Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: kilgrave    09/09/2015    7 recensioni
{Modern!AU}{Sandor!Centric}
{Sandor/Sansa ♥}
«Sì, davvero molto divertente, piccola... dove avevi detto che era la pasta?»
Subito dopo avere pronunciato la frase, può sentire chiaramente la risatina di Jeyne Poole in sottofondo alla chiamata, e il rumore della mano di sua moglie scontrarsi con la propria fronte. [...]
«Ah, eccola. Trovata!... Vanno bene gli spaghetti, le pennette, i rigatoni, le maniche, le mezze maniche, i maccheroni, le fettuccine, i fusilli, le linguine, i conchiglioni, o devo usare le trofie?»
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Magia Nera; ovvero: di quella volta in cui Sansa era fuori casa e Sandor doveva prepararsi la cena da solo


Sandor Clegane cerca freneticamente il cellulare in tutte le tasche possibili ed immaginabili: tasche della camicia, della giacca, tasche dei pantaloni, della felpa malamente abbandonata su una poltrona, persino in quelle del pigiama... ma niente, non riesce proprio a trovarlo.
Non ce la fa più a sopportare quella stupida suoneria che gli rimbomba nelle orecchie. Be', in effetti non lo ha mai fatto: la ha impostata per sbaglio ed ora non riesce più a cambiarla – perché c'è da dire che lui e la tecnologia non sono mai andati molto d'accordo.
Quando riesce finalmente a rintracciare l'infernale apparecchio – che si era andato ad infilare senza un preciso motivo tra le pieghe del divano in salotto –, a resistere all'invitante impulso di sbriciolarlo tra le dita di una mano per mettere fine all'odiosissima Fireworks e a rispondere, dall'altra parte lo saluta la voce trillante della sua giovane moglie.
«Oh, Sandor, stavo giusto cominciando a preoccuparmi», ride Sansa Stark. «Ci metti sempre così tanto a rispondere!»
«Non dire sciocchezze, uccelletto, perché mai dovresti essere preoccupata per me?»
«Per esempio, perché questa sera ti ho lasciato solo soletto in balia della cucina e con l'arduo compito di cucinarti una cena commestibile tutto da solo», scherza ancora – e Sandor pensa seriamente che la voce cristallina della donna che ha sposato sia la cosa più bella che sentirà in tutta la sua vita.
È però costretto ad ammettere che Sansa non ha tutti i torti: questa sera, infatti, lei è uscita con la sua migliore amica Jeyne – una donnetta che Sandor non ha mai sopportato, ma di cui lei sembra tanto apprezzare la compagnia – per festeggiarne il compleanno, lasciando il marito – che, tra parentesi, non ha mai nemmeno preso in mano un pentolino perché andiamo, Sansa, cucinare è roba da donne e io ho te, quindi perché cavolo dovrei imparare come si fa? – in casa da solo, e con lo stomaco che brontola.
«Sì, davvero molto divertente, piccola... dove avevi detto che era la pasta?»
Subito dopo avere pronunciato la frase, può distinguere chiaramente la risatina di Jeyne Poole in sottofondo alla chiamata, e il rumore della mano di sua moglie scontrarsi con la propria fronte.
«Sandor, te l'ho detto: sono nel quarto cassetto dall'alto, a sinistra del forno e di fianco al lavello.», gli ripete Sansa, paziente.
Suo marito, allora, posiziona il telefono tra la guancia e la spalla e si dirige nella cucina del loro appartamento per controllare, almeno, di riuscire a trovare un pacco di pasta.
«Ah, eccola. Trovata!... Vanno bene gli spaghetti, le pennette, i rigatoni, le maniche, le mezze maniche, i maccheroni, le fettuccine, i fusilli, le linguine, i conchiglioni, o devo usare le trofie?»
«Amore, ascolta, ti ho lasciato il sugo al pomodoro sul ripiano della cucina. Scegli la pasta che più ti piace, o quella che secondo te starebbe meglio con la salsa, no? Poi sai cosa devi fare: prendi un tegame dal ripiano vicino alla lavastoviglie, lo riempi per tre quarti d'acqua e lo metti a bollire, e–»
«Aspetta, uccelletto», la ferma Sandor. «La devo mettere a... bollire? Vuoi dire... sul fuoco
Sansa soffoca una risata, comprensiva.
«Su, tesoro, hai visto come si usano i fornelli, no? Basta girare il pomello e applicare giusto un po' di pressione al centro per accendere la fiamma... ma... ma ti assicuro che non rischi affatto di bruciarti!», cerca di rassicurarlo. «Altrimenti, se non ci riesci, puoi sempre usare l'accendigas.»
A Sandor quasi cade il cellulare dalle mani.
«NO!», si agita. «Quello no! L'accendigas no! Ti avevo detto di buttarlo via! Perché non mi hi dato retta?»
Eh, sì. Perché quella dell'accendigas è stata probabilmente la scoperta più traumatica che Sandor Clegane abbia mai fatto. Si ricorda ancora della prima volta che sua moglie aveva portato a casa quell'affare, acquistato al negozietto dietro l'angolo, così piccolo e innocuo all'apparenza, ma tanto letale nella realtà. All'inizio Sansa non gli aveva detto di cosa si trattasse. Glielo aveva messo tra le mani – un piccolo oggetto di metallo a forma di fucile in miniatura – e, avvicinandolo ai fornelli, gli aveva detto di premere il "grilletto". Inutile dire che la sua reazione fosse stata esorbitante. Quando la fiammella era scaturita da una delle due estremità, lo aveva gettato a terra e aveva biascicato qualcosa come...
«Magia Nera!», scoppia a ridere Sansa, seguita a ruota da Jeyne, ricordando l'accaduto di qualche tempo prima.
Lei lo aveva trovato tanto tenero ed esilarante, da parte sua, ma lui aveva ancora i brividi anche solo a ripensarci.
«Non mi fa ridere, uccelletto.»
«D'accordo... d'accordo», cerca di darsi un contegno Sansa, anche se inutilmente. Dopo qualche manciata di minuti, la giovane donna riesce a calmarsi, e riprende: «Sandor, tesoro...»
«Dimmi.»
«Senti, ho un'idea.»
«Ti ascolto, piccola.»
«E se... ti ordinassi una pizza?»





























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Okay, questa è una cosa troppo demenziale anche per una come me.
Per questo curioso prompt devo ringraziare Mirco, mio fratello. Un pomeriggio, dopo aver guardato GoT (eh, sì, ho fatto cominciare anche lui a guardarlo, obv) – mi sembra la puntata dove Sandor sfida Thoros di Myr e la sua spada infuocata – abbiamo cominciato ad immaginare come sarebbe Sandor alle prese con i fornelli o con l'accendigas. E mio fratello lo ha imitato: "MAGIA NERA!" c': . Quindi graaaazie Mircooo.
Valar Morghulis!
Ossequi, Alexia
   
 
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