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Autore: allison742    10/09/2015    4 recensioni
Tu sei forte perché vuoi vedere sempre felice chi ami, anche se la vita ha portato via a te quello che ti rendeva felice.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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“La vita è dura, ma tu lo sei molto di più”

 

Il cambiamento è un’esperienza strana: non tutti riescono a gestirlo. Soprattutto se arriva all’improvviso, se sconvolge la vita, se trascina via le persone che ami.

Il cambiamento può coglierti di sorpresa, e di colpo tutto ciò che pensavi fosse sicuro perde di credibilità; le cose non sono più com’erano. Tutto il tuo mondo si è trasformato e ti rendi improvvisamente conto che ti manca il terreno sotto i piedi, e che non si può tornare indietro.

Ciò che ti circonda è irriconoscibile, e tu sei incastrato. Il futuro ti sta guardando dritto negli occhi, ma non riesci a capire se ti piace ciò che vedi.

Questo è ciò a cui stai pensando, accasciato su una scomoda poltrona dell’ospedale. Vorresti riuscire a dormire, ma da qualche giorno è diventato incredibilmente difficile.

Guardi la donna che ti è stata a fianco per anni e non puoi fare altro che trattenere le lacrime, perché piangere significherebbe suggellare una realtà troppo difficile da elaborare.

Quindi stai lì fermo, per minuti, ore, giorni… non sai neanche tu quanto tempo è passato.

Ricordi solo la vostra ultima conversazione: l’hai guardata negli occhi e le hai preso una mano.

Riuscivi ad intravedere un’ombra di paura nelle sue espressioni, nonostante facesse di tutto per nasconderla.

- Non preoccuparti. È un’operazione di routine, l’hanno detto anche i medici. Vedrai che tornerai in stanza prima che tu possa urlare “CASTLE!”

- CASTLE! - ha esclamato, provocandoti.

Le hai sorriso, non avresti potuto fare altro. Poi ti sei chinato, appoggiando la tua fronte alla sua:

- Kate, sappi che io sono qui per te, sempre. Qualunque cosa accada.

- Odio quella frase: qualunque cosa accada - ha mormorato, prima di essere trascinata via dall’infermiere. 

Le hai urlato “Ti amo!” dal corridoio; lei non ti ha risposto, ma sei sicuro che ti abbia sentito… deve averti sentito, non può essere altrimenti. Almeno questo è ciò che continui a ripeterti mentre le fai compagnia, osservando quegli occhi chiusi che probabilmente non vedrai mai più.

Senti un rumore, ma ovattato, come se fossi intrappolato in una bolla di sapone che fluttua nel vento. La porta si apre e la faccia famigliare del medico che vi ha rassicurati per gli ultimi due mesi fa capolino nella stanza.

- Com’è possibile? - riesci a domandargli, prima che lui proferisca parola.

- Non vorrei risultare insensibile, signor Castle, ma temo sia la quinta volta che lo ripeto: c’è stata una complicazione con l’anestesia, non potevamo prevederlo.

- Una complicazione, giusto… non potevamo prevederlo, già… - mormori, quasi in uno stato di ipnosi.

- Signor Castle? Si sente bene? - chiede il medico avvicinandosi - Forse è meglio se va a casa per questa notte. Si riposi.

- Riposarmi? Non vedrò mai più gli occhi di mia moglie, non potrò sentire la sua risata, stringerla tra le braccia o preparale la cena. Come posso anche solo pensare di riposarmi, quando questa prospettiva terrorizzante non esce dalla mia testa?

- Le posso parlare per esperienza: vedrà che il tempo cambierà le cose; e mentre starà aspettando un cambiamento, alla fine sarà lei a cambiare, a vedere la vita sotto un’altra luce.

- Non è vero! Lo dicono tutti, ma non è vero che il tempo cambia le cose. Reagire cambia le cose! Modificherò questa situazione, Kate tornerà com’era prima.

- Mi ascolti solo per un secondo: sua moglie ha subito gravi danni al cervello. Non potrà risvegliarsi, le cose non saranno più come prima. Credo sia meglio se lo elabora fin dal principio, per il bene di tutti.

- Non so più cosa significhi bene o male, ma non permetterò che questa storia cambi il sentimento che ci lega, non mi arrenderò così.

Il dottore ti guarda con compassione, o pena, non riesci ancora a distinguerle. Si congeda ed esce dalla stanza, probabilmente rassegnato a farti prendere coscienza di ciò che sta accadendo.

Ma tu sei perfettamente cosciente del reale, ed è proprio questo a terrorizzarti… possibile che nessuno lo capisca?

All’improvviso la tua mente torna nel passato, ad una conversazione. Non sei in grado di collocarla in un luogo preciso, ma ricordi perfettamente le parole di Kate:

“Rick, guardami! Tu sei forte, perché riesci a perdonare anche chi non meriterebbe di essere perdonato. Sei forte perché mi hai amata in silenzio per anni, e perché sei in grado di trasmettere gioia anche se hai il cuore triste. Tu riesci sempre a sorridere, persino quando hai le lacrime agli occhi. Tu sei forte perché vuoi vedere sempre felice chi ami, anche se la vita ha portato via a te quello che ti rendeva felice. La vita è dura, lo so, ma tu lo sei molto di più.”

Dicono che le parole svolgono il loro compito solo quando causano un brivido lungo la schiena. Quelle di Kate hanno funzionato.

Non l’avresti mai creduto possibile, ma ti alzi e ti avvicini al letto, con il cuore che batte forte.

Prendi la sua mano dopo un attimo di esitazione.

- Avevamo detto che sarebbe stato per sempre, tesoro. Che saremmo invecchiati insieme ed avremmo portato al parco i nostri nipotini. Gli avremmo comprato il gelato per merenda, ma un giorno sì ed uno no, perché troppi zuccheri non fanno bene. L’avevi detto tu, ricordi? Avevi anche detto che avremmo coronato la nostra storia d’amore con una casa in Florida, come decide di fare ogni coppia di anziani che si rispetti. - trattieni il fiato, forse sperando che succeda qualcosa d’improvviso.

Senti una calda lacrima sgorgare dai tuoi occhi, per posarsi delicatamente sulle lenzuola candide.

- Ma la nostra non è una di quelle storie d’amore a lieto fine - aggiungi infine accarezzandole la guancia - la nostra è una di quelle storie in cui tu te ne vai e io ti aspetto, ma non ritorni.

Le lasci un bacio sulle labbra e ti dirigi verso casa. Sai già che tutto in quell’appartamento ti ricorderà Kate, ma non si può scappare dalla realtà per sempre.

Non la lascerai mai, la accompagnerai per il resto della vita, anche se non come avevate immaginato.

Ci sarai fino alla fine, per lei, perché la ami, perché, nonostante tutto, è la donna della tua vita.

 

 

Non vissero per sempre felici e contenti, ma si erano amati davvero quei due, amati da morire.



 

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Ehmmm... ciao?
Ok, non so cosa dire. Sono secoli, se non millenni, che non pubblico più una storia su EFP.
Oggi ho deciso di riprovarci, nella speranza di riuscire a recuperare la frequenza di scrittura che avevo un tempo.
Visto l'enorme periodo in cui le ff sono rimaste accantonate, ho dovuto necessariamente approdare ad EFP con uno sitle che so gestire, quindi ecco come siete finiti a leggere una storia angst.
Spero vi sia piaciuta e che non abbia del tutto perso quelle capacità (se così vogliamo chiamarle) che avevo.
Vi mando un grosso bacio, con affetto
Giulia


 

   
 
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