Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Briskal    11/09/2015    9 recensioni
Era rimasta più di una settimana chiusa nella sua cripta, cercando invano di carpire la più piccola informazione che potesse aiutarla a riportare Emma indietro. Aveva evitato Snow e David, così come il noioso pirata dal cuore spezzato e lo stesso Robin Hood, già indaffarato di suo per la gravidanza di Zelena.
Solo Henry riusciva a darle un poco di sollievo e la forza per non cedere alla sconfitta. Emma era la sua priorità: l’idiota era diventata il suo chiodo fisso dalla sera in cui aveva sacrificato la sua anima per salvarla. Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per lei. Nessuno.
Swan Queen, manco a dirlo. Post finale di stagione.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Carissimi! Ogni tanto spunto fuori come un poltergeist dispettoso. Questa storia é stata partorita verso le tre del mattino, quindi abbiate pietà di una povera Swen a cui si è accesa la lampadina in piena notte.
In realtà l'idea mi è stata data da IlaMills che ha recensito l'altra mia storia, "Forgiven". Insomma, prendetevela con lei!
XDD naturalmente sto scherzando, anzi ringrazio pubblicamente IlaMills dal profondo del mio cuoricino swen per avermi dato l'input!
 
La canzone è “Somewhere” dei Within Temptantion, quindi ahimè non mi appartiene, così come i personaggi di OUAT.
 
Buona lettura
 
 
Somewhere
 
 
Era rimasta più di una settimana chiusa nella sua cripta, cercando invano di carpire la più piccola informazione che potesse aiutarla a riportare Emma indietro. Aveva evitato Snow e David, così come il noioso pirata dal cuore spezzato e lo stesso Robin Hood, già indaffarato di suo per la gravidanza di Zelena.
Solo Henry riusciva a darle un poco di sollievo e la forza per non cedere alla sconfitta. Emma era la sua priorità: l’idiota era diventata il suo chiodo fisso dalla sera in cui aveva sacrificato la sua anima per salvarla. Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per lei. Nessuno.

Emma era svanita, inghiottita in un mostruoso e pericoloso vortice di oscurità. Per lei.

Regina sentì improvvisamente il magone salirle in gola, e quasi senza pensarci si strinse nella giacca di pelle rossa che lo sceriffo aveva indossato fino a quella dannata sera. Inspirò profondamente, avvertendo ancora l'odore della sua proprietaria, e un senso di malinconia si fece largo nel suo cuore: quella giacca, era diventata la sua ancora di salvezza, il suo rifugio, e spesso e volentieri si era ritrovata a chiudere gli occhi, godendosi il calore, immaginandosi che quel tenero abbraccio provenisse dalla stessa Emma. Le mancava. Le mancava in una maniera che non avrebbe mai ritenuto possibile.

La ragazza le aveva regalato la possibilità di essere felice, con Robin e tutto il resto, ma Regina aveva realizzato che con lui non avrebbe potuto avere un futuro. Forse in un altro mondo, in un altro tempo avrebbero potuto stare insieme, ma le loro strade si erano divise quella notte in quella locanda. Anzi, le loro strade non si erano proprio incontrate. Per lui, lei sarebbe stata comunque una seconda scelta. Con il senno di poi, Regina ci aveva riflettuto bene, mentre tra un libro e l’altro cercava di non pensare a Emma. Era vero, Robin non sapeva di essere stato ingannato da Zelena, ma non ci aveva messo un attimo a ricostruire una famiglia con sua moglie. Non ci aveva pensato due volte a darle della bugiarda quando era andata a New York per avvisarlo dell’inganno. In più, per questo quando Marian era stata congelata il bacio del vero amore non aveva funzionato: non era semplicemente Marian. E ora Zelena aspettava un bambino da lui. Regina sapeva fin troppo bene il legame che si stabilisce con la persona con cui si condivide un figlio, e Robin, seppur non ancora consapevole, passava spesso il tempo con la madre di suo figlio.  Per questo, e per altri motivi, Regina non avrebbe potuto essere felice con lui. Aveva sbagliato tutto, e aveva tristemente realizzato, che paradossalmente l'unica persona che avrebbe voluto avere vicino era proprio quella bionda irritante dagli occhi sinceri. Quella bionda che mangiava come un bambino e che guidava una trappola mortale gialla dalle ruote lisce. Quella persona che si premurava di portarle il pranzo in ufficio ogni giorno, la stessa che si fermava da Granny per un drink. Emma, testarda, idiota Emma Swan, che l'aveva sempre messa al primo posto: la madre di suo figlio.

Non potendo essere vista da nessuno, Regina iniziò a piangere sommessamente, stringendosi ancora di più nella giacca di pelle rossa.
Solo dopo un po’, quando la tempesta nel suo cuore si era placata, la donna uscì finalmente dalla cripta  per prendere una boccata d'aria fresca. Non appena il suo telefonino recuperò segnale, le arrivò un messaggio da Henry che chiedeva notizie; il ragazzo aveva passato giorni infernali, ma non aveva mai perso la fiducia in lei, né l'aveva incolpata per il gesto sconsiderato di sua madre. Anzi, spesso e volentieri l’aveva anche aiutata a fare le ricerche, nel limite del possibile. Lui non si era arreso ed era più che deciso a non rinunciare.  Il loro bambino stava crescendo... e anche in fretta.
Gli rispose con un sms, tranquillizzandolo, dicendogli che avrebbero potuto parlare con calma il giorno dopo e che non c’era fretta di tornare a casa: sarebbe potuto restare dai nonni. Sapeva che anche Snow e David erano mortalmente preoccupati per la sorte della loro sciagurata figlia, e sapeva che Henry avrebbe potuto sollevargli il morale con la sua positività. Con il cuore del vero credente.
Sospirando, mise in tasca il cellulare, e decise di averne abbastanza di libri ammuffiti: fare da spola tra biblioteca e la sua cripta senza riposare avrebbe solo rallentato la ricerca di una soluzione.

Tornò a casa, e dopo essersi fatta una lunga doccia, finalmente si stese sul letto, decisa a rilassarsi. O almeno tentare. Con la magia, accese l’iPod collegato alle casse, e solo dopo qualche secondo si rese conto che non era il suo mp3, ma quello di Emma. Glielo aveva prestato per convincerla ad ascoltare quelle mostruose canzoni rock che lei amava tanto. Aveva addirittura preparato una cartella chiamata "buon divertimento, Maestà", dove aveva fatto una cernita dei pezzi a suo parere degni di nota.
 
"Suvvia, Regina! Ti rendi conto che hai scagliato la tua maledizione negli anni ottanta? Nulla da dire su Madonna e gli altri, ma sono passati trent'anni pure per loro, sai?Ti sei persa davvero i pezzi migliori. Peccato non aver potuto maledire tutti noi negli anni sessanta/settanta: sarebbe stata una cosa pazzesca"
"Idiota"
 
Sorrise Regina, ripensando a quello scambio di battute: erano diventate pura routine da quando la ragazza le aveva promesso il lieto fine. Con un gesto della mano fece partire la playlist, in attesa di ascoltare qualche pezzo metal osceno; non arrivò nessuna canzone spacca-timpani, anzi, erano quasi tutte orecchiabili. Sì ritrovò ad apprezzare alcuni pezzi degli Evanescence, soprattutto una canzone chiamata Lost in Pardise; Emma doveva amarla particolarmente, poiché aveva sia la versione originale, che quella acustica con pianoforte e voce.
La ex Evil Queen sembrò rilassarsi davvero, sorridendo addirittura quando le note Ice Queen dei Within Temptation echeggiarono nella stanza. Sapeva di chi fosse quella canzone, Emma ci aveva scherzato su un paio di volte, dicendo che avrebbe dovuto farla ascoltare a Elsa. L’ultima volta, aveva fatto una battuta stupida sull’argomento proprio durante un improvvisato pic-nic nel giardino della villa, con Henry che giocava con Neal e David che sfidava Snow a rubare una delle mele dalla pianta di Regina. Quel giorno era stato perfetto. Erano felici. Erano una famiglia.
Con un pizzico di malinconia, la donna sorrise al ricordo, tornando subito dopo a prestare attenzione alle canzoni. Si chiese se in futuro avrebbe potuto ascoltare la musica con Emma stesa lì al suo fianco: di sicuro l'idiota avrebbe rotto l'atmosfera con qualche idiozia delle sue.
Una lacrima scivolò lentamente sul viso di Regina, quando la stessa voce angelica che cantava Ice Queen aveva cambiato totalmente tono, addolcendo le note, e le parole che ne seguirono  la colpirono come un pugno nello stomaco.
 
Lost in the darkness,
Hoping for a sign
Instead there is only silence,
Can't you hear my screams?
Never stop hoping,
Need to know where you are
But one thing's for sure,
You're always in my heart

I'll find you somewhere
I'll keep on trying until my dying day
I just need to know whatever has happened,
The truth will free my soul
 
Lost in the darkness,
Try to find your way home
I want to embrace you and never let you go
Almost hope you're in heaven so no one can hurt your soul
Living in agony 'cause I just do not know
Where you are
 
I'll find you somewhere
I'll keep on trying until my dying day
I just need to know whatever has happened,
The truth will free my soul

Wherever you are, I won't stop searching
Whatever it takes, need to know
 
I'll find you somewhere
I'll keep on trying until my dying day
I just need to know whatever has happened,
The truth will free my soul
 
Regina scoppiò in un pianto disperato, immaginandosi Emma persa da qualche parte in quella oscurità, mentre cercava la via di casa. Non osò nemmeno pensare alla battaglia interiore che la ragazza stava combattendo in quel preciso istante: era sicura che Emma avrebbe lottato fino alla fine…e se si fosse arresa al buio, sarebbe stata proprio lei, Regina Mills a portarla indietro. A qualunque costo.
Fece sua una frase ben precisa di quel testo che le ricordava tanto la ragazza perduta nel buio: “ovunque tu sia, non smetterò di cercare”. No, Regina Mills  non avrebbe mai mollato.
Rimase quasi un'ora a riascoltare quelle parole, ma alla fine dovette cedere alla stanchezza, e si addormentò tra le lacrime, sospirando il nome della persona che troppo tardi aveva scoperto di amare profondamente. "Emma..."
 
Una figura oscura comparve improvvisamente nella stanza in una nuvola di fumo nero, muovendosi in silenzio. Spense l'iPod e si avvicinò al letto dove Regina dormiva profondente. Quella stessa figura dai capelli quasi biancastri non osò toccare la donna: la coprì con il lenzuolo, e si limitò a starsene lì, a guardarla con interesse. Mentre scrutava quei lineamenti, qualcosa cambiò dentro di lei, e i suoi occhi, scuriti dal buio che si attanagliava nel suo cuore,  per un attimo ritrovarono il verde di un tempo, e per un secondo Emma Swan sembrò essere di nuovo se stessa; lentamente, attenta a non svegliarla, le passò una carezza sulla guancia, continuando a fissarla con due occhi carichi di amore e speranza.
Il mattino seguente, Regina si svegliò meno stanca del previsto; il viso era ancora stravolto e gli occhi erano rossi, eppure a differenza delle altri notti, era riuscita a riposare piuttosto bene. Si  rigirò  nel letto, restando letteralmente basita  quando vide un foglio di carta proprio sul cuscino. La calligrafia avrebbe potuto riconoscerla tra mille: rozza, disordinata... semplicemente Emma.
Il cuore le mancò di un battito, o forse due, quando iniziò a leggere la nota  che le aveva lasciato la ragazza. Erano frasi  prese qua e là  proprio da “Somewhere”, la canzone dei Within Temptation che la sera prima aveva ascoltato a ripetizione. Si ritrovò a leggere più e più volte quelle parole, e con una ritrovata forza, si alzò dal letto: adesso sapeva cosa fare. Adesso sapeva come farla ritornare. Era tutto... molto semplice. Il vero amore avrebbe potuto porre fine a tutto questo, anche se non l’avrebbe mai ritenuto possibile. Corse verso l'armadio dove era custodito il pugnale, pronta a riportare indietro la sua Emma, lasciando ricadere la nota sul letto:
 
Persa nell'oscurità
Provo a trovare la via per casa tua
Voglio abbracciarti e non lasciarti mai andare
Mai smettere di sperare
Ho bisogno di sapere dove sei
Ma una cosa è certa
Sei sempre nel mio cuore
 
Ti amo, Regina.
Emma
 
FINE
 
E questo è tutto, miei adorati. Sapete che le song-fic non sono il mio genere, ma spero che vi sia piaciuta lo stesso. Grazie per aver letto, e grazie ancora a IlaMills per avermi inconsapevolmente regalato questo promt!
 
A presto
Briskal
 
 
 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Briskal