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Autore: gossip_girl    09/09/2015    3 recensioni
Per Will Solace, figlio di Apollo, quella fu una giornata decisamente strana.
E se un semidio giudica qualcosa strano allora lo deve essere per davvero.
Erano passati cinque giorni dalla battaglia contro Gea e, finalmente, tutti i feriti erano stati guariti ed erano tornati alle loro capanne.
Will, come ogni mattina, si svegliò presto, essere figli del Dio del Sole porta delle conseguenze, tra queste l’incapacità di poltrire a letto perdendosi preziose ore di sole.
Si vestì in fretta: indossò la maglietta arancione del campo, dei pantaloncini da surfista e le solite infradito e uscì dalla sua capanna.
ECCO A VOI LA MIA PRIMISSIMA SOLANGELO!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Per Will Solace, figlio di Apollo, quella fu una giornata decisamente strana.

E se un semidio giudica qualcosa strano allora lo deve essere per davvero.

Erano passati cinque giorni dalla battaglia contro Gea e, finalmente, tutti i feriti erano stati guariti ed erano tornati alle loro capanne.

Will, come ogni mattina, si svegliò presto, essere figli del Dio del Sole porta delle conseguenze, tra queste l’incapacità di poltrire a letto perdendosi preziose ore di sole.

Si vestì in fretta: indossò la maglietta arancione del campo, dei pantaloncini da surfista e le solite infradito e uscì dalla sua capanna.

Alzò gli occhi per vedere il cielo e rivolse un gesto di saluto al sole. 

- Hey Papi! - disse, ammiccando. 

Si diresse poi verso la capanna di Ade per andare a svegliare Nico Di Angelo, fermandosi prima in magazzino per prendere una nuova maglietta del campo per il figlio di Ade. Will dubitava che Nico avrebbe abbandonato il nero ma, come gli dice sempre sua nonna tentar non nuoce. 

Quello che sua nonna non sa è che essere infilzati da una spada di ferro dello Stige nuoce. Parecchio.

Ma Will era una persona ottimista quindi strinse di più la maglia nel pugno e andò a bussare alla porta.

Rabbrividì vedendo i mattoni neri e i teschi sopra la porta ma tentò di non farci caso.

Aspettò diversi minuti ma, vedendo che il figlio di Ade non accennava a venirgli ad aprire fece un respiro profondo e aprì la porta.

Non si trattava di violazione di domicilio, stava semplicemente svolgendo i suoi doveri di medico!

Come no.. disse una sgradevole voce nella sua testa. 

- Sta zitta. - disse Will, rivolto alla voce. Una figlia di Ermes che passava la attorno lo guardò, confusa.

- Guarda che razza di figure che mi fai fare.. - sibilò Solace, sempre rivolto alla voce, entrando in casa.

Alle sue spalle la porta si richiuse con un tonfo. 

Will rabbrividì, quel posto dava i brividi: era immerso nel buio, tanto che, il figlio di Apollo, riusciva a stento a percepire le forme degli oggetti che gli stavano attorno. Con grande sforzo riuscì a distinguere lunghe tende scure che coprivano le finestre.

- N-Nico? - chiamò, piano. 

Nessuno gli rispose.

A tentoni cercò i letti che trovò vuoti. Dov’era finito?

I suoi passi producevano un inquietante scricchiolio e le pietre scure attaccate alla parete brillavano nell’oscurità in modo sinistro.

- N-N-Nico? - balbettò il figlio di Apollo, sempre più spaventato. Voleva uscire da quel posto immediatamente, sembrava il covo di un vampiro!

Sentì un rumore improvviso alle sue spalle e si voltò di scatto: una scura figura scura era davanti a lui e si stava avvicinando.

Will urlò, cadendo per terra nel tentativo di scappare.

- SOLACE! - urlò la figura andando ad aprire le tende di scatto. - Che cosa ci fai qui a quest’ora?!

Quando la luce illuminò la capanna Will si accorse che aveva davanti Nico Di Angelo che sfoggiava un’espressione a metà tra l’arrabbiato e il divertito.

Will si alzò di scatto, rassettandosi la maglietta.

- Nico! Mi hai spaventato!

- L’ho notato. - ghignò Nico, palesemente divertito.

Nico DiAngelo ha un modo strano di divertirsi..

Poi la sua espressione tornò seria. - Solace, si può sapere cosa ci fai in casa mia alle otto del mattino?!

Will mise il broncio. - Il sole è sorto ed è una bellissima giornata! Andiamo a fare colazione?

- E se io volessi dormire fino a tardi?! - lo rimbeccò Nico.

- Non puoi perderti le prime ore di sole! - protestò Will.

Nico sbuffò e alzò gli occhi al cielo. 

- Preferisco la notte. - obiettò.

- Non importa. Tu ora esci di qua a vieni a fare colazione con me! Hai bisogno di aria buona e di stare alla luce del sole. Ordini del medico.  - disse il figlio di Apollo. - Dimenticavo, questa è per te. - disse, allungando la maglietta.

Nico la guardò, disgustato. - Scordatelo. L’arancione non mi piace. 

Will sbuffò ma non insistette. 

 

Will e Nico stavano camminando verso il padiglione per fare colazione quando Jason Grace li fermò.

- -Solace.. - disse il figlio di Giove, serio. - Devo parlarti.

Will annuì, intimorito, si affrettò a seguirlo e fece segno a Nico che lo avrebbe raggiunto dopo.

Jason lo guidò verso un angolo isolato del campo e lo fece sedere su un masso. Lui si piazzò davanti, a braccia incrociate.

- Vedo che passi molto tempo con Nico ultimamente.. - cominciò Grace, camminando in cerchio davanti a Will che annuì.

- Avete legato molto.. - continuò Jason.

- Sì.. Mi piace passare il mio tempo con lui.. - annuì Will, confuso.

- Nico ha passato tempi difficili e so che gli è difficile legare con le persone ma vedo che è felice quando è con te.. Lui ti piace?

Will arrossì fino alla punta delle orecchie ma annuì.

- Mettiamola così,Solace.. Sappi che se lo fai soffrire userò i miei poteri per incenerirti all’istante.. Nessuno dei tuoi intrugli medici ti potrà salvare. 

Will annuì di nuovo, impallidendo visibilmente. 

- Bene, ci siamo capiti! - disse Jason. Poi gli rivolse un sorriso. - Ora andiamo a fare colazione.

Nella strada verso la mensa incrociarono Piper, la ragazza di Jason che si piazzò subito davanti a Will.

- Will.. Tu non hai intenzione di far soffrire Nico, vero? - disse, facendo uso della lingua ammaliatrice. 

Will scosse la testa e Piper gli sorrise, dolcemente.

- Bene perché se lo farai ti scatenerò tutta la casa di Afrodite contro.. - continuò la ragazza, strizzando un occhio.

Will annui, sempre più preoccupato.

Arrivati nel padiglione della mensa Jason, Will e Piper si diressero verso il tavolo della casa di Ade dove Nico era già seduto insieme a Percy e Annabeth.

Chirone, visto il carattere solitario del figlio degli Inferi, aveva deciso che, per farlo stare meglio, si poteva fare uno strappo alla regola che imponeva ai semidei di sedersi esclusivamente al tavolo della propria casa. 

Ora il tavolo della capanna 13 era diventato il più chiassoso e, nonostante continuasse ad ostentare indifferenza, a Will era sembrato più volte di veder Nico sorridere.

Quando stava finalmente per sedersi a fare colazione quando Percy si alzò.

- Solace. Possiamo parlare?

Will cercò di non alzare gli occhi al cielo e annuì. Era strano sentirsi chiamare per cognome da Percy.. Erano sempre stati in buoni rapporti.. Specialmente quando aveva salvato Annabeth da morte certa durante la battaglia di New York.. 

Ma forse non era il caso di farlo notare al figlio di Poseidone..

Raggiunsero un punto isolato del campo, di nuovo.

- Tu e Nico state insieme? - chiese Percy, di punto in bianco.

Will divenne di mille colori.

- No.. Cioè.. Più o meno.. Non lo so.. - rispose il figlio di Apollo, impanicato.

Percy gli sorrise, incoraggiante. 

- Ti conviene mettere in chiaro certe cose.. Io ho aspettato cinque anni prima di dichiararmi alla ragazza che amavo.. Quando l’ho fatto mi sono reso conto che non era niente di così complicato..

- Grazie, Percy. - rispose il ragazzo, grato.

- Ah, dimenticavo.. Se lo fai soffrire ti ricordo che non ci metto niente a farti annegare in una delle tue solite uscite in surf facendolo sembrare un incidente.. - disse Percy, ridendo ma suonando comunque minaccioso. - E Annabeth mi ha detto di dirti che siete carini ma che non le ci vuole niente a spezzarti le ossa una per una se tratti male Nico.. Lo stesso Hazel e Frank, ovviamente.

Anche Will si mise a ridere, una risata lievemente isterica..

Tornati in mensa Will prese posto alla destra di Nico e Percy andò a sedersi accanto ad Annabeth che guardò Will con un sorrisetto.

Dopo pranzo Nico si diresse verso la sua cabina per chiamare tramite messaggio Iride la sorella, Hazel. 

- Allora.. - cominciò Will, incerto, rivolto agli altri. - Vado a fare due tiri con l’arco.. 

Ma Piper, capogruppo della casa di Afrodite, gli si piazzò davanti.

- No. - disse, categorica. - Noi dobbiamo parlare.. Tutti insieme.

I sei trascinarono Nico dentro al capanno delle armi.

- Che cosa volete adesso?! - esclamò Will, esasperato. - Non farò soffrire Nico! Ve lo giuro sullo Stige!

- Non siamo qui per parlarti di quello! - lo rimbeccò Annabeth, con sguardo severo. - Vogliamo solo aiutarti!

- Aiutarmi a fare cosa?!

- Ad uscire con Nico, ovvio! - rispose Piper, con un sorrisetto compiaciuto. 

Will ebbe la tentazione di cominciare a sbattere la testa contro il muro.

- Scusate ma non credo siate le persone più adatte a dare consigli amorosi.. - rispose Will, indicando Percy e Annabeth. - Voi due ci avete messo cinque anni a dichiararvi! - poi indicò Jason. - E tu non ricordavi nemmeno di Piper quando sei arrivato al campo!

- La colpa era della foschia! - si difese il  figlio di Giove.

- Dimentichi che io sono figlia della dea dell’amore! - si pavoneggiò Piper.

- Infatti Nico aveva una cotta per Annabeth, no? - la prese in giro il suo ragazzo. La ragazza, in risposta, gli diede uno scherzoso pugno sul braccio.

- Nico aveva una cotta per Annabeth? - chiese Will, stupito.

- No.. Aveva una cotta per me.. - rispose Percy, alzando leggermente le spalle. - Però ora non gli piaccio più! Non sono il suo tipo! - aggiunse in fretta.

- Questo perché il suo tipo è biondo e ha come genitore divino un dio che comincia con A e finisce con pollo! - concluse Jason, con un sorrisetto malizioso. - Quindi vai e conquista!

Will arrossì fino alla punta delle orecchie e cominciò a balbettare frasi sconnesse e incomprensibili.

- - Se non glielo chiedi tu ci penseremo noi! - lo minacciò Piper.

 

- Ho sentito delle voci su te e un certo.. Will Solace? - chiese Hazel al fratello, sorridendo maliziosa. - Lui ti piace, vero?

Nico divenne rosso.

- Cosa?! WILL SOLACE?! Quel pazzo e sempre felice ragazzino che sembra costantemente drogato di caffeina?!

- Proprio quello! - confermò Hazel, ridacchiando. - Quel Bill..

- Will.. - la corresse automaticamente Nico. Quando si accorse di essere caduto nel tranello della sorella si tappò la bocca.

Ah ah! Avevo ragione! - esultò la ragazzina. - Ammettilo!

Nico sbuffò e mugugnò qualcosa. 

- Non ti ho sentito! - infierì la figlia di Plutone.

- Mi piace Will! - urlò Nico. - Contenta?!

Hazel esultò ma, quando stava per aggiungere qualcosa Nico sentì bussare alla porta.

Il ragazzino salutò in fretta la sorella e chiuse la chiamata.

Andò ad aprire la porta e si trovò davanti Percy, Annabeth, Jason, Piper e Will, che lanciava occhiate assassine a tutti gli altri.

- Nico, Will ti deve chiedere una cosa! - disse Piper, con un sorrisetto.

Nico arrossì e subito se ne pentì. Era inutile sperare che il biondo condividesse i suoi stessi sentimenti.

- Coraggio Will! - lo incitò Annabeth.

“Cosa mai mi dovrà chiedere?” pensò Nico, perplesso.

- Vrrstusccnm? - disse tutto d’un fiato Will.

- Cosa?

Will arrossì e fece per rispondere ma una voce cominciò a risuonare per tutto il campo.

- SEMIDEE E SEMIDEI, RAGAZZE E RAGAZZI! - urlò la voce, cento volte più amplificata di una  normale. - LEO VALDEZ È TORNATO!

I ragazzi si pietrificarono per un attimo e Nico sentì un sorriso farsi prepotentemente strada sul suo volto. “è vivo!” pensò, felice come non lo era mai stato.

Corsero al piazzale della Casa Grande e, alzando lo sguardo, videro un grosso drago di metallo abbassarsi lentamente per atterrare sul campo

Mentre Piper, in lacrime, abbracciava Jason e Annabeth faceva lo stesso con Percy, Nico fece la cosa che gli venne più naturale in quel momento: si avvicinò a Will e lo baciò.

In tutto il campo calò il silenzio. Poi tutti cominciarono ad esultare, Leo compreso, che si portò all’altezza della bocca un grande megafono probabilente fabbricato dal semidio stesso.

- STATE FORSE RUBANDO LE ATTENZIONI AL SALVATORE DEL MONDO?! - scherzò il figlio di Efesto. - LEO VALDEZ! EROE, MISTER FIGO, IL BEL TENEBROSO..

- HEY! - urlò Will. - Il “bel tenebroso” è Nico!

Nico arrossì e tutti scoppiano a ridere.

- Allora Mister Morte ci esci con me? - chiese Will, a voce bassa.

- Solo se non mi chiami più Mister Morte Allegro Chirurgo.

Will scoppiò a ridere.

- Tu sarai sempre Mister Morte per me, Bel Tenebroso.

 

Il campo continuò a festeggiare Leo Valdez e un’imbarazzatissima Calypso per tutta la giornata fino a notte fonda quando si sedettero attorno al fuoco.

Quando il figlio di Ade propose le storie dell’orrore invece che le solite “melense” (a detta sua) canzoncine tutti accettarono.

Quando Nico, mentre Percy e Annabeth raccontavano una terrorizzante storia presa da un film che avevano visto assieme, evocò di nascosto uno scheletro alle spalle di alcuni figli di Ares e li spaventò tra le risate generali, Will pensò che sì.. 

Nico Di Angelo aveva decisamente uno strano modo di divertirsi.. 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

Comincio dicendo che è la mia prima Slash.. Tecnicamente è anche la mia prima storia nel fandom Percy Jackson anche se più di un anno fa’ avevo iniziato una long che poi ho cancellato.. Forse un giorno la riprenderò.. Chissà..

La coppia Solangelo, dopo aver letto BoO è diventata la mia nuova ossessione perché quei due insieme fanno scintille!  

Poi adoro Nico fin da La Maledizione Del Titano quindi non potevo non scrivere una fanfiction su di lui, il mio pucciosissimo (perché lui non vorrebbe sentirlo dire ma è proprio tenerissimo) Re degli Spettri. Spero di non essere andata OOC ;) 

Lasciate una recensione come offerta agli Olimpi!

Baci,

gossip_girl

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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