Ebbene sí, finalmente sono su questo aereo. 
Si dice che gli exchange student costruiscano la loro vita per 16 anni e la lascino per 10 mesi, per poi costruire un'altra vita in 10 mesi e lasciarla per sempre. Quale è più difficile? Ma soprattutto, io sarò in grado di costruire quella vita che poi sarò costretta a lasciare? 
Sono seduta su questa poltroncina di questo gigante aereo, probabilmente il più grande in cui io sia mai stata, a nudo contatto con me stessa. In questo momento sono un miscuglio di emozioni: ansia, paura, gioia, felicità, confusione, agitazione, spavento. 
Sono sempre stata cosí, una ragazza le quali sfumature sono difficili da cogliere, una ragazza che vive per i suoi sogni e lotta contro tutto e tutti per realizzarli. È sempre stato cosí, fin dalla seconda media quando navigando su internet per organizzare un viaggio con papà notai sullo schermo "anno scolastico all'estero."
Mi informai e scoprii che era possibile partire per un trimestre, semestre o addirittura un intero anno scolastico per frequentare la scuola in un altro Paese. Mi interessai e decisi che quel quarto anno di liceo sarebbe stato il mio anno, dove mi sarei realizzata e dove finalmente avrei potuto coronare il mio sogno partendo per gli Stati Uniti. Andiamo, chi di voi non ha mai sognato di essere in una high school americana e magari diventare una cheerleader o un giocatore strafigo di football? Oppure, chi non ha mai desiderato mangiare quelle enormi bistecche del Texas ad un appuntamento romantico con un cowboy? Chi non sfrutterebbe ciò se ne avesse la possibilità? Solo uno stolto. 
Ho cominciato a risparmiare soldi, ho fatto qualche lavoretto negli anni del liceo e ho vinto borse di studio affinchè potessi aiutare e stimolare i miei genitori per appoggiarmi in questo progetto. Alla fine ci sono riuscita, ho vinto e sono su questo aereo diretto verso la Georgia, nella bellissima Atlanta dove mi aspetta una adorabile host family che ha deciso di accogliermi nella propria casa come se fossi una figlia. La mia host family é composta dai miei genitori, Elizabeth e Chad e da Will, Nash, Hayes e Sky. Will è il fratello maggiore, non vive con noi, Nash è più grande di me di un anno ma è un senior, quindi suppongo sia stato bocciato, Hayes ha 15 anni e infine c'è Sky o meglio Skyllyn che è la più piccola e ha 6 anni. 
Non ho mai avuto l'opportunità di vedere una foto della loro famiglia insieme, in qualsiasi foto non c'erano nè Will nè Nash e non si sono neanche presentati nelle videochiamate su Skype con la mia h-mum. 
Spero che questa esperienza darà vita alla vera me stessa che lasciando l'Italia, ha lasciato anche le forme e i costumi che ha dovuto imporsi per 16 lunghi anni. È tempo di cambiare, sono una exchange student e adesso è il mio turno, è tempo di vivere la mia vita.