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Autore: ninety nine    10/09/2015    1 recensioni
Come sarebbe vedere Peeta, Katniss, Delly e altri giovani abitanti del Dodici alle prese con l'amore, una scommessa fatta durante l'intervallo e tanto imbarazzo?
DAL TESTO:
''Secondo me non avresti il coraggio di baciarla'' continuò il tredicenne, come se stesse facendo la più innocua delle osservazioni.
Le orecchie di Peeta divennero ancor più rosse.
''A me mi ha mai baciato una volta, quando stavamo insieme!'' intervenne Eileen, gonfiando il petto orgogliosa.
''A me mi non si dice, sorella. E poi tu sei più piccola, non è difficile baciare i più piccoli'' la rimbeccò Oliver, facendo sì che tornasse accanto alle amichette bofonchiando.
''Secondo me invece lo farebbe.''
Mentre diceva ciò, Delly lanciò un'occhiata a Peeta, che giocherellava con la cinghia della borsa.
''Beh, non è difficile'' intervenne uno dei figli del sarto ''Vai da lei e le chiedi se puoi farlo, poi la baci e torni qui, così Oliver chiuderà quella boccaccia per un po'.''
[PRE SAGA, Katniss, Peeta, Delly, nuovi personaggi, 1825 parole]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Delly, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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          Bastava una parola                              



                                   




Peeta sapeva che non avrebbe dovuto osservare di sottecchi Katniss in presenza del suo gruppo di amici, dato che molti di loro erano più esperti di lui in campo di amore.

Lui, nei suoi undici anni di vita, non aveva mai avuto una fidanzata seria.

Certo, era stato per qualche giorno con la figlia del fabbro, che oltretutto era di un paio d'anni più piccola, ma soltanto per avere qualcuno a cui regalare il biglietto alla festa del Distretto.*

Eileen era carina, ma non era Katniss, e lui era irrimediabilmente innamorato di quest'ultima.

Fatto sta che quella mattina era seduto sui gradini d'ingresso della scuola durante la ricreazione, insieme a un gruppetto di ragazzi biondi che avevano più o meno la sua età, e osservava con la coda dell'occhio i movimenti di Katniss, che se ne stava in un angolo a parlottare con la figlia del Sindaco.

''Mi sa tanto che Peeta è innamorato cotto!'' aveva urlato ad un certo punto uno degli amici.

Il ragazzino aveva sentito le orecchie infiammarsi, ma aveva evitato di ribattere e aveva un po' stupidamente continuato a guardare in direzione delle due giovani.

''Guarda come osserva Madge! Anzi, mi sa che è Kat_''

''Puoi anche continuare a farti gli affari tuoi, Oliver. Non c'è mica nulla di male nell'essere innamorati!''

Delly era intervenuta a sostegno dell'amico, andando a sedersi vicino a lui e attirando la sua attenzione.

Peeta alzò le spalle fingendo noncuranza, anche se si era assicurato che nessuna delle due ragazzine si fosse accorta dei loro discorsi.

''Grazie, Del.''

''Figurati. Se anche fosse così, sarebbero affari tuoi.''

Oliver era il fratello di Eileen ed era tra i più grandicelli della compagnia. Questo, sommato alla sua esuberanza e alla sua lingua lunga, faceva sì che certe volte mettesse in imbarazzo gli amici, anche senza volerlo. Quando toccava a Peeta, quasi sempre era Delly a salvare la situazione.

''Secondo me non avresti il coraggio di baciarla'' continuò il tredicenne, come se stesse facendo la più innocua delle osservazioni.

Le orecchie di Peeta divennero ancor più rosse.

''A me mi ha mai baciato una volta, quando stavamo insieme!'' intervenne Eileen, gonfiando il petto orgogliosa.

''A me mi non si dice, sorella. E poi tu sei più piccola, non è difficile baciare i più piccoli'' la rimbeccò Oliver, facendo sì che tornasse accanto alle amichette bofonchiando.

''Secondo me invece lo farebbe.''

Mentre diceva ciò, Delly lanciò un'occhiata a Peeta, che giocherellava con la cinghia della borsa.

''Beh, non è difficile'' intervenne uno dei figli del sarto ''Vai da lei e le chiedi se puoi farlo, poi la baci e torni qui, così Oliver chiuderà quella boccaccia per un po'.''

''Ehi! Se non parlo io non parla nessuno e sembra un mortorio, Gabriel!''

Gabriel gli fece la linguaccia, ma non riuscì ad evitare che il ragazzino continuasse a riflettere a voce alta.

''E poi dov'è l'effetto sorpresa, se va là e glielo chiede?'' osservò il più grande.

''Scusa Katniss, posso darti un bacino?'' provò poi in falsetto, storcendo il naso.

Durante lo scambio di battute fra i due ragazzi, Delly aveva continuato a picchiettare con l'indice su una gamba di Peeta, tentando di farlo reagire poichè non sopportava quando scherzavano alle sue spalle.

''Smettetela di parlare come se io non ci fossi!'' sbottò alla fine il diretto interessato, alzandosi in piedi di getto.

''Ci vai ora?''

Gli occhi di Gabriel brillavano speranzosi e giocosi.

''Macché, ora dobbiamo tornare in classe! Vacci alla fine delle lezioni, mentre torna a casa.''

Oliver prese in mano di nuovo la situazione.

''Ma poi noi non vediamo se lo fa!'' protestò l'altro ragazzino.

''Ci penserà Delly a dircelo'' risolse il maggiore.

''Giusto, Delly?''

La ragazzetta annuì, alzandosi e tendendo una mano a Peeta per aiutarlo a farlo a sua volta.

I quattro, lasciando indietro Eileen e le sue amiche, a cui Oliver in teoria avrebbe dovuto badare su ordine dei genitori, si avviarono verso la scuola, passando vicino a Katniss e Madge.

''Baciami'' ridacchiò il più grande del gruppetto in direzione di Peeta.

''Idiota.''




 

Quando la campanella suonò segnalando la fine delle lezione, Peeta si alzò di malavoglia dalla sedia, ben sapendo di avere gli occhi di Gabriel e di Delly sulla schiena. Fortunatamente, almeno Oliver non lo stava fissando, dato che frequentava un'altra classe.

I due amici lo affiancarono, il ragazzo con una certa baldanza, mentre la giovane con più pacatezza.

''Allora, lo farai?''

Come a ricreazione, gli occhi di Gabriel tradivano la sua eccitazione. Anche lui, come Peeta, era piuttosto timido al di fuori del gruppetto con cui era solito passare il tempo, ma bastava poco per scatenare in lui emozioni forti e apparentemente slegate fra loro.

''La bacerai?''

Peeta si guardò intorno allarmato. Katniss frequentava la loro stessa classe e lui non voleva che sentisse quei discorsi.

Intravide la sua figura fuori dalla porta dell'aula e si soffermò alcuni secondi sulla camicetta che sporgeva dal pantalone, ma distolse lo sguardo non appena si rese conto che lo aveva notato anche Delly.

''Certo che lo farà'' assentì l'amica afferrando la mano di Peeta.

''Anzi, andiamo, che altrimenti ci scappa! A domani!''




 

I due ragazzini avevano appena finito di corricchiare per i corridoi della scuola cercando di recuperare il tempo perso con Gabriel, poiché sapevano che Katniss era piuttosto veloce a tornare a casa da scuola. Certe volte veniva a prenderla il padre, quando non aveva il turno in miniera, mentre altri giorni tornava sola dato che la sorellina Prim, essendo soltanto al primo anno, non si fermava nelle ore pomeridiane.

A dire la verità era Delly che aveva fretta, dato che il ragazzo avrebbe volentieri evitato quell'incontro.

Si sentiva imbarazzato soltanto a pensarci.

Non è che si poteva andare davanti alla persona di cui si era innamorati e dire semplicemente: ''Baciami''.

Nel suo caso poi non era proprio possibile, dato che Katniss nemmeno sapeva dei suoi sentimenti.

''Baciami'' stava giusto dicendo Delly, dopo essersi fermata sulla porta d'ingresso.

Peeta si voltò di scatto verso di lei, cercando di capire il senso di quell'affermazione. Le gote dell'amica erano rosse come un pomodoro e facevano risaltare ancora di più i suoi occhi azzurro chiaro.

''Cioè...solo se ti va. Sai...''

La ragazzina balbettò imbarazzata e prese un lungo respiro prima di continuare.

''Per provare come si fa. Lo so che hai già baciato Eileen, ma non credo sia la stessa cosa.''

Delly si mordicchiò il labbro studiando la reazione dell'altro, che la stava fissando tra stranito e lo stupito.

''Ma tu sei la mia migliore amica. Nemmeno con te sarebbe la stessa cosa!'' protestò.

Poi, vedendo l'espressione delusa e ferita che si era dipinta sul viso dell'undicenne si voltò e le stampò un bacio sulla guancia, poi ridacchiò nervosamente.

''Hai la guancia calda'' constatò.

Delly nascose la delusione dietro a un gran sorriso.

Non sapeva bene nemmeno lei perché avesse esordito con quel ''Baciami''.

Probabilmente lo aveva fatto per aiutarlo, ma in certi momenti pensava che la sua amicizia con Peeta si stesse trasformando in qualcosa di più profondo, nonostante sapesse bene che il cuore del suo migliore amico appartenesse da tempo alla ragazzina con le trecce scure in classe con loro. Lo aveva accettato da tempo e le andava bene così, dato che non voleva rovinare la loro amicizia in alcun modo.

''E tu hai le orecchie rosse. Saranno calde anche loro!'' rise.

Poi, gli indicò con il mento Katniss che, salutata Madge, si stava incamminando verso casa.




 

Peeta era in piedi dietro alla giovane adolescente, gli occhi brillanti per la corsa e per l'emozione. Nella sua mente stava imprecando verso gli amici che lo avevano cacciato in quel pasticcio, ma sentiva la mano di Delly stretta in modo incoraggiante intorno al suo braccio.

''Vai...'' sussurrò sottovoce l'amica.

Il ragazzino contò fino a tre, poi aprì la bocca in direzione di Katniss, che nel frattempo si era allontanata.

''Katniss?'' chiamò, cercando di far suonare la voce più adulta, meno incerta di come si sentiva lui in realtà.

Il movimento della treccia scura anticipò che la maggiore delle sorelle Everdeen stava per girarsi.

Peeta si sentì trapassare da quegli svegli occhi grigi e sentì, per l'ennesima volta in quella giornata, il sangue affluirgli alle gote.

Si passò una mano fra i capelli e cercò di sistemarsi la camicia, pensando a qualcosa di brillante con cui esordire.

La ragazzina sollevò un sopracciglio con fare interrogativo e sorrise, come in attesa di una spiegazione.

Era sempre stata di poche parole, lei. Peeta lo sapeva, nonostante gli sembrasse che il cervello avesse smesso tutto d'un tratto di funzionare.

Dì qualcosa riuscì a pensare.

Dì qualcosa o ti prenderà per pazzo.

Il figlio del Panettiere contò fino a tre nella sua mente, poi prese un respiro profondo, come se dovesse fare chissà quale lungo discorso. Soltanto che le parole gli morirono in gola e lui riuscì a pensare soltanto a una parola, quella che aveva sentito più volte durante il giorno.

Baciami.

Ecco, lo aveva detto. O forse lo aveva soltanto pensato, dato che Katniss stava muovendo la bocca, probabilmente per chiedergli cosa volesse. Peeta notò che aveva le labbra sottili e screpolate.

''Baciami'' riuscì a sussurrare, e quasi subito vide la sorpresa passare come un lampo sul viso della compagna di classe.

La trovava ancora più bella ora che poteva guardarla direttamente, senza essere costretto dalla vergogna a farlo di nascosto.

Katniss gli si avvicinò e, a dispetto del suo carattere introverso, gli poggiò una mano sulla spalla.

Il suo sorriso era uguale a quello che faceva quando, ancora dentro alla scuola, sentiva la voce di suo padre che cantava.

E poi lui, trovando il coraggio chissà dove dentro di sé, avvicinò il suo viso a quello della ragazzetta.

Per un attimo ebbe paura che i loro nasi si sarebbero scontrati e che lui avrebbe fatto una figuraccia, ma presto le loro labbra si sfiorarono con dolcezza, come aveva sempre sognato.

Era come essere in Paradiso, sempre se un Paradiso esisteva.

Non aveva mai provato nulla di simile a quello.

Quel bacio non si poteva nemmeno lontanamente paragonare a quello che si era scambiato con Eileen.

Era mille volte meglio.

Peeta pensava che sarebbe potuto rimanere così per sempre, se solo non ci fosse stato qualcosa di fastidioso che stringeva il suo braccio esile.

C'era anche una voce. Per un attimo pensò che potesse essere l'eco del suo stesso ''Baciami'' che gli risuonava in testa, ma presto distinse le parole.

''Vai, Peeta...''

Delly lo stava strattonando con insistenza.

''Perché non sei andato? Era la tua occasione!''

Peeta si portò indice e medio sulle labbra.

''E adesso come lo diciamo a Gabriel e a Oliver?'' continuò l'amica, mentre gli occhi del giovane rimanevano fissi sulla treccia di Katniss che scompariva dietro alla porta di casa.

Non l'aveva mai chiamata, né tanto meno baciata.

Aveva sprecato un'occasione e perso una scommessa. In cui era stato trascinato a forza, sì, ma che avrebbe vinto molto volentieri.

Sarebbe stato semplice.

Sarebbe bastata una parola.

Baciami.

 




 

Buongiorno a tutti!

Nuova storia (e friendozone level Delly ^^... ho sempre immaginato che almeno qualcosina lei provasse per Peeta e poi a undici anni è facile confondere l'amicizia con l'amore) per voi!

Questa volta ci troviamo alle prese con un Peeta quasi adolescente (faccio sempre una fatica immane a scrivere su di lui, spero di averlo reso IC) alle prese sia con gli amichetti (Oliver, Eileen e Gabriel sono mie nuove creazioni) che con la sua Katniss.

Sì, insomma, spero che la storia vi sia piaciuta... salvate un timido Peeta, lasciate una recensione, vi lascerò anche decidere il colore della bandierina <3

A presto e grazie di aver letto 99

 

PS: La storia è stata scritta per la challenge ''Benvenuti al Banco dei Prompt'' con il prompt ''Baciami''

Link challenge - http://freeforumzone.leonardo.it/d/11065389/Benvenuti-al-Banco-dei-Prompt-/discussione.aspx

 

* Ho immaginato che nel Distretto si festeggiasse una festa, a Giugno. Dopo i balli e la musica di cui ho paralto in Dodici mesi al distretto dodici (nel capitolo ''Giugno''), ho immaginato che come tradizione i maschi regalassero un biglietto alla moglie/ fidanzata ^^

  
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