Serie TV > Braccialetti rossi
Ricorda la storia  |      
Autore: Angie97    09/09/2015    2 recensioni
E' passato un mese dalla morte di Davide; finchè non viene ritrovata una lettera...
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                     La lettera di Davide





                          






Era ormai passato un mese dalla morte di Davide.
Nessuno dei braccialetti riusciva a rassegnarsi alla sua scomparsa, perdere un membro del gruppo era stato un colpo devastante.
Era un giorno come un altro e Rocco osservava quello che una volta era stato il letto di Davide lì all’ospedale.
“Buongiorno Rocco” disse una delle infermiere entrando “sembra che avrai un nuovo compagno di stanza sai?
Sono venuta a controllare che sia tutto apposto” continuò dirigendosi verso il letto vuoto.
“Un nuovo compagno di stanza? E chi è?” disse Rocco curioso.
“Oh lo conoscerai presto vedrai....Rocco? Hai per caso lasciato la tua roba qui?”
disse l’infermiera emergendo da dietro il letto con una busta bianca in mano, dove brillava a caratteri rossi la scritta
“Braccialetti Rossi”.
Rocco sgranò gli occhi leggendo quello che c’era scritto sulla busta e guardando l'infermiera
“ehm si che sbadato avevo dimenticato di averla lasciata lì...”disse sorridendo angelicamente.
“Bene ma vedi che non accada più” disse la donna dandogli la busta e uscendo dalla stanza.
Il ragazzo si rigirò la busta fra le mani qualche attimo, dopodiché la avvicinò al viso,
riconoscendo tracce dell’odore rimasto incastrato tra le pieghe della carta; Davide....
Quando la madre entrò a fargli visita trovò il figlio in lacrime “Rocco!” disse preoccupata andandogli vicino
“Ma cosa ti è successo tesoro mio...”. Quello alzò lo sguardo verso la madre “mamma devo chiamare i miei amici braccialetti,
ho bisogno di loro subito ti prego”. La madre accarezzò i capelli del figlio e uscì a cercare Leo che trovò poco dopo “Leo!”
lo chiamò a gran voce “devi venire subito”. “Che succede?!” disse il ragazzo allarmato,
“si tratta di Rocco, lui...è in lacrime e chiede di voi!” “di noi?” disse il ragazzo confuso “si di voi braccialetti!”.
Il ragazzo la seguì preoccupato entrando nella stanza di Rocco e trovandolo piangente sul letto con una busta stretta fra le mani,
“Rocco!” fece andandogli subito vicino “che succede?! perché piangi? stai male? cosa..”,
Rocco alzo lo sguardo su Leo “Davide” gli disse tirando su col naso e mostrandogli la busta
“dobbiamo..dobbiamo chiamare i braccialetti Leo” continuò asciugandosi le lacrime “tutti loro”.
Leo annuì deciso uscendo dalla stanza e recandosi nella sua stanza, prese il telefono e contattò Chris e Toni
chiedendogli di venire subito in ospedale, rimase a fissare la schermata qualche attimo "oh al diavolo"
si disse prima di comporre il numero di Vale e premere invio.
Partì la segreteria telefonica.
Per nulla intenzionato ad arrendersi richiamò altre due volte finché finalmente, al terzo tentativo,
sentì la voce dell’ex amico dall’altra parte del telefono “Leo scusa ma non...” il ragazzo però non lo lasciò finire
“No tu ora mi stai a sentire, non me ne frega nulla se hai deciso di abbandonarci, ora tu alzi il culo e vieni in ospedale”
“Leo io non....” “Si tratta di Davide” dall’altra parte si sentì il rumore di qualcosa che cadeva “D-Davide? Davide è morto”
“Lo so anch’io che è morto. Ma devi venire qui immediatamente. Stanno arrivando anche Vale e Toni quindi datti una mossa”
concluse prima di riagganciare. Qualche ora dopo erano tutti nella stanza di Toni. I braccialetti riuniti; il Leader, Il Vice-Leader, L'Imprescindibile, Il Furbo e La ragazza. Solo uno mancava all’appello, il mittente della lettera, 
il bello del gruppo, e anche colui che li aveva abbandonati per primo.
“E’...è proprio sua....?” chiese Chris osservando la lettera in mano a Rocco, l'imprescindibile annuì appena,
“Beh apriamola no?” disse Vale trepidante guadagnandosi un'occhiataccia da Leo.
Rocco si fece forza aprendo la busta e iniziando a leggere ad alta voce



Cari Braccialetti Rossi,
se state leggendo questa lettera vuol dire che non ce l’ho fatta


A quelle parole Chris si lasciò sfuggire un piccolo singhiozzo

“Prima di tutto volevo chiedervi scusa per non avervi detto nulla dell’intervento ma...non volevo farvi preoccupare.
Soprattutto in un giorno così importante, approposito (anche se in ritardo) buon compleanno Leo”


Il Leader fu il secondo a piangere

avrei voluto dirvelo di persona, ma visto che qui non hanno telefoni mi toccherà arrangiarmi così.

Leo: grazie di avermi fatto entrare nei Braccialetti nonostante al tempo fossi veramente insopportabile,
grazie per avermi tenuto testa e per i consigli che mi hai dato. Anche se mi sarebbe piaciuto sapere cosa vuol dire Watanka.
Vale: grazie per essere stato un buon amico e avermi ripreso quando mi comportavo da idiota,
sono sicuro che diventerai un grande artista.

Toni: grazie per essere te stesso. Essere tuo amico è stata l’esperienza più strana e più bella che mi sia mai capitata,
non cambiare mai e sta' attento con quelle moto!

Chris: scusa per averti chiesto di baciarmi, non era uno scherzo ero davvero solo curioso.
Grazie per essere stata una grande amica sempre.

E infine tu Rocco: ti chiedo scusa per non essere stato un grande compagno di stanza, e per non averti parlato quanto avrei dovuto,
e per non esserci quando ti sveglierai. Mi sarebbe piaciuto vederti finalmente sveglio sai?
Parlare con te finalmente sarebbe stato bellissimo.
Grazie della tua amicizia.

Grazie a tutti voi ragazzi per essermi entrati nel cuore e avermi cambiato la vita.
Avrei voluto avere più tempo da passare con voi, ma sono fiero di essere stato vostro amico.
Vi voglio bene ragazzi, con affetto Davide il Bello (sempre e comunque)

Watanka!”



Ormai i cinque erano in lacrime e anche Rocco terminò di leggere quella lettera con voce rotta dal pianto stretto agli altri.
Infermieri e dottori erano accorsi preoccupati a quei pianti trovandosi davanti a cinque ragazzi stretti gli uni agli altri.
Leo ancora con gli occhi lucidi alzò la testa e guardò gli altri, poi si asciugò le lacrime
“Per davide” disse con voce decisa “un'ultima volta, braccialetti in alto: WATANKA!”
quasi urlò tendendo il braccio con il braccialetto rosso in alto subito seguito dagli altri “WATANKA”.
I braccialetti si guardarono sorridendo, avevano perso un amico, ma non lo avrebbero mai dimenticato.

Qualcuno giurò in seguito di aver visto accanto a loro un altro ragazzo, dai capelli ricci e castani,
gridare watanka unendo il suo braccialetto a quello degli altri.



Note d'Autrice

Che dire...non ho la più pallida idea di cosa ho scritto.
Era da un po' che avevo quest'idea e oggi improvvisamente mi è venuta voglia di scriverla.
Fatemi sapere se vi è piaciuta!
E a tutti Watanka!
Angie97
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Braccialetti rossi / Vai alla pagina dell'autore: Angie97