LUCERTOLE E GATTINI
“Pendragon.”
“Emrys.”
“Potresti comunicare ai tuoi cari gattini del primo anno che non sta bene importunare gli studenti delle altre case?”
“E tu potresti dire alle tue lucertole che non è una buona idea tentare di entrare nelle sale comuni altrui?”
Merlin rise, sarcastico. “Forse l’accesso alla vostra sala comune non è abbastanza sicuro, sei certo che la cicciona stonata sappia ancora riconoscere la parola d’ordine quando la sente?” sul viso un ghigno velenoso “Sempre che la senta, forse si è assordata pure lei a forza di ascoltare i propri urli.”
Arthur lo afferrò per il bavero della camicia. “Non provocarmi, Emrys.”
“Altrimenti che fai? Tiri fuori gli artigli, gattino?”
“No, i denti e con quelli ti sbrano se voglio.”
Merlin alzò le sopracciglia, divertito dallo sguardo irritato del biondo. “Tu potrai anche mordere, ma qui quello dalle zanne avvelenate sono io, non dimenticarlo.”
“Emrys.”
“Potresti comunicare ai tuoi cari gattini del primo anno che non sta bene importunare gli studenti delle altre case?”
“E tu potresti dire alle tue lucertole che non è una buona idea tentare di entrare nelle sale comuni altrui?”
Merlin rise, sarcastico. “Forse l’accesso alla vostra sala comune non è abbastanza sicuro, sei certo che la cicciona stonata sappia ancora riconoscere la parola d’ordine quando la sente?” sul viso un ghigno velenoso “Sempre che la senta, forse si è assordata pure lei a forza di ascoltare i propri urli.”
Arthur lo afferrò per il bavero della camicia. “Non provocarmi, Emrys.”
“Altrimenti che fai? Tiri fuori gli artigli, gattino?”
“No, i denti e con quelli ti sbrano se voglio.”
Merlin alzò le sopracciglia, divertito dallo sguardo irritato del biondo. “Tu potrai anche mordere, ma qui quello dalle zanne avvelenate sono io, non dimenticarlo.”