Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: yurik0chan    10/09/2015    1 recensioni
Anni prima dell'apparizione del Gigante Colossale e Corazzato, al di fuori del Wall Maria, sorgeva il vecchio quartier generale del Corpo di Ricerca, comandato da Erwin Smith. All'ora al fianco di quest'ultimo e del Capitano Levi, comandava il Capitano Yuriko. Questa aveva un passato oscuro, stranamente legato al Corpo di Ricerca e ai Giganti. Con al suo fianco i soldati più prestigiosi, si imbatte in varie vicende, che pian piano le aprono gli occhi sul suo passato. Dopo anni di ricerche, battaglie, apparizioni di giganti anomali, soldati persi e amore, Yuriko scoprì cose che nessun essere umano era mai stato in grado di capire. Ma in una storia del genere, non può andare tutto per il meglio.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Irvin, Smith, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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Hey! Prima che voi leggiate questo capitolo volevo specificare che questi personaggi non appartengono a me, bensì a Hajime Isayama (eliminando il personaggio principale, Yuriko, in quanto è frutto della mia fantasia). In più volevo chiarire che la storia qui pubblicata non è la stessa che ha scritto Isayama.
Ora vi lascio alla lettura, ci vediamo alla fine del capitolo! 

 
Sorprese

 
 
«Quante truppe dovranno partire domani?» chiese un soldato entrato da poco.
Mi girai verso di lui lentamente: «Che differenza fa?»
Il soldato balbettò e cercò di parlare completando una frase di senso compiuto.
«Più siamo meglio è, giusto?» disse infine.
Sorrisi in modo sarcastico «Più siamo, più giganti si divertiranno a divorarci!»
Qualcuno tossì: Erwin Smith, il tredicesimo Comandante del Corpo di Ricerca.
«Yuriko non fare così!» mi disse con tono fermo.
Sbuffai «É la verità»
«Il nuovo squadrone di reclute, la squadra di Levi e altre due squadre» rispose Erwin al nuovo soldato.
«Non sono troppe poche squadre?»  chiese.
«Non dovresti chiudere la bocca?» risposi normalmente.
Una mano mi toccò il braccio: Levi Ackerman.
«Calmati» mi sussurrò.
«No, non sono poche» rispose Erwin «Non dobbiamo esplorare l'intero mondo esterno... solo una foresta di cui non sappiamo chi potrebbe abitarci»
Il soldato non parlò più.
 
Dopo la riunione tutte le reclute parlarono solo di questa spedizione.
«Sono così eccitati della morte?» chiesi ad alta voce.
«La foresta non è abitata da giganti, è una spedizione sicura» mi disse Erwin, che mi stava accompagnando verso la mia stanza.
«Per questo tu rimarrai qui» disse a bassa voce.
«Cosa?» chiesi confusa.
«Sei tra le poche persone in grado di gestire questo posto» sospirò «Le altre saranno in spedizione»
«E perché devo rimanere proprio io qui?» chiesi sbuffando.
«Ultimamente delle reclute si sono lamentate di come dai gli ordini in battaglia e la spedizione dura due giorni, il tempo perfetto per addestrare una squadra e calmare i bollenti spiriti»
Salimmo le scale in silenzio.
«Potevano lamentarsi con me però» dissi levandomi la giacca «Vanno sempre a romperti le palle per cose importanti, una volta che è una cosa stupida la possono anche chiarire con me!»
Erwin si fermò e appoggiò le mani sulle mie spalle «Ormai mi sono abituato ai problemi che crei, non è più una complicazione» disse sorridendo.
Alzai le sopracciglia e incrociai le braccia «Quante volte si sono lamentati?»
Esitò «Tante»
Abbassai la testa «Pensavo di essere un bravo capitano»
Erwin sorrise «Lo sei, ma solo per delle persone addestrate duramente, non delle reclute appena nate»
Sospirai «Va bene»
Mi diede un colpetto sulla guancia e andò via.
 
Era tardo pomeriggio, e dalla finestra osservavo le reclute allenarsi. Dovevo ammettere che alcuni erano molto bravi. Altri erano decisamente da scartare; ero stupita del loro diploma.
Verso l'ora di cena, mentre mi dirigevo in mensa, incontrai Levi.
«Mi dispiace che non starai con noi domani» disse guardandomi, mentre si allacciava il mantello.
Alzai le spalle «Son cose che accadono»
«Se ti può consolare all'inizio anche io stavo messo come te»
Risi « Levi non dire cazzate, eri lodato da tutti»
Abbassò lo sguardo ridendo tra se e se «Alcuni non gradivano la mia presenza, e spesso rimasi al quartier generale»
Levi era qualche anno più grande di me, poco più in gamba di me nelle battaglie, ed era un grande amico, anche se agli occhi dei soldati era solo un capitano severo in grado solo di giudicarti.
« Sarà strano non averti accanto» annunciò «Di solito stai sempre con me o con Erwin»
Annuii «Quante ne abbiamo passate»
E per tutta la strada fino alla mensa parlammo di aneddoti passati.
Come al solito c'era un gran frastuono a cena.
«Cerca di non farti sfuggire la mano» mi stava dicendo Erwin.
«Ce la farà» disse Levi.
Mentre mi davano più informazioni sulla spedizione del giorno dopo una ragazza venne al nostro tavolo.
«S-scusate...» disse, e appena ci girammo posò di colpo il piatto e fece il saluto.
«Ci dica soldato...» disse Erwin.
La ragazza divenne rossa in viso, cosa che mi dava tremendamente fastidio. Le ragazze che entravano nel Corpo di Ricerca spesso lo facevano solo per stare vicino ai più grandi (tra cui il Comandante Erwin e i vari capitani e soldati).
«Oh... Yuki Mori, signore» disse lei «Tutti i miei compagni non fanno che parlare di una spedizione per domani, ma io non sono stata chiamata» respirò, in quanto disse tutto d'un fiato «Volevo chiederle il perché...»
Erwin le sorride, e lei divenne più rossa di prima. Nascosi la mia espressione disgustata bevendo un bicchiere d'acqua.
«Soldato Mori, la risposta è semplice: probabilmente non ha dato buoni risultati nell'addestramento... ma in questi due giorni di nostra assenza si può addestrare con il Capitano Yuriko» e mi indicò col cucchiaio.
Sbiancai di colpo, e per poco non mi strozzai con l'acqua. Tossii due volte e le sorrisi falsamente. Seguii le istruzioni di Erwin, e quindi diventare un capitano migliore ed essere meno dura con le reclute.
Yuki mi guardò con terrore, per poi fare il saluto «Mi presterò al suo addestramento Capitano Yuriko»
Feci anche io il saluto e si congedò.
Erwin aveva un sorriso stampato in faccia «Una Yuriko gentile con le reclute!?» scherzò «E bravo il nostro capitano!»
Lo fulminai con lo sguardo «Non so quanto posso resistere»
 
Quando tutte le reclute e i soldati abbandonarono la mensa Erwin tirò fuori del vino (come al suo solito).
«Scusate!» urlò «Vorrei la vostra attenzione!»
Tutti si girarono verso di lui.
«Volevo brindare alla nostra prossima stupidissima spedizione!»
Alcuni risero, compreso Erwin.
Mi girai verso Levi «Ha già bevuto» disse lui sbuffando.
«E al nostro Capitano Yuriko che diventerà un capitano migliore!» e mi versò del vino nel bicchiere, facendone uscire gran parte.
«Alla salute e all'umanità!» e tutti alzarono i bicchieri.
Dopo una mezz'ora scarsa di risate e vino era l'ora di andare a dormire.
«Hey, Yuriko» mi chiamò Levi, mentre teneva Erwin per un braccio.
«Ehm... » dissi posando il bicchiere sul tavolo «Ci penso io a lui»
Levi annuì «Buonanotte» e se ne andò.

 
 
Eccomi qui!
Premetto che questa sia la mia prima storia basata su questo favoloso Manga, quindi abbiate pietà della mia fantasia e del mio stile di scrittura.
Se il primo capitolo vi ha interessato, potete benissimo lasciare una recensione qui sotto ^^

Al prossimo capitolo!


Yuriko 
   
 
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