cambiato. Il giorno dopo era stata così intenta nel leggere un libro nei pressi del molo che quando alzò lo sguardo la prima volta quasi non si accorse della Sunny. Dopo aver letto qualche altra riga tornò ad alzare lo sguardo e restò sorpesa di constatare che non si trattava di un'allucinazione. Corse a raggiungere l'imbarcazione e proprio quando la raggiunse notò Nami guardare nella sua direzione. Quando la navigatrice mise a fuoco il volto dell'amica un sorriso le si stampò in volto e si precipitò subito a salutarla. Una volta a bordo della nave Nami aveva spiegato a Robin che erano qui per lei, l'archeologa era sul punto di chiedere il perché del plurale, voleva sapere il noi chi comprendeva esattamente ma quando vide Brook e Chopper raggiungerle si fermò.

《Rufy é nei guai, dobbiamo aiutarlo》fu tutto quello che riuscì a sentire prima che Nami desse l'ordine ai ragazzi di prepararsi a salpare.

Aveva preso tutto ciò che le serviva prima di tornare alle nave, la maggiorparte delle valigie era piena di libri ma avere molte mani da usare non gli aveva reso difficile portare tutto quello che avrebbe potuto voler avere a bordo. Non aveva capito bene in che genere di guai fosse Rufy e non poteva che essere preoccupata per lui ma sapeva che mancavano ancora due tappe prima di dirigersi da lui, quindi avrebbe ascoltato con gli altri la storia senza farla ripetere a Nami fino alla sfinimento. Quando pensò alle altre due tappe si chiese come sarebbe stato rivedere Zoro e soprattutto Sanji, non aveva potuto non pensare a lui oltre che a Rufy in quegli anni, aggrappandosi al ricordo di entrambi.

Nami era seduta sotto l'ombra dei suoi alberi di mandarini, come se lí potesse avvertire ancora la presenza di Zoro, come se in quel punto specifico lo spadaccino le sembrasse meno distante. A breve lo avrebbe rivisto e per quanto tener il suo recupero per ultimo potesse concederle più tempo non poteva rimandare per sempre, mancava solo Sanji e poi sarebbe toccato a lui. Pensò per un attimo a Sanji, era quello che non vedeva da più tempo, che fosse cambiato? E Zoro invece, chissà se e quanto fosse cambiato e come sarebbe stato per lei rivederlo. 
  
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