Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: mary fox time    07/09/2015    3 recensioni
Dopo-guerra, primo vero dialogo tra Sasuke e Sakura con un inizio freddo e diffidente da parte del ragazzo, ma che poco a poco lo spinge a fidarsi dell'unica ragazza che lo abbia mai amato, aspettato ed anche tentato di uccidere per un qualcosa che era più grande di lei. Domande e risposte che fanno conoscere ad entrambi un po' di più dell'altro , ma che spingono anche a sapere di più. La scoperta di Sasuke nel vedere una ragazza tanto cambiata, tanto serena e piena di voglia di vivere dopo aver visto tanta morte.
Un dialogo che segna l'inizio di qualcosa di nuovo... l'inizio di una storia...
(STORIA AGGIORNATA)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Tu rappresenti la mia sconfitta




È da poco che sono stato accolto e riaccettato dalla comunità di Konoha, il che non è che sia stata una passaeggiata. Sono grato a coloro che si sono battuti per me, tra i quali, non possono mancare Sakura e Naruto. A dirla tutta non ho mai visto la mia compagna di squadra così decisa a vincere per me, dopotutto quello che le ho fatto. Io e Naruto stiamo facendo una passeggiata tra le vie della Foglia, per la maggior parte occupate dal mio silenzio e dal suo ciarlare. Il suo argomento principale al momento è Hinata:

- Sapessi Sasuke, ora come ora, non so proprio come parlarle. Da quando lei si è... dichia..rata.. ehm non so più cosa pensare. A dirla tutta mi sento in colpa nei suoi confronti: lei che mi ha sempre guardato con quegli occhi.. ed io che non ho mai ricambiato i suoi sguardi.. mi sento un verme. Come è riuscita ad innamorarsi di uno come me? – si prende la testa tra le mani disperato. Noto che da una curva sbuca Hinata. Sorrido sadico.

- Bene amico, ora puoi chiederglielo di persona. –

- Eh? – alza la testa incrociando gli occhi di lei ed entrambi arrossiscono guardando dall’altra parte.

- Ahahah sei veramente un bambino Naruto. -  improvvisamente compare la figura di Sakura che mi guarda sorridente e senza rancore. La mia risata si blocca ed abbasso lo sguardo intimidito per la prima volta in tutta la mia vita, forse perchè mi sento ancora un po’ in colpa per tutto quello che le ho fatto passare e lei, nonostante tutto, ha saputo sorridermi e perdonarmi. Sento la sua risata sottile e decido, per orgoglio, di non mostrare debolezze. Alzo lo sguardo, ma i miei occhi continuano a guardare a terra. Ora è Naruto a ridere di me ed io gli do un pugno in testa. Logicamente quella testa quadra ha capito male il mio comportamento. Lui chiama Sakura, la quale ci raggiunge seguita da Hinata, e ciò, mette a dura prova la sfacciataggine del mio compare.

- Ehilà Sakura come butta? Stavamo giusto parlando di te... cioè.. Sasuke mi stava parlando di te. – si corregge per non far pensare male ad Hinata, ma, dato che così mette in cattiva luce me, lo fulmino con lo sguardo e lui si irrigidisce diventando di sasso. Sakura, resasi conto della cosa, finge indifferenza e, continuando a sorridere:

- Ahahah, ahn si? Mi domando cos’abbia da dire su di me il tuo amico, dato che mi ha già detto tutto quello che pensa. Francamente non voglio sapere niente. – spiazzato dalla sua freddezza, sorrido malvagio e alzo lo sguardo verso di lei, ma appena guardo i suoi occhi, così verdi, pieni di voglia di vivere e di serenità sento un senso di colpa improvviso e una voglia di continuare a guardarli che prima non avevo mai provato, probabilmente perchè anche loro non sono più come li ricordavo: sentimentali, appicicosi e troppo innamorati. Ciò nonostante, quello che sento non lo lascio trasparire in superficie, dove continuo a mostrare la sicurezza, freddezza e allo stesso tempo l’arroganza di un tempo. Decido di mettere alla prova quegli occhi che si dimostrano troppo sereni e tranquilli nell’incontrare i miei:

- Dunque se Naruto ti dicesse che stavo pensando di invitarti ad uscire cosa diresti? –lei non mostra nessuna eccitazione all’idea di uscire col sottoscritto. Però il suo sorriso si spegne. Questa reazione non me l’aspettavo.

- Se lui me lo dicesse... mi sentirei presa in giro. – per me è una risposta che vuol dire troppe cose ed allora provo a metterla alle strette.

- .. esci con me! –

- .. perchè? – “ma che razza di risposta eh???” rido nervoso e lei sorride quasi amorevole e quello sguardo mi irrigidisce improvvisamente.

- Non hai risposto.. – lei ride ed io sorrido: stranamente mi sembra più bella di qualche tempo fa. Naruto intanto non capisce cosa ci stia succedendo ed, a dirla tutta, non lo so neanch’io. Hinata continua a guardare Naruto e Sakura quando mi risponde.

- Beh, Uchiha, nemmeno tu hai risposto. – poco a poco le mie barriere nei suoi confronti perdono i loro pezzi.

- Beh... – inizio cercando una risposta alla sua domanda. Lei però, capendo che sto cercando una possibile scusa, decide di troncare all’improvviso il discorso.

- Non voglio uscire con te: so che tu non fai sul serio. Il punto è che non so, perchè tu, di punto in bianco, provi ad avere un po’ di confidenza. .. se è perchè ti senti in colpa per aver cercato di uccidermi per due volte in un solo giorno, devi sapere che io ti ho già perdonato... -   Sakura invita Naruto ed  Hinata ad allontanarsi dalla nostra conversazione ed entrambi accettano annuendo, uno comprendedno la situazione serio e l'altra arrossita per la possibilità di poter rimanere insieme al suo innamorato.
La discussione che sta nascendo non mi piace: speravo che Sakura potesse evitare quel ricordo che fa male anche a me. Però alla sua ultima frase rimango ammutolito.. se mi ha perdonato quel gesto, che non sono riuscito nemmeno io a perdonarmi.. Sakura .. mi amava veramente molto...
Lei aspetta che i nostri due amici si siano allontanati per continuare, dopo aver iniziato ad osservarmi seria.

- ..Se è per prenderti gioco dei miei sentimenti vorrei ricordarti che non si gioca con le emozioni degli altri... Se invece l’hai fatto per sapere se sono ancora innamorata di te... sì, ti amo ancora e penso non smetterò mai. Certo il perchè non lo so, ma le cose stanno così. – mi ha scioccato. Da quand’è che lei parla così? Da quand’è che lei è così?

- Io.. l’ho fatto per il terzo motivo. – rispondo infilando le mani in tasca, abbassando lo sguardo e calciando un sassolino. Non so cosa mi stia succedendo. Lei mi guarda sorridendo un po’ rammaricata.

- Quindi non ti senti in colpa per il primo?! – ora è lei ad abbassare lo sguardo imbarazzata nascondendo le mani dietro la schiena. La guardo un po’ incuriosito e stupito per quel modo di parlare così delicato e non aggressivo come un tempo.

- Beh... quella volta sono scoppiato perchè... non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da te. Pensavo che di te non avrei mai dovuto temere niente. Ero sicuro che mi amavi, che non mi avresti mai toccato e ... sapere che anche tu.. che mi volevi più bene di chiunque altro.. stavi cercando di abbattermi... non ho più capito niente. Ho pensato... beh... non so cos’ho pensato. Ho agito per rabbia, rammarico contro il mondo. – lei annuisce comprendendo ciò che le ho giustificato.

- Capisco, io avevo preso quella decisione perchè non volevo scaricare un simile peso su Naruto. Lui voleva salvarti a tutti i costi e, sapere che era stata decisa la tua eliminazione, lo avrebbe fatto diventare matto. Pensavo di poter portare il peso della tua assenza per sempre. Ormai ci ero abituata, avevo imparato a vivere anche senza di te, pur continuando ad amarti e pensavo che avrei potuto anche vivere così fino alla fine se si trattava della salvezza di Konoha. Poi ero sicura che, se l’avessi fatto io, Naruto sarebbe stato in grado di perdonarmi, perchè sapeva quanto io ti avevo amato ed avevo sofferto, mentre, se fosse stato chiunque altro, lui avrebbe avuto dei rancori verso quella persona per tutta la vita o quasi. Non so quanto ho ragione su questo e nemmeno fin dove arrivi la sua capacità di perdonare gli altri. ... Comunque ... ero disperata per la decisione che avevo preso, ma sapevo anche che era quella giusta... sono contenta che, però, sia arrivato Naruto a salvarmi, a lottare con te e a farti riflettere ancora una volta. – la guardo sorridere con le gote arrossate , probabilmente per l’imbarazzo di raccontarmi cose per lei intime e complicate da raccontare e spiegare. Anche lei alza lo sguardo su di me e, accorgendosi che la sto osservando, distoglie gli occhi da me per posarli da un’altra parte col viso ancora più arrossato. A vederla così il mio cuore accelera per la prima volta per lei. Stanco di stare lì, in quel luogo in cui la gente che passava poteva farsi strane idee su di noi, decido di proseguire la passeggiata anche se ormai è notte fonda e le temperature si abbassano. Non serve che io la inviti a seguirmi e rimanere al mio fianco. So che, senza il bisogno di dirle qualcosa, lei mi correrà dietro: è da tutta la vita che fa così. Invece.. percorro 10 metri e noto la sua assenza vicino a me. Mi volto e lei è ancora là, non si è mossa nonostante provi un grande desiderio di venirmi incontro. Sorride tristemente e muove un passo in direzione opposta alla mia. La chiamo. Si volta ed ha uno sguardo curioso. (Non so nemmeno io il perchè del mio comportamento rammollito..)

- Sakura.. se vuoi seguirmi.. sei libera di farlo... ma solo per questa volta!- chiarisco alla fine assumendo un tono annoiato e allo stesso tempo scontroso. Lei si avvicina silenziosa e raggiante per aver avuto il mio permesso... improvvisamente noto che .. non mi da più fastidio la sua presenza come un tempo, anzi...
L’inizio della passeggiata rimane silenzioso. A un certo punto però, avendo questa domanda martellante in testa che non mi riesco a levare..

- Continui a dire che saresti rimasta sola per tutta la vita se mi avessi ucciso.. ma come fai a dirlo? Esiste gente migliore di me o addirittura che mi somiglia, quindi .. del tuo compagno Sai che mi dici? Non è abbastanza simile a me? – lei si mette nella posa del pensatore  fingendo di concentrarsi in qualcosa a cui non aveva mai prestato attenzione, ma dopo due secondi risponde:

- Giusto. Non ci ho pensato. Peccato che lui sia gia stato prenotato dalla mia amica Ino. – dimostra un’aria da ‘eh pazienza’ mantenendo il suo sorriso. Io questo discorso però non lo capisco, a dirla tutta ne sono abbastanza contrariato. Prima di tutto perchè noi uomini non siamo oggetti, poi perchè non è giusto che se a lei un ragazzo piace, ne debba rinunciare solo per far contenta una sua amica.

- Scusa, ma da quand’è che i ragazzi si prenotano scusa? In teoria ci si sceglie, no? E se a lui piacessi tu? – lei abbassa lo sguardo e si mette a fissare per terra come se i sassolini che in questo momento ha deciso di calciare fossero più interessanti della mia richiesta di risposte. Io continuo a capire sempre di meno questa ragazza fin troppo nuova per me. La passeggiata prosegue sulla stradina ricoperta da un sottile strato di ghiaia vicino ad un fiumicciatolo.

Dopo qualche momento di riflessione che sembra lunghissimo:

- ... è un modo di dire. Con la frase ‘è gia stato prenotato’ intendo dire che lei ne è innamorata, o perlomeno se ne è infatuata, si è presa una cotta. Anche se io gli piacessi lo rifiuterei, non solo perchè a lei piace, ma specialmente perchè io non amo lui. – prima di proseguire il discorso cambio direzione e mi dirigo verso il fiume. Mi siedo sulle sue sponde erbose e Sakura, dopo un breve attimo passato ad ammirare il paesaggio notturno così meravigliosamente misterioso e contrastante con la sua figura che è un libro aperto per i miei occhi, mi segue e si siede al mio fianco con aria felice e pensierosa. Fisso l’acqua così limpida e chiara mentre riflette i raggi della luna sul viso della ragazza al mio fianco. Lei appare trasfiguarata e bellissima. Distolgo lo sguardo e le rispondo mentre con un bastoncino accarezzo il fiume con tocchi delicati.

- ... hm ..È strano però. È l’unico ragazzo che mi assomiglia almeno un po’ tra tutti gli altri. –

- Già, forse ti assomiglia in alcune cose, ma magari non sono quelle cose che mi hanno fatto innamorare di te. È tutto il tuo insieme, non solo qualche cosa, non solo la tua serietà, non solo la tua professionalità in quello che fai, non solo il tuo distacco dalle emozioni più belle. Tutto. – rimango in silenzio. Non avrei mai pensato che noi due, così distanti potessimo parlare così, come se niente fosse, come se il tempo non ci avesse mai diviso, come se ci fosse sempre stato un po’ d’amicizia tra noi mentre io, forse, l’ho sempre considerata una cosa inutile della mia vita.         Penso che le nostre vite dovessero passare tutto quello che hanno passato per incontrarsi veramente; dovevamo cambiare e diventare ciò che siamo ora perchè le nostre anime si riconoscessero come l’una la metà dell’altra. Lei non è più quella che conoscevo. Io non sono più quello che lei conosceva. Lei è cresciuta. Io sono cresciuto. Lei è riuscita ad andare avanti da sola, superando le cose che l’hanno più fatta soffrire. Io no, io ho sempre dovuto contare sulla presenza di mio fratello e sulle sue rassicurazioni per avere il coraggio di fare un altro passo.. Lei ha vinto dove io ho perso: saper vivere sereni avendo visto la persona che si ha più a cuore cambiare e rovinare la propria vita... Lei ... rappresenta la mia sconfitta.

Abbasso lo sguardo. Mi sono fatto battere ancora una volta da un mio compagno di squadra che è per di più una donna. Mi volto verso di lei arrabbiato, rammaricato. Vedo il suo sguardo sorridente sul mondo e provo una profonda invidia. Decido di cancellare quella sua espressione.. almeno per un momento. La afferro per i polsi e le salgo sopra immobilizzandola. Subito si dimostra spaventata. Sorrido sofferente: mi pento del mio gesto... Desidero rivedere il suo sorriso.

- Sei un ninja eppure hai abbassato la guardia. – sentendo questa frase torna a sorridere amorevole e la mia anima poco a poco sembra purificarsi.

- L’ ho abbassata perchè di te mi fido... – a sentire questo penso mi si siano allargate le pupille – ...e penso che con me non faresti mai niente di quello che tu vuoi farmi credere. – lei è l’unica a conoscere i miei pensieri ... sempre.

- Cos’è tutta questa convinzione? Tu non mi conosci... –

- ... lo so.. solo Dio può conoscere i tuoi pensieri. Le mie sono solo supposizioni.. – sorrido. Sono sempre più preso da questa nuova Sakura. Lentamente inizio ad avvicinarmi al suo viso.

- Appunto... sono solo supposizioni.. – continuo ad avvicinarmi piano per farle aumentare l’agitazione, lei chiude improvvisamente gli occhi stringendoli intimidita.

- Ma.. io mi fido di te... – ripete quando sono a un centimetro dalle sue labbra e il mio respiro si confonde col suo accelerato. Mi fermo improvvisamente. Lei...

- Tu... rappresenti la mia sconfitta.. – delle gocce salate iniziano a caderle sul viso. Non sono sue, sono mie. Sono le mie lacrime. Mollo i suoi polsi appoggiando i miei pugni vicino alla sua testa ed ogni tanto asciugandomi gli occhi con le maniche. Non avrei mai pensato che sarebbe successo questo, che lei avrebbe aperto le porte della mia anima, dei miei occhi. Dopo qualche secondo Sakura allunga le sue braccia incrociandole dietro il mio collo. Mi sta abbracciando ed io, solo ora, mi rendo conto di quanto ne avessi bisogno. La stringo forte a me e lei mi accarezza la schiena e la testa come una madre che consola il figlio. Ricordo mia madre e i suoi gesti di amore incondizionato e li rivedo in Sakura. Passiamo una buona mezz’ora così, poi ci stacchiamo e torniamo a sederci come prima, lei felice per avermi finalmente ritrovato e allo stesso tempo arrossita per la situzione inaspettata mentre io mi sento piccolo in confronto a lei. Prima che me ne renda conto penso che ... voglio stare con lei... Mi volto a guardarla così serena a fissare l’orizzonte. Appoggio una mia mano alla sua e lei si gira a guardarmi con gli occhi pieni di vita nonostante abbiano visto anche loro tanta morte.

- Sakura... esci con me. – sorride radiosa come il più bel sole capace di riscaldare una notte come quella.

- Sasuke non ti innamorerai mai di me. Ormai lo so, ci ho fatto l’abitudine; non mi hai mai amato e mai mi amerai. – sorrido cosciente di poterla fregare con le sue stesse parole.

- Sono solo supposizioni. – ride coprendosi la bocca con la mano, ma probabilmente anche nervosa per ciò che meno si sarebbe aspettata da parte mia.

- .. non so cosa succederà se accetto, se hai in testa robe porche scordati che io mi faccia vedere. Non ho intenzione di avere rapporti prima del matrimonio. – la guardo scioccato.

- Sul serio? Ma tu vuoi farmi diventare matto! – si abbraccia le ginocchia dondolandosi contenta e probabilmente divertita per la mia reazione.

- Se tu vuoi metterti alla prova per provare a stare con me dovrai sapere fin da subito i miei princìpi morali. – risponde severa mettendo subito in chiaro le sue regole.

- Va bene, voglio mettermi alla prova ... e tu? – domando un po’ agitato per la possibile risposta.

- Mi sarei sempre messa alla prova per te. – risponde voltandosi verso di me sorridendo solare.

 
Così ebbe inizio la nostra storia che durò fino alla nostra vecchiaia ed anche più in là.











angolo autrice: giorno gente, allora, mi è venuta così di getto
un possibile inizio della storia di questa coppia,
perchè come è finita la serie non mi andava molto giù e

(*possibile spoiler)


non c' è stato messo un motivo per il quale questi due
si sono sposati ed hanno avuto una figlia.
Quindi ho pensato di farmi un'immagine mentale
di ciò che probabilmente è successo tra i due
che ha fatto cambiare così radicalmente l'opinione di
Sasuke per Sakura, ma se volete dirmi le vostre opinioni,
io le accetto e prendo nota x)
Grazie ed alla prossima.
Mary fox time XP

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: mary fox time