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Autore: Virgola4869    06/09/2015    6 recensioni
Aoko è disposta a far tutto pur di catturare Kid, anche a diventare una ladra.
Con l'aiuto della ex ladra parigina riuscirà nel suo intento?
Kaito si trova ad affrontare una volta per tutte l'organizzazione, che ha acquisito un nuovo membro.
Intanto nella vita di tutti i giorni la normale quotidianità di Saguru, Akako, Kaito e Aoko viene sconvolta da un nuovo arrivo...
Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire ciò che provano?
Questa è la storia di Kaito Kid e la Phantom Lady!
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akako Koizumi, Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Presentimenti materni

 

Erano ormai giorni che non si parlavano. Andavano a scuola insieme, ma entrambi con la testa china, poi quando i compagni li invitavano a chiacchierare loro non fiatavano. Rosannah aveva tentato di spiegare ad Aoko quello che era successo, ma lei non voleva ascoltare. Si sentiva profondamente tradita dal suo migliore amico. Come poteva non capire che lei lo amava? Non esigeva di essere contraccambiata, ma almeno di avvertirla in caso si fosse messo con un'altra. Erano passati 5 giorni dall'accaduto e Aoko aveva trovato conforto solo dalla sua amica Keiko.

- Nakamori, possiamo parlare?

Aoko alzò la testa dal banco e vide Akako con uno sguardo triste che le supplicava di rivolgerle la parola. Dopotutto era pur sempre una delle sue migliori amiche e non poteva di certo trattarla uno straccio dato che non era stata lei a baciare Kaito.

- Mi dispiace per quella scommessa, volevo solo vedere fino a che punto Rosannah si sarebbe spinta.

- Di quella strega non mi interessa niente, ma io credevo che Kaito, insomma...

Si risentiva gli occhi gonfiarsi. Non voleva piangere, non davanti alla sua amica che era sempre forte e non piangeva mai.

- Ascoltami Aoko
Akako era diventata tutto ad un tratto seria.
Attorno alle ragazze il tempo si fermò, tutti i loro compagni erano immobili e incolori e intorno a sé la strega aveva un'aura rossa e maligna.
Aoko rabbrividì, poi la compagna ricominciò a parlare con lo sguardo assente, come se fosse impossessata .
- Sei stata perdonata da colui che dagli incantesimi è immune, se a lui hai donato il tuo cuore il suo non l'avrai, ma se donerai il tuo cuore a chi lo desidera sul serio, allora tutto tornerà alla normalità.

Il tempo ricominciò a scorrere, come se nulla fosse successo. La strega tornò al suo posto lasciando da sola una Aoko più confusa di prima.

- Era solo un consiglio.- le disse facendole l'occhiolino.

“ Sei stata perdonata da colui che dagli incantesimi è immune” rifletté Aoko “ Chi può essere immune dagli incantesimi? Un detective forse, visto che non crede nella magia... ma io per Saguru non provo altro che amicizia, quindi sarebbe insensato...”

- Ragazzi, a posto la lezione sta per cominciare!
 



- La mia moto è scomparsa?

Kaito era tornato a casa distrutto e a al suo arrivo aveva avuto la brutta notizia dal suo maggiordomo: la bellissima Ducati nera della madre era scomparsa.

- Te l'ho detto, Jii era andato a controllare se in caso di pericolo la sua macchina sarebbe riuscita a partire con un accelerazione degna delle migliori macchine da corsa ed ha scoperto che sul tastierino sulla parete vuota dove tu tenevi la moto della Phantom Lady non c'era traccia di polvere. Di conseguenza qualcuno doveva averlo per forza usato, difatti la moto è sparita!

- Kaito, stai calmo! Insomma la può aver presa chiunque, magari un ladro!

- Ma sei impazzita? Gli unici ha sapere la combinazione siete tu e Jii! Neanche io sono mai riuscito ad aprire quel maledetto passaggio segreto!

- Kaito, tesoro, ascolta: la mamma verrà fra qualche giorno , ma tu prima dovresti farmi un favore.

- Ovvero?

- Dovresti riportare alla mamma ogni singolo movimento e abitudine della nuova Phantom Lady!

- Eh?

Ok, forse chiamare la madre non era stata una buona idea. Era evidente che fosse impazzita.

- Insomma Kaito, ma tu proprio non ci arrivi? Ho fatto un figlio inutile!

Detto questo la madre riattaccò, lasciando il suo caro figliuolo con due punti interrogativi al posto degli occhi.

“ È ancora pomeriggio, faccio ancora in tempo a mandare il biglietto e ad avvisarla”
 


 

- Cosa ne pensi del mio nuovo approccio?- chiese la ragazza pettinandosi i capelli.

- Mi sto fidando sempre meno di te, lo sai? Le tue mosse sono così strane...

La ragazza prese un elastico e si legò i capelli, poi fece un ghigno verso l'uomo.

- Ognuno ha i propri metodi.
 


 

<< Stavo pensando di rubare un gioiello, tu ci stai, Kid? >>

<< Ci mancherebbe, che ne dici dell' “Arcobaleno blu”? >>

<< Intendi la collana che ha 15 perle, due per ogni colore dell'arcobaleno eccetto il blu che ne ha 3, una delle quali è il pendente della collana? >>

<< Certo! Quante altre pietre ci saranno con questo nome e queste caratteristiche? Ricorda che hai un'ultima chance >>

<< Sì, sì, ma visto che non voglio essere inutile la fuga te la organizzo io, stai calmo non ti farò finire nelle fauci del lupo >>
 


 

Nonostante il biglietto di Kid fosse appena arrivato in centrale, il direttore del museo aveva già organizzato un piano antiKid.
Il direttore Itzuki Atijiko era un uomo basso e paffuto, con dei baffi alla francese che anche Poirot avrebbe invidiato. L'aspetto da persona poco acculturata ingannava spesso la gente, perché in realtà era molto intelligente: riusciva sempre a cogliere l'occasione giusta per cogliere un affare e faceva fruttare sempre al massimo le risorse che aveva. Almeno questo era quello scritto sui giornali.

Kaito però non ne era convinto. Riusciva a contrattare con troppa facilità, per non parlare che tutti i suoi nemici si ritiravano dopo essere stati battuti. C'era qualcosa di losco dietro ai traffici del museo Atijiko. La collana era in realtà un diversivo per portare sulla strada giusta l'ispettore Nakamori e mettere in galera quell'uomo poco onesto.

Non aveva detto niente alla Lady, che però sembrava molto informata su quel gioiello e le mosse della polizia.

<< L'ispettore Nakamori è appostato dentro la teca per prenderti di sorpresa, fai attenzione.

Ps: gli agenti non hanno la maschera antigas, ma il direttore Itzuki sì! >>

Forse la ladra era anche troppo informata, che fosse tutta una trappola?

Se così fosse stato gli unici a rimetterci sarebbero stati loro, perché Kaito Kid era inafferrabile!

“ Fidiamoci e cominciamo lo spettacolo”

Lanciò un gas soporifero nella stanza e tutti i poliziotti si addormentarono. Il direttore (l'aveva visto benissimo dal posto in cui si era nascosto) si era messo una maschera per non inalare l'anestetizzante e si era appostato dietro una colonna. Fu un gioco da ragazzi aprire la teca e mostrarsi sorpreso quando da essa era spuntato il padre della sua migliore amica.

- Ti ho preso Kid!

Lui come risposta si era sfilato le finte mani che aveva messo al posto di quelle vere e si era così liberato dalla presa dell'ispettore. Adesso rimaneva solo una cosa da fare: scappare.

La porta della stanza fu sfondata e le persone sveglie si coprirono il viso per non farsi prendere dalle schegge. Quando riaprirono gli occhi videro la Phantom Lady che montava una Ducati nera.

- Ispettore, le consiglio di fare più attenzione a ciò che è legale e ciò che non lo è, poiché è stato imbrogliato dallo stesso direttore. E ora arrivederci!

Kid si mise in sella dietro la Lady, la quale accelerò e ruppe la vetrata che stava sulla strada in mille pezzi. Peccato che fossero al secondo piano e Kaito per un attimo pensò che si volesse suicidare facendo una mossa tanto avventata. Fortunatamente Aoko aveva fatto le manovre giuste e si erano riusciti a salvare e ora sfrecciavano a tutta velocità per strade secondarie per non dare nell'occhio.

- Dove andiamo signor Kid?

- Bhè, Lady, che ne dici di portarmi in un bagno pubblico così da potermi cambiare, mentre tu te ne torni a casa?

- Neanche un grazie per l'avvertimento?

- No.

Aoko aveva parcheggiato la moto in una stradina vicino al parco del quartiere per lasciare lì il collega e continuare per la sua strada. Per un attimo ebbe l'impressione di essere osservata.

- Dove hai preso questa moto?

- L'ho comprata!

Bugia. Ma a lui cosa importava?

- La dovresti ridare indietro, rubare è sbagliato!

- Da che pulpito viene la predica.

E poi, come faceva a sapere che l'aveva rubata?

- Se dici di averla comprata mi fido.

No, in realtà sapeva benissimo che era una bugia, ma non voleva star lì a discutere.

Intanto un'ombra aveva visto tutta la scena e aveva anche sorriso.
 


 

Kaito si svegliò con la febbre a 38. Probabilmente aveva preso freddo con tutto il gelo che c'era il giorno prima. Forse avrebbe dovuto mettersi un cappotto sopra il costume da Kid.

- Etciù!

Stando a casa avrebbe potuto lavorare sul prossimo furto, peccato che Jii glielo avesse proibito prima di ritornare nella sala da biliardo che ultimamente gestiva. Non c'era niente di peggio di dover stare a letto con l'influenza senza fare niente.

- Etciù!

Forse avrebbe potuto chattare con qualcuno. Idea da escludere visto che tutti i suoi compagni stavano a scuola. Anche Saguru che era tornato in Inghilterra era incontattabile visto che lì era notte fonda. Non che avesse voglia di chiamarlo, per parlare di cosa, poi?

- Etciù!

Rimaneva solo una persona: la Lady. Ma anche lei probabilmente aveva un lavoro ( Kaito era sicuro avesse più di 20 anni visto che sapeva portare la Ducati, per giunta di sua madre). Ecco un altro punto interrogativo: come aveva fatto a prendere la moto della madre?

- Etciù!

- Salute!

- Grazie...

Kaito si voltò solo in quel momento accorgendosi che nella stanza non era solo.

- Mamma?

Chikage Kuroba in tutto il suo splendore era davanti a lui. Indossava uno dei suoi soliti abiti viola scollati con delle rifiniture in bianco. Tipico della madre vestirsi estiva in pieno inverno. Più che altro, cosa ci faceva lì?

- Allora tesoro, novità sulla Lady?

- Ti ha rubato la moto e poi... tu cosa ci fai qui?

- Tesoro stai a letto, la mamma ti prepara una bella zuppa!

E così Kaito fu per l'ennesima volta lasciato solo, senza neanche aver ottenuto una risposata alla sua domanda.
 


 

Chikage Kuroba, ex Phantom Lady, nonché ladra dalle 20 facce. Non aveva mai fallito un furto, figuriamoci se ora si lasciava ingannare da qualcuno più giovane di lei.

Aveva aperto il passaggio segreto e, senza stupore, ci aveva ritrovato la moto.

Chi poteva prendere e restituire la moto senza che nessuno se ne accorgesse?

“ Le mie previsioni si stanno avverando, ma Kaito non capisce proprio niente! ”

La donna si voltò di scatto a causa di un fruscio di foglie. Era sicura che qualcuno la stesse spiando, come probabilmente aveva fatto con suo figlio negli ultimi giorni.

- Non dovresti stare a scuola?-
 


 

- Perfetto, oggi sono assenti: Hakuba, Koizumi, Kuroba e Veyrid! Sapete se hanno marinato in gruppo?

Aoko era sollevata di non vedere Kaito, ma il fatto che potesse essere insieme a quelle 2 la infastidiva, e non poco.

- Oggi Kaito mi ha chiamato dicendo che aveva il raffreddore, mentre Saguru è a Londra.- aveva risposto un compagno.

Il suo migliore amico aveva l'influenza e lei neanche lo sapeva. I sensi di colpa per non essergli vicino arrivarono presto. Scosse la testa, se lo meritava. Per ora era meglio concentrarsi sulla lezione e non farsi trovare impreparata.
 


 

- Kaito tesoro, è ora di pranzo, adesso ti porto da mangiare.

La madre arrivò presto con un piatto fumante. Si era cambiata e ora indossava una tenuta da casa e un grembiule a fiorellini.

- Come va con Aoko?

Kaito per poco non si strozzò. Perché sua madre doveva sempre essere invadente.

- Ci ho litigato.

- E perché?

Chikage era molto preoccupata. Non voleva che il figlio si innamorasse dell'ombra di una persona e non della persona stessa. Non voleva che loro litigassero mentre fra i loro alter-ego divampava l'amore.

- Ho baciato un'altra, ma l'avevo fatto solo per non farmi scoprire ad origliare da Hakuba che parlava con la Lady.

- E scommetto che Aoko è arrivata e vi ha visto. Ma proprio non ci arrivi, non riesci a fare 2+2?

Kaito la guardò perplesso. Cosa intendeva? Se alludeva al fatto che Aoko era innamorata di lui stava in errore. Loro due erano soltanto migliori amici, niente di più, niente di meno. A lui non piaceva Aoko. Come poteva piacergli una ragazza senza curve, pasticciona e scontrosa? Lei poteva stare con chi gli pareva, quindi perché lui non poteva baciare Rosannah? D'altronde Rosannah era bella ed era la ragazza ( senza contare Akako) più desiderata della scuola.

- Pensaci bene prima di rovinare del tutto il vostro rapporto.

La madre come sempre aveva capito giusto, aveva capito cosa il figlio voleva fare. Ma forse era meglio così, forse era meglio che Aoko ne rimanesse fuori. Aveva un brutto presentimento.
Sarebbero venuti tempi brutti e nel giro di poche settimane probabilmente tutto sarebbe cambiato. Ma il figlio era troppo testardo per capire che si stava avvicinando la fine di Kaito Kid.

 


 

Aoko era uscita con il padre, che per una volta tanto non doveva aver a che fare con Kid. Erano andati al parco a passeggiare, per poi prendersi una bella crepes fumante. In parte era tutto uno stratagemma per scoprire le mosse e le precauzioni della polizia nei confronti del ladro. In parte, invece, era per chiacchierare un po' in tranquillità con il padre.

- Ehi. Aoko, quello non è Kaito?

- Impossibile, aveva detto che aveva il raffred... dore...

La voce le si era smorzata in gola. Non ci poteva credere. Quello era Kaito, era proprio lui! E...

O no... la stava... baciando!

Stava baciando di nuovo quella vipera!

Si sentì mancare e il padre fu costretto a riportarla a casa.
 


 

- Sono contento che tu abbia accettato il … Etciù... mio invito.

- Sì, ma saresti dovuto restare a casa con questo raffreddore!

Stavano passeggiando nel parco, entrambi con una tazza di cioccolata calda in mano. Rosannah indossava un maglione di lana e dei pantaloni pesanti, mentre Kaito era imbottito di roba da vestire.

- Sai com'è, era una cosa importante... etciù!

La ragazza sorrise dolcemente e si fermò.

- Vedi... per quel bacio... insomma... tu mi piaci!

- Anche tu...

I due amici, e forse adesso qualcosa di più, si baciarono di nuvo. Era un bacio diverso da quello della settimana prima. Se quello era stato passionale, questo era dolce e affettuoso. Non fecero in tempo a renderlo qualcosa di più poiché il cellulare del mago vibrò. Si staccarono imbarazzati, mentre lui prendeva quel maledetto cellulare. 

- Scusa... Etciù... mi.

<< Domani dopo le lezioni passo a casa tua, Akako >>

Chissà cosa voleva.
 


 

- Il capo si è spazientito!

L'uomo le puntò la pistola alla testa.

- Sentite, io faccio quello che mi pare e tra l'altro ci posso mettere anche settimane se mi va!

L'uomo tolse la sicura e sorrise beffardo.

- No, invece non puoi!

Lei non si lasciò intimidire, anzi ricambiò il sorriso.

- Ora che ho fatto il primo passo, non resta altro che farlo cadere in trappola.

“ Anche se alla fine sarete voi a finire male”

Lui sbuffò senza accorgersi che qualcuno si era mosso nell'ombra.
 


 

La donna osservava la scena sorridendo compiaciuta e versandosi il liquore nel bicchiere.

“ Sembra la legge animale: i topi sono mangiati dai gatti che a loro volta sono presi dal cane, ma il cane...” emise una risata terrificante “... il cane è tenuto d'occhio dal padrone!”


Nota d'autrice:
Ecco qui l'arrivo di Chikage!!!
Com'è che questa donna ha tutto un alone di mistero attorno? 
Per scoprirlo vi ho lasciato come messaggio in codice l'ultima frase: chi sono i topi, i gatti, il cane e il padrone? In più fate attenzione alla frase che Chikage dice "all'aria" dopo aver controllato il garage ed essersi accorta che qualcuno la spiava.
Scusatemi se ci ho messo tanto ad aggiornare, è che ho deciso di far prendere una svolta a questa storia, infatti dal prossimo capitolo alcuni misteri cominceranno ad essere svelati!!!
Vorrei ricordarvi ( anzi ricordarmi) che questa storia è una KaitoxAoko, quindi non preoccupatevi, tutto andrà per il meglio. 
Ringrazio tutti quelli che hanno letto/recensito/aggiunto la mia storia alle preferite/seguite/ricordate.

   
 
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