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Autore: StewyT    08/09/2015    2 recensioni
"Fiorellino!" urlò e improvvisamente i tronchi tremarono, il fuoco crebbe di intensità, e il lago si illuminò leggermente, poi un enorme pacco blu comparve ai pedi di Alec che lo osservò con gli occhi lucidi! "Magnus tu dove sei?" sbuffò leggendo un altro bigliettino sulla scatola.
'Ecco la prima parte del tuo regalo. Ti aspetto...'
Alec aprì il pacco blu avvolto da un grande fiocco di oro e sorrise: era pieno! Pieno zeppo di cose e letterine.
'M come... Maglia. Amo le tue maglie nere, ma ho pensato che per almeno una volta potessi fare uno sforzo. L'azzurro ti starebbe benissimo!'
Alec aprì la prima bustina impaurito; quando però ne estrasse una semplice maglia azzurra, con sei bottoni sullo scollo a V ne rimase piacevolmente colpito; come mai Magnus non stava provando ad imporgli qualche obbrobrio glitterato?
'Oh, dimenticavo...'
[...]
'È la chiave del mio cuore? No, quella la possiedi già tu! Dove potrei mai essere? Vienimi a cercare, Guanciotte dolci. Piccolo indizio? Casa nel bosco!'.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Happy BDay Sweet Cheeks!
Alec sbuffò salendo le scale di Magnus; era stata una giornata dura, quella. Nonostante fosse il suo compleanno Alec non si era sottratto dal lavoro che gli toccava all'Istituto, nè da una sana battuta di caccia in pieno centro con Jace, dunque in quel momento era totalmente e incredibilmente stanco, in più puzzava di fango, aveva i vestiti strappati e la faretra aveva deciso di dire addio al cinturino di pelle nera che la legava alla sua spalla, mentre combatteva uno dei demoni, quindi avrebbe dovuto provare ad aggiustarla.
In tutto quello era il suo compleanno! Esattamente, il suo ventiseiesimo compleanno e benchè odiasse il suo compleanno e in particolar modo il suo invecchiamento, era rimasto abbastanza infastidito dal fatto che nessuno, neanche Isabelle e Jace si fossero ricordati che quel giorno, Otto settembre duemialquindici era il suo compleanno. Neanche Magnus se ne era dimenticato, e lui era sempre il primo a ricordare i suoi compleanni! Ne avevano festeggiati parecchi assieme, ormai, e ognuno era stato particolare a proprio modo: quel compleanno di particolare aveva niente, di deprimente tanto. Giornata di merda, faretra rotta, stanchezza a mille e un anno in più; odiava dover ricadere sempre ormai su quel clichè, ma lui non sopportava per niente il dover invecchiare, e non perchè non volesse cambiare o beh diventare meno bello; semplicemente perchè invecchiare voleva dire cambiare agli occhi di Magnus, magari, e in particolar modo perchè effettivamente voleva dire allontanarsi da quell'ultimo sempre un pochino di più.
Si frugò nelle tasce e quasi gioì quando trovò la chiave sepolta in fondo alla tasca posteriore dei pantaloni stracciati che indossava: maledetto Jace e le sue fantastiche battute di caccia! Aveva così tanta voglia di poltrire nella vasca da bagno in compagnia dei sali rilassanti di Magnus per.... sempre! Entrò dentro; era tutto silenzioso come si aspettava: erano solo le otto di sera, Magnus di solito a quell'ora era ancora a lavoro - quando aveva qualche appuntamento importante e quel mattino Alec aveva trovato un bigliettino del suo ragazzo su quale aleggiava con scrittura elegante un 'Ho un'importante questione di lavoro lasciata in sospeso; dovevo scappare, perdonami guanciotte dolci, a stasera. Ti amo!'. - ma almeno si aspettasse che Presidente corresse dal salottino all'ingresso per fargli le solite fusa. Scrollò le spalle stranito e si tolse faretra, cappotto e stivali; ravviò i capelli indietro e massaggiandosi le tempie andò in salotto, pronto a buttarsi sul divano, ma quando ci entrò un grosso boato esplose: una torta con centinaia di candeline sopra era poggiata sul tavolino vicino al divano; Isabelle teneva un grosso pacco regalo tra le braccia, una Clary sorridente aveva Jonathan tra le braccia- il piccolo biondo applaudiva mostrando quei pochi dentini che gli erano spuntati-; Simon aveva delle candele enormi che spruzzavano pagliuzze di fuoco blu ovunque, e poi eccoli: Jace e Magnus mantenevano un grosso cartellone con su scritto 'Buon ventiseiesimo compleanno, guanciotte dolci!' ovviamente tutto con glittere. La cosa più divertente era che ognuno di essi aveva sulla testa uno di quei cappellini a cono tipici dei compleanni dei bambini o delle feste di capodanno; persino il povero Presidente - sul divano - ne aveva uno!
Si guardò attorno meravigliato e scoppiò a ridere come aveva fatto a pensare che tutti si fossero dimenticati del suo compleanno? Impossibile, no? Eppure lo aveva pensato! Non poteva quasi credere di avere le persone che più amava al proprio fianco, in quel momento. Certo, se proprio avesse dovuto festeggiare avrebbe preferito qualcosa di leggermente più intimo che prevedesse Magnus vestito solo di glitter, come l'anno prima, ma non si poteva festeggiare sempre nellos tesso modo, no?
"Alexander! Muoviti, su" disse Magnus sorridendo "Sei talmente sconvolto da non aver pronunciato parola!"
"Non me lo aspettavo" rispose sorridendo, rosso in viso.
"Se te lo fossi aspettato che festa a sorpresa sarebbe stata?" rispose Jace lasciando andare il cartellone per abbracciare suo fratello. "Biondo da strapazzo! Doveva essere il fidanzato quello ad abbracciarlo per primo!" sbuffò Magnus schioccando le dita per far scomparire il cartellone.
"Mi dispiace, ma il sangue prima di tutto" rispose Isabelle -che si tirò dietro Simon -ridendo, quando Magnus si vide prendere il posto anche da loro e poi Clary col bambino.
"Adesso però tocca a me!" sbuffò Magnus facendo allontanare tutti con un gesto delle dita; attirò Alec a sè, e lo strinse forte in un abbraccio caldo e pieno di amore.
"Buon Ventiseiesimo compleanno, piccolo mio!".
Alec sorrise ricambiando l'abbraccio "E smettila di ripetere quel ventiseiesimo ricordo la mia età!" gli diede un pizzicotto e gli sorrise.
"Mhm sei bellissimo, anche se sei decisamente distrutto. Urgerebbe una gran bella doccia qui!".
Alec annuì e puntò un dito contro Jace "Quel maledetto! È colpa sua! Mi ha trascinato in un posto orribile perchè aveva voglia di andare a caccia. Che Parabatai disamorato". Jace scoppiò a ridere alzando le mani in segno di difesa.
"Era stato tutto organizzato dal tuo ragazzo, non darmi colpe che non sono mie! Doveva avere casa libera" indicò Magnus che gli fece un occhiolino.
"E allora, diamo il via a questa festa?" urlò lo stregone battendo le mani.
Improvvisamente la casa si trasformò in un locale notturno: musica a palla ovunque, cocktail comparsi sul bancone in cucina, tramezzini al loro fianco. Tutti iniziarono a ballare: Isabelle prese Simon per i fianchi e sorridendo lo trascinò nelle danze; Clary mise il piccolo Jonathan a terra e prese a ballare con lui e Jace che rideva come un bambino; Alec ballava stretto tra le braccia di Magnus; adorava farlo. Non era il tipo di persona a cui piaceva ballare, ma quando doveva farlo con Magnus, in quel modo, non si tirava mai indietro. Avere il petto attaccato al suo, il respiro quasi fuso col suo, e gli occhi sciolti nei suoi era bellissimo.
La musica andava, i cocktail finivano, le risate continuavano e la festa riusciva perfettamente. Magnus era un ottimo organizzatore di feste e quello era dimostrato da una festa perfetta nonostante i partecipanti non fossero poi in così tanti.
Eppure i regali non erano finiti: la festa a sorpresa, la faretra nuova di Izzy e Simon, l'arco e le frecce nuove di Jace e Clary non erano tutto, Magnus aveva i migliori ancora in serbo, dunque, dopo aver scartato i doni degli amici, e aver soffiato le candeline - con tanto di 'Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri ad Alec, tanti auguri Fiorellino!', applausi e foto al fianco della torta- il padrone di casa decise di cacciare tutti e dedicarsi completamente al suo fidanzato; doveva pur dargli il proprio regalo, no?
"Via, via"
"Oh, avanti Magnus. Tutto questo casino per due ore?"
"Biondo ossigenato è la festa di Guanciotte dolci, non la tua. Devo ancora dargli il mio regalo"
"Immagino quale possa essere" si intromise ridendo Simon, al quale Jace diede un bel cinque soddisfatto, con tanto di 'grande, amico!'; e chi lo avrebbe mai creduto che quei due sarebbero andati d'accordo!
"Ragazzi, andiamo, su! Jonathan ha anche sonno" disse Clary facendo un occhiolino ad Alec che le sorrise arrossendo.
"Avanti, altri dieci minuti, amore!"
"Jace fila a casa" urlò Isabelle spingendo lui e SImon fuori.
"Via di qui, Jace Morgenster, Wayland, Lightwood, Herondale o su quanto e vero che sono il Sommo e Sexy stregone di Brooklyn, babysitter di un gruppetto di Shadowhunters da otto lunghi anni, a causa di un guanciotte dolci dagli occhi blu come il mare, che stanotte ti ritroverai una lunga fila di papere assassine, con denti aguzzi e occhi spalancati, pronte a mangiarti!" Jace sbarrò gli occhi; venticinque anni e ancora aveva paura delle anatre! Chi faceva il bagno al piccolo? Ovviamente Clary! Jace neanche si avvicinava al bagnetto quando c'era un'anatra -anche se di gomma!- nelle vicinanze.
Due ore di insistenza dopo, Magnus si chiuse dietro la porta soddisfatto e si avvicinò con passo felpato al proprio ragazzo.
"Allora, davvero pensavi che avessi dimenticato il tuo compleanno? È praticamente il giorno più importante dell'anno, Fiorellino!". Magnus lo tirò verso di sè, agganciando la sua cintura, e gli sorrise prima di baciarlo a stampo.
"Mhm addirittura? Perchè ti piace tanto festeggiare la mia vecchiaia? Non vedi l'ora che io me ne vada, eh?" chiese sorridendo; vide un'ombra di tristezza passare negli occhi dello stregone che subito gli diede un pizzicotto "Non sei vecchio! Sei nel meglio della giovinezza e poi.." si avvicinò al suo orecchio sorridendo "Hai ancora la runa della resistenza, Biscottino!". Alec sbuffò e gli diede una spinta leggera "Io funziono benissimo anche senza quella runa!". Magnus scoppiò a ridere e gli diede un bacio sulla guancia "Ci crederò, prima o poi! Sei pronto al mio regalo? Oh, però prima..." Magnus schioccò le dita e quando Alec abbassò lo sguardo si ritrovò addosso dei pantaloni neri comodi, una maglia a mezze maniche larga e delle scarpe nere e solide. "Uh è il tuo regalo? Apprezzo molto!" sorrise avvicinandosi all'orecchio dello stregone "Quando inizia il mio spogliarello?"
"Mai" disse Magnus lasciando di sasso il povero occhi blu.
"Il regalo di quest'anno è leggermente diverso. Vieni con me!".
Alec annuì spaventato e strinse la mano che l'altro gli aveva offerto; lo seguì fino al portale che era stato autorizzato ad avere in casa, e poi dentro, mentre il proprio stomaco vorticava esageratamente. Qualche minuto dopo era ancora stretto al suo fidanzato, ma non era più nel suo loft; erano in un'enrome foresta compleatamente nera illuminata solo dalle stelle, una gran bella luna piena e delle lanterne blu e oro messe ad arte qui e lì. L'aria fresca inebriò i suoi sensi e gli fece scorrere un brivido lungo la schiena; Magnus lo abbracciò e gli sorrise.
"Allora?"
"È bellissimo! Cosa facciamo? Picnick nottruno?".
Magnus sorrise e scosse la testa "Al mio tre chiudi gli occhi, quando li riapri segui la piccola lanterna ai tuoi piedi, mh?" gli diede un bacio a stampo, e gli disse di chiudere gli occhi. Alec contò fino a dieci e poi li riaprì, sbuffando quando una volta riaperti, non vide il fidanzato. "Ah, Magnus, abbiamo già fatto un gioco simile! Ti devo ricordare quando mi hai proposto di andare a fare il viaggio otto anni fa? E quello cinque anni fa? Sempre con questo gioco!".
Alec non ottenne risposta; arrivò solo una forte folata di vento che avvicinò una delle lanterne ai suoi piedi.
Se Magnus vuoi trovare, il percorso devi fare!
C'era scritto in modo ordinato ed elegante; Alec alzò gli occhi al cielo, prese il foglietto dalla lanterna e iniziò a seguirla mentre quella passava di qui e di lì, zigzagando tra gli alberi profumati, fino a quando non arrivarono in un grosso cerchio di alberi: dieci alberi disposti a cerchio gli facevano da gabbia; la lanterna al centro del cerchio, un nuovo messaggio di fuoco comparve su di essa.
Quale albero sarà quello giusto?



Alec sospirò e iniziò a girare attorno ad ogni albero; era un indovinello o cosa? Albero giusto per cosa? E poi il percorso! Era stanco, era tardi e desiderava solo stringersi forte a Magnus; perchè si ostinava a fare quelle cose complicate?
Si mise al centro e guardò attentamente ogni albero: erano tutti della stessa specie, tutti alti e larghi uguali, nessuno era diverso dall'altro, all'apparenza, ma da quando... tra le fronde di un albero c'è la punta di una freccia? Alec sorrise vittorioso e la guardò; era solo a qualche metro, doveva giusto arrampicarsi, prenderla e avrebbe finito! Era uno Shadowhunters e quello era chiaramente un gioco da ragazzini, peccato che l'albero fosse più alto di quanto si aspettasse e la freccia piantata così bene che si chiese chi lo avesse fatto; solo lui o qualche arciere sarebbero riusciti a conficcarla così tanto a fondo nela corteccia! La tirò fuori e sospirò leggendoci sopra un altro messaggio.
I tuoi occhi sono blu e meravigliosi come l'acqua di un lago in cui ci si specchia la luna la notte. Chissà cosa altro c'è vicino ai laghi la notte, vero?
Alec sorrise; Magnus e le sue sorpese! Nessuno sapeva organizzarne di migliori; si sporse leggermente per guardare al di là delle foglie degli alberi ed effettivamente vide il riflesso della luna e dela radura attorno. Velocemente scese dall'albero, e proseguì seguendo la lanterna magica che lo fermò avanti ad un grosso falò attorno al quale erano disposti due tronchi a mo di seduta. Il falò era esattamente di fronde al meraviglioso lago blu scuro: adorava l'odore dell'acqua fresca, la musichetta dolce dei grilli, la luminosità della luna che danzava specchiandosi nell'acqua.
Si sedette su uno dei duoi tronchi e lì per magia comparve sulla corteccia un'incisione: Indovina la parola magica e avrai finito il gioco! Ti amo tanto! 10 lettere.
Alec sbuffò; come poteva fare ad indovinare una parola?
Una parola di dieci lettere, alle dieci e trenta di sera, con i grilli che ti cantano attorno e l'acqua che ti fa venire voglia di fare un bagno!
Cosa poteva essere?
Magnus? Sei lettere; troppo poco.
Presidente Miao! Quindci; troppo.
Alicante. Nove. Per una lettera!
Alexander! Nove. Maledizione!
"Bscottino?"
Era lui? Era Biscottino? Alec guardò il fuoco tremolare normalmente, il lago specchiare la luna e nessuna magia... no. Non era Biscottino. Ma allora poteva solo essere...
"Fiorellino!" urlò e improvvisamente i tronchi tremarono, il fuoco crebbe di intensità, e il lago si illuminò leggermente, poi un enorme pacco blu comparve ai pedi di Alec che lo osservò con gli occhi lucidi! "Magnus tu dove sei?" sbuffò leggendo un altro bigliettino sulla scatola.
Ecco la prima parte del tuo regalo. Ti aspetto...
Alec aprì il pacco blu avvolto da un grande fiocco di oro e sorrise: era pieno! Pieno zeppo di cose e letterine.
M come... Maglia. Amo le tue maglie nere, ma ho pensato che per almeno una volta potessi fare uno sforzo. L'azzurro ti starebbe benissimo!
Alec aprì la prima bustina impaurito; quando però ne estrasse una semplice maglia azzurra, con sei bottoni sullo scollo a V ne rimase piacevolmente colpito; come mai Magnus non stava provando ad imporgli qualche obbrobrio?
Oh, dimenticavo...
Ecco la fregaturà! Scabvò sotto i fogli, ed uscì un nuovo tappo leggermente più piccolo del precedente; riuscì a toglierlo senz ascartare il fiocco d'oro. Al suo interno una maglia blu elettrico con al centro una scritta in rosa 'I'm Magnus' Sweet Cheeks!"
Alec la guardò e scoppiò a ridere: il suo Magnus era incorreggibile!
Toccò il fondo glitterato e scoprì che sotto tutti quei glitter oro c'era un altro scatolo; tolse il fiocco e ne tirò fuori una borsa di oro, all'interno della quale regnavano diversi prodotti al Sandalo, più un bigliettino che recitava: 'Ci divertiremo a provarli tutti!'.
Alec rise e andò avanti.
Tre scatole dopo, e tre ragali dopo, trovò una scatolina piccola all'interno di un'altra scatola che non doveva ancora essere l'ultima; l'aprì, con il cuore che batteva freneticamente per l'ansia. Al suo interno c'era una bellissima targhetta di oro bianco con su inciso 'Amor vincit ominia' e 'Malec'.
La girò per vedere se ci fosse scritto altro, ed effettivamente c'erano i loro nomi completi.
Non mi andava che sul cuore avessi solo la tua runa Parabatai; voglio esserci anche io! Indosso già la mia e ti avviso che potrei indossare solo quella!
Alec rise posando quell'ennesimo bigliettino nella scatola; guardò ancora una volta la medaglietta e poggiò un bacio sulla superficie fredda; non vedeva l'ora di baciare Magnus!
Sospirò prendendo l'ultima scatola che conteneva un tubetto di panna e una chiave 'È la chiave del mio cuore? No, quella la possiedi già tu! Dove potrei mai essere? Vienimi a cercare, Guanciotte dolci. Piccolo indizio? Casa nel bosco!'.
Alec sorrise e si alzò, tirandosi dietro l'enorme scatolone pieno di regali; la casa era nel bosco, dunque doveva trovarsi da quelle parti. Si incamminò velocemente, cercando di notare qualche movimento delle lanterne o altro, ma niente; era tutto parzialmente buio, non che il buio fosse un problema, grazie alla sua runa della vista!
"Ecco!" urlò quasi ballando per la felicità quando vide un piccolo puntino luminoso; era lontanissima! Sbuffò; gliel'avrebbe fatta pagare, avrebbe potuto per lo meno prendere una casa più vicina!
Camminò velocemente, e finalmente, cinque minuti dopo si ritrovava avanti alla piccola casa di marzapane di Magnus; bussò, ricordandosi subito dopo di avere la chiave, duqnue la prese, la inserì nella toppa e lentamente girò. Quando la porta si aprì, Alec si ritrovò in un piccolo ambiente caldo, completamente illuminato da candele profumante.
"Magnus?" urlò, ma non ottenne risposta; sbuffò. Dove poteva aspettarlo? Era una continua caccia!
Il primo posto che gli venne in mente di visitare -chi sa perchè- fu la camera da letto, e fidarsi sempre delle prime idee! Spalancò la porta ritrovandosi avanti un'enorme torta in polistirolo piena di candeline; una targhetta di vero cioccolato diceva 'Soffia bene, esprimi un desiderio e avrai il tuo regalo' Alec scoppiò a ridere.
"Giuro sull'angelo che se una volta soffiato non mi esci, Magnus, ti abbandono e vado via! E comunque usare Fiorellino è stato scorretto!".
Sentì ridacchiare, Magnus non era riuscito a trattenersi!
Prese tutta l'aria che aveva in corpo e soffiò forte; chiuse gli occhi per esprimere il suo desiderio, ma a dire il vero non ne aveva: aveva tutto quello che un uomo potrebbe desiderare. Felicità, amicizia, fortuna, amore, Magnus...
"Non ho bisogno di esprimere un desiderio" disse ad alta voce. "Vieni fuori, regalo!".
Magnus scoppiò a ridere, ed uscì forte dalla torta, rompendola in mille pezzi "Tanti auguri, guanciotte dolci!" spingendosi verso il suo Alec per abbracciarlo forte.
Alec rise leggendo la sua maglia, era l'opposto di quella che aveva regalato a lui: rosa con una scritta di glitter blu: 'I'm Alexander's sexy warlock!'.
Alec tirò Magnus dalla torta, prendendolo in braccio e gli sorrise "E quindi sei il mio stregone sexy, mh? Solo mio!"
"Esattamente, e tu sei il mio Guanciotte dolci! Solo mio" gli sorrise e poi lo baciò dolcemente; le mani di Alec percorsero il corpo di Magnus e quelle di Magnus fecero lo stesso su Alec.
"Ti è piaciuto?"
"È stato divertentissimo" rispose Alec abbracciandolo "Grazie" gli diede un altro bacio e lo strinse forte.
"Non so come avrei fatto in tutti questi anni senza di te, Magnus. Probabilmente sarei impazzito, probabilmente starei ancora ad odiarmi! Ringrazio da morire Presidente Miao! Senza la sua festa e senza Clary non ti avrei conosciuto e ora non saperi cosa vuol dire amare!".
Gli occhi di Magnus scintillarono nel buio, e si mescolarono a quelli blu di Alec, che sorrise sulle labbra del fidanzato.
"Sono stato fortunato ad averti incontrato, Fiorellino. Mi hai dato qualcosa per cui continuare a vivere; mi hai ridato la vita e non c'è modo per ringraziarti! Il mio amore è l'unica cosa che posso darti. Ma posso assicurarti che lo hai tutto! Ogni piccola goccia del mio sangue urla che ti ama; ogni piccola cellula del mio corpo è tua; ogni neurone che mi viaggia nel cervello non fa che pensare a te, costantemente! E sarà così per l'eternità. Non mi interessa che tu non voglia sentirtelo dire perchè pensi che io menta quando lo faccio, ma ti giuro, Alexander, e lo faccio sul nostro amore, che ti amerò in eterno!".
Alec si morse il labbro inferiore e provò a non far cadere quella lacrimuccia 'Resta al tuo posto!' le urlò, ma lei volle scivolare felice verso il nulla; Magnus sorrise e la portò via baciando il punto in cui si era fissata, per poi scendere più giù e baciare anche le labbra di quel meraviglioso uomo che il destino, un bel giorno, aveva deciso di regalargli.
Alec sorrise stringendosi forte al suo uomo; cosa avesse fatto di così buono per meritarlo ancora non lo aveva capito.
"Alexander?" sussurrò Magnus all'orecchio di Alec.
"C'è ancora un regalo per te!" disse sorridendo "Dove è quella panna?"
"Qui" disse Alec allontanandosi un secondo per scavare nella scatola ed estrarne il tubetto "Cosa hai intenzione di fare? Prepariamo una torta?"
Magnus sorrise malizioso e scosse la testa "Sono io la torta, Fiorellino!".

 


Spazio autrice.
Vi starete chiedendo 'Ma questa non ha niente di meglio da fare che rompere le balls a noi con una Malec'? Ebbene sì. Ho milioni di cose da fare e sono stanchissima perchè stamattina mi sono svegliata praticamente all'alba (diciamo pure che non ho dormito) per andare a fare il maledetto test di Medicina, ed è anche (in parte) colpa del maledetto test se stasera ero più fusa de solito e ho pensato 'Visto che è il compleanno di Fiorellino, perchè non ci scriviamo sopra qualche OS?'. Ho chiesto ad una mia amica su Twitter (la mia pazza amica paramalatamentale <3) e lei ha detto che le sembrava un'ottima idea, dunque mi sono messa a lavoro grazie anche alle idee che mi ha dato lei.
Quello che avete letto sopra è un misto di ansia, stanchezza, nervosismo, disagio e malattia mentala data dalla troppa perfezione della Malec. Okay. Detto questo posso andare pure via. Riempitemi di pomodori, pietre o non so, glitter, come volete, vi autorizzo!
Grazie per aver letto (spero di leggere anche io qualche vostra recensione!) e grazie mille al mio Biscottino :3

StewyT~

 
  
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