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Personaggi: Regina Mills.
Genere: Introspettivo.
Parole: 226
Odio
Magia.
Quanto la odiava, Regina?
L'aveva temuta per anni: usata dalla madre contro di lei per riportarla sulla retta via.
“La magia, Regina, è quanto di più potente esiste a questo mondo. Se tu la domini, nessun'altra persona potrà incuterti paura!” Era la cantilena di Cora, quella. Ma a Regina quel potere non interessava. Per lei non esistevano distinzioni tra la magia nera e la magia bianca, in fondo, bastava che fosse magia per avere un prezzo... E per Regina, i buoni non dovevano averne.
Solo l'odio sconfinato verso se stessa e verso quell'amore materno mai ricevuto la accecò a tal punto da avvicinarla a quel vortice oscuro; ma tuttavia, Regina non cambiò idea: se la magia aveva un prezzo, significava che chi la usava era disposto a pagarlo... E per molti, forse anche troppi anni lei rimase convinta che il giusto prezzo da pagare per la sua felicità, era la solitudine.
Che stupida...
Ora i suoi occhi osservavano Henry e Roland riposare vicini sul letto della loro camera, e per quanto non rinneghi il passato, non può fare a meno di continuare ad odiare se stessa per aver ceduto a quella magia maledetta che le aveva fatto credere di poter raggiungere la sua felicità rimanendo sola.
… Mai più avrebbe commesso quell'errore; mai più avrebbe ceduto a quel lato di lei che chiedeva vendetta.
Note dell'Autrice:
Eh già, spesso l'odio che nutriamo per noi stessi o per gli altri, ci porta a smettere di credere in ciò che avevamo come punto di riferimento.
Spesso è facile prendere la via “più comoda”, credendo che si possa raggiungere prima il proprio obbiettivo – che sia la vendetta o qualcosa di ancora peggiore – e purtroppo poi si perde di vista ciò in cui si crede... E non c'è vendetta che vale il prezzo di perdere se stessi.