Hey
brother
Hey brother
There’s an endless road to be discovered
Constantine
osservò il riflesso che lo specchio della sua stanza gli
rimandava. Capelli
biondo dorati, un po’ più lunghi di come li
portava lui, e occhi grigi come
l’acciaio, meno dolci di quelli di lui.
Lui
che
non c’era più.
Constantine
e Jericho Madden, nomi che al Magisterium erano sempre stati
pronunciati all’unisono
da quando erano stati scelti per l’Anno di Ferro.
Loro
che non si erano mai separati neppure se erano stati scelti da Magistri
diversi, che avevano condiviso tutto.
Anche l’amore
per lei.
Hey brother
Do you still belive in one and other?
Jericho
che non aveva cominciato a trattarlo in modo diverso solo
perché era un Makar. Che
aveva scherzato sul suo narcisismo chiamandolo “il principe
del caos”.
Aveva
sempre visto il buono nelle persone.
Probabilmente
perché voleva vederlo,
altrimenti
avrebbe capito quanto Constantine era vicino al lasciarsi andare e
arrendersi
al richiamo che il potere esercitava su di sé.
Ma no …
lui l’aveva visto come la speranza e il futuro del mondo
magico.
Jericho
aveva creduto in lui.
E lui l’aveva
deluso.
Oh, if the sky comes falling down, for you
There’s nothing in this world I wouldn’t do.
Gli
aveva promesso che tutto sarebbe andato per il meglio.
Aveva
giurato a se stesso che non avrebbe mai permesso che la sua ancora, suo
fratello, la parte migliore di sé, volasse via.
E il
cielo era crollato.
Andato
in frantumi proprio come quella piccola parte che ancora teneva
Constantine
ancorato a terra.
E da
quel momento tutto era cambiato.
What if I’m far from home?
Oh brother I will hear you call.
What if I lose it all?
Oh brother I will help you back home.
Percorse
il corridoio che portava al cancello delle missioni a passo deciso,
senza
voltarsi indietro.
Avrebbe
trovato il modo di riportarlo indietro, a qualsiasi costo.
Slacciò
il bracciale d’argento, lasciandolo cadere a terra con un
tonfo sordo.
- Ti
riporterò a casa, Jer – sussurrò,
lasciandosi alle spalle tutto ciò che era
stato fino a quel momento.
[346
parole]
Spazio
autrice:
Adoro
i rapporti fraterni così intensi e trovo che
Constantine sia un personaggio molto profondo e intenso; non
é un signore
oscuro totalmente malvagio come siamo abituati di solito a vedere gli
antagonisti.
Lui é più quella sfumatura tra il bianco e il
nero.
Quel grigio, come i suoi occhi, capace di spingersi verso
l’oscurità
solo per una buona causa.
È quel ragazzo plagiato da Magister Joseph che probabilmente
in circostanze diverse non sarebbe diventato il Nemico della Morte, ma
il più
grande Makar di tutti i tempi.
Eh sì … adoro lui e Jericho (più
Constantine tra i due, devo
ammetterlo) quindi non potevo non dedicare una flash a loro due.
Spero che vi sia piaciuta e che vogliate lasciarmi una
recensioncina per farmi sapere che ne pensate di questa cosetta scritta
di
getto.
Alla prossima.
Baci baci,
Fiamma Erin Gaunt