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Autore: AurumLiddell    07/09/2015    1 recensioni
Un gruppo di sei amici trascorre la propria vita come se niente fosse, quando un giorno il migliore amico di Tyler (Rick) chiama tutti i componenti per convocarli nella sua abitazione e proporgli di passare cinque notti in una casa a pochi isolati da loro, ma tutti si accorgeranno ben presto che in realtà dietro a quell'invito apparentemente innocente si cela un diabolico intento...
Genere: Fantasy, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia continuava a tamburellare indisturbata sulla finestra di Helen mentre lei dormiva saporitamente, i suoi capelli castano chiaro le ricadevano dolcemente sulla spalla sinistra e sul viso incorniciandolo in tutta la sua delicatezza.  Quella figura bella e fine non avrebbe continuato a dormire ancora a lungo:

Sentì il cellulare dall’altra parte della stanza, esattamente nella scrivania, squillare incessantemente. Cercò di affrettare i suoi movimenti soavi nell’alzarsi e dirigersi verso quel tavolo di mogano con sopra tutte le sue matite ed i suoi disegni ad acquerello. Quando arrivò a destinazione lesse: ”Rick” e rispose. “Pronto?” – “Helen! Stavi riposando?” chiese “Mh.. Non importa, dimmi tutto.” Rispose gentilmente “Beh, semplicemente volevo chiederti se questa sera ti va di venire da me, ci sono anche i ragazzi.” – “Non so se posso, vedrò.” – “In realtà Helen.. C’è una cosa che volevo proporre a tutti voi quindi se riesci a venire te ne sarei infinitamente grato.” Helen ci pensò su “Vedrò cosa posso fare Rick.” – “Va bene, allora fammi sapere.” Rispose qualche secondo dopo e riagganciò.

Tyler leggeva un libro indisturbato, aveva appena ricevuto la chiamata del suo migliore amico, ‘Spero non si tratti di qualche altra impresa folle.’ Pensò tra sé e sé altamente preoccupato, ‘Sarà qualcosa che ricorderemo anche quando avremo quarant’anni!’ aveva detto lui ‘Ed è proprio questo che mi preoccupa Rick…” aveva risposto Tyler non sapendo se era più ironico o serio. ‘Non so più che cosa fare con lui..’ pensava. Chiuse il libro e se lo mise sopra le ginocchia, dopo quella chiamata non era più abbastanza tranquillo, ‘Se penso che una volta a causa delle sue stupidaggini ha rischiato la vita… Proprio davanti ai miei occhi…’ guardò fuori dalla finestra, stava ancora piovendo ‘Beh almeno, se proprio devo andarci spero che il tempo migliori. Insieme alle mie preoccupazioni magari…’

“20.00”

Rick li attendeva tutti impazientemente, con il bicchiere di whisky in mano era poggiato sullo stipite della porta del soggiorno, Anna e Gerald erano sul divano mentre pomiciavano amorevolmente. ‘Tipico’ pensò dandogli una rapida occhiata mentre sorseggiava la sua bevanda preferita, il suo sguardo si spostò fuori non volendo assistere ancora a quello spettacolo stucchevole, continuava a piovere ma il buio si vedeva perfettamente. Lui adorava le tenebre, per un qualche motivo le venerava, 'un uomo può nascondersi in esse’ diceva sempre, per avere diciannove anni si poteva benissimo dire che avesse una sua filosofia di vita. Quando sentì il campanello suonare, esattamente come le volte precedenti nelle ultime due ore, sentì come un brivido d’eccitazione: posò il bicchiere sul comò vicino a lui e si avviò verso l’ingresso. Quando aprì la porta una folata di vento gelido gli trapassò le ossa ‘Viva l’inverno ’ pensò tra sé e sé, e nonostante il breve cambiò di temperatura cercò di non scomporsi quando incontrò gli occhi di Helen. “Benvenuta.” Disse con quel suo sorriso accattivante “Grazie sir.” Rispose lei sorridendo, “Prego.” Le disse spostandosi e indicandole l’interno dell’abitazione, quando lei fece per abbassarsi la cerniera del giubbotto lui le spuntò dietro “Te lo appendo.” Disse sempre sorridendo e quando fu completamente sfilato mantenne la promessa.

“20.20”

“Quindi..” iniziò Robert “Di cosa dovevi parlarci? O meglio: che cosa volevi proporci?” chiese, Helen era seduta vicino ad Anna che non l’aveva minimamente calcolata da quando era arrivata, ma poco le importava, quello che stava cercando di ‘non’ fare era incontrare lo sguardo di Tyler. Rick inarcò gli angoli della bocca “Sono felice di avere la vostra attenzione miei signori.” Disse “Sapete benissimo che io sono un amante dell’orrore, delle storie paranormali e del folklore in genere.” – “Tutti ci conosciamo fin dai tempi dell’asilo, come potremmo non saperlo?” chiese Gerald ridacchiando, Rick non poteva sopportarlo ma purtroppo era stato costretto ad invitarlo per fare venire Anna, quei due erano fin troppo inseparabili, qualunque cosa dicesse per lui era come un insulto, ma nonostante ciò cercò di non scomporsi. “Giusta osservazione.” Rispose fissando per un attimo il bicchiere che aveva in mano: lo aveva riempito di nuovo, questa volta aveva messo del ghiaccio. “Non so se avete sentito parlare di quella casa che sta a pochi metri da qui..” disse sorseggiando “E’ il tuo quartiere, dovresti saperlo tu.” Disse Robert, Tyler continuava a fissare Rick cercando di capire le sue intenzioni, ma proprio non ci riusciva. “Semplicemente avevo pensato che tutti potremmo andare a fargli visita.” Disse sorridendo, si sentì qualcuno sbuffare “Sai a non tutti piacciono le storie dell’orrore e tutto il resto come te Rick..” disse Anna “Quanti sarebbero d’accordo con te in questa stanza?” chiese e spostò lo sguardo su Tyler, e ridacchiò piano “Forse il tuo migliore amico? Va bene, e poi?” chiese, l’espressione di Rick diventò gelida “Questa sarà qualcosa in cui tutti ne trarrete un profitto.” Rispose, “Sarebbe a dire?” chiese Helen, spostò lo sguardo su di lei ‘Non aspettavo altro che la tua voce dolce e delicata piccola mia.’ Pensò e tornò a sorridere, “Ho sentito dire che, chi ci passa cinque notti, riceverà più di cinque milioni di dollari dal sindaco di questa cittadina.” Rispose parlando a tutti. L’espressione di Anna, da arrogante sembrò mutare, come se si fosse accorta di aver fatto delle affermazioni sbagliate ed in quel momento soltanto. Per Gerald fu lo stesso, ‘Lo sapevo! In fondo, non mi stupisce che stiano assieme, sono due stolti e anche prepotenti.’ Pensò Rick. “Vedo che qualcuno di voi sta riconsiderando le proprie idee.” Disse, Tyler decise di rompere il silenzio in favore del suo migliore amico “Eh dai, non può essere così orribile, in fondo nessuno di voi crede veramente ai fantasmi no? Quindi di cosa dovreste avere paura?” chiese, il suo sguardo si fissò su per un attimo su Helen e dopo qualche secondo cercò goffamente di distoglierlo. ‘Ben fatto amico mio, ben fatto.’ Pensò, mentre continuava a sorridere ‘Proprio quello che mi serviva per smuovere i cervelli di questi scettici.’

   
 
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