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Autore: misteryOo    08/09/2015    1 recensioni
" E queste stramaledette voci non facevano altro che sbattergli in faccia la realtà: lui era solo"
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Syd Barrett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALONE

 

 

 

 

 

Chiude gli occhi e sospira piano. Fuori fa piuttosto freddo, d’altronde è inverno inoltrato. Pensa che dovrebbe aprire un po’ le finestre, in quella stanza c’è più fumo che ossigeno. Dalle imposte non passa un filo di luce, ad illuminare l’ambiente c’è solo qualche candela sparsa qua e là. Sospira ancora. Allunga la mano verso il pavimento, e a tastoni cerca il pacchetto di sigarette quasi finito. Quando lo trova ne estrae una e l’accende, con le mani che tremano dal nervoso. Fa il primo tiro e già si sente più rilassato. Chiude gli occhi e lascia che il fumo scenda nella gola e poi nei polmoni. Non ha più nulla da perdere ormai. L’ultimo mese è stato devastante. È troppo stressato, e lo stress, per quanto possa sembrare una cosa normale, lo sta uccidendo. Uccide lui, i suoi buoni propositi, la sua voglia d’alzarsi dal letto alla mattina e prendere la chitarra in mano, e sta uccidendo pure le sue motivazioni per portare avanti ciò in cui crede. Per un periodo è riuscito a gestirlo, lo stress. 

 

Aveva scoperto quegli acidi che erano tanto in voga in quel momento. Ne metteva uno sulla punta della lingua e poteva dimenticarsi di tutto ciò da cui stava scappando. Perché se si fa uso d’acidi da qualcosa si deve pur star scappando. Alleviavano lo stress in una maniera pazzesca, lo facevano sentire felice e spensierato. Non gli serviva nemmeno chiudere gli occhi per sognare, anzi, più spalancati li teneva più colorato e fantasioso diventava il suo viaggio. Sentiva delle voci che gli parlavano, lo facevano ridere gli raccontavano storie, insomma, all’inizio gli stavano davvero simpatiche queste bocche senza volto. Nell’ultima settimana però, aveva iniziato ad odiarle con tutto se stesso, perché s’era reso conto che ormai gli erano rimaste solo loro. E queste stramaledette voci non facevano altro che sbattergli in faccia la realtà: lui era solo. 

 

Quindi ora non riesce nemmeno più ad evadere dal mondo e dal modo in cui vive. Non compone né suona più. Ha pensato seriamente di farla finita, ma non ne ha il coraggio. Vorrebbe quindi provare qualche cosa di più pesante. Vorrebbe provare a drogarsi per davvero. In fondo tanti come lui hanno iniziato a ficcarsi una siringa nel braccio, magari è la soluzione che gli serve. Chiude gli occhi e sta un attimo in silenzio, ma nella sua mente non c’è una reale quiete. Migliaia di voci parlano nella sua testa, sono talmente tante che distingue solo qualche parola confusa. Syd lo sa come funziona. Gli acidi amplificano i sensi, ed ora gli acidi hanno amplificato i suoi pensieri, ma questa volta per sempre.

 

 

  
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