Libri > Jane Eyre
Segui la storia  |       
Autore: hiromi_chan    07/09/2015    1 recensioni
Raccolta disomogenea dei fill scritti per i prompt durante le iniziative del gruppo We are out for prompt.
I. «Che vitino di vespa ha, signorina Eyre. Mai pensato di mangiare qualcosa in più? No? Ha paura di ingrassare?» {Modern!AU}
II. Era come averlo in piena vista, il suo James: accoccolato sul pavimento davanti alla poltrona sulla quale sedeva Rochester, la guancia sulla sua gamba sinistra, la mano sul ginocchio della destra. {Male!Jane}
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

#01
prompt
: Jane Eyre modern!AU, Jane è un'insegnante nella scuola privata dell'altezzoso Mr Rochester, e lei non riesce a spiegarsi perché continua a punzecchiarla

rating: verde

genere: romantico, slice-of-life, commedia

avvertimenti: modern!AU





 

«Che vitino di vespa ha, signorina Eyre. Mai pensato di mangiare qualcosa in più? No? Ha paura di ingrassare?»

Jane, il registro in mano, gli dedicò solo un cenno del capo e un'occhiata pacata e veloce.

 

«Perché viene vestita come una monachella, signorina Eyre? Ah, ho capito. Crede di essere stata assunta nella scuola sbagliata. L'istituto delle suore è dall'altro lato della città, però.»

Visto che ormai aveva capito quanto lui fosse un tipo determinato e insistente, Jane disse: «Chiedo scusa, ma i miei allievi mi aspettano. E no, non ho sbagliato affatto scuola. Dovreste saperlo, mi avete assunta voi.»

E, per stare sicura, si indicò l'orologio sul polso che segnava che la pausa pranzo era finita e girò sui tacchi il più in fretta possibile.

 

«Mi dica, signorina Eyre, lei crede forse nelle fate e nei folletti?» disse lui, sbucando da dietro un corridoio e prendendo a camminare al suo fianco.

Jane sospirò mesta, dicendosi che, in ogni caso, da lì al cortile era una camminata di pochi minuti.

«Glielo chiedo per due motivi distinti: il primo è che, visto che continua a evitarmi, mi è venuto da pensare che lei mi creda una specie di folletto cattivo maldisposto nei suoi confronti. Le assicuro che non ho alcuna intenzione di portala via con me nella mia grotta, non contro la sua volontà, almeno. Il secondo, e badi bene, quello che reputo il più probabile, è che lei stessa sia una qualche sorta di spiritello venuto da un altro mondo. Uno spiritello benefico, si intende. Così si potrebbero spiegare molte cose. Gli omini verdi verranno presto per riportarla a casa?»

A Jane scappò un sorriso. «Le assicuro che resterò qui ancora a lungo. Se lei me lo permette, ovviamente.»

Anche lui sorrise, un sorriso sorprendentemente dolce su quel volto aspro e bruno. «È per me un grande piacere averla qui, signorina Eyre. Un grande piacere.»

 

«Ma perché continua a tormentarmi così?» chiese Jane a voce alta mentre accompagnava la piccola Adele al bagno. «Non che sia fastidioso, no... A volte sì. Ma non ha cattive intenzioni. Mi fa sorridere. È molto strano, ma difficile da interpretare. Davvero non lo capisco. A volte penso voglia solo farmi perdere tempo.»

Adele strinse la manina nella sua. «Ma non capisce davvero, signorina?» disse, le parole puntellate nel suo accento francese. «Lei piace al signor Rochester. Lei gli piace molto.»

«Oh» disse Jane.

 

«Mi chiedevo, signorina Eyre...»

Jane si fermò di colpo, costringendo anche l'uomo che la seguiva a una brusca frenata e mandandolo a collidere contro la sua spalla.

«Ma che diamine-»

Quando Jane si voltò, accigliata, lo trovò con un'espressione infastidita in volto. I capelli scuri e scarmigliati, la bocca grande arricciata in una smorfia, il signor Rochester la squadrava.

«Cosa si chiedeva?» chiese Jane. «Forse si chiedeva se io volessi uscire con lei, un giorno di questi?» domandò con timida educazione, quasi come suggerendo la risposta a un suo allievo.

«Perdio... che sfacciata. Beh, se è questo che pensa, si sbaglia. Io non-»

Jane sorrise e bloccò subito la sequela di parole dettate dall'immenso orgoglio del signor Rochester. «Perché, se così fosse, non sarei contraria all'idea. Non sarei contraria affatto.»

E gli diede le spalle, soddisfatta come non mai di averlo lasciato lì a boccheggiare come un grosso pesce.




*


#02

prompt: Male!Jane/Mr Rochester, "Anche se i tuoi occhi non vedono più, riesci comunque a vedermi?"

rating: verde

genere: romantico, slice-of-life

avvertimenti: AU; what if?; Male!Jane





 

Le braci ardevano lentamente, il legno mangiato dai tarli di fuoco scricchiolava piano. L'odore del tè vagava per la stanza. Fuori c'era il temporale; grosse gocce picchiettavano alla finestra.

«Anche se i tuoi occhi non vedono più, riesci comunque a vedere me?» chiese James. Docilmente, una nota curiosa e innocente nella voce dolce.

Il signor Rochester sfiorò con le dita la mano che James aveva appoggiato sul suo ginocchio, calda e gentile; saggiò la forma delle spalle, strette ma solide, poi accarezzò quell'amata testa, scompigliando i capelli altrimenti ben pettinati.

Era come averlo in piena vista, il suo James: accoccolato sul pavimento davanti alla poltrona sulla quale sedeva Rochester, la guancia sulla sua gamba sinistra, la mano sul ginocchio della destra. Le ciglia lunghe abbassate sulle palpebre chiuse, il sorriso umile ma sicuro.

Il signor Rochester rispose: «Sempre. Riesco a vederti sempre.»

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Jane Eyre / Vai alla pagina dell'autore: hiromi_chan