Quelle urla... Haymitch non poteva sentirle. Non doveva sentirle.
<< TACETE, BASTARDE! >> strillò, preso dall'ira.
Le ghiandaie chiacchierone avevano cominciato a riprodurre le urla di Effie, ma per quanto lui si ripetesse che erano solo finzione, non riusciva a non sentire il cuore lacerarsi.
<< STATE ZITTE! >> continuava a sbraitare, stringendosi le orecchie così forte da farle sanguinare. << DOVETE STARE ZITTE! >> Ma quelle maledette continuavano a riprodurre quelle urla strazianti che fecero cedere le gambe di Haymitch. << Non ce la faccio più... Vi prego >> Erano troppo vere, quelle urla... Lui non poteva ignorarle. Non ci riusciva. Aveva gli occhi lucidi e le prime lacrime cominciarono a rigargli il viso. << Vi prego... >> continuava a singhiozzare, mentre le sue mani, strette a pugno, sbattevano violentemente contro il terreno. Non riusciva più a fare nulla, ogni sua azione era bloccata dalla voce di Effie e dai suoi sensi di colpa. Perché non le aveva detto prima ciò che provava per lei? Aveva lasciato che entrambi finissero nell'arena per far nascere qualcosa tra loro. “Sei uno stupido, Haymitch!” si ammonì, sbattendo le mani al suolo per l'ennesima volta. Sentì il dolore lacerargli la mano e una goccia di sangue gli finì sul viso, facendogli aprire gli occhi istintivamente. La pietra lo aveva tagliato, e il suo sguardo rimase fisso lì, su quella pietra. La afferrò di colpo e senza pensarci due volte la scagliò al cielo. Le urla di Effie si fecero sempre più deboli, mentre le ghiandaie si allontanavano.
Quando tutte le voci sparirono, Haymitch cadde al suolo svenuto... Ci era riuscito: le ghiandaie se n'erano andate e per lui fu come salvare Effie.
Era da un po' che non scrivevo "seriamente" su di loro :3 <3