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Autore: Mei91    08/09/2015    3 recensioni
Questa storia, è una storia di ringraziamento a Meryl Watase
Sakura Haruno è il ninja medico leggendario più potente di tutte le terra ninja assieme al marito Sasuke Uchiha capo Ambu di Konoha e spietato combattente in guerra, e al migliore amico, forza portante di Kurama la volpe a nove code e Hokaghe di Konoha .E se il marito scoprisse che in realtà il fratello, Itachi Uchiha, non è morto ma che qualcuno lo ha riportato in vita ed ha dato il via alla missione di ridare prestigio e credibilità al clan Uchiha scovando e arrestando tutti coloro che complottano contro il medesimo clan e Konoha stessa? e se Itachi non fosse intenzionato a tornare a Konoha almeno fino a quando la missione del suo capo, Black Rose, non fosse portata a termine?
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Eccomi qua signori e signore, ecco a voi l’ultimo cap di Black rose.

 

 

 

Sasuke, Naruto e Sai osservarono le tre donne davanti a loro ammutoliti. Non erano in grado di spiaccicare nemmeno una parola.

“Hi…Hinata…Perché?” sussurrò l’Hokage tremante. Hinata abbassò il viso in lacrime mentre Neji indietreggiava e metteva una mano sulla spalla della cugina come a cercare di darle un conforto.

“Ino Chan…” balbettò incredulo Sai.

Anche Ino abbassò il viso afflitta e di conseguenza Yahiko indietreggiò dal cerchio che avevano creato e le circondò le spalle con un braccio.

“Su…su…non piangere!” sussurrò Yahiko. Ino non disse una parola, solo voltò la testa verso Yahiko e nascose il viso nell’ incavo del suo collo.

Sakura invece si era stretta a Itachi, e aveva nascosto il viso nel petto del cognato. Le lacrime che minacciavano di uscirle dagli occhi e ormai era fermamente convinta di aver perso per sempre suo marito Sasuke. Quello stesso marito che aveva faticato una vita intera per avere.

“Sakura…” sussurrò gelido e spietato Sasuke.

Sakura scosse la testa, si asciugò quelle poche lacrime che non era riuscita a trattenere, poi mise le mani sul petto di Itachi e si allontanò da lui per rimettersi il cappuccio in modo tale che le coprisse il viso.

“Torniamo al covo, Itachi. Ho bisogno di stare sola!” esclamò la rosa mentre Ino e Hinata si Nascondevano rispettivamente dietro Neji e Yahiko per nascondere le lacrime, annuendo con vigore alle parole di Sakura.

 Sakura prese a camminare lentamente e a sguardo chino.

Sasuke non riusciva a smettere di guardare la sua mano. Se Itachi non fosse intervenuto per tempo, a quest’ora lui avrebbe ucciso sua moglie. Il giovane Uchiha si trovò a ringraziare di vero cuore il fratello.

Un urlo lo destò dai suoi pensieri.

“Ma Diamine! Sakura! Ferma dannata donna! Parlagli! Parla con tuo marito Sakura!” urlò Itachi mentre la sua voce si faceva sempre più distante visto che aveva preso a seguire sua moglie che camminava lenta verso il covo.

“Eddai Sakura! OH Kami…anche voi! Hinata, Ino!  Smettetela e parlate con i vostri mariti!” continuò Itachi. Sasuke, Naruto e Sai, fermarono tutti i ninja che avevano preso a seguirle, poi a passi controllati seguirono le loro mogli sentendo i loro discorsi.

“Dai INO!” Borbottò Yahiko. “Cavolo donna da Fairy sei più coraggiosa, non ti facevo così fifona!” esclamò Yahiko.

“Sta un po’ zitto Yahiko!” urlò Ino.

Sai si irrigidì.

“Hinata, forse Naruto se gli parli…” Iniziò Nagato.

“Wo frena ragazzine, togli quel byakugan.” protestò Nagato mettendole una mano sulla spalla.

“Scusa.” Biasciò solo Hinata.

“Sakura almeno tu! La finisci di fare scema! Dimmi quanti anni è che ami Sasuke?” chiese Itachi.

“Dieci anni” biasciò lei trattenendo i singhiozzi.

“Da quanto siete marito e moglie?” chiese ancora Itachi.

“Due anni, undici mesi, tre giorni e sette ore!” sussurrò lei inconsciamente. Sasuke quasi si soffocò. Sua moglie teneva il conto del tempo che passava con lui, quasi temesse di perderlo.

“I mortacci donna, sai anche i minuti per caso?” chiese Itachi e Sakura osservò per un attimo l’orologio che aveva sul palmo

“30 minuti” sussurrò infine.

“Cavolo…te vivi proprio in funzione di mio fratello” iniziò Itachi.

Il gruppo di Black Rose non si era accorto che i mariti le stavano seguendo.

“Non ci credo Sakura! Non puoi rinunciare così! Non hai mi ucciso nessuno…ogni ninja che tramava contro gli Uchiha o contro mio fratello…” Iniziò Itachi ma Sakura lo fermò.

“La pianti Itachi? Evita di farmi la paternale ok! Non avrò ucciso nessuno, avrò aiutato anche Konoah, ma ho fatto la cosa che più detesto al mondo. Non me lo perdonerò mai!” esclamò risoluta Sakura.

“Cosa?” chiese Itachi bloccandola dal camminare.

“Ho mentito alla mia ragione di vita. Ho mentito a l’unica persona che alimenta il mio corpo e la mia anima…Sasuke. E ora l’ho perso quindi se ti chiedo di lasciarmi sola Itachi, fammi il sacro santo piacere di metterti un tappo in bocca e lasciarmi annegare nel mio dolore. Grazie.” Esclamò Sakura arrabbiata riprendendo a camminare.

Sasuke si irrigidì. Naruto e Sai compresero le motivazioni di Sakura. Anche se aveva sbagliato a erigersi a paladina della legge, lei aveva fatto qualcosa che sia Naruto e Sai sapevano lei detestasse. Mentire a suo marito.

“Cavolo Sakura, Sasuke capirà! Lo hai fatto per il bene del villaggio…” cercò di protestare Itachi.

“Non solo…” Iniziò Sakura “Ma Sasuke non capirà!”

“Eh?”

“Itachi, Sasuke ha passato la vita nelle menzogne, e mi ero ripromessa che mai al mondo gli avrei mentito e invece che faccio da tre mesi a questa parte? Gli mento in continuazione e....”

“Sakura mi hai riportato in vita…hai fatto tanto per mio fratello…non lo perderai!”

“Silenzio! Tu non lo conosci! Non mi perdonerà mai! L’ Ho perso!” urlò la rosa.

“A quanto pare, moglie, sei tu che non mi conosci!” esclamò Sasuke attirando l’attenzione di tutto il gruppo saltando giù dall’ albero per raggiungerla. “Ho solo una domanda Sakura!” esclamò Sasuke e Sakura si bloccò tremante.

“Chi diavolo ti dice che mi hai perso?” sbottò freddo l’Uchiha e imbarazzato. Itachi ghignò e si fece da parte.

“Come?” esclamò Sakura voltandosi verso il marito in perfetto stato di shock.  Sasuke indicò Naruto e Sai con le mogli in lacrime tra le braccia che le baciavano con passione.

“Perché devi mettermi in bocca atteggiamenti che non ho mai detto o fatto. Cazzo Sakura, Itachi è vivo, ti rendi conto del regalo che mi hai fatto e ti pare una bazzecola? ” esclamò Sasuke fiero. Sakura iniziò a tremare come una foglia e se non fosse stato per lo scatto veloce di Sasuke, si sarebbe trovata svenuta per terra.

“Dannazione donna sei scheletrica!  “Urlò Sasuke attirando l’attenzione di Sai e Naruto così come quella di Ino e Hinata. Sasuke si rivolse a Itachi.

“Da quant’è che non manga? Perché diavolo ha tutte queste cicatrici sul corpo? Non me ne sono accorto ieri sera?  Come si deve…oddio ma questa ferita?” esclamò Sasuke intravedendo la ferita al petto. Oh merda il combattimento di ieri…te l’ho fatta io! Cazzo Sakura. Mi spiace.  Sta mattina quando hai fatto l’amore con me e ti sei lamentata per il dolore…” iniziò Sasuke abbassando la voce “non era per il mio essere impetuoso vero?” chiese Sasuke.

Sakura non riusciva a respirare, guardava il marito e lo vedeva sfocato.

“Sa..su..ke..” balbettò prima di svenire tra le braccia del marito.

“Sakura!” urlò “Itachi che diamine ha?”

L’ Uchiha maggiore sospirò.

“A casa in questi tre mesi l’hai mai vista mangiare?” chiese Itachi e Sasuke scosse la testa in segno di negazione. “Solo qualche yogurt, ma pensavo mangiasse all’ ospedale.”

Itachi scosse la testa in segno di negazione.

“E’ praticamente tre mesi che tua moglie si alimenta solo a yogurt, perché se anche al covo le offrivamo del cibo, lei diceva di non avere appetito.” Concluse Itachi a occhi chiusi e afflitti.

“Ma perché…” esclamò l’Uchiha minore e Itachi aprì di scatto gli occhi guardando truce il fratello.

Hinata si staccò dal marito.

“Mio dio. Konan, corri da Sakura non riesce a respirare e....”

Konan corse da Sakura e la prese tra le braccia.

“Stupida…stupida donna sono tre mangi che non mangi …perché dia…”

“Konan!” la richiamò Itachi.

“Cerca di capirla Konan, lei è stata quella che ha sofferto più di tutti in quanto Sasuke è la sua stessa vita! Lo ha spiegato lei proprio un attimo fa. Non sopporta mentire a suo marito e queste sono le conseguenze” esclamò Yahiko. Sasuke strinse i denti e carezzò i capelli della moglie. Itachi dal canto suo le prese una mano

“Piccola donna, quanta forza possiedi? Hai perso ogni tua energia ora che se tra le braccia di tuo marito. Perché…ha rinunciato proprio or...”

“Non ha rinunciato Itachi San, solo che Sasuke è qua e Sakura a Sasuke affiderebbe la sua vita. L’ adrenalina l’ha abbandonata sapendo Sasuke qui con lei.” Esclamò Hinata mentre arpionava la vita di suo marito.

“La capisco molto bene, anche io mi reggo a malapena in piedi!” esclamò ancora Hinata e Naruto prontamente la prese in braccio.

“Si, certo intanto ora è svenuta. Che facciamo? Tra poco arrivano al covo i criminali che cospirano contro il Clan Uchiha e si aspettano di trovare il capo non una ragazzina svenuta!” esclamò Konan, il suo atteggiamento sembrava ostile nei confronti di Sakura, ma Itachi la conosceva bene, la giovane donna dai capelli blu si era legata a sua cognata, e aveva paura di perderla.

“Konan! Quella ragazzina è mia cognata e tu non ci hai vissuto a stretto contatto come ci ho vissuto io. Non la vedevi quasi contemplare la propria fede, non la vedevi accasciarsi a terra per le fitte di dolore al petto tanto le mancava suo marito, marito a cui non poteva dire la verità…non ti permettere di parlare di Black Rose… Ehm Sakura, mia cognata in questo modo, perché di certo non puoi capire cosa si prova a provare repulsione per il cibo tanto hai lo stomaco chiuso e il dolore è l’unico regnante!” esordì Itachi tetro.

“Ben detto Itachi Kun!” esclamò Yahiko.

“Co…cosa devo fare?” balbettò Sasuke.

“Stringila Sas’ke, tienila stretta a te! Fargli capire che ci sei!” sussurrò Hinata appiccicata a Naruto

“Fa l’amore con lei!” concluse Ino. Sasuke arrossì.

“Ma se è svenuta!” esclamò Sasuke. Ino sospirò.

“Appunto, fai l’amore con lei. Lei farai male Sasuke, perché da quel che percepisco nel chakra di Sakura e come se lo shock è stato troppo forte e lei non riesce ad uscire da questa specie di trans.” Iniziò Ino.

“Perché dovrei farle male, Oca!” urlò Sasuke e Itachi sussultò tanta era la furia del fratello.

“Gran pezzo di Baka, secondo te mi piace dirti che devi fare male alla mia migliore amica, ma Sakura non è eccitata pezzo di scemo, è normale che la ehm...sì cioè penetrazione le farà male, ma magari il dolore può essere un punto per farla svegliare. Si, so che mi stai dicendo basta ferirla, ma non ha solo bisogno del dolore per svegliarsi, ma anche di te! Gran pezzo di scemo patento!” urlò Ino indignata.

“Calmati cara, perché questa furia?” chiese Sai.

“Ahhh Sai fatti un corso accelerato di sentimenti. Grrr” urlò Ino. Yahiko per poco non rise di cuore.

“Ehi Nagato, ma a quei due ce li vedi come marito e moglie?” chiese Yahiko divertito osservando Ino e Sai. Nagato ridacchiò.

“No per niente, ma chi si assomiglia si piglia!”  Dichiarò divertito Nagato.

“Te dici che quei due si assomigliano? A me sembrano gli opposto!”

“EH be, ce anche il detto gli opposti si attraggono!” esclamò Nagato indicando Naruto e Hinata. Lui esuberante, lei timida.

“Mi dà che non hai tutti i torti!” rise Yahiko.

“Shh piantatela voi due!” esclamò Neji. “Quella è mia cugina e devo ancora valutare se Naruto testa quadra va bene per lei!” urlò Neji,

“Eh? Ma fatti i cazzi tuoi Neji!” urlò Hinata e a Naruto arrivò la mascella per terra.

“Hinata, l’influenza del dobe ti fa male!”

“NO a farmi male è l’influenza di mio cugino! Porca miseria…Ino…se Ten Ten. scopre che Neji è vivo le becca un infarto!” urlò Hinata.

“Eh? MA Ten ten era con noi. Ci stava aiutando con Black Rose!” Esclamò Naruto. “Ha visto Neji!”

“Ohhhh porca paletta. Abbiamo fatto tanto per tenere nascosto a Blue, Neji e…”

“Aspetta, frena Ino. Blue era Ten Ten? Ma perché era dalla parte della foglia?”

“Glielo ha ordinato Rose, diceva che le serviva la copertura a Konoha e Ten Ten era la persona adatta, mentre Sun, ovvero Temari ci copriva a Suna!” esclamò Ino.

“Aspettate… non ci sto capendo nulla” Iniziò Naruto.

“Ah va bè, questo non è importante ora l’importante è…” iniziò Hinata.

“Siamo quasi arrivati al covo, otouto fai riprendere come meglio puoi tua moglie, io intrattengo gli ospiti. Sei con me Ice?” esclamò Itachi interrompendo il parlare degli amici e rivolto a Neji che sorrise.

“Certo Black Fire!” concluse l’Hyuuga.

“Ice? Black Fire?” chiese Naruto

“Nomi in codice Naruto, proprio come Black Rose: rosa nera!” concluse Nagato sorridente.

Arrivati al covo…Sasuke seguì Yahiko mentre notò il fratello e Neji incappucciarsi per andare ad accogliere i criminali. Yahiko aprì la porta di una stanza del covo e Sasuke notò che in quella stanza non c’era nulla, semplicemente un letto e una finestra. Yahiko camminò lento verso l’armadio della rosa e tirò fuori una casacca. Sasuke si irrigidì.

“Curala e mettile il pigiama, io devo raggiungere Itachi e Neji” concluse Yahiko porgendole la maglietta.

“Ecco dov’era finita…” sussurrò L’ Uchiha stringendo la moglie al petto.

“Cosa?” chiese Yahiko.

Sasuke sorrise e carezzò il viso della moglie.

“Quella è la parte superiore del mio Kimono da nukenin. Mi sa che la mia mogliettina credeva che non l’avessi più cercata e me l’ha rubata!” sussurrò L’ Uchiha.

Yahiko sorrise.

“Sai non se ne separa mai. Quando è qua al covo la tiene sempre addosso, quasi fosse il suo più grande tesoro.” Sussurrò Yahiko.

“Per Sakura lo è, perché è qualcosa che appartiene a me e che ho indossato per anni.  “Sussurrai commuovendomi un po’. “Io sono il. Il…”

“Suo più grande tesoro. Si lo sappiamo!” concluse Yahiko con un sorriso. “L’ Unico ad essersi accorto che quella casacca era importante per Sakura fu Itachi...”

“Immagino perché collegò quella casacca al vestiario che indossavo quando …quando l’Ho Ucciso.” Sussurrò ad occhi chiusi Sasuke e Yahiko annuì.

“S..sa…su…ke” balbettò Sakura stringendosi al marito. L’Uchiha abbassò il viso sulla moglie ma lei era ancora svenuta eppure lo stringeva come se fosse la sua ancora di salvezza.

Yahiko corse da Sakura pronto ad abbracciarla, ma Sasuke lo fulminò con lo sguardo.

“Non ce bisogno, ci penso io!” esclamò Sasuke. Yahiko annuì.

“Stai attento cerca di farle male in modo moderato!” esclamò prima di uscire dalla stanza.

Quasi Sasuke ringhiò, poi molto lentamente si diresse sul letto e la spogliò del tutto, lasciandola completamente nuda. Ma adesso sorgeva un problema, lui non riusciva ad eccitarsi lì con la moglie priva di sensi.

“Oh Sakura non farmi fare questo, ti prego apri gli occhi!” sussurrò L’ Uchiha, ma la giovane donna non accennava al minino risveglio.

Sasuke la baciò con passione ma Sakura non reagì.

“Dannazione! Perché devo fare questo! Sakura non farmelo fare!” esclamò Sasuke prendendo un Kunai e ferendola sul braccio per vedere se magari trami te il dolore la moglie reagiva, ma nulla SaKura se ne stava stesa sul letto priva di sensi.

“Dannazione a te donna, questa me la pagherai!” esclamò l’Uchiha prima di denudarsi del tutto e cominciare a massaggiarsi il membro per eccitarsi.

La cosa fu più complicata del previsto, infatti Sasuke era grondante di sudore, ma alla fine ci era riuscito.

“Me la pagherai è un promessa, scema!” esclamò Sasuke prima di aprire le gambe della moglie, prendere il proprio pene tra le mani per aiutarsi, poi lentamente lo infilò dentro una Sakura dannatamente asciutta. Strinse un occhio per il dolore che causò anche a lui, poi spinse forte dentro di lei e l’urlo agonizzante di Sakura gli perforò i timpani.

“Ahiiiiiiiiiii!” urlò la rosa spalancando gli occhi colmi di lacrime.

“Scema! “Urlò Sasuke accasciandosi su di lei. “Cretina!” balbettò ancora Sasuke nascondendo il viso nel collo della moglie.

“Sasu…ke?”

“E chi se no!” esclamò l’Uchiha.

“N..non ti ho perso?” chiese titubante Sakura.

“Mai!”

Sakura iniziò a piangere e arpionò le spalle del marito iniziando a ripetere il suo nome come una cantilena. Sasuke sentì che poco a poco Sakura si stava bagnando. Lento iniziò a spingere dentro di lei. Sakura gemette e lo strinse forte.

“Se me ne avessi parlato…ah Sakura. Perché esci di senno quando si tratta di proteggermi!” sbottò ansante l’Uchiha. Sakura lo costrinse a scostare il viso dalla sua spalla per guardarlo negli occhi, poi lo baciò.

“Dei…” ansimò Sakura “Sei davvero qui con me e senza segreti?” chiese Sakura. Sasuke annuì e aumentò il ritmo delle spinte.

“Si”

Sakura lo arpionò.

“I…Itachi e gli altri?” balbettò Sakura

“Da…da quello che ho capito ad accogliere i cospiratori …contro gli U…Uchiha, qualcosa di simile!” balbettò Sasuke.

“Ahh! I criminali! Devo andare!” esclamò Sakura gemendo e tentando di alzarsi, ma così facendo andò con il bacino incontro al marito e urlò estasiata.

“Tu ora non vai da nessuna parte! Non ti rendi conto nemmeno tu di quanto in questo momento hai bisogno di me, vero Sakura? Il tuo cuore non se ne vuole andare da questa stanza!” sussurrò l’Uchiha con un ghignò e Sakura nascose il viso nella sua spalla.

“Uhm.”

“Finiamo e andremo insieme” sussurrò Sasuke iniziando a spingere ancora più forte fino a che entrambi non urlarono il proprio piacere.

Cercando di riprendere fiato Sakura si staccò dal marito che la osservò, ma appena si staccò da lui le si accapponò la pelle e lo stomaco fece i capricci. Sasuke comprese immediatamente e strinse la moglie a se mettendole la sua casacca da nukenin, poi si alzò dal letto e la prese in braccio.

“Non sei pronta. Hai bisogno di stare a contatto con me!” esclamò calcolatore Sasuke. Si rivestì immediatamente e si mise uno dei mantelli di Black Rose, poi fece lo stesso con la moglie. La rivestì e le mise il mantello.

“Andiamo!” esclamò prendendola in braccio.

“Sasuke…” Iniziò la rosa e Sasuke scosse la testa in segno di negazione.

“Non Sasuke, Black Rose, ma Dark Hell!” ghignò maledico Sasuke. Sakura rabbrividì.

“Ah però certo che con i nomi in codice non ci vai leggero!” rise la donna. “ E sentiamo, come ti devo presentare?” chiese Sakura.

“Come tuo marito!” esordì spietato Sasuke.

“Ti amo Dark Hell”

“Si, lo so. Ora andiamo Black Rose” esclamò Sasuke prendendola in braccio.

 

Un leggero bussare alla porta distrasse Itachi dall’ascoltare i piani di vendetta di quei criminali contro gli Uchiha, l’ultimo rimasto, ovvero suo fratello perché tutti credevano che lui fosse morto. Itachi sgranò Gli occhi nel notare le due figure entrare nella stanza e Black rose in braccio a quell’uomo.

“Ehi” Iniziò la sua protesta Itachi, ma Sakura sollevò una mano per zittirlo e fece segno all’ uomo di metterla giù.

“Bene, scusate il ritardo! Ho avuto un imprevisto!” disse gelida e spietata tanto che Sasuke quasi non la riconobbe.

“Black Rose?” chiese l’uomo con una bandana in testa.

“In persona!” esclamò lei.

“E lui?” chiese l’uomo.

Sakura ghignò.

“Lui? Lui è Dark hell, mio marito!” esclamò Sakura. Itachi si rilassò all’istante. Nessuno doveva toccare sua cognata, era di proprietà di suo fratello.

“Bene, il nostro piano sta nel catturare, torturare e infine uccidere quel dannato ultimo Uchiha visto che quel pallone gonfiato di Itachi Uchiha si è fatto uccidere da suo fratello e collaborava anche con quello psicopatico di Madara Uchiha. Voglio mettere la parola fine a quel maledetto Clan, poi mi prenderò i suoi occhi!” esclamò L’uomo. “Ho bisogno del vostro aiuto Black Rose per escogitare una trappola per catturare l’Uchiha.”

Gli occhi di Sakura divennero di ghiacciò, schioccò le dita e i suoi uomini accerchiarono l’uomo più il suo complice, bloccandoli con il proprio chakra.

“Ehi che diavolo significa!” esclamò l’uomo.

“Se credi che ti permetta di toccare mio marito e mio cognato, hai sbagliato donna!” urlò spietata Sakura. Sasuke sorrise e le mise le mani sulle spalle per calmarla.

“Non ho minacciato Dark hell. Ne suo cognato!” esclamò l’uomo.

“Direi che invece lo hai fatto e se ce una cosa che Black Rose non sopporta e che le si tocchi la famiglia!” esclamò una voce. Sakura e Sasuke si irrigidirono così come l’uomo.

“Naruto Uzumaki, l’hokage di Konoah?” balbettò incredulo l’uomo.

“Sta volta non riuscirai a salvare il tuo amichetto Uchiha!” esclamò l’aiutante dell’uomo.

“Mi salvo da solo grazie!” esclamò Dark Hell.

“Non stava minacciando te! Sei il marito di black rose, non uccidiamo la famiglia dei nostri alleati!” esclamò L’uomo.

La risata di Sakura fece tacere tutti.

“Sono tre mesi che ti aspetto mio caro, sono tre mesi che ho patito l’inferno mentendo a mio marito ed ora…” si fece scrocchiare le dita. “Mi vendicherò per bene. Nessuno tocca mio marito o getta fango sul suo Clan, mi sono spiegata!” urlò Sakura.

“Non ho minacciato Dark Hell ripeto!”

Sakura si voltò verso Dark Hell.

“Dark hell, Black Fire, volete rivelare la vostra identità?” chiese Sakura. Sasuke e Itachi Ghignarono.

“Con piacere Black Rose!” esclamò Itachi abbassandosi il cappuccio.

“Per le trombe dell’inferno...Itachi Uchiha” esclamò l’aiutante dell’uomo.

“Se tu sei Itachi Uchiha…tu….” Balbettò L’uomo voltandosi tremante verso Dark hell.

“Sei…”

Sasuke si tolse il cappuccio rivelando la sua identità e lo sharingan attivo.

“Sasuke Uchiha!” urlarono l’uomo e il suo aiutante. Sasuke si scrocchiò le dita, mentre Naruto ghignava.

“Black Rose, tuo marito, come lo chiami tu è già sposato con una ninja di Konoah….lei si chiama …” iniziò l’uomo.

“Sakura Haruno! So come mi chiamo!” esclamò Sakura abbassando il cappuccio e togliendosi la maschera.

“Cosa? Black Rose è la ninja leggendaria di Konoah, colei che ha distrutto il mio clan facendo arrestare da Konoah tutti i miei scagnozzi!” urlò l’uomo.

“In persona!” esordì Sakura.

“Sei morta troia!” urlò l’uomo partendo all’ attacco contro Sakura.

“Sharingan ipnotico!” esordì Sasuke e l’uomo urlò e si dimenò per terra in preda a una delle peggiori illusioni che Sasuke avesse mai creato.

“Tutto puoi toccarmi, tranne che la famiglia! Addio!” esordì Sasuke dando le spalle all’ uomo, circondando con braccio le spalle della moglie e avviandosi nell’ altra stanza.

“Itachi, ti lascio il suo aitante fanne quello che vuoi!” esclamò Black Rose.

“Ma..Konoah…”

“Sono l’Hokage, ma forse tu non mi conosci come mi conosce Sasuke che ha subito percepito il mio segno di mettere k.o quell’uomo, tu puoi fare lo stesso e da oggi voi tutti siete reintegrati a Konoah” ghignò Naruto circondando le spalle di Hinata e seguendo Sasuke.

Itachi rise.

“Non sia mai che disubbidisca a un ordine dato dal mio Hokage!” esclamò Itachi attivando lo sharingan. L’ aiutante dell’uomo se l’era fatta addosso, poi Itachi rinchiuse l’aiutante in un genjitsu. Poi anche lui insieme a tutti il gruppo seguì Naruto.

Fuori dal covo Sasuke e Sakura vennero raggiunti da Naruto e Hinata, Itachi, Konan, Ino, Sai, Neji, Yahiko, e Nagato.

“Meglio non farti arrabbiare eh!” la provocò Sasuke.

“Se mi toccano la famiglia li distruggo!” esordì Sakura mentre Sasuke la prendeva tra le braccia.

“Lo terrò a mente!”

“E fai bene! Ora portami a casa e amami!” esordì Sakura.

“È un ordine!” chiese Sasuke divertito.

“Un imposizione! Se non lo fai poi andrai in bianco per tre mesi!” esordì crudele Sakura. Sasuke rise di cuore mentre Itachi ridacchiò divertita.

“Non sia mai che non assecondi l’ordine della mia signora. Andiamo a casa!” esclamò Sasuke prima di baciarla.

Naruto sorrise.

“Ha ragione il teme, andiamo a casa! Tutti!” concluse fiero osservando prima Itachi, poi Neji, poi Yahiko, poi Konan e infine Nagato.

The end

 

Essi siamo alla fine ragazzi. So che avevo detto cinque capitoli, ma la storia mi piace così, con questo finale, spero che vi sia piaciuta alla prossima Mei

 

   
 
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