Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Ery_chan    08/02/2009    15 recensioni
‘Se riuscissi per una volta ad annullare le mie inibizioni. Se pensandoti desiderassi di te ogni centimetro, se le tue labbra fossero un fuoco ardente dal quale non so stare più lontano. Mi chiameresti pazzo? Si, semplicemente un folle potrebbe essere attratto da un maschiaccio come te, eppure, ho l’impressione che questa insanità mentale cominci a piacermi davvero’ [Aggiornata il 08/02/2009]
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

What i really want

 

Capitolo Sedicesimo : Prendimi fanciulla! Ranma-chan Vs La Matriarca.

 

 

La luce obliqua del sole scivola dall'orizzonte, scandagliandosi in fili di luce rossi e diretti.

Le risaie poco distanti intrecciano quadrilateri complessi e tutto si disperde a vista d'occhio.

Lascio correre la mano sul davanzale, ripercorrendone a tratti la forma. Il respiro rimane mozzato

alla base del collo, quasi non volesse scindersi nell'etere circostante.

L'andatura sul filo di legno si blocca mentre sollevo il braccio e l'indice presso le labbra.

Stavolta lo lascio andare il sospiro, liberamente, finchè sto con me stesso posso anche concedermelo.

Chiudo gli occhi, spostandomi di pochi passi. Potrei chiedermi anche cento volte che significato possa

avere avuto quel dannato bacio, non so spiegarmelo. Dannazione!

Mi lascio ricadere indietro, sul letto, concentrando la visuale su d'un angolo impreciso del soffitto.

Allenamento. Sconfitta. Vittoria. Desiderio di essere il migliore.

Voglio chiudere questa storia in fretta, da quel che ho capito quella mocciosa sapeva già del mio

arrivo, merito di Obaba scommetto.

Sollevo l'avambraccio portandolo davanti agli occhi, posando il gomito sulla faccia. Devo vincere.

Che diamine! Riuscirò a farlo, sono o non sono un Saotome? Dimostrare a me stesso che possa

raggiungere l'impossibile. Non sarà una stupida tecnica cinese a spaventarmi perchè io ...

Stringo il labbro inferiore tra i denti, mordendolo spasmodico, quasi avessi detto qualcosa di sbagliato.

Io lo sono. Non c'è niente di giusto, a partire da questa maledizione. Come posso sperare di battere

quello scemo se non sono riuscito a schivare nemmeno l'attacco di quella pazzoide?

Stringo la mano, così forte da far scolorire le nocche. So benissimo cos'è che mi frena e non voglio

ammetterlo. Non lo farò mai, mai!

Mi sollevo, disegnando sulle labbra una smorfia. L'avambraccio si piega poco dietro le spalle, distendendosi

subito dopo in un attacco diretto e mirato contro la parete del muro. Lo colpisco una, due, tre, quattro volte.

Non passa, troppa rabbia. Stupido! Stupido! Stupido!

L'ennesimo pugno si blocca a pochi millimetri dalla parete, la mano s'apre sul palmo scivolando sul legno.

Seguo l'intera superficie verso il basso, assieme a tutto il corpo, semplicemente per ritrovarmi in ginocchio.

Cos'è che ti fa più male scemo? Il fatto di credere di non essere all'altezza di tutto questo o ...

E' altro. La verità è che ... lo sento, lo sento maledizione. Prima non era così, ero capace di vedere solamente

il lato conveniente di tutto ciò, uscire più forte da tutta questa storia. L'avrei visto, sotto ogni aspetto.

"Chi voglio prendere in giro..."  me e solo me. Sono capace di nascondermi le cose così bene, d'autoconvincermi

che tutto questo sia partito dal volere una sfida. E' vero, non sopporto l'idea d'essere stato battuto.

Non sopporto il fatto di essere secondo a qualcuno, questo è ineluttabile.

Chiudo gli occhi, ricompiendo lo stesso gesto di prima : colpisco il muro con tutta la forza che ho in corpo, sino

a rimanere col pugno immerso nelle tavole ormai recise.

Non ci riesco. Non ci riesco. Non ci riesco.

Non posso non pensarci, ho tentato di rimuoverlo, ci ho provato. Non basta più reprimerlo.

Non basta...

S'accendono poche luci all'esterno, la luminosità d'un tramonto oramai spento svanisce.

Le ombre vagano insistenti sulla parete, scivolando come spettri al passaggio dello sguardo.

Se non avessi questo caratteraccio, se fossi un altro sarei stato capace di ammetterlo.

Non sono adatto. Ci vorrebbero secoli per farmi cambiare idea. Lo stomaco si stringe in una morsa

spaventosa. Porto la mano all'altezza di questo, affondandola tra le costole.

Sono un automa, una macchina che si muove esclusivamente per combattere. Devo mostrare questo di me

e nient'altro. Tutto il resto, non ha importanza.

Recupero la mano infossata all'interno della parete, ritraendola contro il petto. E' dato tutto per scontato.

Imparerò, combatterò e vincerò. Come sempre.

Non è così. Non è così. Non è così.

 

"Ranma" la voce di papà irrompe nella stanza spezzando il silenzio. Discosto lo sguardo altrove,

non sopporto di sentirmi in questo stato. Non ci sto capendo più nulla. Avanza nello sfondo fermandosi

alle mie spalle. "Sei forse preoccupato per l'allenamento o cos'altro?". Sollevo un sopracciglio, trattenendo

lo sguardo sulla linea verticale che forma la luce esterna sul muro. Cosa? Ho sentito bene o mio padre sta

chiedendo a me se sono crucciato per qualcosa? Getto lo sguardo di sbieco, giusto per inquadrare la sua

spalla e poco più. "Sto bene" spiccio, come al solito. Sarà che non ho l'abitudine di parlare con lui, o per

il semplice fatto di non averne voglia ma resto vago.

Lo sento tirare un sospiro prima di allontanarsi. "Per quanto tu possa cercare di nascondere certe cose,

resti sempre mio figlio... ricordatelo" . Rimango a fissare il muro dinanzi a me sorpreso.

Già, talvolta dimentico d'esserlo.

Il punto è che negli ultimi tempi ho trascurato troppe cose, fintanto d'arrivare a credere d'aver smarrito

anche me stesso. Sollevo il palmo della mano dinanzi agli occhi, rimanendo a fissarla per qualche istante.

Potresti servire anche a qualcos'altro, oltre che picchiare un dannato muro.

Già, il fatto è che qui, l'unico impedito della storia sono io. Perchè non riesco a dire che ... ad ammettere che ...

Mi lascio ricadere indietro sul pavimento, di nuovo. La bocca si contrae, abbassandosi verso il basso.

Potrei farlo ... per una volta ... dire la verità almeno a me stesso no?

Da quando sono partito non faccio altro che pensare alla stessa, dannatissima, identica cosa :

Dimmi che verrai...

 

...

 

Se non ce l'avessi davanti, oserei dire che quel che vedo è un miraggio. Stringo le mani attorno al

bastone da viaggio, io ed il mio compagno sembriamo tutt'altro che semplici viaggiatori. Due barboni

sarebbero messi sicuramente meglio.

Mi volgo indietro, assicurandomi che Ryoga non si sia perso dietro di me. No, per fortuna si è

fermato a pochi metri di distanza con le lacrime agli occhi.

Dal depliant, questo posto sembrava più vicino. Fortunatamente doveva 'trovarsi per strada' aveva detto

lui.

Sospiro di sollievo, portando una mano sul petto. Recupero uno dei sorrisi più smaglianti che possiedo

rivolgendolo a quella povera anima dietro di me, si sta dando così da fare per accompagnarmi.

"Visto? Alla fine ce l'abbiamo fatta, almeno per stanotte potremo riposare bene" ammetto soddisfatta,

allargando ulteriormente il sorriso.

Eh? Osservo Ryoga chinare il capo e chiedermi ripetutamente scusa, sollevo le mani davanti al volto

agitandole imbarazzata, quando fa così mi mette in seria difficoltà.

"Non scusarti, l'importante è raggiungere le sorgenti non credi? Prima però, vediamo di realizzare il tuo

desiderio" poverino, dopo tutta questa strada, il minimo che io possa fare è accompagnarlo alle terme

che tanto bramava di visitare no? Sono o non sono una ragazza gentile?

C'è chi direbbe il contrario. Mi immagino la faccia di Ranma se fosse stato qui, avrebbe sicuramente detto

'Tu? Gentile? Una ragazza violenta del tuo calibro non sa cosa sia la gentilezza'  o cose simili.

Stupido!

Ryoga mi ha aggirata nel frattempo, guardandosi a destra e a manca per cercare di capire

il percorso esatto che porta all'entrata; kami è senza speranza, è davanti a lui!

Ritrovo il sorriso, un pò forzata dal caso, ma lo ritrovo. "Per di qua" lo prendo per mano,

si sa mai, dovesse perdersi anche dietro di me.

 

-

 

Sento i cori dell'alleluia in testa, la mia bocca dev'essersi aperta un bel pò.

Sono l'uomo più fortunato di questa terra, sono felice, immensamente contento.

Chiudo gli occhi stringendo la sua mano nella mia, sembriamo proprio due

fidanzatini.

Il solo pensiero mi fa arrossire da capo a piedi! Io e Akane ... insieme.

Sollevo lo sguardo immaginandomi la scena successiva a questa : io e lei che entriamo in camera,

lei che si siede sul letto imbarazzata e io naturalmente che le chiedo cos'ha, lei a quel

punto mi dirà 'Ryoga caro, potrei lavarti la schiena?' imbarazzatissima e io, ovviamente fingendo

sorpresa le risponderò : 'Akane, ma queste cose si fanno solamente in intimità' e a quel

punto cupido scoccherà le frecce dell'amore e ... ahhh!

Sospiro trasognato, non accorgendomi che Lei mi sta fissando con insistenza immobile

dinanzi alla reception.

"Ryoga? Mi senti?" scuoto la testa tornando alla realtà, peccato, era uno dei sogni

ad occhi aperti più bello che avessi mai fatto. "Eh? Si certo matrimoniale... si"

Akane mi guarda torva, così anche il proprietario. Oh miei ... che diavolo ho detto?

Tappo la bocca con entrambe le mani, cominciando a sentire gli influssi delle

mie parole sulla pelle, lentamente la pressione sale come quelle nei termometri,

arrivando allo stadio più alto.

Lo sguardo di lei si sposta nuovamente sull'omino basso e pelato che ci fornisce un'unica

chiave "Sono spiacente, è l'unica rimasta" . Cosa odono le mie orecchie? Unica?

Oddio...

Comincio a sudare freddo, mentre un leggero filo di pensieri comincia a trapuntarmi la mente

di tanti quadretti idilliaci ed interessanti.

No, forse ho capito male. Non metterti in testa strane idee stupido di un Ryoga!

Comincio a prendermi a schiaffi finchè la faccia, da rosea non diviene d'un porpora intenso.

"Beh, ci adatteremo grazie. Ryoga-kun, non ti dispiace dividere ... insomma ... la stessa stanza vero?"

Oh mio dio...

Oh mio...

Sto per svenire, lo sento, portatemi dei sali! Portatemi i sal...

TONF.

 

Venti minuti dopo...

 

Mh? Devo essermi addormentato. Accidenti, ho fatto un sogno bellissimo.

C'eravamo io e Akane alle terme in Cina, e per un caso fortuito ci eravamo

ritrovati a dover condividere la stessa...

"Finalmente ti sei ripreso!" Questa è la voce di Akane! Tento di mettere a fuoco,

quanto più mi sia possibile, le immagini sfocate che volteggiano vaghe attorno alla stanza.

Cosa?

Mi alzo repentino a sedere sul letto.

Letto?

Tasto bene la consistenza del materasso sotto di me. Nella camera ci siamo io e ...

Guardo a destra, poi a sinistra. N ... non era un sogno.

Io e Akane, nella stessa stanza, soli soletti con un letto solo!

Se devo morire, uccidetemi pure dopo le quattro di mattina...

Unisco le mani a mo di preghiera. Grazie Kami, non vi ringrazierò mai abbastanza.

Per ultimo, lo sguardo ricade su Akane. Com'è bella : Oh! Ora è il momento

fatidico, lei è seduta sul letto e dirà :

"Ryoga caro..." oddio l'ha detto, ora esordirà con quella frase! Vorrà sicuramente,

lei mi chiederà se io voglio...

"Io dormirò per terra stanotte, va bene?" ahhh, sento già il dolce strofinare

della spugna sulle spalle e il suo respiro caldo sulla pelle.

"Akane! Queste cose si fanno solamente nell'int... dormire dove?"

sgrano gli occhi spostando tutto il peso del corpo in avanti, così

da ricadere steso sul letto.

Risollevo il capo confuso. "Questa frase è sbagliata!" la rimbecco accigliandomi.

"Cosa?" mi guarda perplessa, lo credo bene, quanto dovrò esserle sembrato cretino!

Sollevo una mano schiaffandomela in faccia : io SONO scemo.

"N...no...scordati ciò che ho detto...f...figurati...non farei mai dormire una ragazza per terra...

tu stai pure sul letto" sorrido come un ebete, portando l'avambraccio dietro la nuca.

Cretino! Idiota! Scemo!

Lei sorride solamente, com'è kawaii quando lo fa a quel modo.

Rimango ad osservarla silenzioso, incrociando gambe e braccia. Deglutisco.

Questa situazione è così strana ma, allo stesso tempo ...

Dei quanto aspettavo questo momento.

Se solo riuscissi a dirti ciò che provo, sarebbe un'occasione perfetta.

Senza intralci, senza figuracce. Solo io e te.

Fatti coraggi Ryoga Hibiki! Chiudo il pugno, portandolo accanto al volto ben sorretto.

Occhi estranei ora potrebbero scorgermi in ginocchio sul materasso, in posa

statuaria con gli occhi ricolmi di fiamme.

Certo! Approfitterò di quest'occasione per dichiararle il mio immenso amore per lei!

 

...

 

"Ranma, posso entrare?"

Nessuna risposta. Avanzo all'interno della casupola, sbirciando nell'oscurità la minuta luce

che aleggia quasi fatiscente tra le quattro mura.

Dov'è lui? Shampoo sei una stupida. Abbasso lo sguardo, quante volte dovrò convincermi

di non essere io quella che desideri? Sino alla fine se è necessario. Non posso smettere

d'amarti così, come se nulla fosse. Dentro di me, ancora un'infima speranza c'è.

Piccola, nascosta ma resistente.

Ti scorgo finalmente, coi capelli rossicci addormentato sul pavimento. Mi lascio

scappare un sorriso : più ti guardo e più non riesco a distoglierti gli occhi di dosso.

Avanzo di pochi passi, avvicinandomi alla tua posizione. Mi chino sulle ginocchia

inclinando leggermente il capo per guardarti meglio.

"Mgh...cinque minuti...ho fame...ti picchio sai? Vuoi sfidarmi? Sono pronto!"

ti sposti su d'un fianco mugolando qualcosa e finalmente riesco a vedere il tuo volto.

Anche da ragazza, sei ugualmente da mozzare il fiato. Rimango ancora in silenzio.

Questa volta non ti salterò addosso gridandoti di baciarmi, no, rimarrò

semplicemente a studiarti come non ho mai saputo fare prima.

Perchè non vuoi capire che ti amo?

Mi chino appena, scostandoti con l'indice la frangia dagli occhi.

"Ranma..." lo sussurro, non desidero svegliarti. E' così bello, per una volta,

poterti rimanere vicina senza ricorrere a trucchetti strani o pozioni magiche.

Non vedi? La tua piccola Shampoo sta crescendo poco a poco.

Quest'ingenua, stupida cinese con l'orgoglio e la determinazione di un'amazzone.

Mi sto piegando davanti a te, che mi hai sconfitto.

Sono in ginocchio, guardami. Te lo sto chiedendo, ti sto pregando.

Ti scongiuro Ranma ... accorgiti che esisto anche io.

Il battito cardiaco aumenta sempre e sempre più. Sollevo il palmo

contro il petto. Ho avuto il coraggio di confessarti ciò che provo realmente

e ... mi hai ignorata.

Seppur io sappia da tempo che nel tuo cuore c'è solamente Lei, non sono

mai riuscita a darmi per vinta. Non c'è un posto anche per me nel tuo cuore?

Anche se fosse un angolo piccolo, un ritaglio quasi inesistente mi accontenterei.

Già, ho sempre leccato le briciole io.

Rimango con la mano sulla tua fronte, chinandomi. Stai tranquillo, non ti bacerò di nuovo.

So che mi respingeresti ancora se ci provassi.

Chiudo gli occhi, posandoti le labbra sulla fronte.

Non avevo mai fatto caso a quanto fosse spaziosa. Quest'attimo...

"Mh... finalmente...ti stavo aspettando..."

Parli di nuovo, il mio cuore manca d'un battito. Aspettavi me?

Allora non stavi dormendo ... allora...

Rimango immobile, con le labbra posate sulla tua fronte.

Dimmelo ancora. Chiudo gli occhi, sperando di sentire di nuovo quelle parole...

"Finalmente...sei qui...Akane..." serro le palpebre senza distaccarmi.

Ancora una volta, ho avuto la conferma di ciò che credevo.

Mi sollevo, rimanendo comunque ad osservarti. Trattienile Shampoo, ti prego, non piangere.

Devo essere forte. Lo sono sempre stata e continuerò ad esserlo.

No, non ti permetterò di vedermi ancora in quello stato. Sorrido, lo faccio, ci provo.

Mi alzo.

"Riuscirò a farti cambiare idea... non rinuncerò mai a te, anche se ora ho la conferma

che la ami più di quanto immaginassi".

 

-

 

 

La notte porta con sè inquietudine, l'ho sempre pensato.

Non ricordo, non riesco a ricordare tutto questo eppure, ho la vaga sensazione d'esserci già stato.

Lascio correre lo sguardo sulle distese erbose che si disperdono a vista d'occhio, in questo particolare

punto, i fuochi della notte paiono ancora più luminescenti sulla volta.

Traggo le gambe al petto, avvolgendo le braccia attorno alle ginocchia. Cosa ne sarà del mio futuro?

Sospiro, andando a sciogliere il filo rosso che porto al collo che lancia uno strano tinnìo a contatto con

la mano. Un campanello è tutto ciò che porto con me del passato?

Sposarmi. Non so perchè ma ricollego quell'oggetto al volto di Shampoo. A quanto pare ci conosciamo da tempo

ed io, per quanto possa essere sorprendente, l'ho sconfitta tanto tempo fa.

Dovrò davvero rassegnarmi a tutto questo?

Hen ...

Non ho nemmeno trovato il coraggio di confessarti ciò che provo per te. Forse è meglio così.

Ranma non me l'avrebbe perdonato. Sorrido amaro, ho catturato persino l'odio da parte sua.

Non riesco a capirne il motivo, il come io sia riuscito a batterlo e quando io abbia deciso

di accompagnarlo in Cina. C'è un lato oscuro di me che non riesco a decifrare, c'è sempre stato.

Wen.

Le due amazzoni mi chiamano così. Che strano, ero così sicuro che il mio nome fosse Annon.

No. Quella notte, sotto quel ponte fu lei a donarmi quel nomignolo e da allora, decisi di chiamarmi

con quell'appellativo. Significa quiete in giapponese. Me lo spiegasti mille volte anche se ti ripetevo

di saperlo. Sei sempre stata cocciuta, forte, impulsiva.

Giocherello col campanello, finchè questo non mi scivola dalla mano ricadendo sull'erba.

Prima che lo catturi nuovamente, qualcun'altro lo raccoglie al mio posto.

Nuovamente incrocio quella tonalità di ghiaccio che s'intrina alla mia : triste.

Non c'è astio, non c'è rancore ma così tanta malinconia nei tuoi occhi amazzone.

"Ti è caduto questo" si sforza in un sorriso donandomi il prezioso ricordo per poi donarmi

le spalle.

Abbasso le palpebre, rimanendo ad osservarle inconsapevolmente la schiena.

"Nemmeno io desidero tutto questo, ma a quanto pare siamo destinati l'uno all'altra" spiega

con un sarcasmo tanto sottile da mostrarsi per ciò che è, semplicemente fittizio.

Ho ben chiara la tonalità frizzante di quella sua voce, non so perchè, ma la mente

continua ad inviarmi segnali e riverberi di quel timbro.

Poggio i gomiti sulle ginocchia aprendole appena. Faccio scorrere di nuovo il pendaglio

a mezz'aria, di fronte al volto in modo da focalizzarlo.

"Già... posso chiederti una cosa?" non porto lo sguardo su di lei, semplicemente

rimango a fissare l'oggetto che ho tra le mani con noncuranza.

Lei si volge appena col volto, e questo significa che vuole che io parli probabilmente.

"Anche tu possiedi questo campanello non è vero?" alla mia richiesta, torno a mettere

a fuoco la tua schiena che guizza in un breve sobbalzo.

Non volevo metterti in imbarazzo, od almeno, credo sia stata questa la reazione anche se non

posso scorgere il tuo volto.

"Si... ma tu davvero, non ricordi niente quando sei ... così?" annuisco.

Rimaniamo in silenzio per qualche istante prima che lei si sposti verso di me, fermandosi

al mio fianco stavolta.

"So di avertelo promesso, so che dovrei mantenere la parola e seguire le regole del villaggio ma...

io non posso sposarti Wen...Ranma è... lui è..."

alzo lo sguardo su di lei, in parte sorpreso. Immaginavo, da un lato questa sua rivelazione.

Chissà perchè quel ragazzo ha così tante ragazze intorno. Sorrido sollevandomi per avvicinarmi a lei.

"In parte ti capisco" riprendo fiato dopo qualche istante di pausa "Se però..." cos'ho iniziato a fare

questo discorso?

Ora non ne uscirò più.

Distraggo lo sguardo, stringendo il campanello in mano. "Se sarà impossibile evitarlo, sappi che cercherò

di farti...felice comunque..." torno su di lei, notando che il suo sguardo ora è cambiato. Leggo nei suoi

occhi, sorpresa? Perplessità? Non riesco a decifrarlo bene.

Comunque sono riuscito a strapparle un mezzo sorriso. Vorrei davvero potermi ricordare completamente.

"Un'ultima domanda... cos'è che mi hai promesso?" tanto per curiosità, non voglio di certo forzarle una risposta

ma, dato che posseggo da così tanto quest'oggetto, un minimo chiarimento non sarebbe di certo d'impiccio.

Si avvicina, immergendosi di nuovo nel mio sguardo seria, forse troppo.

Un alito di vento corre via insieme alle parole che scivolano dalle sue labbra. Le scandisce bene e io sbarro gli occhi.

Non posso averti chiesto questo ... non io...

 

...

 

 

Tu-tum.

Forza Ryoga, un minimo di concentrazione e di determinazione e potrai farcela.

Muovo pochi passi verso di lei, devo riuscirci questa volta. E' la mia occasione.

Farmela sfuggire significherebbe perderla per sempre.

Tu-tum.

 

"Aka..." mi blocco osservandola da dietro il paravento in carta di riso.

L'ombra delle sue movenze indica chiaramente che si sta...

Rimango impalato ad osservarla muoversi dietro quel sottile velo.

Le braccia che si sollevano per togliere la maglietta.

Via il primo strato.

Le mani che corrono lungo la circonferenza del seno per slacciare

ciò che lo contiene. Deglutisco.

Via il secondo strato.

Scivola ancora di più verso il basso, per far correre lungo le gambe

i pantaloni. Oddio...

Ho visto questa scena cento volte da P-chan ma, da questa prospettiva,

non riesco a rimanere indifferente con quei 'certi attributi la'.

Ahhhh.

Mi prendo a ceffoni, inginocchiandomi per terra. Copri le tue vergogne

suino degenere! Poi mi lamento se Ranma mi chiama maiale?

Serro le palpebre cercando di non guardare anche se la tentazione è così...

così... così...

"Ryoga? Cosa ci fai per terra? Stai pregando?" la sua voce cattura di nuovo la mia

attenzione, stringo le mani sulle parti basse col petto schiacciato sul pavimento

per evitare di mostrare 'ciò che c'è sotto'.

Alzo la testa sorridendo, evitando per un soffio di dare una capocciata sulla gamba

di una poltrona troppo vicina.

Apro un occhio. Mossa sbagliata, ci manca poco che gli occhi mi schizzino

fuori dalle orbite che subito sollevo le mani portandole verso il naso, che guarda un pò

ha deciso di zampillare allegramente di sangue proprio ora. Schiaccio il bacino

sul pavimento ancora di più. Kami, potrò farmi vedere in questa posizione ridicola da lei?

Certo che pure tu, camminarmi davanti con un asciugamano.

Ripeto, da P-chan, la visuale non è così : completa.

Quando s'accorge del mio imbarazzo arrossisce. Beh, volevo ben vedere.

"Scu...scusami... non credevo che... ah che stupida...scema...cretina..."

si nasconde dietro il paravento accucciandosi.

Io copro gli occhi pudico, non ho il diritto di guardarla infondo, non siamo ancora

così intimi.

Riesco a raccontarmi balle da solo, che genio. Chissà perchè quando sono

P-chan non sono mai così perbenista. Beh, da che mondo è mondo maiale

è maiale no? Io sono un porcellino infondo?

Perchè devo trovare scuse con me stesso?

"Aka...Akane...sono stato io a... non dovevo insomma...scusa...scusa..."

l'ho fatto di nuovo, non so perché ho questa mania insulsa di prendermi

la colpa di ogni cosa, ma con lei mi farei anche frustare.

Ahhh... l'amore.

Esce nuovamente, stavolta in accappatoio. Peccato, preferivo l'immagine di prima.

Ryoga!

"Avevo in mente di provare le terme prima di andare a dormire, dobbiamo approfittarne

adesso, poi non avrai più opportunità..."

Sgrano gli occhi. Le sue parole mi tuonano in mente cicliche.

Dobbiamo approfittarne...arne...arne...

Non avrai più opportunità...nità...nità...

Mi sta chiedendo così sfacciatamente di ... fare il bagno con lei?

Allora l'amore esiste! Allora mi ricambi dolce Akane!

Non potremmo, non siamo ancora così intimi...

BANDO ALLE CIANCE! Annuisco voracemente filando in bagno come un treno

e cambiandomi in meno di due secondi.

"Bagno? Opportunità? Approfittarne adesso!"

Biascico insensatamente tutto d'un fiato, mi chiedo se io abbia respirato nel pronunciare la frase.

Lei mi guarda col sorriso stampato sulle labbra.

Allora è come pensavo! Vuoi fare il bagno con me!

Come sono felice, come sono felice, come sono felice!

La prendo per un braccio tirandola con me verso le terme,

filando come una saetta! Bagni aspettateci!

I due futuri sposi più innamorati del giappone stanno arrivando!

 

-

 

Povero Ryoga, dev'essere proprio felice di poter approfittare di quest'occasione.

Devono essere davvero efficaci queste terme per farlo così contento.

Sembra un bambino! Sorrido mentre mi lascio trascinare senza oppormi

verso le terme.

Già, abbiamo fatto proprio bene a fermarci in questo posto!

 

...

 

"Mhhh... che diamine di ore saranno a questo mondo?"

Mi sollevo da terra stirando le braccia verso l'alto mentre uno sbadiglio largo

carpisce le labbra.

Quanto ho dormito? Apro gli occhi lentamente, tentando di mettere a fuoco la stanza

ancora immersa nell'ombra.

"Finalmente ti sei svegliata!" eh? Spalanco occhi e bocca rimanendo pietrificato

nella posizione di stiramento muscolare. Qua...quando è entrata questa pazza?

Inginocchiata dinanzi a me, sorridente come un sole, c'è la matriarca.

Oh miei...

Indietreggio con le gambe sino a sfiorare il muro dietro di me con le spalle.

"T...tu..." non emetto altro rimanendo basito ad osservarla.

Come ho fatto a non sentirla arrivare?

"Sei pronta tesoro mio? Cominciamo subito! Se vuoi che io ti alleni, devi prima

prendermi" apre un sorriso largo sulle labbra, sembra quasi innaturale.

Deglutisco immagazzinando lentamente ciò che mi dice. Abbiate pazienza,

mi sono appena svegliato!

Quando afferro, finalmente, increspo le labbra in un sogghignetto di sfida.

Con una spinta del bacino mi porto in piedi, sollevando entrambe le braccia

dinanzi al volto.

"Sono pronto" la osservo, era ora che si decidesse a farsi viva.

"Eh?" s'avvicina a me, cominciando a tastarmi dappertutto come fossi un peluche.

"Ehi! Giù le mani!" indietreggio, mentre mi palpeggia il seno con noncuranza.

Questa ragazzina è pazza! Non è normale!

"Pronto? Sei una ragazza giusto? Si certo che lo sei ... senti che forme, hai un

seno davvero perfetto!" commenta entusiasta continuando la sua opera di

esplorazione sul mio corpo. Rimango basito senza far nulla, no, con comodo eh!

"Sai... se tu fossi stato un ragazzo..."

solleva lo sguardo verso di me, posando il palmo sul muro all'altezza del mio viso.

Deglutisco.

I suoi occhi docili, in questo momento sembrano contenere l'inferno stesso tanto

brillano di stille omicide.

"S...se fossi stato u...un ragazzo...cosa?" chiedo ridacchiando nervosamente, mentre

un rivolo di sudore mi scivola giù dal collo.

Le sue labbra si stringono in una smorfia di disgusto mentre allontana il braccio

sollevandolo a mezz'aria, per colpire in seguito il muro di legno che si sgretola come

carta.

"... Ti avrei fatto fuori all'istante ... " la tonalità della sua voce s'abbassa, divenendo spaventosa.

Oddio ... mi ricorda ... una certa persona.

"Io odio i ragazzi..."

Lancio una sguardata sopra la spalla, immaginandomi al posto del muro.

Non deve essere molto divertente.

Questa scenetta mi ricorda tanto un pezzetto di passato che avevo per un qualche motivo

rimosso.

Sai, sono contenta che tu sia una ragazza. Non sopporterei proprio d'essere battuta da un ragazzo.

Oh miei dei ... KAMI ...AKANE DUE LA VENDETTA!

Il pugno di lei s'apre poi in una carezza diretta sulla mia guancia "Ma sei una ragazza, una bellissima

ragazza, e non potrei essere più felice di allenarti tesoro!" riprende sulle labbra il sorriso di poc'anzi,

spiccando un mezzo salto mortale indietro.

Allunga l'indice in avanti posandomelo sulle labbra "Prima però, devi dimostrarmi di essere più veloce

di me ... Ranma" tsk, in quanto a velocità col mio corpo femminile rimango imbattuto!

La prenderò in un sec... ma... dov'è finita?

Guardo a destra e a manca, grattando il mentro confuso.

"Sono quassù sciocchina!" attira la mia attenzione, eh? Da quando c'è un lucernario qui dentro?

Ha bucato il tetto e non me ne sono nemmeno accorto? No, sto seriamente perdendo colpi.

"Devi imparare a mantenere gli occhi sull'avversario invece di distrarti, seguimi"

spicca pochi salti, scomparendo quasi dalla mia visuale.

Diamine! E' velocissima.

Non preoccuparti ragazzina, non sei la prima nè l'ultima che mi lancia una sfida, e pur di apprendere

il segreto della contro tecnica combatterei contro Enma in persona.

Non sottovalutarmi, ho molte più frecce di quanto immagini al mio arco!

 

 

Fine Sedicesimo Capitolo

  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Ery_chan