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Autore: claws    08/09/2015    2 recensioni
«Questi capelli ti stanno crescendo un po’ troppo in fretta, Anne! Dovresti tagliarli!»
[Fem!Ace, Rufy, Sabo][≈800 parole]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: ASL, Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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Trecce per tre





















«Questi capelli ti stanno crescendo un po’ troppo in fretta, Anne! Dovresti tagliarli!»

Anne sbuffava sempre, quando Sabo glielo faceva notare. Non aveva alcuna intenzione né di tagliarli, né di raccoglierli in una di quelle code scomode che al mattino la facevano sembrare un orso arrabbiato: per di più, quando si faceva la coda alla sera, di mattina Anne si ritrovava con Rufy che cercava di mangiarle i capelli nel sonno, pensando che fossero chissà quale prelibatezza.

Insomma, una soluzione che potesse rendere contenti tutti andava trovata in fretta, anche perché la vita nel Grey Terminal e sul monte Corbo non era il massimo, per dei capelli lunghi di cui era impossibile prendersi cura.

Così, un giorno, a Sabo venne in mente una grande idea. Una di quelle idee geniali, proprio, che ad Anne non sarebbe dispiaciuta! Ma per portarla a termine aveva bisogno anche dell’aiuto di Rufy.

«Va bene, allora, questa cosa si deve fare in tre. Ora dovete seguire il discorso, d’accordo?»

Sabo voleva che fosse una sorpresa per Anne, ma ovviamente aveva dovuto cedere, perché lui e Rufy da soli non ci sarebbero riusciti. Avevano recuperato un nastrino rosso sgualcito tra i rifiuti dopo una lunga ricerca; a quel punto, erano stati inseguiti da una specie di tigre gigantesca, che aveva tutta l’aria di aver scambiato il nastro per un fiotto di sangue e quindi aveva pensato bene di approfittare di una preda indebolita; con la tigre abbattuta avevano pranzato e allora, a pancia piena, avevano cercato di portare a termine quella idea rivoluzionaria di Sabo.

«Adesso divido i tuoi capelli in tre grandi ciocche, Anne. Una la prendi tu, una Rufy, e una io.»

Fecero come aveva detto Sabo. Fino a quel momento Rufy era rimasto tranquillo, forse perché soddisfatto del pranzetto a base di carne, ma quando ebbe in mano i capelli di Anne, si addormentò sul posto. Dopotutto, era stato un pranzo pesante, e dopo un lauto pasto ci vorrebbe sempre una siesta. Nel mentre, Sabo stava pensando a come incastrare insieme le tre ciocche di capelli per farne una treccia, e Anne stava per impazzire, con quei capelli in mano senza far niente.

«Vuoi stare ferma? Impara da Rufy!»

Sabo non si era evidentemente accorto di Rufy addormentato.

«Questa è buona! Da Rufy, devo imparare!»

«Intanto lui sta fermo!»

«Intanto sono miei i capelli che hai in mano!»

Rufy cominciò a russare sonoramente. Sabo si accorse troppo tardi del fratellino (che nel sonno aveva cominciato a mangiucchiare i capelli di Anne) per rimediare a danni ormai fatti.

«Rufy!»

Rufy aprì un occhio, di malavoglia, poi lo richiuse.

«Questo è un lavoro che richiede concentrazione!»

«Allora dovevamo chiedere a qualcun altro, Sabo!»

Sabo evitò di rispondere subito alla sorella. «Rufy, su! Ti ricordi che questo era un regalo per Anne? Dai, dammi una mano!»

A fatica fecero alzare Rufy in piedi, ma quando si ricordò che era un regalo e che era per la sua sorellona, si decise a stare sveglio e buono per almeno cinque minuti.

«Va bene, Rufy, ora ascolta. Metti la ciocca che hai in mano sopra quella che ho in mano io.»

«Fatto!»

«Ora, Anne, metti la tua ciocca sopra quella di Rufy.»

«Come pensi che io ci riesca, se vi do le spalle!»

Dopo un altro paio di lamentele, il primo giro era andato. Ne mancavano almeno una dozzina, ma come si dice, chi ben comincia è già a metà dell’opera, no?

«Tiriamo un pochino, adesso—»

«EHI!» Strillò Anne.

«Un pochino, Rufy, non così tanto!»

«Scusa, sorellona!»

«Vediamo… Ora metto la mia sopra quella di Anne. Poi, Rufy, metti la tua sopra la mia. Aspetta, spostati di qua, così non ci incastriamo.»

Così, dopo essersi attorcigliati le dita diverse volte o tra i capelli di Anne o tra le loro stesse dita, i tre fratelli riuscirono, bene o male, a farne una treccia. Non che fosse un lavoro molto bello da vedere, ma d’altronde, come primo tentativo (con Rufy che il più delle volte tirava i capelli ad Anne e lei che cominciava a dimenarsi) non era stato un fallimento. Anne decise che, tutto sommato, quell’acconciatura le piaceva e che l’avrebbe tenuta su e rifatta quando ce n’era bisogno – con l’aiuto dei suoi due fratelli, ovviamente.

«Visto?» Disse Sabo, con un grande sospiro e una gran voglia di riposarsi. «È meglio della coda, perché rimane più ordinata. E poi la possiamo fare in tre, ed è più divertente!»

«Le cose belle noi le facciamo in tre!» Aveva detto Rufy, in un momento di quasi serietà. Anne e Sabo annuirono e sorrisero.

«Ora però penserei alla cena…»









 

 

«Non ti stanchi mai di avere i capelli tirati in quel modo?», le avevano chiesto dopo qualche tempo i suoi compagni mentre si trovavano tutti insieme sul ponte della Moby Dick.

«No,» aveva risposto Anne, «perché divido i capelli in tre ciocche.»

Poi si era passata una mano sulla treccia e una sul braccio sinistro, con un bel sorriso sul viso pieno di lentiggini.






















Note Autrice:

I feels uccidono e io vorrei evitarli, ma non ci riesco. Pace.

Also vorrei far notare l’idea rivoluzionaria di Sabo e lo stupido gioco di parole, perché se vedo la possibilità di scrivere cose del genere, io le scrivo, lol.

Ogni tanto scrivere cose tenere serve a tirarsi su di morale. Questi tre scemi mi tirano su di morale, quindi eccoci qua! Anne è troppo tenera e penso che potrei coccolarla fino alla fine dei tempi! Per il nome di Fem!Ace ho seguito la volontà di Rouge.

Si ringrazi la mia treccina padawan per l’ispirazione. Mai scelta di acconciatura fu più felice, per me.

Poi quando leggo o scrivo Moby Dick i feels mi assalgono perché quel libro – è stata un’illuminazione, per me.

Pubblico tutte queste piccole storie di fila perché poi vado a fare la mia vacanza estiva (a Settembre, già, perché farla ad Agosto è troppo convenzionale XD) e quindi starò via per un po’.

Le note diventano più lunghe della storia, se continuo così. Se notate errori, avvisatemi e sistemerò. ;)

Grazie per aver letto! C:

claws_Jo




Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Eiichiro Oda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

  
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