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Autore: Diana Abigail    06/02/2009    4 recensioni
“Sana…Mi dispiace sul serio. Se lo avessi saputo prima non avrei accettato l’invito di Asuka” disse lui innocentemente. Asuka. Asuka. CHI DIAVOLO ERA ASUKA? “C-chi è Asuka?” chiesi io con la voce un po’ roca. “E’ una ragazza che ho conosciuto a scuola” disse lui. “E ci esci il primo giorno scusa? Abbandoni i tuoi amici per una ragazza?” chiesi io istericamente. “Sana non c’è nulla di male. Non è che sei gelosa?” chiese lui indignato-soddisfatto. “Si, certo che lo sono. Non voglio essere messa in secondo piano da una di nome Asuka. Sai, Akito, non so se ti perdonerò” dissi io fintamente offesa. “E dai Sana, sai benissimo che sei più importante tu, però è ora che ognuno abbia le sue esperienze. Ti saluto, sennò non uscirà nessuno dei due perché siamo troppo impegnati al telefono. Ciao Sana”. Finì lui.
Ciao! Questa è la mia prima fanfiction su Kodocha! Spero vi piaccia =) Erika <3
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sei mio

Sei mio

Cambiamenti

 

Uscii di casa in perfetto orario, era il mio primo giorno alle scuole superiori.

Ebbene si, ero riuscita a trovarmi un stabilità mentale e quindi ero in grado di svegliarmi in tempo per andare a scuola, fu una meraviglia anche per me, non credete, ma in realtà la cartella e la divisa li avevo preparati la sera prima e avevo abbandonato per sempre i miei infantili codini.

Stavo crescendo e me ne rendevo conto ogni momento della mia vita; iniziavo ad avere dei dubbi su tutto ciò che per me aveva costituito una base, vedevo la malizia e la cattiveria nelle persone e capivo che ad ogni azione costituiva una reazione.

Rei mi aveva fatto una promessa il giorno in cui era diventato finalmente indipendente: “Sana ti prometto che non uscirò dalla tua vita, a meno che tu non lo voglia, naturalmente, e ti prometto anche che ci sarò ad ogni tuo giorno importante e che mi potrai rendere partecipe ad ogni tuo successo, sempre se tu me ne darai la possibilità”. Rei mi accompagnava a scuola quel giorno.

“Ciao Rei!!!” avevo urlato io sbracciandomi. Beh, in fondo avevo sempre 14 anni, no?

Ciao Sana!” aveva abbassato il finestrino e mi salutava con la sua manona.

Salii in auto e gli diedi un bacio, lui mi chiese come stavo, se ero agitata e allora iniziai a parlare senza sosta.

Il viaggio tra casa mia e la scuola non era lungo, infatti mi stupii quando Rei fermò l’auto e mi disse “in bocca al lupo”.

“In bocca al lupo Sana” mi disse Rei sorridendomi.

Perché hai fermato l’au…Oh! Siamo già arrivati?” guardai Rei.

“Già” mi disse lui sorridendo.

Il panico mi colse alla sprovvista, le mani sudavano, la bocca era tremolante e avevo paura di piangere. Rei mi diede un altro bacio e io lo salutai scendendo dalla macchina, avevo lo sguardo vitreo e il cervello in modalità “off”.

L’edificio era grande, veramente molto grande, niente a che vedere con le precedenti scuole, in più era di due colori: bianco e rosso mattone.

C’erano tante persone davanti all’entrata, segno che la campanella non era ancora suonata, sospirai di finto sollievo e mi decisi a dirigermi verso la folla animata. Mi sorgeva una domanda.

Dov’era Fuka?

Già, io e la mia cara amica eravamo in classe insieme, casualmente. In fondo erano bastate qualche foto e qualche autografo…

Camminai verso quella folla e mi parvero tutti assolutamente uguali: stessi capelli, stessa divisa, stessi modi di fare. Di nuovo il panico. Di cosa avevo paura esattamente?

Con in mano la mia cartella e con fare molto timido, mi guardavo intorno in cerca della mia amica, ma di lei non c’era traccia e fu allora che qualcuno mi riconobbe:

Ma è Sana Kurata?” chiese qualcuno.

“Oddio sembra proprio lei!” disse qualcun altro.

“Io avevo sentito che sarebbe venuta qui a scuola!Fantastico!” disse una voce un po’ più alta delle altre.

In pochi attimi si erano girati tutti a guardarmi, stranamente curiosi; mi era già capitato di essere in mezzo a così tanta gente, ma avevo i miei bodyguards e Rei.

Il mio cuore stava accelerando vorticosamente: mi avrebbero aggredita? Mi avrebbero respinta? C’era qualcuno a cui non ero piaciuta? In fondo avevo già preso botte perché non stavo molto simpatica a qualcuno.

Prima che l’agitazione mi rendesse completamente inerte e inutile, Fuka arrivò correndo.

“Sana! Oh, non ci credo che tu sia arrivata prima di me!” disse lei ridacchiando.

Ci abbracciammo e notai che la folla si divise in due categorie di persone: gli interessati e i menefreghisti. Adoravo il secondo tipo di persone.

Suonò la campanella e iniziò ufficialmente il mio primo giorno di scuola alle superiori.

Conoscemmo alcuni professori, i nostri compagni di classe che mi chiesero tutto su di me e sulla mia carriera e conoscemmo anche altre persone dello staff scolastico.

Io e Fuka uscimmo da scuola sfinite e stravolte.

Fiù…È finita finalmente! Non ne potevo più…” disse Fuka camminando con gli occhi chiusi.

“Già” dissi io un po’ sulle mie.

“Qualcosa non va, Sana?” chiese lei prestandomi immediatamente attenzione.

“No, no, tutto bene stai tranquilla” Sorrisi.

“Usciamo oggi?” mi chiese lei.

“Sì! Perché no? Inviti tu gli altri?” chiesi io stranamente pimpante.

“Io chiamo Tsuyoshi e Aya. Tu chiama Akito” mi disse lei.

Ok! Ci vediamo per le 15:30 al parco” conclusi io.

“Perfetto, a dopo!” disse lei cambiando strada. Io la salutai con la mano e poi continuai a camminare.

Dopo un po’ di strada arrivai a casa e aprii la porta facendo tanto rumore voluto.

Mama?” chiesi io titubante entrando.

“MA CIAO SANAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!Mama mi aggredii con uno dei suoi nuovi cappelli.

Io, lievemente imbarazzata, mi tolsi le scarpe ed entrai in casa, allora Mama iniziò a farmi un mucchio di domande su come era la scuola, i compagni e gli insegnanti. Peccato che non ascoltava le risposte.

Pranzammo insieme a Maro, ridendo e scherzando sul fatto che non aveva proprio voglia di scrivere il suo ultimo libro e io le ricordai che non lavoravo nemmeno io e che se avessimo voluto mangiare avrebbe dovuto scrivere il dannato libro.

Salii in camera mia e presi il telefono per chiamare Akito. Composi il numero e attesi che qualcuno mi rispondesse.

“Si?” la voce inconfondibile di Akito.

Hayama? Ma possibile che rispondi ‘si’ al telefono? Ma perché non fai come tutte le persone normali?” ero imbarazzata e straparlavo.

“Sana, sei tu. Mi spieghi che cosa te ne frega di come rispondo al telefono?” il solito vecchio Akito. Lui si che era cresciuto.

“Oh, Hayama dai!”

“Sana, dimmi perché hai chiamato” mi disse lui pacato.

“Ah! Giusto! Grazie Hayama. Ti volevo invitare ad uscire con tutti noi oggi pomeriggio” dissi io allegra.

“Ah. Mi spiace non posso” mi disse semplicemente lui. Rimasi spiazzata, non avevo preso assolutamente in considerazione un rifiuto da parte sua.

“Ah…” non sapevo assolutamente cosa dire. Perché non poteva uscire con noi?

“Sana…Mi dispiace sul serio. Se lo avessi saputo prima non avrei accettato l’invito di Asuka” disse lui innocentemente.

Asuka. Asuka. CHI DIAVOLO ERA ASUKA?

C-chi è Asuka?” chiesi io con la voce un po’ roca.

“E’ una ragazza che ho conosciuto a scuola” disse lui.

“E ci esci il primo giorno scusa? Abbandoni i tuoi amici per una ragazza?” chiesi io istericamente.

Sana non c’è nulla di male. Non è che sei gelosa?” chiese lui indignato-soddisfatto.

“Si, certo che lo sono. Non voglio essere messa in secondo piano da una di nome Asuka. Sai, Akito, non so se ti perdonerò” dissi io fintamente offesa.

“E dai Sana, sai benissimo che sei più importante tu, però è ora che ognuno abbia le sue esperienze. Ti saluto, sennò non uscirà nessuno dei due perché siamo troppo impegnati al telefono. Ciao Sana”. Finì lui.

“Ciao Akito…” dissi io staccando la chiamata.

Qualcuno voleva il mio Akito. Qualcuno di nome Asuka.

 

 

 

 

 

Ciaoooo!!!La mia prima ff su Rossana!!! Oddio, l’ho adorato da piccola, e ancora ora sinceramente!

Vi dico che io ho visto solo l’anime e ho letto solo i riassunti dei manga, percio’ la storia da dopo-anime non seguira’ quella del manga!!! Se qualcuno recensira’, continuero’ la fanfiction!!!

Baci, Erika

   
 
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