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Autore: hapworth    08/02/2009    1 recensioni
- Si... comunque che ne diresti di... – iniziò Senri ma Kaede lo bloccò – Senri... il Do’aho è etero – lo informò glaciale, quelle parole facevano male anche a lui... – COSA?! Kae-chan come hai potuto permetterlo!!! – gli sbottò contro il suo gemello – Evita di farmi la scenata da gay represso perché non attacca... ho la lista di tutti quelli che ti sei fatto in meno di 12 ore da quando sei qui... – gli sibilò gelido, una sola parola nella sua mente “Il Do’aho è MIO”.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro personaggio, Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questo, vi avviso, è PURO delirio... qualche sera fa, rileggendo una ff (che tra l’altro non c’entra niente con questa mia folgorazione) ho avuto un’idea pazzoide... spero solo che non me ne voglia il piccolo Kaede xD

 

Un Rukawa di troppo


Era una giornata calda, un po’ troppo calda per essere in pieno autunno e Kaede Rukawa si stava dirigendo, come al solito, al piccolo campo da Basket che adorava fin da bambino.
Era una pessima giornata quella, non solo per il caldo, figurarsi quello era più che sopportabile, ma al piccolissimo fatto che il suo
amatissimo padre aveva deciso di affidargli suo... quell’essere! Il suo fratellino che non vedeva da quando i suoi avevano divorziato: una vita insomma! Fosse stato solo questo però... il suddetto non solo era identico a lui fisicamente, tranne per gli occhi verde smeraldo, ma era anche logorroico, infatti appena l’aveva visto l’aveva assalito di fatti accaduti nella sua lunga vita di sedicenne e Kaede non era più riuscito a fermarlo. Altro punto in comune che avevano era quello di essere gay, ma mentre Senri era dichiarato e orgoglioso, fin troppo, di esserlo Kaede non era così aperto da dirlo al primo che passava ecco.
Ed ora eccolo, dopo ore di prigionia forzata con Senri, fuggito verso la sua unica salvezza: il campo da Basket! Gli sembrava impossibile di essere riuscito a scamparla da quel pazzo... ma per fortuna anche l’ameba doveva andare in bagno e lui in quel momento ne aveva approfittato per fuggire a tutta velocità.
Arrivò al campo poco dopo completamente immerso in insulti mentali non molto piacevoli su Senri, tuttavia si rese conto di non essere il solo ad aver avuto l’idea di andare a fare un po’ di sano allenamento... infatti notò quasi subito una familiare capigliatura scarlatta che si agitava al vento e un ragazzo dagli occhi color castagna che, concentrato, cercava di fare un canestro da tre. Rukawa sorrise appena per poi tornare imperturbabile – Do’aho... è inutile che ci provi non ci riuscirai – gli disse quasi con sarcasmo e quello non ebbe nemmeno bisogno di voltarsi che sibilò un – Ma perché devo vederti anche di domenica dannata Kitsune?! – per poi fulminarlo con lo sguardo.
Dopo nemmeno 5 minuti erano nel bel mezzo di una sfida uno contro uno che vedeva il moretto, come prevedibile, in vantaggio mentre Hanamichi ribolliva di rabbia, questo finché un urlo vagamente familiare non fece voltare entrambi – KAE-CHAAAAAN -  e Sakuragi notò distrattamente Rukawa impallidire per sussurrare un - Non è possibile... – per poi vederlo stritolato attorno alle braccia di – Oh mio Dio... – sussurrò incredulo facendo voltare il nuovo arrivato.
- Kae-chan presentami il tuo amico... – e Kaede registrò la frase come un – Voglio assolutamente farmelo – che lo fece ribollire dalla rabbia... il Do’aho era SUO punto e basta e quella sottospecie di ameba non doveva manco toccarlo con lo sguardo! Una voce cattiva gli fece notare che il rossino in questione era un etero convinto innamorato della babbuina ma ci sorpassò sopra – Nh... Senri Rukawa... Hanamichi Sakuragi – si sforzò di fare il bravo prima che arrivassero a casa e allora avrebbe fatto un bel discorsetto a Senri riguardo ai Do’aho altrui.
- Piacere sono il gemello di Kaede – si presentò l’ameba per poi, l’avrebbe ucciso, stringere la mano ambrata di Hanamichi che, avrebbe ucciso anche lui, gli sorrise cordiale. – Posso darti del tu vero Hana-chan? – ed eccolo che partiva all’attacco... “Ora giuro che lo ammazzo!!!” e sorrideva famelico all’ignaro rossino che non capiva ma li osservava curioso – Certo... siete identici... cavolo per poco ho pensato di vedere doppio... ma poi ho visto che tu non hai gli occhi cobalto come quelli di Rukawa... sono verdi giusto? – Kaede lo osservò stupito... il Do’aho allora a volte lo osservava! Doveva per forza averlo osservato per notare il colore dei suoi occhi, la sua mente si gongolò del fatto che probabilmente ad Hanamichi piacevano di più i suoi di occhi che non quelli del fratello.
- Si... comunque che ne diresti di... – iniziò Senri ma Kaede lo bloccò – Senri... il Do’aho è etero – lo informò glaciale, quelle parole facevano male anche a lui... – COSA?! Kae-chan come hai potuto permetterlo!!! – gli sbottò contro il suo gemello – Evita di farmi la scenata da gay represso perché non attacca... ho la lista di tutti quelli che ti sei fatto in meno di 12 ore da quando sei qui... – gli sibilò gelido, una sola parola nella sua mente “Il Do’aho è MIO”. Senri gli sorrise cattivo – Ma almeno io qualcuno me lo sono fatto... mentre te non ci provi nemmeno – qualcosa gli fece capire che il suo fratellino avesse intuito il suo interesse nel rossino e lo dimostrava il fatto che adesso gli si era avvicinato.
– Mi spiace Hana-chan che tu debba sopportarlo... sai è acido perché ha represso la sua indole sessuale... – gli sussurrò il dannato all’orecchio e notò come il Do’aho fosse diventato rosso all’affermazione di quel... presto cadavere. – Eh? Guarda che ha mezza scuola che gli sbava dietro... se è represso lui io che dovrei dire? – allora il Do’aho era bacato forte! – Hana-chan... Kae-chan è gay – gli disse sorridendo il moro per abbracciare il gemello che stava fumando di rabbia – CHE?! – esclamò incredulo il rosso per poi fare quattro salti indietro. Senri continuò ad annuire con la testa mentre un sorrisetto furbo si dipingeva sul suo volto pallido – Gay perso, almeno io prima di scoprirlo mi sono fatto anche delle ragazze... lui invece... è v--- - un pugno in testa da parte di Kaede lo fece tacere – Non raccontare i cazzi miei al Do’aho - il suo gemello lo osservò distrattamente ripetendo – Do’aho? Quel D... – un altro pugno in testa – Silenzio – sbottò mentre lanciava una rapida occhiata al rossino che li fissava allibito. Il suo amato fratellino decise di togliere, finalmente, il disturbo e Kaede potè cercare di trovare qualcosa da dire... anche se era strano pensata da lui una cosa simile.
- Nh... Do’aho sei ancora vivo? – chiese per risvegliarlo da quello stato di pietra, quello sembrò riscuotersi per poi osservarlo – Ma... Kitsune... tuo fratello non stava... – cercò di dire – Si ci stava provando... allora non sei poi così Do’aho – gli fece notare mentre Hanamichi diventava rosso come i suoi capelli – Kitsune ti detestoooooo – gli urlò contro prima di andarsene via infuriato.
Sbuffando sonoramente sbatté la porta di casa mentre fumava dalla rabbia e, con sguardo glaciale, cercò il suo adorabile fratellino che presto sarebbe morto per mano sua. – Kae-chan sei torn... – Senri non fece neppure in tempo a finire la frase che Kaede gli fu addosso rosso di rabbia – Ora ascoltami attentamente... – sibilò fulminandolo arrabbiato - ... il Do’aho, per quanto sia scemo, è una mia proprietà, quindi non ti sognare mai più, e ripeto mai più.... di provarci... capito? – sibilò mentre Senri lo guardava con un sorrisetto malizioso – Ceeerto... ho visto come ti adora il “tuo” rossino – rispose mentre Kaede distolse lo sguardo – Questo è perché... – Senri sopirò come uno che la sa lunga - ... perché aspetti che lui capisca quello che provi per lui? Diventerai vecchio te lo dico io! Devi farti avanti! – esclamò quello guardandolo con gli occhi smeraldo che brillavano di una luce pericolosa.
- Fratellino caro... dobbiamo preparare un piano! – dichiarò Senri con un sorrisone mentre Kaede pensava che era meglio sotterrarsi – Senri lascia perdere... finché sarà perso della Akagi non mi vedrà mai... – sussurrò sospirando stanco, che cavolo quella babbuina era praticamente adorata da quel rossino e lei non trovava niente di meglio da fare che sbavare per lui! Che aveva fatto di male?! – Non partire già da questo presupposto... secondo me deve solo aprire gli occhi... e io ovviamente gli darò una spintarella in questo senso... – disse facendogli l’occhiolino mentre Kaede lo guardava sibilando – Se provi anche solo ad abbracciarlo sei un ragazzo morto – l’altro sorrise ridacchiando nervoso – Ma figurati... a casa ho centinaia di ragazzi che mi aspettano... – dichiarò passandosi una mano dietro la testa – Sarà meglio – concluse lui dagli occhi blu.
Hanamichi era sconvolto, non tanto per il fatto che Rukawa fosse gay, figurarsi, se l’era quasi aspettato dato che non filava nemmeno una di quelle che gli sbavavano dietro... quello che più lo sconvolgeva era che Rukawa potesse avere qualcuno con cui confidarsi e parlare dei suoi problemi... non sapeva perché ma gli dava fastidio, il che era assurdo dato che la persona in questione era il suo gemello. Altro punto strano era che, nonostante si assomigliassero moltissimo, la Kitsune emanava un’aura tutta particolare, aveva un carattere, un profumo e si, un’espressione e degli occhi, completamente diversi dall’altro... era diverso anche se uguale.
Confuso si mise a dormire, cercando di mettere un po’ di ordine nella sua testa che lo stava davvero preoccupando per i pensieri assurdi che gli aveva giocato quel pomeriggio... aveva pensato che Kaede, si l’aveva anche chiamato Kaede cavolo, era unico e stupendo. E la cosa che gli faceva paura era che mai l’aveva pensato di Haruko... mai... non aveva mai pensato che fosse unica, carina, buona, gentile, simpatica... ma mai unica. E questo gli faceva paura.
- Sono un Genioooooo – esclamò il rossino il giorno dopo durante l’allenamento quotidiano in palestra con gli altri – Ma dove?! – sbuffò il capitano osservandolo esasperato, mentre Rukawa osservava teso l’entrata con il terrore che suo fratello potesse apparire da un momento all’altro.
- Ehi Volpe come mai così teso? – gli chiese Hanamichi notando che Rukawa aveva i nervi a fior di pelle e il suo sguardo si spostava dall’orologio sul muro alla porta della palestra.
- Che te frega Do’aho? – chiese seccato, senza nemmeno accorgersene mentre Hanamichi lo guardava incavolato – Ti ho solo chiesto che avevi ma vedo che sei sempre gentile con tutti neh?! – manco a dirlo si scatenò la solita rissa inutile.
Finito di pestarsi come al solito i due si alzarono fulminandosi con lo sguardo, mentre da dietro la porta della palestra il secondo Rukawa sbuffava esasperato... possibile che Kaede non riuscisse a dichiararsi e che quell’Idiota di Hanamichi non si fosse ancora accorto di quello che provava per suo fratello? Era palese anche a lui che al rossino piacesse Kaede... già quando l’aveva visto al campetto con suo fratello mentre si sfidavano si era detto che c’era qualcosa sotto e allora, per smuovere le cose, aveva cercato di corteggiarlo aspettandosi come minimo una testata da parte del ragazzo, ma nessuno dei due aveva fatto niente sul momento (solo dopo Kaede l’aveva cordialmente avvisato che non doveva toccare il suo Do’aho)... e adesso che li vedeva, capiva ancora di più che quei due si amavano alla follia, l’unico che non se n’era ancora accorto era Hanamichi, il solo fatto che avesse reagito picchiandolo quando Kaede gli aveva risposto male era un indizio. Sperava solo che quei due si dichiarassero presto... ma ne era quasi certo dato che aveva un presentimento, e lui non sbagliava mai.
Kaede sbuffando guardò fuori dalla palestra: pioveva a dirotto e lui già era una persona che dormiva di suo, ma quando pioveva proprio rischiava di addormentarsi mentre camminava... erano rimasti solo lui e il Do’aho quindi decise, saggiamente, che era meglio spicciarsi per non rischiare di litigare di nuovo con quell’idiota. – Dannata Volpeeeee è colpa tua se ho male a tutte le ossaaaa! – esclamò il rossino fulminandolo mentre guardava male la pioggia torrenziale che cadeva fortissima... – Accidenti ma sta venendo giù il Diluvio Universale qui! Porcaccia... per questo che Harukina dolce non è venuta all’allenamento... – constatò Hanamichi sospirando sconsolato, facendo, tra l’altro, girare i nervi al moro che lo fulminò all’istante e senza farsi vedere scriveva il nome della Akagi su una bambolina e la trafiggeva con una tonnellata di spilli distruggendo totalmente l’oggetto.
- Tanto non sarebbe venuta per vedere te – gli disse acido, facendo infuriare il rosso – Cosa vorresti dire?! – gli chiese furioso – Che non le piaci e che non sarebbe mai venuta all’allenamento per vedere te – calcò sull’ultima parola con voluta cattiveria – Ah si certo... sarebbe venuta per vedere te e deridere me hai ragione... perché sono un pagliaccio no?! Perché in fondo fa comodo pensare che io sia solo il ragazzo stupido che ci prova con la sorella del capitano neh? Sai che ti dico Rukawa... pensavo che almeno tu non fossi così superficiale da credere a queste stupidaggini, speravo che almeno tu avessi visto oltre come io ho provato a fare con te... ma evidentemente mi sbagliavo – confessò Hanamichi guardandolo ferito. E per Kaede fu come ricevere una pugnalata al cuore, perché lui aveva visto oltre ma aveva avuto paura di dirlo... invece Hanamichi l’aveva appena fatto...
- Credevo di aver intravisto una persona che mi piaceva in te... ma penso, anzi sono sicuro di essermi sbagliato, mi ero detto che anche se tutti ti adoravano e tu facevi l’indifferente era perché non ti importava perché volevi essere il migliore per te stesso e non per metterti in mostra... ma a quanto pare per tuo conto la prima impressione è quella che conta – concluse prima di guardarlo un’ultima volta, trafiggendolo con lo sguardo carico di risentimento e fuggendo sotto la pioggia.
Dopo due minuti si riprese dallo shock e corse fuori, sotto la pioggia, correndo come un pazzo perché stavolta voleva dire tutto quello che sentiva.
Lo trovò sotto uno scivolo di un parco giochi, era rannicchiato su se stesso e osservava con sguardo perso un albero, o almeno così gli sembrava – Sakuragi... – lo richiamò avvicinandosi lento, anche le la pioggia gli cadeva addosso e, sicuramente, domani avrebbe avuto una polmonite – Cosa cazzo vuoi ancora?! Umiliarmi chiedendomi perché ho detto tutte quelle cose senza senso? Vuoi sentirmi dire che, anche se non posso farci niente, ti... – Kaede non lo lasciò finire, abbracciandolo forte, mentre Hanamichi sbatteva le palpebre più volte e arrossiva - ... anche io... anche io... mi dispiace per essere così stupidamente orgoglioso, ma non voglio mostrarmi debole... credevo che anche tu fossi come gli altri in fondo... e avevo... paura – gli sussurrò all’orecchio mentre il rossino ricambiava la stretta baciandogli le guance fredde – Stupida Volpe... io sono un Genio dovresti avere più fiducia! – esclamò ridacchiando - ... e quando mai si ha fiducia in un Do’aho?! – controbatté Kaede sorridendo appena – Ehiiii – guaì contrariato Hanamichi mentre il moro si stringeva a lui appoggiando la testa vicino al suo collo – Shhh... devi sempre rovinare il momento con le tue assurde chiacchiere! – mormorò sbadigliando.
Il rossino gli sorrise e avvicinò il viso a quello dell’altro per baciarlo appena, un contatto lieve che però li fece finalmente sentire vicini più che mai – Al tre... ok Kaede? – gli disse Hanamichi prendendo un bel respiro mentre si alzava e lo prendeva per mano – Nh – rispose, manco a dirlo, il moro stringendo la mano. – 1... 2... 3! – i due si misero a correre sotto la pioggia ridendo mentre, con le mani unite, si dichiaravano il loro amore sotto la pioggia.    

 

Fine 

Finita... oddio che robo, ci stavo lavorando da un po’ e mi ero inceppata (come mio solito) circa a metà... per fortuna che sono riuscita a finirla! Non mi andava di lasciarla incompleta... beh spero solo di riuscire a finire le long fic -.-
Alla prossima!
By athenachan      

   
 
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