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Autore: Mezzosangue_Tributo_Mago    06/09/2015    13 recensioni
STORIA INTERATTIVA || ISCRIZIONI CHIUSE
Dieci poveri mezzosangue si mettono a rubar
uno si prese la febbre di Dionisio, nove solo ne restar.
Nove poveri mezzosangue son vicini al focolar,
uno Efesto lo bruciò, otto solo ne restar.
Otto poveri mezzosangue si vogliono abbronzar,
uno venne scottato da Apollo, sette solo ne restar.
Sette poveri mezzosangue non vogliono dormir,
uno se lo prese Morfeo, sei solo ne restar.
I sei poveri mezzosangue se ne vanno a navigar,
uno venne affogato da Poseidone, cinque solo ne restar.
I cinque poveri mezzosangue con l'elettricità voglion giocar,
uno da Zeus fu fulminato, quattro soli ne restar.
I quattro poveri mezzosangue con astuzia devon ragionar
uno Atena lo ingannò, tre soli ne restar.
I tre poveri mezzosangue si metton a cacciar,
uno Ares lo tramutò in preda, due solo ne restar.
I due poveri mezzosangue voglion solo potersi amar,
uno dalla freccia di Cupido venne colpito, uno solo ne restar.
Solo, il povero mezzosangue negli Inferi il suo amore cercò,
Ade la sua vita reclamò,
e nessuno ne restò.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Era stata una vera fortuna che tutto il Campo Mezzosangue fossero andati in visita al Campo Giove.
Il campo vuoto era una vera pacchia per lui, Greg Lander, e per gli 9 semidei che erano rimasti a fare la guardia.

Si stavano divertendo un mondo, finora non si era presentato nessun pericolo, perciò il loro lavoro consisteva semplicemente nel fare qualche giretto d'ispezione al confine e poi poltrire per il resto della giornata.


Quella sera in particolare le cose stavano andando per il verso giusto. Avevano organizzato una festa al chiaro di luna, con tanto di musica e ogni tipo di schifezza commestibile.

Greg però aveva l'impressione che mancasse qualcosa... Ma certo, l'alcol! Non si era mai vista una festa senza qualche bella sbronza.

Da bravo figlio di Ermes si allontanò senza essere visto e si diresse verso la Casa Grande.
Era sicuro che, nonostante il suo divieto di bere, il signor D, alias Dionisio, avesse da qualche parte qualche bottiglia, d'altronde era pur sempre il signore del vino.

Entrato nella costruzione azzurra si mise a rovistare in mezzo alle cianfrusaglie alla ricerca di qualcosa con un minimo di contenuto alcolico.

Greg aveva le caratteristiche di qualunque figlio di Ermes: capelli castano chiaro, gli occhi color nocciola, i lineamenti appuntiti, un sorriso spavaldo e furbo perennemente stampato in faccia e una sana dose di faccia tosta.
Nonostante il corpo agile e mingherlino, che gli permetteva di arrampicarsi dappertutto, e le mani sottili e svelte, capaci di sfilare un portafoglio in un battito di ciglia, il semidio non trovava niente.

Stava per arrendersi quando si ricordò di Seymour, la testa di leopardo vivente che Dionisio teneva attaccata alla parete.
In quel momento la testa dell'animale stava dormendo e Greg pensò che non c'era miglior nascondiglio di un trofeo da parete vivente e feroce.

Si avvicinò piano al trofeo ed estrasse la sua spada. Infilò la lama tra il muro e la cornice a cui era attaccato Seymour e iniziò a fare leva, sperando che il leopardo non si svegliasse.

Il trofeo si staccò dalla parete ma vi rimase attaccato di lato, come se fosse uno sportello, rivelando una cassaforte incassata nel muro. Miracolosamente l'animale continuava a russare della grossa.

Per un figlio di Ermes fu un giochetto da ragazzi aprire la cassaforte, la quale si aprì dopo poco secondi, mostrando proprio quello che Greg cercava.

Una ventina di lattine targate “DIONISIO SUPER” e con sopra stampato il faccione del dio dell'ebrezza.

Il ragazzo esclamò un piccolo “Bingo!” e si affrettò ad agguantare le lattine, per poi chiudere cassaforte, rimettere a posto Seymour (sempre senza svegliarlo), e poi tornare in fretta e furia dagli gli altri.


Quando gli altri 9 semidei lo videro tornare trionfante con quella pila di lattine tra le braccia, iniziarono ad esultare e ad acclamarlo.
Si misero tutti in cerchio intorno al fuoco, Greg poteva vedere i volti di ognuno illuminati sia dal fuoco che dalla luna.
Sentiva uno strano senso di grandezza, sia per l'adrenalina che la festa gli trasmetteva sia per la soddisfazione di aver rubato a Dionisio.

Sollevarono le lattine in aria, a mo' di brindisi, e Greg esclamò:

-Alla faccia degli Dei, che stasera ci offrono da bere!-
E trangugiò metà del liquido.


Non fece in tempo a godersi l'alcol, che il cielo tuonò ed il fuoco esplose. Dalle fiamme sorsero delle figure imponenti ed infuriate. Gli Dei.

I semidei erano terrorizzati dalla paura alla vista degli Olimpi così adirati. Non riuscivano a muoversi ne a parlare e non avrebbero desiderato altro che sparire.

Dionisio prese la parola:

-SEMIDEI! COME AVETE OSATO DERUBARMI DEL MIO VINO SACRO E DERIDERE TUTTI NOI DEI?! ORA AFFRONTERETE LA NOSTRA IRA. SUL VOSTRO DESTINO PENDE INESORABILE LA MORTE, MA ANCHE ALTRE TERRIBILI SOFFERENZE. ANCHE SE SIETE NOSTRI FIGLI PAGHERETE QUESTO AFFRONTO!-


Poi tutti insieme intonarono una cantilena, mentre l'aria si riempiva di un potere tremendo.

“Dieci poveri mezzosangue si mettono a rubar
uno si prese la febbre di Dionisio, nove solo ne restar.
Nove poveri mezzosangue son vicini al focolar,
uno Efesto lo bruciò, otto solo ne restar.
Otto poveri mezzosangue si vogliono abbronzar,
uno venne scottato da Apollo, sette solo ne restar.
Sette poveri mezzosangue non vogliono dormir,
uno se lo prese Morfeo, sei solo ne restar.
I sei poveri mezzosangue se ne vanno a navigar,
uno venne affogato da Poseidone, cinque solo ne restar.
I cinque poveri mezzosangue con l'elettricità voglion giocar,
uno da Zeus fu fulminato, quattro soli ne restar.
I quattro poveri mezzosangue con astuzia devon ragionar
uno Atena lo ingannò, tre soli ne restar.
I tre poveri mezzosangue si metton a cacciar,
uno Ares lo tramutò in preda, due solo ne restar.
I due poveri mezzosangue voglion solo potersi amar,
uno dalla freccia di Cupido venne colpito, uno solo ne restar.
Solo, il povero mezzosangue negli Inferi il suo amore cercò,
Ade la sua vita reclamò,
e nessuno ne restò.”


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Spazio autrice
Allora, eccoci con questa fantastica interattiva. Come avrete capito, è un “Dieci piccoli indiani” (anche noto come THE BEST GIALLO EVER!!!) versione Percy Jackson.
Se non conoscete “Dieci piccoli indiani” beh, non so se riuscirete a partecipare.

Sono decisissima a finirla questa interattiva, quindi vi dico già che ci saranno 10 capitoli, uno per ogni morte di personaggio. Nel prossimo capitolo morirà il mio, ma a partire da quello dopo qualunque personaggio sarà una potenziale vittima!

Chi deciderà quale personaggio muore? Ovviamente io muahahaha! No, a parte gli scherzi, decido io perchè non voglio fare favoritismi votazioni o altre cose che potrebbero offendere, io ucciderò i personaggi in maniera assolutamente imparziale a seconda da come voglio sviluppare la storia.


Quindi:

1) MI SERVONO 9 PERSONAGGI, 4 MASCHI E 5 FEMMINE
2) POTETE SCEGLIERE QUALUNQUE GENITORE DIVINO GRECO
3) CERCATE DI CREARE PERSONAGGI ORIGINALI, NON PERFETTI
4) CI SARANNO MOLTE STORIE AMOROSE QUINDI SBIZZARRITEVI CON GLI ORIENTAMENTI SESSUALI
5) TUTTI I PERSONAGGI MORIRANNO E SE IL VOSTRO DOVESSE ESSERE IL PRIMO NON OFFENDETEVI
6) AVETE TEMPO FINO A DOMANI A MEZZOGIORNO PER MANDARMI LE SCHEDE
7) ACCETTO ANCHE PIU' DI 9 SCHEDE MA POI SELEZONERO' I 9 PERSNAGGI
8) PRENOTATE NEI COMMENTI IL PERSONAGGIO SCRIVENDO MASCHIO O FEMMINA E IL GENITORE DIVINO, POI VI INVIERO' LA SCHEDA

 

 

   
 
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