Quei ragazzi non avevano mai visto qualcosa di così grande come la Mother Base dei Diamond Dogs. Gli sembrava quasi una colpa, essere passati in poche ore dalla prigionia in quella miniera di diamanti,allo scuro, senza acqua e senza cibo, a quell'immensa struttura di metallo, dove gli uomini andavano in giro con armi ma senza spararsi tra di loro. Non avevano mai visto così tanti uomini raggruppati sotto un'unica bandiera. Erano stati sempre uniti quando erano in quell'inferno, e da quando quell'uomo li aveva salvati e portati al sicuro, la loro unione si era rafforzata ancora di più. Insieme erano entrati e insieme ne uscirono. Sembrava quasi superfluo l'addestramento a cui Kaz, così lo chiamavano le truppe, li aveva sottoposti. Erano vissuti sulla strada, prima che le forze private invadessero la zona; avevano imparato ad usare i fucili d'assalto, le pistole. Difendersi era l'unica opzione possibile quando i soldati entravano nelle case,stupravano donne e uccidevano ragazzini. La prima notte passata in quella base era quasi irreale ai loro occhi. Quelle brandine che gli avevano preparato i soldati sembravano dei queen-size se confrontati alla dura roccia della miniera nella quale dormivano da mesi. Quando si sdraiarono, tutti insieme, finalmente si scambiarono le prime frasi da quando erano arrivati nella struttura. Ma non erano frasi di felicità, al contrario.

"Cosa ci succederà?"
"Perché siamo qui?"
"Ci lasceranno andare?"

Parlarono sottovoce per ore prima di addormentarsi, a notte ormai inoltrata. Si ricordavano di quella notte anche il giorno in cui furono insigniti del ruolo di soldati, con Big Boss, Miller e Ocelot a dare quelli che chiamavano "diplomi". Ma erano veramente specializzati in qualcosa? Era davvero fondamentale tornare sul campo di battaglia, dopo anni passati ad esercitarsi su manichini e ad aiutare la Mother Base come traduttori, ricercatori e scienziati? La risposta non fu chiara neanche in Brasile, una settimana dopo, quando furono brutalmente uccisi,combattendo per qualcuno che li aveva condannati allo stesso modo di come li aveva salvati.