Premessa. Questa storia fa
parte della serie dedicata a Gale e alla sua famiglia, intitolata “Figli del Giacimento.”
È ambientata poco prima del primo libro e i protagonisti sono Gale e i suoi
fratellini: Rory di dodici anni, Vick di dieci e la piccola Posy di quattro
(oltre a mamma Hazelle). La storia partecipa alla challenge “30 modi di amare, più qualche delizia” indetta
da Eireen_23 con il prompt “Bacio per dispetto”.
How to Kiss a Doll Girl;
La sera era
uno dei pochi momenti di tranquillità della giornata in casa Hawthorne. Hazelle la trascorreva lavorando, ma i figli più grandi, di
solito, avevano già terminato le loro faccende abituali ed erano liberi di
trascorrere un po’ di tempo a chiacchierare e a tenersi compagnia. La sera era
anche il periodo della giornata in cui Rory Hawthorne rimuginava di più. Gli
interrogativi che gli erano rimbalzati addosso nel corso del mattino e del
pomeriggio si mettevano in fila e alzavano la mano a turno per farsi ascoltare,
in maniera talmente ordinata che il ragazzino non poteva più ignorarli. E così,
mentre la madre lavorava e i fratelli minori erano occupati a raccontarsi
favole accoccolati sotto l’unico piumone di casa, le domande imbarazzanti che lo pungolavano
per uscire allo scoperto riuscivano ad emergere.
Così una
sera, mentre era intento a osservare Gale che fabbrica trappole di fronte al
fuoco, le parole gli scivolarono via dalla bocca spontanee, nonostante il
rossore sulle sue guance.
"Come
si bacia una ragazza?"
Rory la
buttò lì con una noncuranza un po’ forzata, girandosi fra le mani il sacchetto
di biglie di Vick.
Gale
distolse lo sguardo dalle sue trappole per rivolgergli un’occhiata sorpresa. Infine,
abbozzò un sorrisetto divertito.
"Con la
bocca.”
Rory sbuffò e lasciò cadere il sacchetto.
"Al
diavolo, lo sapevo che dovevo farmi i fatti miei!" sbottò, dando una
spallata al fratello.
Il sorriso di
Gale si allargò, mentre ricambiava lo spintone. Rory barcollò, ma fece del suo
meglio per dissimulare la perdita di equilibrio.
"Quando
arriverà il momento saprai che fare" lo rassicurò il fratello maggiore,
tornando a occuparsi della sua trappola.
Il ragazzino
roteò gli occhi: quello era proprio il genere di risposta che non avrebbe
voluto ricevere.
“Tu hai mai
baciato Katniss?” domandò poi a bruciapelo.
Ancora una
volta, le sue parole sorpresero Gale.
“No... perché avrei dovuto?” chiese, aggrottando le
sopracciglia. Tuttavia, mentre rispondeva al fratellino, non poté evitare di
distogliere lo sguardo.
Rory si
strinse nelle spalle.
“E che ne so…
state sempre assieme. E lei è una femmina!”
“Arguta
osservazione!” lo prese in giro Gale, tornando a sorridere.
Rory lo
guardò storto; era sul punto di rispondergli, quando le testoline brune di Vick
e Posy fecero capolino dalla porta della camera da letto.
“Di che parlate?”
s’introdusse nel discorso il terzogenito di casa, sedendosi a gambe incrociate
di fronte al fuoco.
“Niente di
importante…” si affrettò a rispondere Rory, fingendo noncuranza.
“Di come si
bacia una ragazza” rivelò comunque il fratello maggiore, incassando con un
sorrisetto l’occhiataccia del ragazzino.
I più piccoli
di casa si scambiarono un’occhiata divertita.
“Si fa così!”
affermò decisa Posy, afferrando il volto della sua bambola con entrambe le mani
e stampandole un bacio sulle labbra.
Gale e Vick
risero, sotto lo sguardo imbronciato del secondogenito di casa.
“Che palle,
voi tre…” borbottò, mentre Posy si faceva spazio sulle ginocchia di Gale. “… era
meglio se nascevo figlio unico.”
“Ne dubito”
intervenne Hazelle dalla stanza accanto. “Ti saresti
annoiato talmente tanto che avresti fatto impazzire me e tuo padre con le tue
lamentele.”
Lo sguardo
di Rory si fece allarmato.
“Mamma, ma
hai ascoltato tutto il discorso?” le gridò, le orecchie in fiamme da quanto
erano rosse.
“Stai
tranquillo, tesoro, non ho sentito nulla” rispose la donna, con un’assenza di
curiosità tale che fece insospettire il ragazzino.
Gale diede
di gomito a Vick che, sorridendo malandrino, annuì.
“Ah, quindi
non hai sentito che Rory vuole baciare una ragazza?” esclamò poi, sotto lo
sguardo colmo d’imbarazzo del secondogenito.
Vick
sghignazzò e sollevò la mano per farsi dare il cinque dal fratello maggiore.
“Ti ammazzo!”
sbottò Rory, facendo scendere Posy dalle ginocchia del più grande per gettarsi
addosso a Gale “Pure a te!” aggiunse, rivolto a Vick che si era nascosto dietro
la schiena di Gale.
“Ehi, io sono
contrario alla violenza!” ribatté il più piccolo dei tre maschi, coprendosi il
volto con le mani.
“Ragazzi…” li ammonì
Hazelle dalla stanza a fianco; non riuscì tuttavia a
nascondere una nota di divertimento nel
tono di voce.
“Se vuoi ti impresto
Lilo…” propose Posy, una volta che la zuffa dei tre
fratelli cessò. Smise di abbracciare la sua bambola e la posò sulle ginocchia
di Rory. “Puoi provare a baciare lei, magari un po’ le piaci!”
Rory la fulminò con
lo sguardo e le rilanciò addosso il giocattolo.
Posy gli rivolse un’occhiata
sconvolta e trasse un gran respiro per prendere fiato. Vick si affrettò a
tapparsi le orecchie.
“Mamma!” strillò infatti
la bambina poco dopo. “Rory mi ha tirato addosso Lilo!
Gli ha fatto male e pure a me!”
“Povera Lilo…” osservò a quel punto Gale, srotolando del filo
metallico. “…Guarda che non si trattano così le spasimanti.”
“Senti chi
parla…” lo rimbrattò il minore, dando un calcio alla sua trappola, ormai quasi
ultimata; riuscì a danneggiarla, cosa che lo fece sorridere con soddisfazione.
Tuttavia,
quando avvertì lo sguardo gelido del maggiore su di sé, incominciò a
preoccuparsi.
“Sei morto”
dichiarò Gale, scrocchiandosi le dita delle mani. Rory indietreggiò.
“Forse avevi ragione
sulle spasimanti…” tentò di rabbonirlo, mentre il fratello si alzava per
raggiungerlo. “…Magari darò una chance a Lilo… Dici
che bacia bene?”
“Bacia benissimissimo, è
proprio morbida!” s’introdusse nel discorso Posy, correndo incontro ai due
ragazzi.
Vick, captando il
pericolo, cercò di infilarsi in mezzo ai fratelli maggiori.
“Dai, Gale, ti aiuto
ad aggiustare la trappola!” propose.
Gale lo oltrepassò e
attirò a sé Rory per la collottola, resistendo ai suoi tentativi di liberarsi.
“Aiuto!” si lamentò
il minore, mentre veniva sollevato da terra. “Il Re Rosso[1]
ha bisogno di rinforzi!”
“Ti arrendi?”
domandò Gale, mentre i due fratelli più piccoli si aggrappavano alle sue gambe.
“No, tu ti arrendi!”
ribatté Rory, dimenandosi per farsi mettere a terra.
“Ti aiutiamo noi, Re
Rory!” esclamò Vick, cercando di far perdere l’equilibrio al fratello maggiore.
Gale si liberò con
facilità di Posy, mentre dovette lottare un po’ più a lungo con Vick. Alla fine
riuscì a guadagnare nuovamente
vantaggio.
“Se le dai un bacio
ti libero” minacciò a quel punto Rory, rubando Lilo
dalle braccia della sorellina e spingendola contro il ragazzino.
Il fratello scosse la
testa, visibilmente furibondo.
“Bacio! Bacio!” lo
incitò Vick, subito imitato da Posy.
Gale spinse la testa
della bambola contro il volto di Rory, facendo esultare i due fratelli minori.
Rory reagì con una
testata che riuscì a colpirlo al torace e, mentre il fratello ansimava per il
dolore, si liberò dalla sua presa.
“Ho vinto” annunciò
infine, ancora ansimante e rosso in viso.
“Non è vero, ha
vinto Gale perché hai dato un bacio a Lilo” lo
corresse Posy, mettendosi le mani sui fianchi.
“Ehi, voi quattro!”
li richiamò Hazelle dalla camera da letto. “Penso
sarebbe ora di smetterla di litigare e di andare a dormire. Qualcuno mi aiuta a
mettere Posy a letto mentre finisco con il bucato?”
“Faccio io” si offrì
Vick, prendendo per mano la sorellina.
Posy si riappropriò
della sua bambola e baciò i due fratelli maggiori, prima di farsi guidare nella
stanza a fianco.
I due maggiori di
casa attesero che il silenzio tornasse a permeare l’atmosfera, prima
di riprendere a punzecchiarsi con qualche spintone leggero.
Infine, si convinsero
a prepararsi a loro volta per andare a letto.
“Sul serio, Rory…”
mormorò Gale al fratello, mentre finiva di riparare la trappola danneggiata. “…
Non pensarci troppo su; quando arriverà il momento, sarai talmente su di giri
che non avrai il tempo di pensare al come si bacia o a come non si bacia. Lo
farai e basta.”
Il ragazzino annuì,
non riuscendo ad evitare di arrossire per l’ennesima volta.
“Grazie” borbottò infine,
chinandosi per sistemare le biglie di Vick, che durante la zuffa erano volate
in tutte le direzioni.
Gale sorrise, ma non
aggiunse nulla. Gli arruffò i capelli e lo scavalcò per raggiungere la porta.
“E comunque…” Rory
aggiunse all’ultimo minuto, abbozzando un sorrisetto canzonatorio. “Sarebbe
anche ora che tu baciassi Katniss, eh?”
Scacco[2], pensò
compiaciuto tenendo d’occhio la sua reazione.
Il fratello rimase
impassibile.
“Sarebbe anche ora
che tu baciassi Prim” ribatté, appoggiando una spalla
allo stipite e voltandosi verso di lui.
Il fratello, da
rosso che era, parve quasi sbiancare. La sua espressione allarmata e
imbarazzata al tempo stesso, fece sorridere il maggiore dei due.
“Buonanotte,
fratellino” lo salutò Gale, lasciando la stanza.
Rory incominciò a
tamburellare con le dita sul tavolo, conteso fra la vergogna e il nervosismo.
Scacco matto, pensò, sconfitto.
Note Finali.
Era da un sacco che non scrivevo qualcosa (le ultime
storie che ho pubblicato sono di diversi mesi fa) e mi mancava tantissimo la
famiglia Hawthorne, così questa mattina ho provato a scrivere su una
vecchissima bozza senza pretese che avevo plottato tempo fa. È una
stupidaggine, ma avevo proprio voglia di scrivere qualche momento meno serio e
più litigioso fra i fratellini, una tipica scena di punzecchiamenti dove Gale
fa meno l’uomo di casa e più il rompipalle, Vick è un po’ più birichino del
solito (anche se resta sempre il più pacato) e Rory è il solito Rory, che come
sempre ci va di mezzo u_u Anche Posy è sempre la
solita Posy, con la sua adorata Lilo che già aveva
avuto un ruolo da vera protagonista sia in “Posy aveva una
bambola” che ne “Il cielo non
crolla (ed io nemmeno)”. E niente, c’è qualche accenno Everthorne
e Prory che non può mancare **
Grazie infinite a chiunque abbia letto questa storia! Spero tanto che possa
esserci ancora qualcuno interessato a questo clan di pesti <3
Un abbraccio e a presto!
Laura