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Autore: Omega chan    09/09/2015    23 recensioni
[Storia a OC][Iscrizioni aperte fino al 16 settembre]
"Si può vivere in un mondo senza musica?"
New York, anno 2117, le Nazioni Unite promulgano una legge che vieta ogni tipo di riproduzione musicale. Come reagirà la popolazione, cosa faranno i giovani? Come reagiranno vedendosi privare di una delle cose a loro più care?
Spero di avervi incuriositi, ci vediamo dentro.
Omega Chan
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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∞The sound of silence ∞

 
 
Anno 2117, New York, Stati Uniti.
 
 
-Signor Presidente, ci può confermare quanto si dice in giro ? -
 
Una giovane giornalista dai capelli biondi raccolti in una treccia, fissava pietrificata l’uomo davanti a lei: il presidente degli Stati Uniti, ma in quel momento, portavoce delle Nazioni Unite. Spencer Miller era un uomo alto e robusto, che a prima vista poteva davvero incutere terrore nelle persone con cui parlava: la voce roca e ferma facevano sembrare tutte le sue parole più dure. Il suo sguardo ti faceva pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato, era così penetrante e freddo. Quando si presentò alle Elezioni, nessuno pensava che avrebbe vinto: Insomma, era solo un ragazzino robusto proveniente dallo stato del Dakota. Si era presentato alle Elezioni con abiti discreti, ma non di certo paragonabili a quelli che si usano per un evento come quello. Invece, il caro vecchio Spencer, era stato capace di scaldare i cuori dei suoi elettori con il suo discorso. Fatto sta che in questo momento, il ragazzino grassottello preso in giro alla sua candidatura, stava per dare inizio a qualcosa di molto grande.

-Certo, lo confermo. Le Nazioni Unite hanno deciso di promulgare una legge, che vieterà ogni forma di riproduzione musicale.-

 
La giornalista si sistemò gli occhiali, mettendo in risalto i suoi occhi verdi smeraldo. Anche lei era convinta di non aver sentito bene, ma a giudicare dall’espressione ferma del Presidente, capì di aver afferrato fin troppo bene il concetto.
 
-E perché una decisione simile?-
 
Chiese curiosa. Era evidente che lei, come tutti gli altri spettatori, volesse sapere come mai una decisione così brutale. Da sempre la musica faceva parte della vita dell’uomo, renderla illegale sarebbe stato come togliere un pezzo di vita alla gente.
 
-I giovani di questi tempi, sono facilmente influenzabili, il loro cervello, non regge a molti stimoli, come la droga, l’alcool, il gioco d’azzardo…-  
Si fermò a guardare direttamente la giornalista, dato che fino a quel momento aveva parlato dritto alla telecamera. -…E la musica.- Concluse lapidario.
 
 -La musica stimola troppo il cervello dei ragazzi,  gli spinge ad azioni poco sicure e crea dipendenza. Gli distoglie dal loro vero obbiettivo, ovvero, finire la scuola con ottimi risultati, andare all’università e poi trovare un lavoro, per rendersi utile alla società il prima possibile.-
 
In quella società futuristica, la cosa più importante era trovarsi un’occupazione. A seconda dei risultati ottenuti  al liceo e all’università, assegnavano il lavoro più adatto ad ogni persona. Spesso, l’occupazione  assegnata rappresentava uno degli hobby in cui si eccelleva di più. Ovviamente, tutto ciò che ostacolava la mente umana, distogliendola dalla cosa più importante, andava vietata o eliminata.
-La musica stava diventando troppo presente nelle vite della gente, soprattutto in quella dei giovani, che spesso venivano ispirati dalle canzoni: ad inseguire i loro sogni, quando in realtà il loro destino è segnato dalla loro nascita. Evidentemente non lo capiscono, e qual è il modo migliore per farglielo capire, se non vietando e condannando l’origine di ciò che gli ispira?-
 
La domanda che nessuno era stato in grado di pronunciare, però, era un’altra. Non era uscita dalla bocca di nessuno forse per paura, o semplicemente perché tutti erano troppo sconvolti per parlare. Tuttavia, le menti di molte persone che guardavano quel servizio, dalla tv o dal vivo, riuscirono a concentrarsi in una sola domanda:
 

“Si può vivere in un mondo senza musica?”


 Parigi, Francia.
 
Océan tornò a casa di corsa, ancora sconvolta per quello che aveva sentito alla televisione mentre tornava a casa. I capelli castani erano disordinati e le cadevano leggermente sul viso. Con gli occhi cercava lo sguardo di suo fratello, Jordan, per avere la conferma che quello era solo un brutto sogno. Il fratello era sul divano, che armeggiava con il tablet e non prestava la minima attenzione a ciò che gli accadeva intorno. Quando si comportava così avrebbe voluto ucciderlo, come poteva stare indifferente a tutto ciò? Océan si sistemò gli occhiali neri che le incorniciavano gli occhi verdi e corse velocemente davanti al fratello maggiore.
 
-Allora è tutto vero?-
 
Domandò, con un leggero tremito nella voce. Jordan non si scompose più di tanto, fece quasi finta di non sentirla: si passò una mano tra i capelli biondi e socchiuse gli occhi azzurri, senza rispondere.
 
-Jordan, ascoltami quando parlo!-
 
Esclamò la minore con tono vagamente seccato: non solo aveva appena sentito che da quel momento la musica era vietata, ma in oltre, quello sbruffone di suo fratello faceva l’indifferente e sembrava che la notizia non lo avesse toccato nemmeno un po’. All’ennesimo richiamo della sorella minore, Jordan alzò gli occhi azzurri dal tablet, fulminandola con un’occhiataccia.
 
-An, è tutto vero, è inutile che urli, non cambierai le cose.-
 
Dichiarò seccato e mettendosi seduto. Odiava quando sua sorella era così dannatamente infantile. Anche lui ci soffriva, la musica era la sua vita, senza di lei avrebbe dovuto ascoltare le noiosissime lezioni di storia e non si sarebbe più potuto isolare dal resto del mondo. La minore abbassò lo sguardo, dispiaciuta. Strinse i pugni frustrata. È possibile che non si potesse fare nulla?!
 
-Lo so, ma cavolo, cosa pensi di fare? La musica fa parte della nostra vita, accidenti!-
 
Il biondo alzò gli occhi al cielo, autoconvincendosi che quella conversazione era ormai diventata un monologo,  che sarebbe sfociata in litigio con grandi probabilità. Decise quindi di andarsene, lasciando la sorella al suo monologo. Quindi si alzò dal divano e si diresse verso la sua camera.
 
-Cosa vuoi che ti dica, ribellati.-
 
Disse sarcastico, poco prima di svoltare l’angolo e sparire nella sua camera. Océan rimase ferma per un attimo, con i pugni stretti e lo sguardo fisso sul divano dove prima si trovava il fratello. Si mise una ciocca di capelli dietro le orecchie, riflettendo sul fatto che la proposta del fratello, per quanto fosse sarcastica, non era una cattiva idea. Non poteva pensare ad un mondo senza musica, non ci riusciva. La musica aveva sempre fatto parte della sua vita, fin da quando era piccolina e non aveva mai pensato alla possibilità che una parte della sua vita le venisse completamente strappata via. Avrebbe fatto qualunque cosa per riaverla indietro.

 
 
 
 
 
Angolo Autrice
 
Ma salve bella gente! Eccomi qui con un’altra storia a OC. Si, lo so, dovrei concentrarmi sull’altra, ma arrivata a questo punto, credo che per la mia vecchia ff a OC non ci sia più nulla da fare ^^” (sembro un medico, Lol). Mi dispiace, perché ci tenevo, ma l’ispirazione non arriva per quella fic. Invece, con questa, ho avuto una specie di illuminazione celestiale dopo aver visto la pubblicità di X Factor, che a mio parere è davvero bellissima. Beh, grazie a quella pubblicità, mi sono chiesta come dovrebbe essere il mondo senza musica in un’ipotetica società futuristica. Io non ci voglio nemmeno pensare, un mondo senza musica è…vuoto. Non so spiegarlo. Passiamo alla storia. Mi scuso per la cortezza del capitolo. Inoltre c'è una battuta, che mi esce in grassetto e non capisco perchè, mi stanno venendo le crisi (mlml). Vi lascio la scheda ad OC qua sotto, le iscrizioni sono aperte fino al 16 Settembre, non accetto proroghe. Non so quanti OC prenderò, ma a seconda del numero delle richieste, dovrò fare una selezione. Gli aggiornamenti saranno abbastanza lenti, tra poco inizio la scuola, come tutti voi, e vado in terza  superiore. Tra rientri, sport e studio, non so quando riuscirò ad aggiornare, ma mi impegnerò al massimo. Ed ora, passiamo alla scheda ad OC:
 
Nome::
Cognome::
Età::
Nazionalità:: (deve essere coerente con il nome e il cognome)
Aspetto Fisico:: (coerenza anche qua, pls)
Carattere::
Tic e Fobie::
Abitudini::
Passioni::
Cosa non sopporta::
Abbigliamento::
Strumento musicale:: (può anche cantare, ma non scegliete tutti la stessa cosa.)
  -Da quanto lo suona?
  -Perché suona proprio questo strumento?
Ragazzo/a:: (Dato che è un’AU, potete scegliere i personaggi di tutte le serie, occupato Alpha)
Sogni per il futuro::
Passato:: (non tutti con storie depresse)
Cosa pensa della nuova legge?::
Perché (se lo vuole) vuole ribellarsi?::
Sarà sempre dalla parte della ribellione?:: (uno può anche cambiare idea)
 
 
Detto ciò, vi saluto, che l’angolo sta diventando più lungo del capitolo. Vi chiedo gentilmente di prenotare ragazzo e strumento musicale per recensione, per evitare che troppe persone abbiano lo stesso strumento.

 
Omega Chan 
  
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